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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 1239-1240

Terra

Quinto pianeta del sistema solare in ordine di grandezza e terzo in ordine di distanza dal sole. È uno sferoide ellissoidale, leggermente schiacciato ai poli. Le osservazioni via satellite hanno rilevato altre leggere irregolarità nella forma della terra. Il suo volume è di circa di km 3; la sua superficie di circa 510.100.000 km2. Le misure (approssimative) della terra sono: circonferenza all’equatore, 40.076 km; diametro all’equatore, 12.755 km. Mari e oceani coprono approssimativamente il 71 per cento della sua superficie, lasciando circa 1.490 milioni di km2 di terraferma.

TERMINI BIBLICI E LORO SIGNIFICATO

Nelle Scritture Ebraiche il vocabolo usato per indicare la terra in quanto pianeta è ’èrets. ’Èrets si riferisce a (1) terra, contrapposta a cielo (Gen. 1:2), (2) paese, nazione, territorio (Gen. 10:10), (3) suolo, superfici; della terra (Gen. 1:26), (4) popolazione di tutta la terra (Gen. 18:25), (5) popolazione del paese, nativi. — Gen. 23:7.

Il termine ʼadhamàh viene pure tradotto “terra”, e a volte “suolo” o “paese”. ʼAdhamàh significa (1) suolo o terreno coltivato, produttivo (Gen. 3:23), (2) pezzo di terra, proprietà terriera (Gen. 47:18), (3) terra in quanto elemento materiale, suolo, fango (Ger. 14:4; I Sam. 4:12), (4) suolo in quanto superficie visibile della terra (Gen. 1:25), (5) paese, territorio, nazione (Lev. 20:24), (6) l’intera terra, terra abitata. (Gen. 12:3) Etimologicamente sembra che ʼadhamàh sia affine al termine ʼadhamàh, essendo il primo uomo Adamo stato fatto della polvere della terra. — Gen. 2:7.

Nelle Scritture Greche il sostantivo ge si riferisce alla terra in quanto suolo o terreno coltivato. (Matt. 13:5, 8) È usato per indicare il materiale di cui era fatto Adamo, di terra (I Cor. 15:47); il globo terrestre (Matt. 5:18, 35; 6:19); la terra in quanto dimora di creature umane e animali (Luca 21:35; Atti 1:8; 8:33; 10:12; 11:6; 17:26); paese, nazione, territorio (Luca 4:25; Giov. 3:22); terra e suolo (Matt. 10:29; Mar. 4:26); terraferma, spiaggia, contrapposta a mari o acque. (Giov. 21:8, 9, 11; Mar. 4:1) Oikoumène, tradotto quasi sempre “mondo” nelle versioni italiane, indica la “terra abitata”. (Matt. 24:14; Luca 2:1; Atti 17:6; Riv. 12:9) In ciascuno dei casi summenzionati nei quali ricorrono questi sostantivi, la forma del sostantivo stesso nella lingua originale, e più in particolare l’ambiente o il contesto, ne determinano il significato.

Gli ebrei dividevano la terra in quattro parti o regioni corrispondenti ai quattro punti cardinali. Nelle Scritture Ebraiche i termini “davanti” e “di fronte a” indicano e sono tradotti “oriente” o “est” (I Cron. 4:39), “dietro” significa “occidente” o “ovest”, “destra” significa “meridione” o “sud” (Eso. 40:24) e “sinistra”, “settentrione” o “nord”. (Giob. 23:8, 9; confronta Ma, NM). L’est (in ebraico) a volte era chiamato anche levante, come per esempio in Giosuè 4:19, “confine orientale”. L’ovest (in ebraico) era il ponente. (II Cron. 32:30, “ovest”). I punti cardinali erano indicati anche da aspetti fisici. Costituendo quasi interamente il confine occidentale della Palestina, “il mare” (Mediterraneo) stava a volte per l’occidente. — Num. 34:6.

CREAZIONE

La venuta all’esistenza del pianeta è descritta nella Bibbia con le semplici parole: “In principio Dio creò i cieli e la terra”. (Gen. 1:1) Quanto tempo fa siano stati creati i cieli stellati e la terra, la Bibbia non lo dice. Perciò non c’è ragione che studiosi biblici siano in disaccordo con i calcoli scientifici dell’età della massa terrestre. Gli scienziati valutano l’età della roccia sui tre miliardi e mezzo, quattro miliardi di anni o più.

PROPOSITO

Come tutte le altre cose create, la terra fu portata all’esistenza per volontà di Geova (Riv. 4:11) Fu creata per rimanere per sempre. (Sal. 78:69; 104:5; 119:90; Eccl. 1:4) Dio dice di essere un Dio di proposito e dichiara che i suoi propositi si attueranno di certo. (Isa. 46:10; 55:11) Rese molto chiaro il suo proposito per la terra quando disse alla prima coppia umana: “Siate fecondi e moltiplicatevi ed empite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra”. (Gen. 1:28) La terra e tutto ciò che era su di essa non avevano difetti. Avendo creato tutto il necessario, Geova vide che era “molto buono”, e si “riposava” o desisteva da altre opere creative sulla terra. — Gen. 1:31-2:2.

