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  • Misericordia per i misericordiosi

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  • Misericordia per i misericordiosi
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
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  • QUESTI DOVREBBERO ESSERE PIÙ SAGGI
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2007
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Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 1/9 pp. 516-519

Misericordia per i misericordiosi

LA MISERICORDIA è per i misericordiosi. Viene accordata secondo giusti princìpi e per un proposito ben definito. Questo proposito consiste nel manifestare l’integrità degli uomini e nel provare che tale integrità è incrollabile. La misericordia è per coloro che cercano di provare il loro amore verso Dio osservando i suoi comandamenti. L’uomo spietato, ingrato, malvagio, l’uomo che inventa e pratica il male, non ottiene misericordia da Dio. Il savio chiede: “Quelli che meditano il male non son forse traviati? ma quelli che meditano il bene trovan grazia e fedeltà”. — Prov. 14:22.

Geova è il “Padre di tenere misericordie e l’Iddio di ogni consolazione”. (2 Cor. 1:3, NW) Egli esprime il suo assoluto diritto di conferire la sua misericordia a chiunque egli voglia. A Mosè disse: Io avrò misericordia di colui per cui avrò misericordia, e mostrerò compassione per colui al quale mostrerò compassione”. (Rom. 9:15, NW) È questa qualità di misericordia che lo distingue da tutti gli dèi demonici dei pagani.

La misericordia di Geova ce lo rende adorabile. Questo ci induce a volerlo adorare e amare. Per la sua misericordia ci sentiamo liberi di avvicinarlo nella nostra debolezza e imperfezione con la certezza d’essere ascoltati e compresi. Il modo in cui Geova manifesta la sua misericordia ci prova ch’egli è amore. (1 Giov. 4:16) La sua misericordia non è un segno di debolezza o di tenerezza sentimentale; è piuttosto una manifestazione di amore verso le sue creature. Di lui è scritto: “Geova, Geova, Dio misericordioso e benevolo, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità e verità, che mantiene l’amorevole benignità a migliaia, perdonando l’iniquità e la trasgressione e il peccato”. — Eso. 34:6, 7, NW; Mich. 7:18.

La misericordia di Geova è specialmente per coloro che cercano misericordia da lui. “Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e di gran benignità verso tutti quelli che t’invocano”. (Sal. 86:5) “Poiché quanto i cieli sono alti al disopra della terra, tanto è grande la sua benignità verso quelli che lo temono”. (Sal. 103:11) “E per generazioni e generazioni la sua misericordia è su quelli che lo temono”. (Luca 1:50, NW) La sua misericordia è anche per quelli che confidano in lui (Sal. 32:10); che lo amano per quello che egli è (Neh. 1:5); che seminano per se stessi la giustizia (Osea 10:12); che sono guidati dal suo spirito (Gal. 6:16); e per quelli che pure perdonano (Mar. 11:25). La misericordia di Dio è un incentivo per la giustizia, uno sprone a uno sforzo onesto di vivere al disopra della legge del peccato. — Rom. 7:21-25.

Nessuno si trova nell’impossibilità di ottenere la misericordia di Geova, se la desidera. La sua misericordia può sollevarci e aiutarci ad acquistare la vita eterna. Ma dobbiamo essere onesti con noi stessi. Noi siamo in una situazione svantaggiosa a causa della nostra imperfezione. Dobbiamo credere che soltanto mediante la misericordia di Dio acquisteremo la vita. Per ricevere la misericordia di Geova dobbiamo essere misericordiosi verso altri. Se non mostriamo misericordia ad altri, non sarà mostrata neanche a noi. “Nessuno estenda a lui la sua benignità, . . . perch’egli non si è ricordato d’usar benignità, ma ha perseguitato il misero, il povero”. (Sal. 109:12, 16) E quando si usa misericordia ad altri si deve farlo “con letizia” e con “buoni frutti”. (Rom. 12:8; Giac. 3:17) Imitiamo “il Padre di tenere misericordie” quando usiamo misericordia verso gli altri. “L’Eterno [Geova] è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di gran benignità. L’Eterno [Geova] è buono verso tutti, e le sue compassioni s’estendono a tutte le sue opere”. — Sal. 145:8, 9.

