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  • SECOLARE NEMICA D’ISRAELE
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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • La potente Babilonia, terza grande potenza mondiale
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1958
  • L’impero babilonese
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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 140-142

Babilonia

BABILONIA (Babilònia) [confusione].

1. Successivo nome di Babele. Famosa città sulle sponde dell’Eufrate nella pianura di Sinar (pure chiamata in seguito Babilonia) circa 870 km a E di Gerusalemme e 80 km a S della moderna Baghdad.

Nimrod, che visse nell’ultima parte del III millennio a.E.V., fondò Babilonia, capitale del primo impero politico umano. La costruzione di questa città s’interruppe però all’improvviso per l’impossibilità di comunicare. (Gen. 11:9) Altre generazioni di costruttori si succedettero. Hammurabi ampliò e fortificò la città e ne fece la capitale dell’impero babilonese sotto la dominazione semitica.

All’epoca della dominazione della potenza mondiale assira, Babilonia prese parte a varie lotte e rivolte. Poi col declino del secondo impero mondiale, nel 645 a.E.V. il caldeo Nabopolassar fondò una nuova dinastia babilonese. Suo figlio Nabucodonosor II, che completò la restaurazione e portò la città al suo massimo splendore, si vantò: “Non è questa Babilonia la Grande, che io stesso ho edificata?” (Dan. 4:30) In tutto il suo splendore continuò a essere la capitale della terza potenza mondiale sotto i successivi regni di Evil-Merodac (Amel-Marduk) figlio di Nabucodonosor, di Neriglissar genero di Evil-Merodac e di Labashi-Marduk figlio di Neriglissar, e infine col regno di Nabonedo genero di Nabucodonosor. Il figlio di quest’ultimo, Baldassarre, regnò insieme al padre fino alla notte del 5-6 ottobre 539 a.E.V. (calendario gregoriano), quando Babilonia fu invasa dagli eserciti dei medi, persiani ed elamiti al comando di Ciro il Grande.

Quella fatidica notte Baldassarre tenne un banchetto a Babilonia per un migliaio dei suoi grandi. Nabonedo non era presente per vedere il sinistro scritto sull’intonaco della parete: “MENE, MENE, TECHEL e PARSIN”. (Dan. 5:5-28) Antichi documenti storici spiegano cosa accadde poi. Dopo esser stato sconfitto dai persiani, Nabonedo si era rifugiato a SO nella città di Borsippa. Neanche l’esercito di Ciro, accampato intorno alle inespugnabili mura di Babilonia, dormiva in quella notte del 5-6 ottobre. Fu una notte di grande attività. Con brillante strategia i genieri dell’esercito di Ciro deviarono il possente fiume Eufrate dal suo corso attraverso la città di Babilonia. Poi i persiani avanzarono lungo il letto del fiume, sulle sponde, per prendere di sorpresa la città attraverso le porte lungo l’argine. Riversandosi sulle strade e uccidendo quelli che opponevano resistenza in breve conquistarono il palazzo e misero a morte Baldassarre. Tutto era finito. In una notte Babilonia era caduta, ponendo fine a secoli di supremazia semitica; Babilonia passò sotto la dominazione ariana, e la parola profetica di Geova si adempì. — Isa. 44:27; 45:1, 2; Ger. 50:38; 51:30-32; vedi CIRO.