Anche la dimora dell’uomo sulla terra è permanente. Nel dare all’uomo la legge relativa all’albero della conoscenza del bene e del male, Dio indicò che l’uomo avrebbe potuto vivere sulla terra per sempre. (Gen. 2:17) Le parole di Geova stesso ci assicurano che “per tutti i giorni che la terra durerà, sementa e mietitura, e freddo e caldo, ed estate e inverno, e giorno e notte, non cesseranno mai” (Gen. 8:22), e che mai più Dio distruggerà ogni carne con un diluvio. (Gen. 9:12-16) Geova dice che non ha fatto la terra per nulla, ma piuttosto che l’ha data come dimora agli uomini e che la morte alla fine sarà eliminata. Il proposito di Dio è dunque che la terra sia abitata da uomini che godranno una vita eterna nella perfezione e felicità. — Sal. 37:11; 115:16; Isa. 45:18; Riv. 21:3, 4.

ARMONIA DELLA BIBBIA COI FATTI SCIENTIFICI

La Bibbia, in Giobbe 26:7, dice che Dio “sospende la terra sul nulla”. La scienza dice che la terra rimane nella sua orbita nello spazio principalmente grazie all’interazione tra gravità e forza centrifuga. Queste forze naturalmente sono invisibili. Perciò la terra, come gli altri corpi celesti, è sospesa nello spazio come su nulla. Parlando dal punto di vista di Geova, il profeta Isaia dice: “C’è Uno che dimora sul circolo della terra, i cui abitanti son come cavallette”. (Isa. 40:22) La Bibbia dice: “[Dio] ha descritto un cerchio sulla faccia delle acque”. (Giob. 26:10) Per suo decreto le acque hanno il loro posto assegnato. Non salgono inondando la terra, e neanche volano via nello spazio. (Giob. 38:8-11) Dal punto di vista di Geova, la faccia della terra, o la superficie delle acque, sarebbe naturalmente di forma circolare, come il contorno della luna sembra circolare a noi. Prima che apparisse la terraferma, la superficie del globo era un’unica massa circolare (sferica) di ondeggianti acque. — Gen. 1:2.

Gli scrittori biblici parlano spesso dal punto di vista di un osservatore sulla terra, o dalla sua particolare posizione geografica, come spesso facciamo naturalmente tuttora. Per esempio la Bibbia menziona il “sol levante”. (Num. 2:3; 34:15) Alcuni si sono affrettati ad affermare che la Bibbia non sia accurata da un punto di vista scientifico, sostenendo che gli ebrei consideravano la terra il centro di ogni cosa, con il sole che le ruota intorno. Ma gli scrittori biblici non hanno mai espresso un concetto del genere. Gli stessi critici trascurano il fatto che anche loro usano un’espressione identica, che si trova in tutti gli almanacchi. È comune sentir dire “il sole sorge” o “il sole cala”. La Bibbia parla anche di “estremità della terra” (Sal. 22:27; 46:9), “quattro estremità della terra”. (Isa. 11:12), “quattro angoli della terra” e “quattro venti della terra” (Riv. 7:1) Non si possono prendere queste espressioni per dimostrare che secondo gli ebrei la terra era quadrata. Il numero quattro è spesso usato per indicare qualcosa di completo, come abbiamo i quattro punti cardinali e a volte usiamo le espressioni “alle estremità della terra” o “ai quattro angoli della terra” per dire in tutta la terra. — Confronta Ezechiele 1:15-17; Luca 13:29.

ESPRESSIONI FIGURATIVE E SIMBOLICHE

In diversi casi si parla della terra in senso figurativo. Viene paragonata a un edificio in Giobbe 38:4-6, quando Dio pone a Giobbe domande a cui ovviamente non sa rispondere, a proposito della creazione della terra e di come Geova l’amministra. Geova usa inoltre espressioni figurative per descrivere il risultato della rotazione terrestre, e dice che “[la terra] si trasforma come l’argilla sotto il sigillo”. (Giob. 38:13, 14) In tempi biblici alcuni sigilli usati per “firmare” documenti erano a forma di cilindro con su inciso l’emblema dello scrittore. Il sigillo veniva rotolato sul documento o l’involucro di argilla morbida, su cui lasciava un’impressione. In modo simile all’alba, la parte della terra che esce dalle tenebre della notte comincia ad assumere forma e colore man mano che la luce del sole avanza progressivamente sulla sua superficie. Poiché i cieli, dove risiede il trono di Geova, sono più alti della terra, la terra figurativamente è lo sgabello su cui appoggia i piedi. (Sal. 103:11; Isa. 55:9; 66:1; Matt. 5:35; Atti 7:49) Quelli che sono nello Sceol o Ades, la comune tomba del genere umano, sono considerati sotto la terra. — Riv. 5:3.

L’apostolo Pietro paragona i cieli e la terra letterali (II Piet. 3:5) a cieli e terra simbolici (v. 7). I “cieli” del versetto 7 non rappresentano la dimora di Geova, il luogo del suo trono nei cieli. I cieli di Geova non possono essere scossi. Neanche la “terra” nello stesso versetto è il letterale pianeta terra, poiché Geova dice di aver stabilito fermamente la terra. (Sal. 78:69; 119:90) Eppure Dio dice che scuoterà sia i cieli che la terra (Agg. 2:21; Ebr. 12:26), che i cieli e la terra fuggiranno d’innanzi a lui e che saranno stabiliti nuovi cieli e nuova terra. (II Piet. 3:13; Riv. 20:11; 21:1) È evidente che in questo caso i “cieli” sono simbolici e la “terra” si riferisce simbolicamente a un insieme di persone viventi sulla terra, come nel Salmo 96:1.

La terra è usata simbolicamente anche per indicare gli elementi più solidi, stabili dell’umanità. Gli elementi instabili, irrequieti dell’umanità sono rappresentati dal mare agitato. — Isa. 57:20; Giac. 1:6; Giuda 13; confronta Rivelazione 12:16; 20:11; 21:1.

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