Galaad diploma altri missionari qualificati
GIORNO del conferimento dei diplomi a Galaad! Perché è una circostanza tanto felice questa? Come mai i testimoni di Geova sono così interessati dappertutto a questo avvenimento semestrale? Perché i testimoni di Geova sono interessati al comando divino: “Predica la Parola”. Sanno che questo ora vuol dire predicare l’evangelo del regno di Dio stabilito cominciando dalla località della loro propria casa e portandolo fino alle estreme parti della terra. Quale più grande opera potrebbe esser fatta ora? Nessun’altra scuola sulla terra è dedicata all’addestramento di ministri per far questo, e, sebbene non tutti i testimoni di Geova possano ricevere questo avanzato addestramento missionario, tutti prendono parte nel sostenere la scuola e l’opera di quelli che si diplomano.
Fu con cuore lieto, quindi, che oltre 1.100 testimoni provenienti da parecchi stati e dal Canadà riempirono l’aula magna e le sale della Scuola Biblica Watchtower di Galaad la sera del sabato, il 4 febbraio 1950, per la prima sessione della cerimonia del conferimento dei diplomi alla quattordicesima classe di Galaad.
Dopo lo studio dell’articolo de La Torre di Guardia, “Siate ricchi in buone opere,” e un breve trattenimento musicale concertato dagli studenti, una speciale festa era riservata per tutti, in particolare per gli studenti che si diplomavano. Il presidente della Società Watchtower Bible and Tract, N. H. Knorr, appena tornato da un giro nell’America Centrale e Meridionale, fece una relazione sui suoi viaggi. Egli raccontò la prodigiosa espansione dell’opera di predicazione in quei paesi; poi, con lieta sorpresa degli studenti, dopo aver narrato le condizioni e i bisogni dei campi missionari, cominciò a soddisfare questi bisogni dando a tutti la propria assegnazione! Oltre alle assegnazioni ai paesi dell’America Latina, furono compresi altri paesi, i quali portarono il totale a 22 paesi, compreso il Canadà, il Belgio, l’Olanda, la Svezia e Terranova. Certamente, una discreta parte del globo sarà coperta dalla quattordicesima classe di Galaad!
Questo preparò appropriatamente gli animi alla principale sessione della domenica mattina, quando 1.591 persone si diedero a cercare una sedia o un posto in piedi presso gli altoparlanti installati nell’aula magna, nelle sale della scuola, al piano seminterrato e nell’edificio della biblioteca. Dopo alcune frasi pronunciate dal servitore della fattoria e dagli istruttori, e la lettura di telegrammi di congratulazione e incoraggiamento giunti da tutte le parti della terra, il presidente della Società pronunciò il suo discorso: “Requisiti per il servizio”.
Il signor Knorr cominciò il suo discorso ricordando il completo, intrinseco ed estrinseco studio della Bibbia che gli studenti avevano appena terminato. Egli ammonì, però, che per il futuro la questione non sarebbe stata: quante volte ho letto io la Bibbia? ma: quando la lessi per l’ultima volta?” È la Parola del Signore che ci tiene in vita,” egli disse.
Usando i testi di Efesini 3:14-19; 5:1; Filippesi 4:8, 9; 1 Tessalonicesi 4:7, 8; 1 Timoteo 1:12-15; 3:5-8 ed Ebrei 11:15, 16 l’oratore mise in risalto come l’apostolo Paolo desiderava che i fratelli avessero i requisiti per il servizio. Per metterli in grado di averli, l’apostolo Paolo accentuò l’importanza della preghiera. Chi serve Dio non deve mai arrivare al punto di non poter pregare o di aver paura di rivolgersi a Dio in preghiera. Se fa questo rigetta il proprio Redentore che gli ha reso possibile d’accostarsi a Dio. Mediante la preghiera l’“uomo interiore” si rinforza. Questo “uomo interiore” è ciò che effettivamente siamo dentro di noi. Il nostro aspetto esteriore potrebbe non essere tanto attraente, ma ciò che siamo di dentro si mostrerà sempre, e questo determina se siamo buoni ministri e buoni missionari. Per comprendere Dio e la sua organizzazione dobbiamo penetrare nella sua Parola, prendendo le sue giuste, inalterate verità. Dobbiamo entrare nell’organizzazione di Dio, studiare di continuo la vita e le azioni di Gesù Cristo e imitarlo.
