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  • LA CONGREGAZIONE D’ISRAELE
  • LA CONGREGAZIONE CRISTIANA DI DIO
  • Congregazione
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • La congregazione lodi Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2007
  • Congregate tutte le nazioni nella casa di Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
  • Il posto della congregazione nella vera adorazione
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
Altro
Ausiliario per capire la Bibbia
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Congregazione

Gruppo di persone radunate insieme per un particolare scopo o attività. Il termine ebraico reso di solito congregazione nella Traduzione del Nuovo Mondo è qahàl, da una radice che significa “radunare insieme”.

Nelle Scritture Greche Cristiane il sostantivo greco tradotto “congregazione” è ekklesìa, da cui deriva l’italiano “chiesa”. Ekklesìa è una parola composta, derivata da ek, che significa “fuori”, e kalèin, che significa “chiamare”. Perciò si riferisce a un gruppo di persone chiamate fuori (di casa a un luogo di adunanza) o convocate, ufficialmente o no.

LA CONGREGAZIONE D’ISRAELE

Dall’epoca di Mosè in poi, la nazione d’Israele era chiamata congregazione. Geova aveva disposto che la congregazione fosse retta non democraticamente dal popolo, ma teocraticamente, da Dio stesso. A tal fine la nazione fu introdotta nel patto della Legge. (Eso. 19:3-9; 24:6-8) Poiché Mosè fu il mediatore di quel patto, si poteva dire: “Mosè ci impose come comando una legge, un possedimento della congregazione di Giacobbe”. (Deut. 33:4) Geova era il Giudice, il Datore di statuti e il Re. (Isa. 33:22) Perciò la nazione era una congregazione di Dio e si poteva chiamare la “congregazione di Geova”. — Num. 16:3; I Cron. 28:8.

C’erano però eccezioni, alcuni infatti non potevano far parte della “congregazione di Geova”. Nessun uomo evirato o che avesse “il membro virile stroncato” poteva farne parte, e ne erano esclusi “fino alla decima generazione” i figli illegittimi e gli uomini moabiti o ammoniti. Mentre i figli degli edomiti ed egiziani “come terza generazione” potevano “entrare da sé nella congregazione di Geova”. (Deut. 23:1-8) L’esclusione dei figli di un illegittimo “fino alla decima generazione” era un incentivo a rispettare la legge di Geova contro l’adulterio. (Eso. 20:14) E chi era sessualmente mutilato, pur essendo escluso dalla “congregazione di Geova”, poteva trarre conforto dalle parole di Isaia 56:1-7. Naturalmente coloro che erano esclusi dalla “congregazione di Geova” nell’antico Israele avevano la possibilità di godere dei provvedimenti e delle benedizioni di Geova per le persone delle nazioni in generale. — Gen. 22:15-18.

A coloro che facevano parte della congregazione d’Israele veniva mostrata misericordia se peccavano per errore. Ma erano stroncati nella morte se trasgredivano deliberatamente. (Num. 15:27-31) Per esempio, doveva essere stroncato dalla congregazione, e dalla vita stessa, chi rifiutava di purificarsi quando era cerimonialmente “impuro”, chi mangiava la carne del sacrificio di comunione mentre era in tale condizione, chi si nutriva del grasso delle offerte o del sangue, o mangiava cose sacre mentre era “impuro”. (Num. 19:20; Lev. 7:21-27; 17:10, 14; 22:3) Erano stroncati anche coloro che lavoravano di sabato (Eso. 31:14), coloro che davano la loro progenie a Molec, che si rivolgevano a medium spiritici e a quelli che predicono gli avvenimenti per mestiere, che commettevano certe forme di immoralità sessuale e non si ‘affliggevano’ nell’annuale giorno d’espiazione. — Lev. 20:1-6, 17, 18; 23:27-30; vedi anche Esodo 30:31-33; Levitico 17:3, 4, 8, 9; 18:29; 19:5-8; vedi ESPULSIONE.

LA CONGREGAZIONE CRISTIANA DI DIO

Prima che la nazione ebraica fosse respinta e cessasse di essere la congregazione di Dio, Gesù Cristo dichiarò di essere il “masso di roccia” su cui avrebbe edificato quella che definì “la mia congregazione”. — Matt. 16:18; vedi MASSO DI ROCCIA.

La congregazione cristiana di Dio prese il posto della congregazione d’Israele il giorno di Pentecoste del 33 E.V., quando spirito santo fu riversato sui seguaci di Gesù a Gerusalemme. I primi futuri componenti di quella congregazione erano stati scelti poco tempo dopo il battesimo di Gesù, all’inizio del suo ministero sulla terra. (Atti 2:1-4; Giov. 1:35-43) Fra i suoi primi seguaci Gesù scelse dodici apostoli (Luca 6:12-16), e poi scelse Saulo di Tarso, che divenne “apostolo delle nazioni”. (Atti 9:1-19; Rom. 11:13) I dodici fedeli apostoli dell’Agnello Gesù Cristo, fra cui Mattia che prese il posto di Giuda, costituiscono le fondamenta secondarie della congregazione cristiana. — Atti 1:23-26; Riv. 21:1, 2, 14.

I componenti della congregazione cristiana di Dio sono scelti da Geova. (Rom. 8:30; II Tess. 2:13) I primi furono chiamati dalla respinta congregazione ebraica, che non aveva accettato il Figlio di Dio come Messia. Ma a partire dal 36 E.V. con Cornelio, componenti della congregazione cristiana sono stati chiamati anche dalle nazioni in genere, tanto che Paolo poté dire: “Non c’è né Giudeo né Greco, non c’è né schiavo né libero, non c’è né maschio né femmina; poiché siete tutti una persona unitamente a Cristo Gesù”. (Gal. 3:28; Atti 10:34, 35; Rom. 10:12; Efes. 2:11-16) Mentre il patto della Legge di cui Mosè era stato mediatore e su cui si basava la congregazione d’Israele fu adempiuto da Cristo e tolto di mezzo da Geova Dio (Matt. 5:17; II Cor. 3:14; Col. 2:13, 14), coloro che fanno parte della congregazione cristiana di Dio ricevono i benefici del nuovo patto di cui è mediatore il più grande Mosè, Gesù Cristo. (Matt. 26:28; Ebr. 12:22-24; Atti 3:19-23) E mentre i sacerdoti e i re d’Israele erano unti con olio (Eso. 30:22-30; II Re 9:6), quelli scelti da Dio per far parte della congregazione cristiana sono unti con spirito santo (II Cor. 1:21, 22; I Giov. 2:20) e sono adottati da Geova Dio come suoi figli. — Efes. 1:5.

Fondamentalmente la congregazione ebraica era composta di israeliti naturali. Coloro che fanno parte dell’unta congregazione cristiana di Dio sono israeliti spirituali, che formano le tribù dell’Israele spirituale. (Riv. 7:4-8) Poiché la maggioranza degli israeliti naturali hanno respinto Gesù Cristo, “non tutti quelli che sorgono da Israele sono realmente ‘Israele’”, cioè Israele spirituale. (Rom. 9:6-9) E a proposito della congregazione cristiana di Dio composta di giudei spirituali, Paolo disse: “Non è Giudeo colui che lo è di fuori, né è circoncisione quella che è di fuori nella carne. Ma è Giudeo colui che lo è di dentro, e la sua circoncisione è quella del cuore mediante lo spirito”. — Rom. 2:28, 29.

Per ulteriori particolari su argomenti relativi alla congregazione, vedi ANZIANO; MINISTRO; SORVEGLIANTE.

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