Un fondamento migliore per la fede
“Annunziateci le cose che stanno per avvenire, affinché ne conosciamo il risultato. Diteci le cose che avverranno in futuro, onde sappiamo che siete degli dèi”. — Isa. 41:22, 23, AT.
1. Da che cosa non dovrebbe dipendere la nostra fede?
LA FEDE nella Bibbia non s’impernia su ciò che dicono gli scienziati. Quando la loro crescente conoscenza si avvicina di più a quello che dice la Bibbia, questo non li fa divenire Cristiani. Essi si attengono ancora alla loro religione dell’evoluzione. La fede non dipende neanche dagli archeologi perché venga stabilita. Le loro scoperte soltanto confermano ciò che la Bibbia ha sempre detto, ma questa conferma non li converte al Cristianesimo. E quando c’è un apparente contrasto fra la Bibbia e l’interpretazione che essi danno a una scoperta, si affidano al loro proprio intendimento e non alla Bibbia. (Prov. 3:5) La scienza e l’archeologia non sono essenziali. Esse potrebbero servire allo scopo di addurre gl’infedeli e gli atei alla ragione facendo esaminare loro la Bibbia più seriamente, ma la fede non dovrebbe dipendere da tali studi di scienza e archeologia per il suo fondamento. La nostra fede non dovrebbe dipendere da nessuna scoperta concordanza fra la Bibbia e tali scienze come la biologia e la geologia. Questa concordanza in se stessa non fa della Bibbia la Parola di Dio. Né alcuna conferma della Bibbia fatta dall’archeologia è ciò che la rende la Parola di Dio. Il semplice fatto che la Bibbia contiene storia ora confermata dall’archeologia non è la questione vitale, poiché gli uomini possono scrivere storie veraci. Storie accurate possono essere scritte sia da Dio che dagli uomini.
2. Che cosa costituisce una Prova d’ispirazione e origine divina per uno scritto?
2 Ma solo Geova Dio può far scrivere la storia in anticipo. In altre parole, egli può profetizzare, può predire il futuro. Questo è l’acido di prova per rivelare le qualità e i poteri divini. Geova Dio dichiara che questo potere di profezia emana da lui solo, e che a causa della sua conoscenza del futuro il suo popolo non deve temere nessun impreveduto avvenimento: “Chi, come me, proclama l’avvenire fin da quando fondai questo popolo antico? Ch’ei lo dichiari e me lo provi! Lo annunzino essi l’avvenire, e quel che avverrà! Non vi spaventate, non temete! Non te l’ho io annunziato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni. V’ha egli un Dio fuori di me? Non v’è altra Rocca; io non ne conosco alcuna”. (Isa. 44:7, 8) Se qualcuno desidera rivaleggiare con lui come dio, è invitato a sostenere le sue pretese di divinità dimostrando la sua potenza di profetizzare: “Si accostino e ci dicano che cosa dovrà accadere: diteci quali furono le cose di prima, perché le prendiamo a cuore; o annunziateci le cose che stanno per avvenire affinché ne conosciamo il risultato. Diteci le cose che avverranno in futuro, onde sappiamo che siete degli dèi”. (Isa. 41:22, 23, AT) Quindi non è la capacità di scrivere ciò che è scientificamente corretto che conta, né è il potere di narrare ciò che è storicamente vero che è essenziale, ma è la dimostrazione di ciò che è profeticamente accurato che è vitale per stabilire ch’è ispirato da Dio. Egli è la sola sorgente del potere profetico.
3, 4. Su che cosa Pietro fece assegnamento per la conferma della Parola di Dio, e su che cosa basate la vostra risposta?
3 Pietro mostrò che fu questo potere, e non gli studi scientifici o archeologici, che confermò la Parola di Dio. Fu l’adempimento della profezia che lo fece parlare della “parola profetica resa più ferma”. In un’occasione Gesù disse a un gruppo di suoi discepoli: “Veramente vi dico che ci sono alcuni di quelli che sono qui che non proveranno affatto la morte finché non abbiano visto prima il Figlio dell’uomo venire nel suo regno”. Questa fu una profezia. Essa fu presto adempiuta: “Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse su un alto monte. Ed egli fu trasfigurato davanti a loro, e la sua faccia risplendé come il sole, e i suoi vestiti divennero brillanti come la luce”. Da una luminosa nuvola protettiva venne la voce di Dio: “Questo è il mio Figlio, il Diletto, che io ho approvato; ascoltatelo”. (Matt. 16:28; 17:1, 2, 5, NW) Che questa apparizione nella gloria del Regno avvenne in adempimento della promessa di Gesù fatta sei giorni prima ci è accertato da Pietro. Parlando della potenza e della presenza di Cristo disse che egli stesso ed altri conoscevano questo glorioso tempo della venuta nella potenza del Regno, non a motivo di “false favole inventate artificiosamente”, ma per “esser divenuti testimoni oculari della sua magnificenza” “sul monte santo”. — 2 Piet. 1:16-18, NW.
