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  • La Bibbia, ornamento o luce?
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 15/1 p. 56

La Bibbia, ornamento o luce?

SUPPONETE che la luce della vostra casa dipenda da una sola lampada. Vi preoccupereste voi prima di tutto che la lampada fosse fatta d’oro o d’argento e fosse incastonata di pietre preziose, benché desse una luce debole e tremolante o non ne desse affatto; o sarebbe vostra principale preoccupazione di ottenere una lampada che darebbe la massima luce? Naturalmente, la vostra principale preoccupazione sarebbe la specie di luce che la lampada darebbe, non vi pare?

● O per fare un’altra illustrazione: Supponete che vi serva un paio di occhiali. Vi rechereste da un ottico specializzato in fantasiosi occhiali con incastonature di diamanti a orli d’oro ma che trascurasse completamente le lenti, oppure preferireste l’ottico che è specializzato nel fornire le lenti più perfettamente appropriate?

● La stessa cosa accade riguardo alla nostra vista spirituale. La Bibbia è una lampada per il nostro piede e una luce sul nostro sentiero. (Sal. 119:105) Ma è tale solo se è scritta in una lingua che possiamo intendere e se comprendiamo quello che leggiamo. Il formato della Bibbia, i suoi caratteri, la rilegatura, non sono importanti, ma lo sono il suo linguaggio e il suo contenuto.

● A questo riguardo,la Chiesa Cattolica ha sempre sbagliato. Durante il Medio Evo molti suoi monaci furono impiegati per fare copie della Bibbia. Queste copie, scritte a mano e spesso su pelle di vitello di fine qualità (pergamena), erano costosissime. Ma i monaci non erano contenti di questo. Essi dedicarono molto tempo, mezzi e fatica per “arricchire” le loro Bibbie di complicate iscrizioni e illustrazioni in oro, argento ed altri vivaci colori. E fu prestata speciale attenzione alle copertine.

● Fino a che punto giunsero si può vedere dal seguente brano di una comune pubblicazione cattolica, The Bible in the Middle Ages: “Nella prodiga magnificenza per abbellire il Sacro Volume possiamo anche scorgere un’espressione della venerazione per la Bibbia che riempiva i cuori del clero e del laicato. Il papa Leone II diede a una chiesa una copia dei Vangeli rilegata in oro puro tempestato di gemme. . . . L’imperatore Carlo Magno diede a S. Angilbert una copia dei Vangeli in lettere d’oro su pergamena purpurea. . . . Hincimar arcivescovo di Reims volle che i Vangeli fossero scritti per la sua cattedrale in lettere d’oro e d’argento, rilegati in piastre d’oro rifulgenti di gioielli”. Tali Bibbie per i loro complicati ornamenti pesavano circa sette chili e mezzo.

● Ma mostra questo un vero apprezzamento della Parola di Dio? O rivela piuttosto l’amore per l’oro, l’argento e le pietre preziose? Veramente non si può fare a meno di chiederne il motivo quando si considera che a quel tempo il popolo comune era nella squallida miseria e in massima parte illetterati servi. Se la Chiesa Cattolica avesse avuto realmente un apprezzamento del messaggio della Bibbia, avrebbe intrapreso la traduzione della Bibbia nella lingua comune invece di tenerla scritta in latino; avrebbe fatto il più gran numero possibile di Bibbie a buon mercato invece di poche copie rare e costose; e avrebbe assunto il compito d’insegnare alle masse a leggere e scrivere in modo che potessero leggere la Bibbia da loro stesse, come stanno facendo i testimoni di Geova non solo nella nera Africa ma anche in paesi cattolici romani come il Messico. Ciò avrebbe mostrato vero apprezzamento per la Bibbia e avrebbe fatto al popolo un bene immenso.

● Sotto questo aspetto la Chiesa Cattolica non è mutata molto nel corso degli anni. Notate per esempio la Holy Family Bible (La Sacra Bibbia della famiglia) pubblicata nel 1951 dalla Stampa Cattolica di Chicago, nell’Illinois. Le fu fatta la massima pubblicità tanto dalla stampa secolare quanto da quella parrocchiale. Uno scrittore cattolico disse: “È tanto attraente e avvincente! Sfogliarne le pagine è davvero piacevole”; ecc. Riguardo al suo costo il settimanale cattolico Pathfinder dichiarò: “Il prezzo, per il quale più di una famiglia cattolica preleverà allegramente dal proprio conto in banca, è di $27.95 [circa Lit. 17.000]”. Riguardo al suo contenuto il “padre” O’Connell affermò: “Volevamo una Bibbia per leggerla in famiglia. Ne volevamo una che potesse esser letta e compresa da ogni persona nella casa”. Però la maggior parte di questa Bibbia è ancora conforme all’arcaica e latinizzata Douay Version.

● Veramente qui abbiamo di nuovo la stoltezza d’una lampada costosa che manda una luce inadeguata, ed un costo che pochi possono permettersi; la Bibbia che serve da ornamento anziché da guida.

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