Decapoli
(Decàpoli).
Lega o confederazione di dieci città (dal greco dèka, che significa “dieci”, e pòlis, “città”). Il nome si riferiva anche alla regione in cui si trovava la maggior parte di tali città. — Matt. 4:25.
Probabilmente nel tempo intercorso fra la conquista da parte di Pompeo e la morte di Erode il Grande (avvenuta nell’1 a.E.V. o nell’1 E.V.) dieci città ellenistiche si unirono in una libera federazione detta Decapoli. Il motivo di questa unione sembra sia stato l’interesse reciproco di stringere rapporti commerciali e anche di difendersi da forze antiellenistiche nella stessa Palestina o da aggressive tribù nomadi nelle regioni desertiche a E. Il termine “Decapoli” compare per la prima volta nelle Scritture Greche Cristiane e negli scritti di Giuseppe Flavio e Plinio il Vecchio (entrambi del I secolo E.V.). Plinio, pur riconoscendo che esistevano già divergenze di opinione al riguardo, indica nelle seguenti le dieci città originali: Damasco, Filadelfia, Rafana, Scitopoli, Gadara, Ippo, Dione, Pella, Gerasa e Canata. Di queste, solo Scitopoli (Bet-Sean) era a O del Giordano, e a motivo dell’importanza strategica della valle di Esdrelon, costituiva un importante punto di collegamento con la costa e i porti del Mediterraneo. Damasco, molto più a N in Siria, era stata evidentemente inclusa per la sua importanza come centro commerciale. Filadelfia (l’antica Rabba, la moderna Amman) era la più meridionale delle dieci città, essendo solo 40 km circa a NE dell’estremità settentrionale del Mar Morto. Le altre città si trovavano nella fertile regione di Galaad o in quella vicina di Basan. Quasi tutte, si pensa, sorgevano sulle principali strade della regione o nelle vicinanze. Canata è probabilmente la Chenat di Numeri 32:42.
Nel II secolo E.V. Tolomeo menziona diciotto città facenti parte della “Decapoli”, a indicare che il nome finì per essere usato in modo generico e che il numero delle città variava. Alcuni studiosi propendono per includere Abila, menzionata da Tolomeo, fra le dieci città originali al posto di Rafana. Sembra comunque evidente che la regione della Decapoli non aveva confini ben definiti e che l’egemonia delle città della Decapoli non si estendeva a tutto il territorio ma solo ai dintorni di ciascuna città.
IL MINISTERO DI GESÙ NELLA DECAPOLI
Anche se alcune persone provenienti dalla Decapoli si trovavano in mezzo alla folla accorsa a udire l’insegnamento di Gesù in Galilea (Matt. 4:25), non c’è alcuna indicazione che egli abbia trascorso del tempo in una di tali città ellenistiche. Gesù entrò nella regione della Decapoli durante il suo ministero in Galilea quando attraversò il Mar di Galilea e giunse nel paese dei geraseni (o gadareni secondo Matteo 8:28). (Mar. 5:1) Ma qui, dopo aver scacciato dei demoni permettendo loro di entrare in un branco di porci, con conseguente distruzione del branco, la popolazione della regione e della città vicina invitò Gesù ad “andar via dai loro distretti”. Egli se ne andò, ma l’uomo che era stato liberato dai demoni ubbidì alle istruzioni di Gesù di dare testimonianza ai suoi parenti e proclamò nella Decapoli le guarigioni compiute da Gesù. — Mar. 5:2-20.
[Cartina a pagina 325]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
DECAPOLI
Strade
MAR GRANDE
Damasco
Rafana (?)
Canata
Ippo
Mar di Galilea
Dione
Abila (?)
Gadara
Pella
Scitopoli (Bet-Sean)
Gerasa
Piladelfia (Rabba, Amman)
Giordano
Mar Morto