4 Pietro si riferì dunque a profezie adempiute, e per questo disse: “Abbiamo la parola profetica resa più ferma”. La visione che adempì le parole di Gesù rese più ferme altre profezie inerenti all’effettiva venuta o presenza nella potenza del Regno alla fine dei tempi delle nazioni. (Luca 21:24) Mentre si adempiono profezie sempre più numerose la luce aumenta e la convinzione rinforza, e noi dobbiamo esser guidati e illuminati da queste cose: “Di conseguenza, abbiamo la parola profetica resa più ferma, e voi fate bene prestandole attenzione come ad una lampada risplendente in luogo oscuro, finché spunti il giorno e una stella mattutina sorga, nei vostri cuori. Poiché voi sapete questo prima di tutto, che nessuna profezia della Scrittura sorge da privato scioglimento. Poiché la profezia non fu in alcun tempo recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti da spirito santo”. (2 Piet. 1:19-21, NW) Corrette scoperte scientifiche e veraci narrazioni storiche potrebbero sorgere da privato scioglimento per mezzo della volontà dell’uomo, ma non la profezia e il suo adempimento.
5. Come sono gli uomini in qualità di profeti? e come è Geova in loro paragone?
5 Dall’esperienza abbiamo appreso che gli uomini non possono profetizzare con accuratezza. Proprio nella nostra generazione gli uomini ci hanno detto che la prima guerra mondiale avrebbe reso sicura la democrazia. Essa non fece questo. La Lega delle Nazioni doveva essere l’espressione politica del regno di Cristo sulla terra. Non lo fu. La seconda guerra mondiale avrebbe dovuto liberare la terra dei dittatori. Ora ne sorge uno più grande. Le Nazioni Unite avrebbero dovuto recare le nazioni nella cooperazione pacifica. Ma esse son divise in blocchi orientale e occidentale, e le due fazioni combattono le loro battaglie di parole nelle Nazioni Unite e le loro battaglie di sangue in Corea. No, gli uomini non sono veri profeti. Essi fanno molte predizioni, ma non fanno tanti adempimenti. Ma è diverso con Geova Dio. Egli profetizza, e gli adempimenti succedono. E logicamente, più sue profezie troviamo adempiute, più fermamente abbiamo fiducia nelle parole di Dio che non sono ancora adempiute. Quindi per accrescere ulteriormente la nostra fede nella Bibbia ponderiamo alcuni dei molti adempimenti.
ALCUNI NOTEVOLI ADEMPIMENTI DI PROFEZIE
6. Come fu mostrato il potere di profetizzare di Dio nel caso di Tiro?
6 Circa centocinquant’anni prima che Nebucadnetsar distruggesse il territorio della città di Tiro Isaia lo predisse, e parecchi anni prima di questo avvenimento entrambi Geremia ed Ezechiele lo predissero. Ma diecine di anni dopo Zaccaria lo prediceva ancora. Perché? Perché a meno di un chilometro dalla città costiera di Tiro era un’isola sulla quale si ergeva la città marinara di Tiro, e quando Nebucadnetsar abbatté la città costiera la maggioranza degli abitanti l’avevano evacuata recandosi coi loro beni nella città insulare, e Nebucadnetsar non la prese. Ma Alessandro Magno la prese, nel 333-332 a.C. Per espugnarla egli costruì un molo o braccio di terra nel mare fino all’isola, e questo molo lo fece con le rovine e i ruderi della vecchia città costiera di Tiro.a Così furono completamente adempiute le parole di Ezechiele: “Essi distruggeranno le mura di Tiro, e abbatteranno le sue torri; io spazzerò via di su lei la sua polvere, e farò di lei una roccia nuda. Ella sarà, in mezzo al mare”. (Isa. 23:1-13; Ger. 27:1-11; Ezech. 26:1-14; Zacc. 9:2-4) L’adempimento completo ebbe luogo, quasi duecento anni dopo che Zaccaria l’aveva detto, circa trecento anni dopo che lo dissero Geremia ed Ezechiele, e più di quattrocento anni dopo che fu detto da Isaia!
