Il battesimo cristiano della società del nuovo mondo
“Noi cammineremo nei . . . sentieri [di Geova]!” — Michea 4:2.
1. Dovrebbero ora essere immersi tutti quelli che fanno la dedicazione a Geova? Sono comprese le “altre pecore” del Signore?
IN QUESTA edizione de La Torre di Guardia e in quella precedente è stato esposto molto relativamente alla dedicazione a Geova e al battesimo che ne è il simbolo. Qui l’argomento è sviluppato ulteriormente. Secondo quanto si è già detto, dovrebbero le “altre pecore” del Signore Gesù essere battezzate? (Giov. 10:16) La risposta a questa domanda è: Sì. Tutti quelli che si dedicano di fare la volontà di Dio dovrebbero essere immersi per darne la prova, e comprende coloro che si riconoscono membri delle “altre pecore” del Signore, la “gran folla”, la classe che ha speranze terrene di vita eterna. (Apoc. 7:9) Essi desiderano eseguire tutto ciò che è giusto. A tal fine è giusto che facciano l’immersione, come fu pure dichiarato da Gesù riguardo al suo battesimo, in Matteo 3:15. Che questi adoratori di Geova che ora vengono raccolti facciano una dedicazione individuale è dimostrato, fra altre scritture, dall’antica profezia di Michea. “Verranno delle nazioni in gran numero e diranno: ‘Venite, saliamo al monte dell’Eterno e alla casa dell’Iddio di Giacobbe; egli c’insegnerà le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri!’” (Mich. 4:1-5) Ciò indica devozione verso Dio, dedicazione, per ‘camminare nei suoi sentieri’. È necessario esaminare ora la procedura per poter esser certi che facciamo il battesimo nel modo giusto.
SPRUZZARE, VERSARE O IMMERGERE?
2. Quali modi di somministrare l’acqua sono praticati oggi nelle religioni ortodosse?
2 Una comune opinione ortodossa sul battesimo è quella qui indicata: “Secondo il presente rituale autorizzato dalla Chiesa Latina, il battesimo dev’essere fatto mediante un lavaggio del capo del battezzando”. Viene precisato che “l’acqua deve scorrere, non semplicemente toccare”. Inoltre “la parola stessa ‘battezzare’, come abbiamo visto, significa lavare. Tre forme di abluzione hanno prevalso fra i Cristiani, e la Chiesa le ritiene tutte valide perché rispondono al significato richiesto dal lavaggio battesimale. Queste forme sono immersione, spargimento e aspersione. La forma più antica adottata comunemente fu indubbiamente l’immersione. . . . Nella Chiesa Latina, l’immersione sembra che abbia prevalso fino al secolo dodicesimo”. — L’Enciclopedia Cattolica (inglese).
3. La parola “battezzare” significa forse “lavare”? Che cosa significa essa?
3 L’ortodossia sviluppa il concetto del lavaggio a tal punto da farlo eseguire su bimbi non ancora nati! Sorge quindi la domanda circa la correttezza di versare o spruzzare in contrasto con immergere o tuffare, e perciò si deve notare che il modello stabilito da Gesù fu quello dell’immersione. Il significato del termine battezzare non è lavare, ma piuttosto immergere o tuffare. Ciò è provato dalle Scritture in tutti i riferimenti al battesimo cristiano d’acqua ed anche in altri usi della parola “battezzare”. Lo spruzzare o versare potrebbe corrispondere alle esigenze della religione ortodossa che considera il battesimo come un sacramento (e tale non è), poiché essa mette in risalto la dottrina del lavaggio. Però, la Bibbia indica che il significato del battesimo cristiano è il simbolo della dedicazione, il seppellimento della precedente condotta di un individuo e il risorgere per fare la volontà di Geova. Soltanto l’immersione potrebbe simbolizzarlo.
4. In che modo i termini “morte” e “seppelliti” sostengono il significato della parola “battesimo”?
4 È importante osservare che la nostra parola “battesimo” deriva dal greco bàptisma e significa immersione, tuffare, sommergere. Nel caso del battesimo cristiano come simbolo di dedicazione essa significa un’immersione nell’acqua. Nella Bibbia vi sono molti riferimenti circa l’immersione e il tuffare che non si riferiscono al battesimo cristiano d’acqua in simbolo di dedicazione. Per esempio, non si potrebbe immaginare che una persona venisse spruzzata leggermente con la morte, eppure, in Romani 6:3, 4, Paolo dice che i Cristiani sono battezzati nella morte di Cristo Gesù e sono stati pure seppelliti nel suo battesimo. Quando uno è letteralmente seppellito non viene spruzzato con un po’ di terra e nemmeno viene versata sopra di lui un po’ di terra, ma ne è ricoperto. Lo stesso avviene quando si discende nella morte di Cristo Gesù.
5. Come confermano altre scritture il fatto che la Bibbia insegna soltanto immersione totale?
5 Abbiamo notato come Gesù sia stato immerso nel Giordano e in Giovanni 3:23 è specificato che dove Giovanni l’immersore battezzava c’era una gran quantità d’acqua. Notate, anche, il gesto d’un primitivo Cristiano convertito. “Ecco dell’acqua, che impedisce che io sia battezzato? . . . e discesero ambedue nell’acqua, . . . e Filippo lo battezzò. E quando furon saliti fuori dell’acqua, . . . continuando il suo cammino”. (Atti 8:36, 38, 39) Molti altri esempi biblici possono essere citati. Uno si riferisce alla scrittura di Esodo 12:22: “E prendete un mazzetto d’issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel bacino”. La parola “intingetelo” riferentesi all’immersione del mazzetto d’issopo nel sangue del bacino è tradotta nella versione greca dei Settanta con la parola greca baptein, che vuol dire “immergere” ossia “battezzare”. (NM, nota in calce) Ci viene così dimostrato che le Scritture insegnano il battesimo mediante l’immersione totale, e inoltre che la pratica di spruzzare e versare acqua nel “battesimo” religioso è un’invenzione d’uomini e non è autorizzata dalla Bibbia. L’Enciclopedia Cattolica (inglese) dichiara che la Bibbia non costituisce la sola autorità ma che riguardo ai cosiddetti “sacramenti” si deve far assegnamento sulla tradizione. Naturalmente, essi devono confidare nella tradizione per sostenere questa pretesa, perché la Parola di Dio non li sostiene.
