BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w52 1/9 pp. 267-268
  • Ipocrisia mondana, zelo cristiano

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Ipocrisia mondana, zelo cristiano
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
  • Vedi anche
  • Risposta agli avversari del suo governo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1951
  • Sono cristiani i testimoni di Geova?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
  • “Odiati da tutte le nazioni”
    I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio
  • Domande che sono rivolte intorno ai testimoni di Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1952
w52 1/9 pp. 267-268

Ipocrisia mondana, zelo cristiano

IN FONDO al cuore della maggioranza degli uomini è la sconcertante conoscenza che la religiosa Cristianità è piena d’ipocrisia. Ma troppo di rado viene compiuta una onesta analisi per portare alla superficie questa verità, troppo di rado un acuto esame mette questo fatto in tale notevole rilievo da toccare una coscienza indurita.

Avete letto abbastanza la Bibbia per saper del sermone del monte di Cristo? dei suoi altri insegnamenti? della sua condotta verso i capi religiosi e politici del mondo? e la semplice vita di fede e la coraggiosa morte nell’integrità degli apostoli e dei discepoli che cercarono d’imitare Cristo come loro modello? Allora dovreste sapere che Cristo non fu un militarista, né un politicante, né un religionista ortodosso, né un capitalista, né un rosso rivoluzionario che cercasse di rovesciare il governo di Cesare. Egli onorò la Parola di Dio, la sostenne, l’insegnò e morì fedele ad essa. Tanto lui che i suoi seguaci furono nel mondo ma dichiararono di non farne parte. Essi non furono degli ipocriti.

Oggi è lo stesso. E talvolta i capi religiosi e altri vedono questi fatti, e con lodevole onestà li dichiarano. Tale fu il caso del vescovo Austin Pardue della diocesi episcopale protestante di Pittsburgh, quando il 7 agosto 1950 disse quanto segue:

“Noi Cristiani d’oggi siamo tragicamente indegni. Ma una parola sola ai presunti giusti di fuori che indicano la nostra ipocrisia; noi possiamo sempre far posto ad altri ipocriti e li invitiamo cordialmente a venire e unirsi a noi. La nostra ipocrisia non è deliberata, ma conveniente. La perniciosa malattia delle nostre ortodosse denominazioni americane deriva dai corrosivi acidi dell’incredulità che hanno diluito le nostre convinzioni fino al punto che molta della nostra religione è divenuta una questione di puro costume e tradizione.

“Da una parte, una distruttiva alta critica della Bibbia è divenuta così universale che molti di noi ministri moderni sanno a malapena ciò che crediamo. D’altra parte siamo divenuti tali adoratori di culti e teorie intellettuali che non osiamo più credere nei poteri soprannaturali della preghiera e del sacramento. Il denominazionalismo ortodosso considera spesso con superiore derisione molti dei recenti sviluppi di gruppi biblici fondamentalisti i quali nell’insieme crescono più presto delle altre organizzazioni religiose in America. La massa di questa gente è probabilmente simile al semplice tipo delle persone che per prime seguirono Gesù, e oggi trovano speranza e profondissima convinzione fra queste nuove ramificazioni della fede cristiana.

“Solo la scorsa settimana i testimoni di Geova affollarono lo Yankee Stadium con 70.000 persone per un rinvigorimento d’un intero giorno sotto l’ardente sole di luglio. Troppo spesso noi guardiamo queste riunioni evangelistiche qualificandole con lo sprezzante appellativo, ‘emozionalismo’. Le scherniamo come se noi, persone brave, cosiddetta classe media intellettuale, fossimo divenuti troppo sofistici per esprimere i nostri sentimenti. È impossibile avere un vitale Cristianesimo senza un certo fervore emotivo. Il giorno della Pentecoste non fu una fredda riunione intellettuale, ma fu stimolata dal fuoco dello Spirito Santo. Fu piena d’azione, convinzione e naturale, emotiva onestà”. — Times di New York, 7 agosto 1950.