7. Come fu mostrato nel caso di Ninive?
7 Prima della caduta di Ninive il profeta Nahum predisse in merito: “Con una irrompente inondazione egli farà una totale distruzione del luogo ov’è Ninive, . . . Le porte de’ fiumi s’aprono, e il palazzo crolla. Essa è stata come un serbatoio pieno d’acqua, . . . Le porte del tuo paese sono spalancate davanti ai tuoi nemici, il fuoco ha divorato le tue sbarre”. (Nah. 1:8; 2:6, 8; 3:13) Ninive fu abbattuta dai Caldei e dai Medi nel 632 a.C. Ma notate come. Il fiume Tigri in piena fece una breccia nelle mura della città e inondò la città, aprendo la via per la facile entrata delle forze nemiche. Un racconto storico afferma che il re assiro fece un grande rogo funebre nel palazzo, sul quale lui e molti dei suoi servitori e concubine morirono quando gli fu dato fuoco. La distruzione e il saccheggio della città furono completati dopo che i nemici entrarono nella città in fiamme e parzialmente inondata. Sebbene ora sia noto a causa degli scavi, la desolazione di Ninive fu così completa che in seguito divenne come un mito. Leggiamo: “Essi furono grandemente aiutati da un’improvvisa piena del Tigri, che portò via una gran parte delle mura della città e rese il luogo indifendibile. La desolazione fu così completa che al tempo dei Greci e dei Romani la scomparsa Ninive divenne come un mito. Intanto parte della città giaceva sepolta sotto mucchi di apparente immondizia”.b Mediante il suo profeta Nahum Geova predisse il suo destino e la maniera della sua caduta.
8, 9. Quali profezie fece pronunziare Geova circa Babilonia?
8 Anche più notevoli sono le profezie relative a Babilonia. Anni prima che Giuda cadesse sotto il dominio di Babilonia Geremia lo predisse, ma disse che una restaurazione avrebbe avuto luogo dopo un periodo di desolazione di settant’anni. Questo sarebbe stato reso possibile con la disfatta dei Babilonesi, nel qual tempo essi non avrebbero impegnato nessun vero combattimento: “I prodi di Babilonia cessan di combattere; se ne stanno nelle loro fortezze; la loro bravura è venuta meno, son come donne”. Quella che una volta era stata la grande potenza mondiale sarebbe divenuta rovine “Babilonia diventerà un monte di ruine, un ricetto di sciacalli, un oggetto di stupore e di scherno, un luogo senz’abitanti”. (Ger. 29:10; 51:30, 37) Questo è tutto ciò che Babilonia è oggi, un monte di abbandonate rovine.
9 Centocinquant’anni prima che i Giudei fossero deportati a Babilonia Isaia lo predisse pienamente, e più di duecento anni prima predisse la restaurazione resa possibile dalla disfatta di Babilonia, dicendo perfino il nome del generale che l’avrebbe conquistata. Dopo aver dichiarato che Geova ‘conferma la parola dei suoi servi, e manda ad effetto le predizioni dei suoi messaggeri’, che Ciro sarebbe servito come suo pastore, che Gerusalemme sarebbe stata riedificata, che le fondamenta del tempio sarebbero state gettate, la narrazione divina continua: “Così parla l’Eterno al suo unto, a Ciro, che io ho preso per la destra per atterrare dinanzi a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui le porte, sì che niuna gli resti chiusa. lo camminerò dinanzi a te, e appianerò i luoghi scabri; frantumerò le porte di rame, e spezzerò le sbarre di ferro”. — Isa. 13:17-22; 14:1, 4, 8, 12-16; 39:6, 7; 44:24-28; 45:1, 2.
10, 11. In che modo le profezie inerenti alla caduta di Babilonia e alla liberazione e restaurazione d’Israele per la vera adorazione furono adempiute?