FELICITÀ NELLA MISERICORDIA

Un cuore veramente benevolo sarà misericordioso. Si esprime facendo il bene. I misericordiosi sanno che i loro fratelli sono imperfetti come lo sono loro. Sanno che i loro fratelli fanno sbagli come li fanno loro; che tutti sono ‘formati nella iniquità’ e concepiti nel peccato; che “non c’è un uomo giusto, nemmeno uno”. (Sal. 51:5; Rom. 3:10, NW) I misericordiosi sanno che Dio nella sua misericordia si ricorda di loro. “Poiché egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siam polvere”. (Sal. 103:14) Non dovremmo noi perdonarci l’un l’altro? “Tu ti mostri pietoso verso il pio”. (2 Sam. 22:26) “Felici sono i misericordiosi, dato che a loro sarà mostrata misericordia”. (Matt. 5:7, NW) Pietro disse ai Cristiani: “Aggiungete alla vostra fede la virtù, alla vostra virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la costanza, alla vostra costanza la devozione divina, alla vostra devozione divina l’affetto fraterno, al vostro affetto fraterno l’amore”. (2 Piet. 1:5-7, NW) Come possiamo far questo se non mostriamo amore e misericordia l’uno verso l’altro?

Nessuno di noi è perfetto. Ognuno ha le proprie debolezze e imperfezioni, difetti e inclinazioni. A causa di questi contrasti la misericordia dev’essere esercitata da ognuno di noi singolarmente. Ai nostri propri occhi possiamo apparire giusti, buoni e senza colpa. Ma agli altri le nostre manchevolezze sono numerose ed evidenti. Noi abbiamo difetti nascosti o segreti. Pertanto, se siamo stati offesi o se abbiamo ricevuto un torto da qualche fratello, non commettiamo l’errore di esserne afflitti, e di rendere le cose ancora peggiori divulgando la debolezza del nostro fratello con chiacchiere. Non siate immaturi, puerili, coltivando un rancore. Piuttosto, seguite la regola scritturale di recarvi dall’offensore al momento opportuno, quando siete in uno stato pacifico, e gentilmente, con calma e tatto, richiamate sul problema la sua attenzione. Non lo condannate. Geova potrebbe ritenerlo senza colpa. “Cessate di giudicare, affinché non siate giudicati; poiché col giudizio col quale giudicate, sarete giudicati”. (Matt. 7:1, 2, NW) Non commettete il grave errore di rimproverarlo davanti ad altri. Non soltanto lo mettete nell’imbarazzo ma fate danno a voi stessi e non seguite la regola scritturale contenuta in Matteo 18:15-17. Chiarite i vostri dissensi privatamente in una buona atmosfera di allegria. In tal modo non soltanto conserverete gli amici ma ne acquisterete degli altri.

Noi vogliamo che Geova perdoni le nostre “mancanze segrete”, non è vero? Siamo dunque molto misericordiosi; dimentichiamo e perdoniamo le mancanze altrui. “Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. Trattieni pure il tuo servitore dai peccati volontari, e fa’ che non signoreggino su me; allora sarò integro, e puro di grandi trasgressioni”. (Sal. 19:12, 13) Possiamo contare sul perdono di Geova delle nostre segrete mancanze, se ci perdoniamo l’un l’altro.

Paolo ci presenta un’altra ragione per esser misericordiosi verso i nostri fratelli. “Fratelli,” disse Paolo, “nonostante che un uomo faccia qualche passo falso prima che se ne accorga, voi che avete i requisiti spirituali cercate di riabilitare tale uomo con uno spirito di gentilezza, mentre badi a te stesso per tema che tu pure sia tentato”. (Gal. 6:1, NW) Non sappiamo quando anche noi possiamo trovarci nello stato di implorare misericordia. La condotta sicura è di esser sempre disposti a perdonare. Perdonate il vostro fratello “settanta volte sette” se occorre. — Matt. 18:22.