Tutto ciò che è virtuoso, tutto ciò che è lodevole dovrebbe essere oggetto delle nostre costanti riflessioni. Non possiamo portare le pratiche del vecchio mondo nel servizio del nuovo mondo. Perché usare un linguaggio basso, degradato, nel descrivere le cose, le quali descrizioni non sono veramente espressive, ma prive di significato e indegne di ogni edificazione? Ci sono tante cose che amiamo, la nostra Sala del Regno, il nostro gruppo locale, le nostre registrazioni, i nostri fratelli, la nostra organizzazione; a queste possiamo pensare, prestare la nostra attenzione. Possiamo ascoltare i consigli dei nostri fratelli, consigli basati sulla Parola di Dio. Questo ci aiuterà a dedicarci alle cose giuste ed essere imitatori di Dio.
Poi, mediante 1 Timoteo 3:1-7, veniva mostrato ai missionari quali requisiti si deve cercare scegliendo i ministri per incarichi di servizio nelle congregazioni ch’essi avrebbero stabilito, poiché parecchi sono assegnati a luoghi nei quali la Parola di Dio non era mai stata predicata.
Ma cosa dovrebbero fare essi stessi i missionari? Dovrebbero essi lasciare che i legami famigliari, la stanchezza nel bene operare, o qualche altra cosa li induca a ritornare dalle loro assegnazioni? Abbiamo noi un esempio della condotta che piace a Dio in questo riguardo? Abrahamo ne è uno. Egli lasciò la sua terra natìa al comando divino e andò all’assegnazione estera di Canaan per predicare la Parola. Certamente abbandonò una comoda dimora in un paese assai più civilizzato, proprio come stanno facendo parecchi di questi missionari. Abrahamo avrebbe potuto trovare scuse e pretesti a bizzeffe per tornare a casa, come dice l’apostolo. Ma non lo fece. Egli credeva nella Parola di Dio e andò alla sua assegnazione con l’intenzione di rimanervi fino a che la città celeste, il Regno di Dio, fosse stabilita. Non visse così a lungo, ma per la sua fede riceverà una risurrezione alla vita nel nuovo mondo.
La fede e fedeltà verso il Signore è necessaria. Non importa dove viviamo, perché tutta la terra sta per essere resa gloriosa. Quei missionari fedeli che sono stati per parecchi anni in campi esteri, quando tornano per una visita, sono ansiosi di tornare alla loro “casa”. L’assegnazione che il Signore ha dato loro, quella è la loro casa, ed essi l’amano col suo popolo. Il loro esempio rafforza la nostra fede in Galaad e nello scopo per cui fu stabilita.
Dopo il discorso ogni studente si presentò alla tribuna allorché veniva chiamato il suo nome e ricevette dal presidente della Società una busta contenente una fotografia della classe e un dono della Società per cominciare il servizio nella sua assegnazione. Mentre quelli destinati al Quebec sarebbero partiti immediatamente molti sarebbero andati a New York, per lavorare lì fino al termine dell’Assemblea Internazionale di agosto, di dove sarebbero partiti poi per paesi esteri. Nelle loro buste 99 diplomati su 103 trovarono anche diplomi di merito scolastico.
