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  • Domande dai lettori (2)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1953
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1953
w53 1/9 pp. 317-318

Domande dai lettori

◆ È giusto che gli uomini si levino il cappello davanti alle donne? — G. S., Missouri.

Alcuni dicono che il saluto col cappello cominciò all’epoca dei cavalieri armati. In un libro sui costumi si legge: “Alla presenza del proprio ufficiale superiore il soldato semplice doveva mostrare la propria inferiorità togliendosi l’elmo protettivo. Fino al giorno in cui quell’armatura fu deposta per sempre nessuno osava presentarsi davanti al suo re con l’elmo sul capo. Di nuovo l’uso divenne costume e quando dei pari s’incontravano ciascun cavaliere toglieva il proprio casco di metallo in segno di rispetto verso l’altro”. Un altro libro sul soggetto indica ch’esso cominciò anche prima di quel tempo: “Certe fonti autorevoli suppongono che questo costume risalga all’epoca dei cavalieri durante il Medio Evo, ma c’è evidenza ch’era comune anche fra i Greci, i Romani e alcuni altri popoli antichi. In ogni caso, si crede che più tardi divenne usanza il rimuovere il copricapo per mostrare deferenza verso un superiore o come segno di rispetto verso una persona distinta. Fu solo un ulteriore passo quello di levare il copricapo in segno di cortesia e galanteria verso le signore. Dopo l’introduzione dei cappelli maschili alcuni secoli fa, il sollevare il cappello o il levarlo completamente divenne consuetudine generale nel salutare le donne. La pratica conserva qualcosa del suo primitivo significato e molte persone si tolgono ancora il cappello per salutare le persone distinte d’ambo i sessi. Il rispetto per la bandiera nazionale viene mostrato nella stessa maniera”.

A proposito, non soltanto è dato significato patriottico a questo gesto come vien mostrato dal fatto che è compiuto verso la bandiera, ma ha anche un significato religioso in quanto gli uomini cattolici si tolgono il cappello quando passano davanti alla chiesa cattolica. Fanno ciò come atto di adorazione verso il pane e il vino che è dentro la chiesa e che secondo la loro credenza diventa vera carne e vero sangue di Cristo. Essi credono, così facendo, di rendere omaggio a Gesù Cristo, che essi pensano si trovi in chiesa nell’ostia consacrata.

L’uomo e la donna non furono creati eguali in potenza e gloria; l’uomo venne prima e gli furono concesse prerogative speciali. Come Geova è il capo sopra la sua organizzazione, e come Cristo è il capo sopra la sua chiesa o sposa, così l’uomo è il capo sopra la donna. È alla donna che viene comandato di mostrare rispetto e riconoscimento verso la posizione di capo dell’uomo, e le donne che si ribellano a ciò non si ribellano tanto contro gli uomini quanto contro Dio — Gen. 3:16; 1 Cor. 11:2-10; Efes. 5:33.

Ma Satana ha invertito le cose nel suo mondo. Cominciando nell’Eden, egli ha spinto la donna avanti, l’ha esaltata sopra l’uomo e l’ha impiegata per apportare la caduta di uomini dedicati a Geova. Egli ha beffato Iddio invertendo la posizione dei sessi. Ma egli è molto scaltro al riguardo, camuffando l’opera sua sotto un aspetto d’innocua usanza. Molti costumi sono innocui, ma quando contraddicono un principio teocratico Satana ne è responsabile per screditare Iddio. Egli è un vecchio maestro in tale inganno. (2 Cor. 11:14) In questa particolare questione di levare il cappello egli si richiama alla vanità delle donne e alle qualità cosiddette cavalleresche degli uomini, e un uomo che non si conforma al suggestivo costume è considerato rozzo e scortese, poco riguardoso verso la femminilità. Quindi per tema di quello che gli altri possono pensare la maggioranza cade nel conformismo. — Prov. 29:25

Astenersi dal levare il cappello davanti alla donna non significa mancanza di rispetto. Sono quelli che si mostrano eccessivamente cortesi che hanno meno rispetto per la femminilità. Essi si servono appunto di quei gesti e di quelle maniere lusinghevoli di cortesia esteriore piena d’ipocrisia, come di una semplice pratica per arrivare a sconvenienti passi che alla fine indicano mancanza di rispetto e inducono ad abusare delle donne. Non è bene adulare le persone per far loro girare la testa; ciò torna a loro danno. Nel caso specifico, perché esigerebbe la donna questa particolare espressione di rispetto da un uomo? Una donna disse in risposta a questa domanda: “Voi non sapete quanto una donna si senta importante quando un uomo si leva il cappello davanti a lei”. Questa ragione è sufficiente perché i Cristiani si astengano dal seguire il costume. Non è nell’interesse dell’individuo dargli motivo di sentirsi importante, sia esso maschio o femmina.

Taluni potrebbero arguire che l’amichevole cenno del capo derivò dalla pratica d’inchinarsi, ma il cenno è fatto tanto agli uomini quanto alle donne indipendentemente dal sesso. Esso non esalta la donna. Se la scappellata fosse fatta reciprocamente sia dagli uomini sia dalle donne, come scambievole saluto e manifestazione di rispetto reciproco, per lo meno non esalterebbe l’una rispetto all’altro. Quando un’abituale esibizione di rispetto è compiuta tanto fra uomini quanto fra l’uomo e la donna, se ciò non conferisce alla donna onore speciale in virtù del suo sesso, allora non risulta contraria alle Scritture. Sarebbe per la donna troppo scomodo levarsi il cappello? Dunque perché si pretende che l’uomo debba alzarsi in piedi quando entra una donna in una stanza oppure si avvicina o si alza da tavola, e mai la donna? È ancora troppo scomodo? È essa inchiodata alla sedia, com’è fermato il cappello sul suo capo? Quale costume esiste secondo il quale le donne mostrino rispetto agli uomini? La totale assenza di un tale costume non è un puro caso, ma è un disegno satanico d’innalzare in maniera antiteocratica la donna sopra l’uomo. In parecchi modi Satana ha allontanato la donna dalla posizione assegnatale da Dio, l’ha allontanata dalla casa e dai suoi doveri e l’ha posta nella politica e nel commercio e alla direzione religiosa, e questo ha causato rotture nella cerchia della famiglia moderna. — Ebr. 13:4; Apoc. 2:20.

Le apparenti cortesie che lusingano la vanità umana non sono ciò che le vere donne cristiane vogliono; piuttosto esse apprezzano il rispetto e l’amore che un Cristiano dimostra verso l’altro, e che si manifestano in modo più serio dei costumi antiteocratici del mondo sensuale di Satana. Tanto gli uomini quanto le donne dovrebbero stare al posto loro assegnato da Dio, nelle relazioni umane e nell’adorazione divina. Soltanto coloro che sono contenti di quei posti loro assegnati vivranno nel nuovo mondo. Il culto e l’esaltazione della creatura esercitato apertamente o astutamente non avrà posto quivi. E non trova posto fra i Cristiani ora.

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