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  • Gioia
  • Ausiliario per capire la Bibbia
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  • GIOIA NEL SERVIZIO DI DIO
  • La persecuzione è motivo di gioia
  • ALTRE COSE DI CUI RALLEGRARSI
  • GIOIE FALSE O DI BREVE DURATA
  • GIOIA ETERNA
  • Gioia
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • La gioia: una qualità che viene da Dio
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2018
  • Serviamo Geova con gioia di cuore
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
  • Come provare gioia in un mondo pieno di difficoltà
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1985
Altro
Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 575-576

Gioia

Sentimento che nasce dal conseguimento o dall’attesa di cose buone, stato di felicità, esultanza. Sia in ebraico che in greco i termini usati nella Bibbia corrispondenti a gioia, esultanza, allegria e contentezza esprimono varie sfumature, diversi livelli o gradi di gioia. Indicano di volta in volta contentezza, occasione o motivo di gioia, danzare dalla gioia, volteggiare con piacevole emozione, esultare o saltare per gioia esuberante ed essere orgogliosi o vantarsi (di qualche cosa).

Geova è chiamato il “felice Iddio”. (I Tim. 1:11) Egli crea e opera per la gioia propria e delle sue creature. Quello che porta all’esistenza lo rende gioioso. (Sal. 104:31) Desidera inoltre che le sue creature si rallegrino delle opere che compie a loro favore e anche del loro stesso operato. (Eccl. 5:19) Poiché Dio è la Fonte di ogni cosa buona (Giac. 1:17), il massimo godimento per tutte le creature intelligenti, sia umane che angeliche, sta nel poterlo conoscere. — Sal. 64:10; 104:34; Ger. 9:23, 24; Filip. 4:4.

Gesù Cristo, per la sua intimità con Geova, lo conosce meglio di tutti (Matt. 11:27) ed è in grado di spiegarLo ai suoi seguaci. (Giov. 1:18) Perciò Gesù è gioioso ed è chiamato “il felice e solo Potentato”. (I Tim. 6:14, 15) Spinto dall’amore per il Padre suo è ansioso di fare sempre quello che Gli piace. (Giov. 8:29) Perciò quando gli venne offerto l’incarico di venire sulla terra, soffrire e morire per poter rivendicare il nome di Geova, “per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna”. (Ebr. 12:2) Inoltre provava grande amore e gioia per l’umanità. — Prov. 8:30, 31.

Il cuore di Geova è allietato dai suoi servitori che gli sono fedeli e leali. Satana il Diavolo ha sempre sfidato la legittimità della sovranità di Dio e l’integrità di tutti coloro che Lo servono. (Giob. 1:9-11; 2:4, 5; Riv. 12:10) A loro si applicano le parole: “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima”. (Prov. 27:11) Il popolo di Geova in terra lo può rallegrare essendogli fedele e leale. — Isa. 65:19; Sof. 3:17.

Geova è la Fonte della gioia e desidera che il suo popolo sia gioioso; la gioia è infatti un frutto dello spirito santo di Dio. (Gal. 5:22, 23; I Tess. 1:6) Paolo spiegò ai cristiani di Roma che il regno di Dio non consisteva di cose materiali, e quindi nessuno doveva inciampare a motivo di un altro né doveva giudicare altri per ciò che mangiavano o bevevano, “poiché il regno di Dio non significa mangiare e bere, ma significa giustizia e pace e gioia con spirito santo”. — Rom. 14:17.

La vera gioia è una qualità del cuore, e può avere un effetto benefico su tutto il corpo. “Il cuore gioioso ha un buon effetto sul viso”, e “un cuore che è gioioso fa bene come un rimedio [o, secondo una correzione del testo masoretico, “fa bene al corpo”, NW, ed. 1957, nota in calce]”, dice il saggio scrittore dei proverbi. — Prov. 15:13; 17:22.

GIOIA NEL SERVIZIO DI DIO

Ciò che Geova chiede ai suoi servitori non è gravoso. (I Giov. 5:3) Egli desidera che provino piacere nel servirlo. Gli israeliti dovevano rallegrarsi durante le feste stagionali istituite per loro, e gioire per altri aspetti della vita e dell’adorazione resa a Dio. (Lev. 23:40; Deut. 12:7, 12, 18) Dovevano parlare di Dio con gioia. (Sal. 20:5; 51:14; 59:16) Se non lo servivano con gioia di cuore, qualcosa non andava nel loro cuore e nell’apprezzamento per la sua amorevole benignità e bontà. Perciò li avvertì di ciò che sarebbe accaduto se diventavano disubbidienti e non provavano gioia nel servirlo. — Deut. 28:45-47.