10 In adempimento di queste profezie, Ciro prese Babilonia nel 539 a.C. La città era in mezzo a un’orgia di ubriachi, le porte erano state lasciate senza sbarre, non c’era nessuna effettiva resistenza da parte dei sorpresi soldati. Nel suo primo anno di regno Ciro emanò questo proclama, secondo il racconto della Scrittura: “L’Eterno [Geova], l’Iddio de’ cieli, m’ha dato tutti i regni della terra, ed egli m’ha comandato di edificargli una casa a Gerusalemme, ch’è in Giuda. Chiunque tra voi è del suo popolo, sia il suo Dio con lui, e salga a Gerusalemme, ch’è in Giuda, ed edifichi la casa dell’Eterno [Geova], dell’Iddio d’Israele,, dell’Iddio ch’è a Gerusalemme”. (2 Cron. 36:22, 23; Esd. 1:1-3) Notate che egli attribuisce la sua vittoria a Dio. Sul suo sigillo cilindrico egli riporta il suo trionfo su Babilonia e ne dà il credito all’aiuto divino, e su una delle sue pietre dice: “I grandi dèi hanno dato tutti i paesi alla mia mano”.c
11 Che ai Giudei fosse permesso di tornare a Gerusalemme per ristabilirvi la vera adorazione di Geova era conforme al desiderio di Ciro. Certo, Ciro era politeista nell’adorazione e non monoteista, perciò non possiamo dire che divenne un vero adoratore di Geova. Geova adoperò e diresse Ciro per il Suo proposito, come mostrano Esdra 1:1 e Isaia 44:28 e 45:1. Egli si servì di Ciro per il suo proposito quando fece restaurare i Giudei nel 537 a.C., come aveva adoperato un altro re pagano settant’anni prima per portare l’infedele Giuda in cattività, chiamandolo “Nebucadnetsar re di Babilonia, mio servitore”. (Ger. 25:9) Ma il desiderio di Ciro fu quello di restaurare le immagini nei loro precedenti santuari, poiché uno dei suoi sigilli cilindrici dice: “lo ho rimesso gli dèi nei loro santuari”.d Ciro riconosceva che Geova era l’Iddio dei Giudei, e che il suo tempio era stato a Gerusalemme, quindi col suo proclama ordinò che vi fosse ripristinata l’adorazione di Geova, poiché era “l’Iddio ch’è a Gerusalemme”. (Esd. 1:3) Indipendentemente dal desiderio di Ciro, comunque, il fatto è che Geova preconobbe e predisse queste cose secoli prima che avvenissero.
12. Che cosa predisse Daniele nel capitolo 8 versetti 3-8 del suo libro?
12 La profetica previsione di Geova dell’ascesa e del tramonto dei governi umani continua. Mentre Babilonia era ancora la terza potenza mondiale e sembrava inespugnabile in tale posizione, Daniele identificò la quarta e la quinta potenza mondiale avvenire, e mostrò come sarebbero sorte al loro tempo. Leggiamo: “Alzai gli occhi, guardai, ed ecco, ritto davanti al fiume, un montone che aveva due corna; e le due corna erano alte, ma una era più alta dell’altra, e la più alta veniva su l’ultima. Vidi il montone che cozzava a occidente, a settentrione e a mezzogiorno; nessuna bestia gli poteva tener fronte, e non c’era nessuno che la potesse liberare dalla sua potenza; esso faceva quel che voleva, e diventò grande. E com’io stavo considerando questo, ecco venire dall’occidente un capro, che percorreva tutta la superficie della terra senza toccare il suolo; e questo capro aveva un corno cospicuo fra i suoi occhi. Esso venne fino al montone dalle due corna che avevo visto ritto davanti al fiume, e gli s’avventò contro, nel furore della sua forza. E lo vidi giungere vicino al montone, pieno di rabbia contro di lui, investirlo, e spezzargli le due corna; il montone non ebbe la forza di tenergli fronte, e il capro lo atterrò e lo calpestò; e non ci fu nessuno che potesse liberare il montone dalla potenza d’esso. Il capro diventò sommamente grande; ma, quando fu potente, il suo gran corno si spezzò; e, in luogo di quello, sorsero quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo”. — Dan. 8:3-8.
