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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 228-229

Cesarea

(Cesarèa).

Importante città portuale sulla costa del Mediterraneo costruita verso la fine del I secolo a.E.V. da Erode il Grande. Il luogo originale, un tempo noto come Torre di Stratone, pare dal nome di un sovrano di Sidone, si trova circa 40 km a S del Carmelo e quasi 90 km a N–NO di Gerusalemme.

Lo storico ebreo Giuseppe Flavio è la principale fonte di informazioni sulla costruzione e l’antica storia della città. Erode il Grande l’aveva ricevuta in dono da Cesare Augusto, insieme a Samaria e ad altre città. Dopo aver ricostruito Samaria, che chiamò Sebaste, rivolse l’attenzione alla costa e iniziò la costruzione di una città e di un porto magnifico presso la Torre di Stratone, costruzione che richiese un periodo di dieci o dodici anni, e l’inaugurazione avvenne (secondo alcune fonti autorevoli) verso il 10 a.E.V. Poiché venne eretta in onore di Cesare Augusto, Cesarea col suo porto fu chiamata anche Sebaste. Costruita secondo lo stile greco con colonnati e archi, c’erano un tempio, un teatro, un anfiteatro e un ippodromo con circa 20.000 posti a sedere. Un acquedotto forniva l’acqua potabile a Cesarea, e un sistema di fogne sotto la città portava al mare acqua e liquame.

L’impresa più imponente però fu la costruzione del porto artificiale. La costa in questa zona è molto regolare e non offre alle navi alcuna protezione contro i prevalenti venti da SO. Erode costruì un molo o frangiflutti largo oltre 60 m servendosi di enormi pietroni, che secondo Giuseppe Flavio erano lunghi 15 m, larghi 5,5 e alti quasi 3 m, deposti sul fondo marino a 36 m di profondità. L’ingresso del porto rivolto a N secondo calcoli moderni era largo 165 m. Cesarea diventò quindi rivale di Ioppe per importanza come principale porto marittimo sulla costa palestinese a S della Fenicia. Si trovava inoltre sulla via carovaniera che da Tiro scendeva in Egitto ed era ben collegata anche con le città dell’interno.

Dopo l’allontanamento di Archelao, figlio di Erode il Grande, Cesarea diventò la residenza ufficiale dei procuratori romani che governavano la Giudea. Nella Bibbia, in Atti degli Apostoli, la città primeggia sia come porto sia come sede del governo.

Filippo, che aveva compiuto un ottimo servizio missionario a Samaria, si accinse successivamente a ‘dichiarare la buona notizia’ lungo la costa dalla città di Asdod in Filistea e in tutte le città fino a Cesarea, quasi 90 km più a N. (Atti 8:5-8, 40) Poco dopo ebbe luogo la conversione di Paolo e, in seguito a un complotto contro di lui quando cominciò a predicare a Gerusalemme, i discepoli accompagnarono il nuovo fratello fino al porto di Cesarea e lo mandarono a Tarso, sua città natale. (Atti 9:28-30) Poiché vi si trovava il quartier generale delle forze armate romane, era naturale che il centurione Cornelio abitasse a Cesarea. La città, pur avendo una notevole popolazione ebraica, era abitata in prevalenza da gentili. Fu dunque significativo che Pietro vi fosse divinamente mandato nel 36 E.V. allo scopo di dare testimonianza all’incirconciso Cornelio e ai suoi parenti ed intimi amici e per il battesimo dei primi gentili incirconcisi ammessi nella congregazione cristiana. — Atti 10:1-48.

Erode Agrippa I si ritirò a Cesarea dopo aver fatto arrestare inutilmente Pietro, qui ricevette le delegazioni di Tiro e Sidone e poco dopo morì (44 E.V.) in seguito all’avverso giudizio di Dio. (Atti 12:18-23) Paolo passò da Cesarea tornando in Palestina verso la fine del secondo e del terzo viaggio missionario. (Atti 18:21, 22; 21:7, 8) Durante la seconda visita Paolo e i suoi compagni stavano in casa di Filippo l’evangelizzatore, che probabilmente si era stabilito a Cesarea alla fine del suo precedente giro di predicazione. Questa volta alcuni discepoli del luogo accompagnarono l’apostolo da quel porto fino a Gerusalemme, benché Paolo, mentre era a Cesarea, fosse stato avvertito dal profeta Agabo del pericolo che lo attendeva. — Atti 21:10-16.

In seguito al complotto per assassinarlo, Paolo, in stato di arresto, fu poi condotto a Cesarea sotto buona scorta e consegnato al procuratore Felice per essere processato. (Atti 23:23, 24) Il notevole contrasto fra le condizioni turbolente di Gerusalemme dovute a violenti pregiudizi religiosi e il relativo ordine di Cesarea è considerato un’evidenza della forte influenza romana in quest’ultima città e anche della sua posizione di principale guarnigione delle truppe romane. Il procuratore Festo, succeduto a Felice, costrinse gli ebrei oppositori di Paolo a scendere da Gerusalemme a Cesarea per presentare le accuse contro di lui, ma Paolo preferì appellarsi a Cesare piuttosto che affrontare un processo a Gerusalemme. (Atti 25:1-12) Mentre si trovava ancora a Cesarea in attesa di esser trasferito a Roma, Paolo poté dare una vigorosa testimonianza relativa al cristianesimo alla presenza di Festo e dei suoi ospiti regali, il re Agrippa II e sua sorella (e compagna incestuosa) Berenice. (Atti 25:13, 22-27; 26:1-32) Da Cesarea Paolo, prigioniero, s’imbarcò per il viaggio che l’avrebbe infine portato a Roma. — Atti 27:1, 2.

Durante il regno di Nerone aspra rivalità scoppiò fra la popolazione ebraica e siriana di Cesarea, e si ritiene che gli incidenti avvenutivi siano serviti ad accendere il fuoco della rivolta che portò alla distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V. L’anno prima della caduta di Gerusalemme, Vespasiano fu proclamato imperatore di Roma a Cesarea, dove comandava le forze armate romane che soffocarono la rivolta ebraica.

Nel 1961 fu scoperta nel teatro di Cesarea una lapide con un’iscrizione latina in cui compare il nome Ponzio Pilato, la prima iscrizione del genere che sia stata scoperta.

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