Tanto più il cristiano dovrebbe rallegrarsi di servire Dio. Altrimenti il suo cuore manca di gratitudine. (Sal. 100:2) “La gioia di Geova è la vostra fortezza”, disse un fedele servitore di Dio. (Nee. 8:10) La buona notizia che il cristiano proclama è stata annunciata da un angelo di Dio come “la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà”. (Luca 2:10) Il nome di Geova che portano quali suoi testimoni e la verità della Bibbia dovrebbero essere per loro motivi di gioia. — Confronta Geremia 15:16.

Inoltre le giuste e rette decisioni giudiziarie di Geova applicate nella congregazione cristiana e nella vita dei cristiani fanno provare gioia, specie in un tempo in cui il mondo disprezza giustizia e rettitudine. (Sal. 48:11) E la meravigliosa speranza che hanno è un valido motivo per rallegrarsi (“Rallegratevi nella speranza”. — Rom. 12:12; Prov. 10:28), come lo è la salvezza. (Sal. 13:5) E poi c’è la gioia che il servitore di Dio prova aiutando altri a conoscere e servire Geova. (Filip. 4:1; I Tess. 2:19) Radunarsi e lavorare insieme al popolo di Dio è una delle più grandi gioie. — Sal. 106:4, 5; 122:1.

La persecuzione è motivo di gioia

Per il cristiano che salvaguarda il suo cuore, anche la persecuzione, pur non piacevole in se stessa, dovrebbe essere motivo di gioia, poiché il sopportarla con integrità costituisce una vittoria. Dio aiuterà il fedele. (Col. 1:11) Inoltre è una prova che ha l’approvazione di Dio. Gesù disse che quando è biasimato e perseguitato il cristiano dovrebbe ‘saltare per la gioia’. — Matt. 5:11, 12; Giac. 1:2-4; I Piet. 4:13, 14.

ALTRE COSE DI CUI RALLEGRARSI

Geova ha provveduto molte altre cose di cui l’umanità può rallegrarsi ogni giorno. Alcune di queste sono: il matrimonio (Deut. 24:5; Prov. 5:18); avere un figlio giusto e saggio (Prov. 23:24, 25); il cibo (Eccl. 10:19; Atti 14:17); il vino (Sal. 104:14, 15; Eccl. 10:19) e le moltissime cose che Dio ha create. — Giac. 1:17; I Tim. 6:17.

GIOIE FALSE O DI BREVE DURATA

Gesù dice che alcuni avrebbero udito la verità e l’avrebbero accolta con gioia, ma senza capirne veramente il senso. Costoro non coltivano la parola piantata nel loro cuore, e di conseguenza perdono subito la gioia poiché inciampano quando sorge tribolazione o persecuzione a motivo della parola. (Matt. 13:20, 21) La gioia basata sul materialismo è una gioia falsa, fondata su premesse errate, e di breve durata. Chi si rallegra della calamità altrui, anche di quella di chi lo odia, deve rendere conto a Geova del suo peccato. (Giob. 31:25-30; Prov. 17:5; 24:17, 18) Un giovane è stolto se si rallegra della sua giovinezza nel senso di cedere ai “desideri propri della giovinezza”. (Eccl. 11:9, 10; II Tim. 2:22) Anche l’amore del divertimento può provocare guai. (Prov. 21:17; Eccl. 7:4) Pure il cristiano che esulta paragonandosi ad altri è in errore. Dovrebbe piuttosto dimostrare la propria opera avendo così motivo di rallegrarsi in rapporto a lui solo. — Gal. 6:4.

GIOIA ETERNA

Geova aveva promesso di ristabilire il popolo di Israele dopo la cattività in Babilonia. Lo fece tornare a Gerusalemme nel 537 a.E.V. e il popolo si rallegrò immensamente quando furono poste le fondamenta del tempio. (Isa. 35:10; 51:11; 65:17-19; Esd. 3:10-13) Ma la profezia di Isaia (65:17) ha evidentemente un adempimento maggiore nell’istituzione di “un nuovo cielo e una nuova terra”, disposizione nella quale tutto il genere umano proverà gioia per sempre sotto la “Nuova Gerusalemme”. — Riv. 21:1-3.

Nelle condizioni attuali malvagità, infermità e morte impediscono di avere una gioia piena e illimitata. Ma secondo la regola biblica che “il re saggio disperde i malvagi”, Gesù Cristo, il re nominato da Dio, eliminerà tutti i nemici di Dio e della giustizia. (Prov. 20:26; I Cor. 15:25, 26) Così saranno tolti tutti gli ostacoli alla gioia completa, poiché persino “la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena”. (Riv. 21:4) Il dolore per coloro che sono morti sarà completamente sparito, scacciato dalla risurrezione dei morti. Tale conoscenza conforta sin d’ora i cristiani i quali, per questo, ‘non si rattristano come gli altri che non hanno speranza’. — I Tess. 4:13, 14; Giov. 5:28, 29.

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