13. Qual è la corretta Interpretazione di queste cose, e come ne ebbe luogo l’adempimento?
13 Noi non siamo lasciati nel dubbio circa la corretta interpretazione di queste cose: “Il montone con due corna che hai veduto, rappresenta i re di Media e di Persia. Il becco peloso è il re di Grecia; e il gran corno fra i suoi due occhi è il primo re. Quando al corno spezzato, al cui posto ne soli sorti quattro, questi sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza”. (Dan. 8:20-22) Alcuni anni dopo che Daniele era stato impiegato per predire questi memorabili avvenimenti la duplice nazione di Media-Persia sconfisse Babilonia divenendo la quarta potenza mondiale. Essa è ben simbolizzata dal montone con due corna, del quale il corno più alto viene per ultimo, perché la potenza meda venne per prima, ma la potenza persiana che sorse successivamente la superò in forza. Più di due secoli dopo che Daniele aveva scritto questa profezia Alessandro Magno ascese al potere e abbatté la Media-Persia, e alla sua morte nel 323 a.C. la quinta potenza mondiale della Grecia fu divisa in quattro parti, ciascuna parte governata da uno dei quattro generali di Alessandro: Tolomeo in Egitto, Seleuco in Asia, Lisimaco in Asia Minore, e Cassandro in Macedonia. Così quattro piccoli corni fanno seguito alla rottura del gran corno del capro. Quanto completamente impossibile è per l’uomo fare tali sorprendenti predizioni, e come confermano rilevantemente la Bibbia quale Parola ispirata di Dio!
ADEMPIMENTI NEI NOSTRI GIORNI
14. Quali presenti sviluppi mostrano che Apocalisse 17:8, 10-14 è ora in corso di adempimento?
14 Altro significato profetico ci viene rivelato dalla sfilata dei governi umani in Apocalisse 17:8, 10-14, NW: ‘La bestia selvaggia che hai veduta era, ma non è, e tuttavia è destinata ad ascendere dall’abisso, e deve andare nella distruzione. . . . E ci sono sette re: cinque son caduti, uno è, l’altro non è ancora arrivato, ma quando arriva deve restare per un breve tempo. E la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo re, ma deve la sua esistenza ai sette, e se ne va nella distruzione. E le dieci corna che hai vedute significano dieci re, che non hanno ancora ricevuto un regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia. Questi hanno uno stesso proposito, e quindi danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia. Questi combatteranno contro l’Agnello, ma, poiché egli è il Signor dei signori e il Re dei re. l’Agnello li vincerà”. Nel tempo in cui l’apostolo fu impiegato per scrivere questo, cinque potenze mondiali eran venute e scomparse, la sesta, l’impero romano, allora esisteva, e la settima, la potenza mondiale angloamericana, doveva ancora venire. Ora è venuta, ma è venuta anche un’ottava potenza, la lega internazionale nota come le Nazioni Unite, che deve la sua esistenza alle nazioni e riceve da loro la sua autorità. Da principio esisté come la Lega delle Nazioni, poi andò nell’abisso della inattività e morte, ma ora è ascesa come le presenti Nazioni Unite. Esse e tutte le nazioni precipiteranno nella distruzione quando faranno guerra all’Agnello di Dio, Cristo Gesù, ad Harmaghedon. Quindi il regno di Cristo terrà il dominio incontrastato sull’istituzione di una nuova terra.
15. Quali profezie furono adempiuto circa la Prima presenza di Cristo, relative sia alla cronologia che agli avvenimenti fisici?
15 Ci sono molte altre profezie ugualmente notevoli che si sono adempiute per la rivendicazione della Bibbia come ispirata Parola di Geova. Lo spazio ci costringe a fare una breve considerazione di alcune soltanto relative alla prima presenza di Gesù come Messia e alla sua seconda presenza come intronizzato Re. Più di cinque secoli prima Daniele predisse l’anno esatto dell’apparizione del Messia, e quando quell’anno venne gli Ebrei attendevano qualche avvenimento riguardo al Messia. (Dan. 9:24-27; Luca 3:15) La profezia di Daniele predisse anche che Gesù sarebbe stato ucciso tre anni e mezzo dopo.e Altre profezie della Scrittura Ebraica predicevano che egli sarebbe nato a Betlemme, da una vergine, sarebbe stato odiato, rigettato, tradito da un seguace per trenta pezzi d’argento, accusato da falsi testimoni, inchiodato al palo con dei peccatori, contese a sorte le sue vesti, risuscitato, e molte altre cose. (Sal. 16:10; 22:16, 18; 35:11; 41:9; 69:4; Isa. 7:14; 53:3, 8, 12; Mich. 5:2; Zacc. 11:12) Infatti, uno studioso biblico ha contato che “ci sono trecentotrentadue distinte profezie nel Vecchio Testamento che si sono adempiute letteralmente in Cristo”. Un matematico calcolò che la probabilità che un uomo adempisse tutte quelle cose era di una su ottantaquattro seguito da novantasette zeri!f La possibilità che questo avvenisse era così assolutamente insperabile che noi dobbiamo riconoscere Geova come l’autore di queste profezie.