Da quella data memorabile, 539 a.E.V., cominciò il graduale declino di Babilonia. Due volte la città si ribellò contro l’imperatore persiano Dario I, e la seconda volta fu rasa al suolo. Parzialmente ricostruita, Babilonia si ribellò anche a Serse I (ca. 482 a.E.V.) e venne saccheggiata. Alessandro Magno ne voleva fare la sua capitale, ma morì improvvisamente nel 323 a.E.V. Seleuco Nicatore conquistò la città nel 312 a.E.V. e ne trasportò molto del materiale sulle rive del Tigri per costruire la nuova capitale, Seleucia. Comunque all’epoca dei primi cristiani Babilonia esisteva ancora e vi si trovava una colonia ebraica, ragione per cui l’apostolo Pietro si recò in quella città come si nota dalla sua lettera. (I Piet. 5:13) Alcune iscrizioni indicano che il tempio di Bel a Babilonia esisteva ancora nel 75 E.V. Verso il IV secolo E.V. sembra che la città fosse scomparsa. Non erano rimasti che “mucchi di pietre”. (Ger. 51:37) Oggi anche quelle pietre si sono sgretolate e non rimangono che dune e rovine, un vero deserto su cui non cresce nulla. André Parrot, conservatore dei musei nazionali francesi, che fra il 1930 e il 1950 vi si recò varie volte, ne ebbe “sempre la stessa impressione di sfacelo”. (Prefazione a Babilonia e l’Antico Testamento, Ediz. Paoline, 1973). Certo tale desolazione costituisce il completo adempimento di profezie come quelle di Isaia 13:19-22; 21:9; 47:1-3; 48:14; Geremia 50:13, 23; 51:41-44, 64.

LA RELIGIONE DI BABILONIA

Babilonia era una città molto religiosa; sono stati scoperti resti di almeno cinquantatré templi. Il dio della città imperiale era Marduk. Il suo tempio era l’Esagila, che significa “casa elevata”; la sua torre, l’Etemenanki, che significa “casa del fondamento del cielo e della terra”. Marduk è chiamato Merodac nella Bibbia, e varie fonti autorevoli identificano Nimrod col dio Marduk; gli antichi usavano infatti deificare il fondatore di una città. Triadi di divinità spiccavano inoltre nella religione babilonese. Una di queste era composta di due dèi e una dea, cioè Sin (il dio luna), Shamash (il dio sole) e Ishtar, considerati i sovrani dello zodiaco. Un’altra triade era composta dei demoni Labartu, Labasu e Akhkhazu. L’idolatria era evidente ovunque. Babilonia era davvero “un paese d’immagini scolpite”, di sordidi “idoli di letame”. (Ger. 50:1, 2, 38) I babilonesi credevano nell’immortalità dell’anima umana. Nergal era il loro dio dell’oltretomba, e sua moglie Ereshkigal ne era la sovrana.

I babilonesi svilupparono la pseudoscienza dell’astrologia nel tentativo di scoprire nelle stelle il futuro dell’uomo. (Vedi ASTROLOGI). Magia, stregoneria e astrologia avevano una parte importante nella loro religione. (Isa. 47:12, 13; Dan. 2:27; 4:7) Molti corpi celesti, come i pianeti, furono chiamati col nome di dèi babilonesi. Nel IV secolo E.V. Epifanio opinava che fosse stato ‘Nimrod a istituire le scienze magiche e astronomiche’. La divinazione continuò a essere una componente fondamentale della religione babilonese anche all’epoca di Nabucodonosor, che vi ricorreva per prendere decisioni. — Ezec. 21:20-22.

SECOLARE NEMICA D’ISRAELE

Nella Bibbia ci sono molti riferimenti a Babilonia, a cominciare dal racconto di Genesi dell’originaria città di Babele. (Gen. 10:10; 11:1-9) Fra le spoglie prese da Acan a Gerico c’era “una bella veste ufficiale di Sinar”. (Gios. 7:21) Dopo la caduta del regno settentrionale d’Israele nel 740 a.E.V., dei babilonesi vennero a sostituire gli israeliti deportati. (II Re 17:24, 30) Ezechia fece l’errore di far vedere i tesori della sua casa a messaggeri venuti da Babilonia; questi stessi tesori e anche alcuni “figli” di Ezechia furono più tardi portati a Babilonia. (II Re 20:12-18; 24:12; 25:6, 7) Anche il re Manasse (716–661 a.E.V.) fu portato prigioniero a Babilonia, ma siccome si umiliò, Geova lo ristabilì sul suo trono. (II Cron. 33:11) All’epoca di Nabucodonosor, Babilonia fu un “calice d’oro” nelle mani di Geova per riversare l’indignazione contro le infedeli Giuda e Gerusalemme. Il re Nabucodonosor portò a Babilonia i preziosi utensili della casa di Geova, insieme a migliaia di prigionieri. — II Re 24:1–25:30; II Cron. 36:6-20; Ger. 25:17; 51:7.

