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Ausiliario per capire la Bibbia
ad p. 750

Libia

(Lìbia), LIBI.

L’antica Libia occupava parte dell’Africa settentrionale a O dell’Egitto. Si ritiene generalmente che il termine ebraico Luvìm designasse i suoi abitanti. (II Cron. 12:3; “Libi”, LXX, CEI, NM, VR, ecc.) Se Luvìm è una variante di Lehavìm (Leabim), questo potrebbe indicare che almeno alcuni abitanti della Libia erano discendenti di Cam per mezzo di Mizraim. (Gen. 10:13) L’idea tradizionale ebraica espressa negli scritti di Giuseppe Flavio (Antichità giudaiche, Libro I, cap. VI, 2) era che i libi fossero discendenti di Cam per mezzo di Put. (Gen. 10:6) Inoltre la Settanta greca e la Vulgata latina hanno “Libia” e “Libi” in quattro casi dove il testo ebraico ha “Put”. (Ger. 46:9; Ezec. 27:10; 30:5; 38:5) È possibile che i discendenti sia di Put che di Mizraim si fossero stabiliti nella regione geografica dell’Africa settentrionale che fu poi chiamata Libia. Questo indicherebbe che il significato del termine “Libi” è più ampio di quello del termine ebraico Luvìm.

Un antico dipinto murario egiziano raffigura diversi uomini di pelle chiara, forse libi. I berberi, ritenuti discendenti dei libi, sono fondamentalmente “bianchi” e di solito hanno occhi e capelli scuri. Attualmente non si può determinare con sicurezza se i libi fossero in origine di pelle scura. Matrimoni misti con popoli di pelle chiara potrebbero naturalmente aver modificato il loro aspetto.

Sisac re d’Egitto, forse Sheshonk il fondatore della cosiddetta “dinastia libica”, invase il paese di Giuda nel quinto anno del regno di Roboamo (993-992 a.E.V.) e conquistò numerose città. Il suo potente esercito di carri e cavalieri includeva dei libi. Anche se Gerusalemme fu risparmiata, Sisac s’impadronì dei suoi tesori. (I Re 14:25, 26; II Cron. 12:2-9) Circa ventisei anni più tardi (967-966 a.E.V.) c’erano rappresentanti della Libia anche fra le truppe dell’etiope Zera, che avanzarono in Giuda ma subirono un’umiliante sconfitta. (II Cron. 14:9-13; 16:8) Nel VII secolo a.E.V. l’intervento di libi e di altri non poté evidentemente salvare la città egiziana di No-Amon dalle mani degli assiri. (Naum 3:7-10) Fu predetto che libi ed etiopi avrebbero seguito i “passi” del “re del nord”, indicando che quegli ex alleati dell’Egitto sarebbero caduti in suo potere. — Dan. 11:43.

Nel 33 E.V. fra gli ebrei e i proseliti presenti a Gerusalemme per la festa di Pentecoste c’erano alcuni provenienti dalle “parti della Libia, che è verso Cirene”, cioè la parte occidentale dell’antica Libia. Probabilmente alcuni di loro furono battezzati in seguito al discorso di Pietro e portarono poi il messaggio cristiano nel loro paese d’origine. — Atti 2:10.

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