Una delle evidenze identificatrici dei veri Cristiani è la persecuzione ch’essi subiscono a causa del loro zelo nella predicazione. Questo fatto fu rimarcato dall’Alabama Baptist del 14 settembre 1950, quando disse nel suo editoriale:

“In tutto il mondo si apprende che questa setta è perseguitata. Nel nostro stesso paese, in Wyanet, Ill., una loro adunanza è stata recentemente ostacolata da un gruppo che ha dato fuoco ai pneumatici d’automobile e li ha fatti rotolare in mezzo alla loro congregazione all’aperto. I testimoni di Geova hanno chiesto l’indennizzo dei danni in tribunale, ma la giuria non ha concesso loro una sentenza favorevole. Nel Kennett, Me., un tentativo di ostacolare una delle assemblee dei testimoni fu sventato dalla presenza della Polizia, dei soldati e delle guardie nazionali. Circa 150 persone si trovavano in quella folla. Nella zona sovietica della Germania 1.000 testimoni sono stati messi in prigione.

“Benché noi non approviamo tutto quello che questi credono, noi certamente condanniamo coloro che cercano di ostacolare il diritto di pubblica riunione e di libertà di parola. Questi elementi contro i testimoni di Geova insorgeranno altrettanto rapidamente contro i battisti. Noi consideriamo le gesta di gente di questa specie come antiamericane e contrarie alla nostra credenza nella libertà di culto. Indubbiamente l’unico motivo per attaccarli è perché hanno una zelante credenza nelle loro dottrine della Bibbia. Per lo meno possiamo dire questo di loro, ch’essi sono l’unico gruppo nel nostro paese che è così zelante nelle sue credenze e pratiche da resistere fino alla persecuzione. Noi gridiamo vergogna a coloro che perseguitano qualsiasi gruppo cristiano finch’esso si tiene nell’ambito delle leggi del nostro paese e nei suoi diritti sanciti dalla Costituzione”.

Questo editoriale dichiarò precisamente che il motivo della persecuzione dei testimoni di Geova è la loro predicazione delle dottrine bibliche, ma pochi persecutori l’ammetteranno onestamente, copriranno bensì la loro azione turbolenta d’una veste patriottica, dicendo che i Testimoni sono sediziosi o comunisti. Ma a questo riguardo notate quanto segue, dallo Herald di Nassau, del 7 ottobre 1950, dal titolo “I Testimoni di Geova veduti sotto nuova luce”:

“I testimoni di Geova sono stati ultimamente l’oggetto della più notevole pubblicità nazionale negli Stati Uniti, particolarmente durante la corrente settimana quando la CBC, la Raccolta Mondiale delle Notizie e Lowell Thomas hanno narrato le attività dei Testimoni nella Germania Orientale dove i comunisti li hanno imprigionati e accusati di spionaggio americano, confusamente. C’è qualcosa in questo genere di notizie che non collima bene con le accuse precedentemente urlate contro i Testimoni che siano comunisti. Poiché se appartengono alla cricca comunista, devono essere dei ben miseri comunisti, miseri al punto d’essere perseguitati e messi in prigione da quelli stessi che si presume che servano. Naturalmente noi supporremmo che se i testimoni di Geova fossero dei comunisti, starebbero meglio sotto i comunisti, giacché è ben risaputo in tutto il mondo che persino il Diavolo è disposto a ricompensare i suoi fedeli seguaci. Pare perciò che siamo moralmente_ obbligati di ritirare alcune delle nostre troppo affrettatamente concepite nozioni riguardo ai testimoni di Geova e al comunismo”.

Le false accuse di sedizione e insegnamento rivoluzionario furono fatte inconsistentemente a Gesù e ai suoi primi discepoli, quindi non dovrebbe essere una sorpresa se le stesse false accuse sono mosse ai seguaci delle Sue orme oggi. — Luca 23:2; Atti 17:5-8; 24:5.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi