Impiegate saggiamente il tempo che rimane
NON vi sbagliate al riguardo, “il tempo è ormai abbreviato”. “Guardate dunque con diligenza [tente stretta sorveglianza, NM] come vi conducete; non da stolti, ma da savi; approfittando delle occasioni, perché i giorni sono malvagi”. (1 Cor. 7:29; Efes. 5:15, 16) Quanto è più abbreviato attualmente il tempo che rimane, e quanto è maggiore la necessità di farne il miglior uso!a
Mentre Paolo vedeva le cose con gli occhi della fede, oggi la realtà ci sta davanti. La consumazione dell’attuale sistema di cose è stata raggiunta. La cronologia biblica e le profezie adempiute — totali guerre mondiali, carestie, malattie pestilenziali, terremoti, angoscie e terrori — sono i segni dei tempi o pietre miliari, che avvertono uomini e nazioni a qual punto si trovano nel corso del tempo. I trentasei anni intercorsi dal 1914, anziché differire Harmaghedon, l’hanno soltanto reso più vicino di quanto molti pensino. Non dimenticate: “Questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute”. (Matt. 24:34) Di conseguenza, la domanda importante è: Qual è la maniera più utile d’impiegare il tempo che rimane? Se siete saggio voi non eluderete né trascurerete la risposta. — Eccl. 8:5.
Noi viviamo al culmine delle età, mentre il vecchio mondo è nelle angoscie della morte e un luminoso nuovo mondo si leva all’orizzonte per sostituire il vecchio. È quindi inutile e stolto cercare ricchezza e potenza e posizione o consumar tempo ed energia ad immagazzinare beni terreni che non possono durare. (1 Tim. 6:9, 10; Matt. 6:19) “Conducetevi con saviezza verso quelli di fuori, approffitando delle opportunità”.
Noè si valse delle sue opportunità quando il mondo di quella generazione si trovava sull’orlo della distruzione. Egli impiegò saggiamente il tempo che rimaneva per predicare il messaggio di avvertimento e costruire un’arca di salvezza. “E come fu ai giorni di Noè,” così è ora. — Matt. 24:37.
Anche Cristo si valse delle sue opportunità. Egli pure impiegò il suo tempo nel modo più utile. Invece di salire la breve, vana, mondana “scala di successo” per diventare un magnate del commercio, o una potestà imperiale, oppure un pontefice religioso, egli intraprese il servizio continuo del suo Dio Geova, benché questo gli procurasse grande persecuzione e sofferenza e alla fine gli costasse la sua vita umana. Egli cercò ciò che è più utile e l’ottenne.
Il modo in cui noi impieghiamo il nostro tempo è grandemente determinato dalle abitudini. Perciò è profittevole coltivare buone abitudini. Guardatevi dall’amare il piacere più di Dio. Non v’azzardate a rimandare a domani quello che potete fare oggi. (Matt. 6:27, NM) Il tempo è prezioso. Non lo sciupate in cose futili, insignificanti. Evitate la compagnia degli empi di questo mondo.
È scritto: “Afferra saldamente l’istruzione, non la lasciar andare; serbala, perch’essa è la tua vita”. (Prov. 4:13) Questo esige che si studi diligentemente la Parola di Dio, e si assista a tutte le adunanze teocratiche. Non una campagna propagandistica contro i testimoni di Geova agli studi Torre di Guardia e alle adunanze di servizio e di partecipare alla scuola di ministero. — Ebr. 10:25.
La vostra vita e la vita di altri dipendono dal modo in cui usate la conoscenza e le istruzioni teocratiche ottenute con lo studio. Voi dovete predicare quello che imparate ad altri, perché è mediante “la pazzia della predicazione” che le persone sfuggiranno alla distruzione. (1 Cor. 1:21) La predicazione è dunque l’opera saggia e utile da fare. Quando quest’opera di testimonianza mondiale sarà stata completata e si sarà scatenato Harmaghedon, i fedeli predicanti testimoni di Dio otterranno la vita senza fine.
[Nota in calce]
a Vedere La Torre di Guardia del 1º luglio 1950.