Quando l’ultimo studente tornò al suo posto fu presentata una risoluzione da uno del corpo studentesco e fu unanimemente adottata. Essa esprimeva in maniera vittoriosa la loro determinazione di mostrare fedeltà nei pochi anni che restano fino a che sia stabilito il nuovo mondo. anche dinanzi a certi tentativi di Satana per farli deviare da questa condotta. Essa diceva:
RISOLUZIONE
Poiché la guerra universale di Harmaghedon è prossima, avendo Geova Dio stabilito il Suo Re e Principale Maresciallo di Campo sul trono il 1914 d.C., dal quale tempo Egli domina in mezzo ai suoi nemici; e
Poiché noi siamo usciti fuori da “questo presente mondo malvagio” e ci siamo arruolati come soldati nell’esercito di questo Maresciallo di Campo, dedicandoci al servizio continuo come combattenti fedeli a Lui e al Suo regno; e
Poiché la battaglia è stata intensificata con crescenti avanzate del popolo di Geova verso la pura adorazione e Satana sta facendo il suo estremo tentativo per arrestare la proclamazione del Regno stabilito con un attacco di violenta persecuzione e con tutti i mezzi al suo comando, compreso il cosiddetto “anno santo” del 1950; e
Poiché siamo stati chiamati qui dai teatri canadese e americano della guerra teocratica per essere maggiormente esercitati e preparati nella Scuola Biblica Watchtower di Galaad e noi desideriamo mostrare la nostra profonda gratitudine e il nostro apprezzamento verso Geova Dio e verso la Sua organizzazione per questo benedetto privilegio d’accrescere la nostra efficacia come combattenti teocratici;
Perciò noi, membri della quattordicesima classe e prima classe del grande anno del congresso Internazionale dei testimoni di Geova, il 1950, riuniti per la cerimonia del conferimento dei diplomi a South Lansing, New York, oggi 5 febbraio 1950, decidiamo e dichiariamo:
CHE andremo da questo luogo a qualsiasi altro posto di servizio che il nostro Comandante determina per mezzo della Sua organizzazione; e
CHE adopereremo le armi della conoscenza ch’Egli ci ha date per proclamare la libertà a quelli che sono tenuti prigionieri da Satana e dalla sua organizzazione, e che non permetteremo che la “spada dello Spirito” penda inerte dalle nostre mani né che arrugginisca nel suo fodero ma che l’useremo efficacemente per la rivendicazione del nome di Geova; e
CHE mostreremo amore verso coloro ai quali siamo inviati, nutrendoli amorevolmente con la verità della Parola di Dio; e
CHE, per grazia di Dio, resisteremo a tutti gli sforzi satanici della cospirazIone mondiale e non cederemo ai suoi astuti stratagemmi per irreggimentare al suo servizio tutto il mondo ma continueremo a ‘predicare la Parola’ finché Satana e i sostenitori satanici siano schiacciati e Geova abbia condotto vittoriosamente il Suo popolo oltre la guerra finale di Harmaghedon nel nuovo mondo ‘nel quale abita la giustizia’.
Sciolta quest’assemblea, gli spettatori stettero in compagnia dei vecchi amici. Leggiere colazioni furon servite al piano seminterrato di Galaad, in modo che quasi tutti poterono trascorrere l’intero giorno nel podere, visitando le varie parti del campo e della scuola.
Così voltiamo la pagina di un altro capitolo del luogo chiamato Galaad. Un altro cumolo potenziale di testimonianza in paesi lontani. Un altro gruppo di zelanti ministri del nostro Dio Geova che stavano per portare alle persone di buona volontà la gioia in vece dell’afflizione e il cibo spirituale datore di vita in vece del venefico pane lievitato sparso sulla “mensa dei demoni”.
La scuola era finita; ma che cosa vedevamo in questo ultimo giorno? Diplomati che indicavano eccitatamente il percorso che avrebbero seguito in base alle enciclopedie e alle riviste geografiche, e che dicevano: “Qui vado io!” Questo diede materia per l’argomento della sessione conclusiva la domenica sera, quando espressero brevemente il loro apprezzamento dalla tribuna. Molto fu udito intorno a popoli e paesi lontani: paesi e popoli che sarebbero stati le loro future dimore e i loro futuri vicini.