QUESTI DOVREBBERO ESSERE PIÙ SAGGI

Alcuni Cristiani professanti sono molto gentili e indulgenti verso le persone che si trovano fuori della congregazione cristiana le quali commettono peccati. Ma se il loro fratello cristiano diventa colpevole di una malazione simile nei loro riguardi, invece di mostrare la stessa misericordia, essi diventano freddi come il ghiaccio e duri come la pietra. Per giustificare la loro durezza di cuore, diranno spesso che questi dovrebbero essere più saggi, mentre dobbiamo fare concessioni alle persone di fuori perché non hanno conoscenza. In tal modo essi non mostrano amore per il loro fratello. Gesù classificò queste persone inesorabili come gli scribi, i Farisei e gl’ipocriti, dicendo: Voi “avete trascurato le cose più importanti della Legge, cioè, il giudizio e la misericordia e la fedeltà”. (Matt. 23:23, NW) Invece di dire ch’egli avrebbe dovuto essere più saggio, forse sarebbe stato meglio dire: Egli è ancora debole e imperfetto nella carne, come siamo tutti. Paolo mostra che questo sarebbe senz’altro possibile. — Rom. 7:15-25.

Se noi mostriamo un’attitudine spietata impediamo a Dio di mostrarci misericordia. “Tu ti mostri pietoso verso il pio, integro verso l’uomo integro”. (Sal. 18:25) Abbiamo noi dei motivi per negare la misericordia ai nostri conservi perché, secondo noi, questi avrebbero dovuto essere più saggi? Applichiamo la stessa regola a noi stessi e stabiliamo che Dio d’ora innanzi non ci perdonerà o non sarà paziente con noi perché noi pure dovremmo essere più saggi, ora che siamo venuti nella verità.

C’è l’opposto anche in questo. Se neghiamo misericordia ad altri essa sarà negata a noi. Mostrar misericordia agli altri significa che verrà mostrata a noi. Prodigare la misericordia verso gli altri significa ch’essa sarà prodigata ancor più abbondantemente verso di noi. “Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi”. (Matt. 7:2, NW) Negare la misericordia è crudeltà.

Gli uomini malvagi sono senza pietà. “Le viscere degli empi sono crudeli”. (Prov. 12:10) Nell’illustrazione dello schiavo inesorabile, chi non mostrò misericordia all’altro schiavo vide che a sua volta non era mostrata neanche a lui. Il maestro chiamò malvagio lo schiavo spietato. “Schiavo malvagio, io ti annullai tutto quel debito, quando tu mi supplicasti. Non dovevi tu, a tua volta, usare misericordia al tuo compagno nella schiavitù come io pure ebbi misericordia di te?” Gesù aggiunse: “In modo simile il mio Padre celeste vi tratterà se voi non perdonate ciascuno al suo fratello di tutto cuore”. (Matt. 18:32-35, NW) “Poiché colui che non pratica misericordia avrà un giudizio senza misericordia”. — Giac. 2:13, NW.

ESEMPI DI MISERICORDIA

I Cristiani maturi sono esortati ad essere esempi di misericordia. Paolo disse che il motivo per cui egli ottenne misericordia era per poter essere un “esempio di quelli che riporranno la loro fede in lui [Cristo Gesù] per la vita eterna”. (1 Tim. 1:16, NW) Giuda sollecita i maturi: “Continuate a mostrare misericordia ad alcuni che hanno dubbi; salvateli strappandoli dal fuoco. Ma continuate a mostrare misericordia agli altri, facendo questo con timore”. — Giuda 22, 23, NW.

I premi per i misericordiosi sono molti. Il misericordioso non deve mai temere il giudizio di Geova. Egli è sicuro di essere trattato misericordiosamente. La misericordia rafforza la pace mentale di colui che perdona. Lo libera dal peso delle preoccupazioni e di inutili rammarichi. Produce armonia nella congregazione cristiana. Benedice il donatore, colui che dimostra misericordia, poiché non è forse più benedetto il dare che il ricevere? Sì, quando noi esprimiamo misericordia condividiamo la consolazione e la gioia che ne risulta. D’altra parte, se neghiamo la misericordia affliggiamo la nostra stessa carne. “L’uomo benigno fa del bene a se stesso, ma il crudele tortura la sua propria carne”. — Prov. 11:17.

Prendete dunque a cuore il consiglio del saggio: “Bontà e verità non ti abbandonino, lègatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; troverai così grazia e buon senno agli occhi di Dio e degli uomini”. — Prov. 3:3, 4.

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