Nel libro di Daniele viene descritto quanto accadde a Daniele e ai suoi tre compagni durante la prigionia a Babilonia, oltre all’interpretazione dei sogni del re e alle visioni di Daniele. I libri di Esdra e Neemia riferiscono che quasi 50.000 persone furono liberate con Zorobabele e Giosuè nel 537 a.E.V., e altre 1.800 circa con Esdra nel 468. Gli utensili del tempio furono riportati a Gerusalemme. (Esd. 2:64-67; 8:1-36; Nee. 7:6, 66, 67) Nel 455 Artaserse I, re di Persia, chiamato anche “re di Babilonia”, incaricò Neemia di recarsi a Gerusalemme come governatore e di ricostruirne le mura. (Nee. 2:7, 8) Mardocheo era discendente di un beniaminita che era stato portato prigioniero a Babilonia. — Est. 2:5, 6.

Le Scritture Greche Cristiane spiegano che Ieconia (Ioiachin), deportato a Babilonia, era un antenato di Gesù. (Matt. 1:11, 12, 17) La prima lettera canonica dell’apostolo Pietro fu scritta da Babilonia. (I Piet. 5:13) Quella “Babilonia” era la città sull’Eufrate, e non Roma come sostengono alcuni. — Vedi PIETRO, LETTERE DI.

“Babilonia la Grande” è uno dei simboli del libro di Rivelazione, dove è descritta come “la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra” (Riv. 17:5) e nell’atto di far “bere a tutte le nazioni del vino della passione della sua fornicazione”. (Riv. 14:8) Le viene data la “coppa del vino della collera” dell’ira di Dio (Riv. 16:19); il suo giudizio avverrà “in un’ora” (Riv. 18:10); le dieci corna della bestia selvaggia di colore scarlatto dopo averla disarcionata, la rendono nuda, ne mangiano le carni e la bruciano completamente nel fuoco. (Riv. 17:16) Viene scagliata giù con rapido lancio, come una grande macina da mulino. (Riv. 18:21) Così la desolazione di “Babilonia la Grande” sarà altrettanto completa di quella dell’iniqua città sulle rive dell’Eufrate. — Vedi BABILONIA LA GRANDE.

2. Antica regione nella parte inferiore della Mesopotamia in cui scorrono il Tigri e l’Eufrate, e che corrisponde alla parte meridionale del moderno Iraq. Si stende per una cinquantina di chilometri a O dell’Eufrate, fino al Deserto Arabico. A E del Tigri è delimitata dalle alture della Persia; a SE dal Golfo Persico. A N il confine naturale è contrassegnato da una certa elevazione nei pressi di Baghdad. Qui al N i due fiumi distano fra loro solo una quarantina di chilometri. La pianura si estende per oltre 400 km verso S, e raggiunge una larghezza massima di 160 km. Con una superficie di quasi 21.000 km2, è un po’ più piccola della Lombardia o della Toscana. Questo paese è così piatto che nel corso dei fiumi dall’estremità settentrionale al Golfo Persico c’è un dislivello di soli 38 m.

A volte gli storici suddividono la Babilonia, chiamando la parte settentrionale Accadia (Accad) e la parte meridionale Sumer o Caldea. In origine questo territorio era indicato nelle Scritture come il “paese di Sinar”. (Gen. 10:10; 11:2) Più tardi, quando i sovrani fecero della città omonima la loro capitale, divenne noto come Babilonia. Poiché a volte dinastie caldee ne detennero il potere è chiamato anche il “paese dei Caldei”. (Ger. 24:5; 25:12; Ezec. 12:13) Alcune antiche città della Babilonia erano Adab, Accad (Akkad), Babilonia, Borsippa, Erec (Uruk), Kish, Lagash, Nippur e Ur.

Formato dai depositi alluvionali delle inondazioni provocate dai due grandi fiumi, il paese nel suo insieme era assai fertile. Un’estesa rete di canali sia per l’irrigazione che per il deflusso delle acque permetteva di produrre ricchi raccolti di orzo, grano, datteri, fichi e melagrane.