16. Quali prove cronologiche e fisiche dimostrano che ora siamo nel tempo della sua seconda presenza?
16 In quanto al tempo della seconda presenza di Cristo, è ancora la profezia di Daniele che ne dà la cronologia. (Dan. 4:16) Fu calcolato che indicava il 1914 d.C., e La Torre di Guardia richiamò l’attenzione sul significato del 1914 nell’anno 1879. Le Scritture Greche Cristiane predicono molte prove fisiche che sarebbero visibili nel tempo della seconda presenza di Cristo, in maniera che le persone sulla terra saprebbero della sua presenza, essendo Cristo stesso una creatura spirituale e invisibile agli occhi umani. (Giov. 14:19) Furono predetti guerra mondiale, carestia, pestilenza, terremoti, divisioni settarie, persecuzione di suoi seguaci, predicazione mondiale della buona notizia del Regno stabilito, diffusa delinquenza e generale collasso della morale, e molti altri avvenimenti che abbiamo visto sin dal 1914. La generazione che ha visto il principio di queste cose sopravvivrà per vederne la fine ad Harmaghedon.g (Matt. 24:1-34; 2 Tim. 3:1-5, 13) Poi avrà inizio la vita eterna nelle benedizioni senza fine per le persone ubbidienti in un nuovo mondo. — 2 Piet. 3:13.
17. Perché dovremmo fare assegnamento sulle profezie di Dio più ora che nel passato?
17 Ma possiamo fare assegnamento su queste predizioni di Harmaghedon e del nuovo mondo di giustizia che verrà in seguito? Ebbene, se qualcuno vi ha detto la verità per cento volte, dubiterete forse ad un tratto di lui quando vi dirà qualche cosa di nuovo? Se voi non lo avete trovato mai un falsificatore, se è stato esatto per cento volte, dubiterete ad un tratto della sua integrità senza ragione? Come sarebbe irragionevole e illogico questo! Geova ha fatto scrivere molte profezie, e in maniera notevole molte di esse sono state adempiute, come abbiamo visto in questo studio. Gli adempimenti di alcune delle sue profezie sono ancora futuri. Non possiamo noi fare pieno affidamento che essi avverranno nel tempo stabilito, in vista di tutte le prove che ha date, della reputazione per la veracità che ha acquistata malgrado le opposte vedute degli scienziati, degli atei e dei grandi critici? Questi hanno avuto torto tanto spesso, ma Geova mai. Perciò quando gli uomini disputano sulla sua Parola e lo giudicano falso, noi sappiamo che gli uomini son falsi e Dio è verace: “Sia Dio trovato verace, benché ogni uomo sia trovato bugiardo, com’è scritto: ‘Affinché tu possa essere rivendicato nelle tue parole e possa vincere quando sei giudicato.’” — Rom. 3:4, NW.
18. Che cosa è accaduto agli assalitori mondani della Parola di Dio?
18 Quando la sapienza di questo mondo si mette contro la Bibbia può solo essere sconfitta: “È scritto: ‘Farò perire la sapienza dei saggi, e spingerò in disparte l’intelligenza degli intelligenti.’ Dov’è il saggio? Dov’è lo scriba? Dov’è il contenditore di questo sistema di cose? Non rese Iddio pazza la sapienza del mondo?” (1 Cor. 1:19, 20, NW) Gli scienziati hanno adoperato la loro conoscenza per abbattere la Bibbia, ma i loro stessi ulteriori ritrovati infrangono le loro teorie ed essi devono ordire altre trame. Sulla forca della scienza che essi erigono per appendervi la Bibbia vi periscono le loro proprie teorie. (Ester 7:10) Gli atei e i grandi critici si servono della loro storia secolare per dimostrare che la Bibbia è falsa, ma mentre si scoprono altri fatti storici le loro stesse armi si rivolgono contro di loro e rivendicano la Bibbia. “Essi avevano teso una rete ai miei passi; l’anima mia era accasciata; avevano scavata una fossa dinanzi a me, ma essi vi son caduti dentro”. (Sal. 57:6) I fondamentalisti ci accusano di negare Dio con i nostri insegnamenti, e i loro stessi insegnamenti sono pagani. Essi cercano di adoperare la Bibbia per dimostrare che noi abbiamo torto, ma essa prova invece che i loro pensieri son pagani. “I pagani sono precipitati nella fossa che avevano scavata; nella rete che avevan tesa, sono intrappolati i loro piedi”. — Sal. 9:15, Mo.