Gli scavi archeologici compiuti qui nella culla della civiltà hanno riportato alla luce molte cose interessanti sui popoli del passato e il loro modo di vivere. Migliaia di iscrizioni e tavolette d’argilla decifrate rivelano che nell’antichità gli abitanti della regione prendevano accordi, firmavano contratti e commerciavano con altre nazioni. Avevano un sistema di pesi e misure e conoscevano la scienza della matematica. L’astronomia, pur essendo sfruttata dagli astrologi adoratori di demoni, permetteva di calcolare il tempo e i movimenti dei corpi celesti, per cui furono inventati utili calendari.

Verso la prima metà dell’VIII secolo a.E.V., in Babilonia regnava un re assiro di nome Tiglat-Pileser III (Pul). (II Re 15:29; 16:7; I Cron. 5:26) Poi, durante il regno di Sargon II, un caldeo di nome Merodac-Baladan si proclamò re di Babilonia col sostegno di Elam e di alcuni aramei, ma dopo qualche anno fu spodestato da Sargon. Sennacherib, succeduto a Sargon II, dovette sedare un’altra rivolta babilonese capeggiata da Merodac-Baladan. Dopo il fallito tentativo di Sennacherib di conquistare Gerusalemme nel 732 a.E.V., Merodac-Baladan mandò delegati a Ezechia re di Giuda, forse per cercare aiuto contro l’Assiria. (Isa. 39:1, 2; II Re 20:12-18) Qualche anno più tardi Sennacherib scacciò Merodac-Baladan e s’incoronò sovrano di Babilonia, posizione che mantenne fino alla morte. Suo figlio, Esar-Addon, ricostruì Babilonia; gli successe Assurbanipal, che governò la Babilonia per mezzo di un viceré. Dopo la morte di Assurbanipal i babilonesi si raccolsero attorno a Nabopolassar e gli conferirono il potere regale. Questo fu dunque l’inizio della dinastia neobabilonese che doveva continuare fino a Baldassarre.

Probabilmente nel 632 a.E.V. l’Assiria fu soggiogata da questa nuova dinastia caldea, con l’appoggio di alleati medi e sciti. Nel 625 il figlio di Nabopolassar sconfisse il faraone egiziano Neco nella battaglia di Carchemis, e in quello stesso anno prese le redini del governo col nome di Nabucodonosor II. (Ger. 46:1, 2) Nel 620 costrinse Ioiachim a pagare un tributo, ma due anni dopo Ioiachim si ribellò. Nel 618, cioè nel terzo anno del regno di Ioiachim come sovrano vassallo, Nabucodonosor mosse contro Gerusalemme. (II Re 24:1; II Cron. 36:6) Ma prima di poter essere catturato dai babilonesi, Ioiachim morì. Ioiachin, succeduto al padre, si arrese prontamente a Babilonia e nel 617 vi fu portato prigioniero insieme ad altri nobili. (II Re 24:12) Sul trono di Giuda fu quindi insediato Sedechia, ma anch’egli si ribellò; nel 609 i babilonesi assediarono di nuovo Gerusalemme e nel 607 riuscirono a penetrare nella città. — II Re 25:1-10; Ger. 52:3-12.

Almeno una delle tavolette cuneiformi ritrovate menziona una campagna compiuta contro l’Egitto nel trentasettesimo anno del regno di Nabucodonosor (588–587 a.E.V.). Forse in quell’occasione il potente Egitto fu assoggettato alla dominazione babilonese, come aveva predetto il profeta Ezechiele, evidentemente nel 591 a.E.V. (Ezec. 29:17-19) Infine, dopo quarantatré anni di regno, che videro la conquista di molte nazioni e un grande programma edilizio nella stessa Babilonia, Nabucodonosor II morì e nel 581 gli successe il figlio Evil-Merodac (Amel-Marduk). Questo nuovo sovrano si mostrò generoso verso il re Ioiachin prigioniero. (II Re 25:27-30) Il successivo periodo della storia babilonese è piuttosto oscuro. Più complete informazioni storiche si hanno su Nabonedo e suo figlio Baldassarre, che evidentemente regnavano insieme all’epoca della caduta di Babilonia.

Ormai i medi e i persiani al comando di Ciro il Grande avevano intrapreso la conquista della Babilonia e stavano per divenire la quarta potenza mondiale. Nella notte del 5-6 ottobre 539 a.E.V. (calendario gregoriano), Babilonia fu conquistata e Baldassarre ucciso. Nel giro di due anni Ciro emanò il suo famoso decreto che permise a circa 50.000 prigionieri di fare ritorno a Gerusalemme. Quasi duecento anni più tardi la dominazione persiana della Babilonia giunse al termine quando Alessandro Magno conquistò Babilonia nel 331. Verso la metà del II secolo a.E.V. i parti al comando del loro re Mitridate I dominavano la Babilonia. Poiché in quel paese vi erano fiorenti comunità ebraiche, Pietro, l’apostolo degli ebrei, si recò a Babilonia, e di là scrisse almeno una delle sue lettere ispirate. (Gal. 2:7-9; I Piet. 5:13) Gli ebrei che dirigevano quelle comunità orientali compilarono inoltre il Targum Babilonese, pure noto come Targum di Onkelos, e produssero pure diversi manoscritti delle Scritture Ebraiche. Uno dei più importanti testi orientali o babilonesi è quello catalogato come Codex Babylonicus Petropolitanus del 916 E.V., ora a Leningrado (U.R.S.S.). Nel 226 E.V. il dominio dei parti fu sostituito dalla dinastia sassanide (persiana), e verso il 640 E.V. gli arabi musulmani assunsero il governo della Babilonia.

[Cartina a pagina 140]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

BABILONIA

ROSA DEI VENTI PER BABILONIA

PER BIT HABBEN

TEMPIO DELLA FESTA DELL’ANNO NUOVO

ACCAD

PORTA DI SIN

VIA DI SIN

FORTIFICAZIONI ESTERNE

PORTA DI ISHTAR

CITTADELLA SETT.

MUSEO

FORTEZZA

PALAZZO DELLA CITTÀ

FOSSATO DEL PALAZZO

TEMPIO DI NINMAH

GIARDINI PENSILI

BORGATA PORTA DI LUGALGIRRA

PORTA DI LUGALGIRRA

(?)TEMPIO DI BELIT NINA

(?)TEMPIO DI ADAD

PORTA DI ADAD

VIA DI ADAD

BORGATA NUKHAR

CANALE DELLA CITTÀ NUOVA

KUMARI

CITTÀ NUOVA

GIARDINO

ARGINE DELL’EUFRATE

EUFRATE

CIMITERO DI BABILONIA

MAUSOLEO(?)

VIA DI SHAMASH

(?)TEMPIO DI SHAMASH

PORTA DI SHAMASH

AKUSZ

LARSA

BORGATA TUBA

CANALE DI BORSIPPA

DILBAT BORSIPPA

BORGATA LITAMU

BIT CHACHURU

NIPPUR

BORGATA DURU-SHA-KARRABI

CANALE NUOVO(?)

BORGATA CITTÀ DEL CANALE NUOVO

MURA ESTERNE DI NABUCODONOSOR

PORTA DI ENLIL

VIA DI ENLIL

PORTA DI URASH

VIA DI NABU

TEMPIO DI GULA

TEMPIO DI NINURTA

MANO DEL CIELO

BOSCHETTO DELLA VITA

TEMPIO DI MARDUK

TORRE

ESAGILA

CASA SANTA

PORTA SANTA

STRADA PROCESSIONALE

CITTÀ INTERNA

TEMPIO DI ISHTAR DI ACCAD

PORTA DI DIO

CANALE BANITU

VIA DI ZABABA

PORTA DI ZABABA (NINURTA)

KISH

SUSA(?)

KASSIRI TEE KULLAB

VIA DI MARDUK (NERGAL)

Teatro greco

NIMID ENLIL

IMGUR ENLIL

(MURA ESTERNE)

(MURA INTERNE)

VILLAGGIO DI BANITUM

PORTA DI GISHU (MARDUK)

CUTHAH

[Figura a pagina 141]

Rovine dell’antica Babilonia presso la Porta di Ishtar

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