19. Come si acquista la fede? e come può essere ora accresciuta?
19 I molteplici assalti contro la nostra fede che sono lanciati in questi tempi moderni potrebbero provarla, ma se è fondata sulla conoscenza e non sulla credulità sarà durevole. “Consideratela tutta gioia, fratelli miei, quando vi trovate in varie prove, sapendo che questa provata qualità della vostra fede produce perseveranza”. (Giac. 1:2, 3, NW; 1 Piet. 1:6, 7) Agli Ebrei Paolo scrisse: “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, . . . senza fede è impossibile ottenere il suo beneplacito”. (Ebr. 11:1, 6, NW) Quindi noi dobbiamo averla, e la nostra aspettazione in quanto ad essa dev’esser sentita con certezza, fiducia, senza esitazioni o dubbi. (Giac. 1:6-8) La fede incrollabile viene dalla conoscenza. Paolo disse: “‘Chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato.’ Però, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito? . . . Quindi la fede viene dalla notizia” (Rom. 10:13, 14, 17, NW) Voi dovete udire la notizia di queste cose della Parola di Dio prima che possiate edificare la vera fede, una fede che non sia credula o superstiziosa o morta, una fede che è viva e mostra la sua vitalità con le opere. (Giac. 2:14-26) Che la fede non è soltanto cieca credulità, ma è fondata sulla conoscenza, è mostrato dalla preghiera di Gesù: “Io faccio richiesta, non soltanto per questi, ma anche per quelli che ripongono fede in me per mezzo della loro parola”. (Giov. 17:20, NW) È mediante le parole che sarebbero state predicate che i futuri nuovi discepoli avrebbero riposto fede in Gesù. Le profezie adempiute come abbiamo appreso ora confermano la fede e sostengono il fondamento per cui crediamo.
20. Come possiamo sussistere, insieme alla Parola di Dio?
20 “La parola pronunziata da Geova dura per sempre,” cita l’apostolo Pietro. (Isa. 40:8; 1 Piet. 1:25, NW) Geova Dio ci assicura che la sua Parola sarà adempiuta, che non tornerà a lui a vuoto, ma compirà ciò per cui l’ha mandata. (Isa. 46:10, 11; 55:11) Sì, la Parola di Dio durerà. Ma dureremo noi con essa? Renderemo noi con lo studio e l’osservanza di questa Parola la nostra fede forte abbastanza da superare tutte le prove, da sostenere tutti gli assalti che sono rivolti contro di essa in questi ultimi giorni? Noi lo possiamo se studiamo, poiché sebbene gli uomini mondani prendano piacere denigrandoci e dicendo che solo gli ignoranti credono alla Bibbia, la crescente conoscenza dimostra che è vero il contrario! Sono gl’ignoranti volontari che chiudono i loro occhi alla sua rivendicazione per mezzo delle scoperte scientifiche e archeologiche, e soprattutto alla sua rivendicazione resa manifesta dal crescente numero delle profezie adempiute che illuminano i nostri tempi. Studiate quindi la Parola di Dio, agite conformemente ad essa, edificate sulle fondamenta della roccia, e la vostra fede sosterrà gli assalti degli uomini ora e fra breve la tempesta di Harmaghedon. Così potremo sussistere insieme alla Parola di Dio per godere la vita nel predetto nuovo mondo di giustizia.
[Note in calce]
a Archaeology and Bible History, pagine 262-264; Internal Evidence of Inspiration, di Rimmer, pagine 202-204.
b Westminister Dictionary of the Bible, pagine 428, 429; si vedano anche Il Prologo su Nebuchadnezzar, di G. R. Tabouis, e Internal Evidence of Inspiration, pagine 204-206.
c The Bible and Archaeology, pagine 54 e 141.
d The Bible and Archaeology, pagina 141.
e Per una particolare considerazione di questa cronologia si veda La Torre di Guardia inglese del 1º dicembre 1946.
f Archaeology and Bible History, pagina 284.
g La Torre di Guardia del 15 ottobre 1952 contiene una particolareggiata considerazione della cronologia del 1914 e dei fatti fisici che la sostengono.