6. Per quanto la parola “battezzare” significa sempre immersione, viene forse qualche volta adoperata nella Bibbia con riferimento a qualche altra cosa oltre all’immersione in acqua?
6 La parola “battezzare” è pure usata con riferimento all’immersione nello spirito santo di Dio mediante Cristo Gesù di coloro che sono chiamati per esser membri del corpo di Cristo. (Atti 1:5; 2:1-4, 32, 33) La parola “battezzare” è pure adoperata, non con riferimento all’immersione in acqua come simbolo di dedicazione, ma con riferimento all’essere membri del corpo di Cristo, “immersi” in lui come tali. (1 Cor. 12:12, 13; Gal. 3:27, 28; Efes. 4:4, 5) Relativamente all’esser immersi nella morte di Cristo, il termine “battezzare” è usato in Marco 10:38, 39; Luca 12:50; Romani 6:3, 4; 1 Corinzi 15:29 e in Colossesi 2:12. Pertanto, la parola “battezzare” non si riferisce all’immersione dei Cristiani, ogni volta che si trova nella Bibbia. È necessario che sappiamo di che cosa parla la scrittura, che cosa mostra il contesto e qual è il significato. Questo è il modo in cui si legge qualsiasi pubblicazione. Non dobbiamo permettere che la tradizione umana ci svii dagli insegnamenti della Parola di Dio. Notate altresì che l’ardente e totale distruzione inflitta da Geova ai suoi nemici è raffigurata da un battesimo di fuoco. — Matt. 3:11, 12; Luca 3:16, 17.
7. Per riassumere questo punto, che cosa si può dire circa la dedicazione e il battesimo?
7 Si spera che la nostra considerazione sulla dedicazione e sul battesimo fino a questo punto sia stata resa chiara. Riassumendo: Voi dovrete dedicarvi a Geova Dio. Dovreste simbolizzare tale dedicazione mediante l’atto di ubbidienza consistente nell’esser battezzati in acqua davanti a testimoni che fanno parte del popolo di Geova. Ed ora, dopo la dedicazione, che cosa è richiesto?
LE ESIGENZE
8. Ripetete le parole di Gesù in Matteo 28:19, 20. Costituiscono esse una formula sacramentale? Che cosa mostrano?
8 Alcuni dicono che le parole di Gesù in Matteo 28:19, 20 costituiscano in sostanza la formula da ripetersi all’atto dell’immersione e che la ripetizione di queste stesse parole adempia qualche proposito sacramentale. Non è così. Anzi, queste istruzioni che Gesù diede ai suoi discepoli indicano che cosa sia richiesto dai dedicati e che cosa si possa aspettare da loro. Le parole son queste: “Andate dunque e fate discepoli le persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandate”. — NM.
9. Che cosa indica essere ‘battezzati nel nome del Padre’ in merito a colui al quale la dedicazione è stata fatta?
9 “Nel nome del Padre”, certamente, poiché la dedicazione stessa è fatta al Padre, Geova Dio. Esser battezzati nel suo nome significa aver fatto una dedicazione a lui, significa esser battezzati in segno di quella dedicazione pienamente consci della sua posizione, supremazia e autorità come Altissimo. Come espresso dal nostro Capo: “Io son venuto . . . per fare la tua volontà, o Dio”. (Ebr. 10:7, NM) Il dedicato si accosta a Geova per mezzo di Cristo Gesù e “chi si avvicina a Dio deve credere ch’egli è, e che è il rimuneratore di quelli che sinceramente lo cercano”. (Ebr. 11:6, NM) Gesù stesso dichiarò: “Padre, sia santificato il tuo nome”. “Io son venuto nel nome del Padre mio”. “Le opere che fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me”. — Luca 11:2; Giov. 5:43; Giov. 10:25.
10. Che cosa richiede il Padre da colui che si è battezzato nel suo nome?
10 Si esige che il dedicato sostenga la causa del Padre, la causa della vera adorazione, che predichi in onore della Parola e del nome di Geova Dio, che assolva pienamente le sue responsabilità di ministro, di predicatore nel servizio di campo di casa in casa, e partecipi pienamente alle attività della società del nuovo mondo, per promuovere la proclamazione del Regno e tener alta la vera adorazione di Geova. Il dedicato dev’essere un testimone di casa in casa come lo furono Cristo Gesù e gli apostoli, nella misura della sua capacità; cioè un testimone e un annunciatore del regno teocratico di giustizia. È volontà di Dio che il dedicato studi continuamente la sua Parola, che la predichi e progredisca nella giustizia. Il dedicato si trova in una relazione personale con Dio; egli deve quindi serbarsi integro a Geova.
11. Che cosa farà la persona ‘battezzata nel nome del Padre’ rispetto all’organizzazione della società del nuovo mondo?
11 Proprio come l’amore per la giustizia fu un precedente essenziale della sua conversione a Geova, così l’amore per la giustizia deve continuare ad esistere in lui per mantenerlo sulla via dell’integrità, fedele ai voti della sua dedicazione. Ciò vuol dire ch’egli manterrà la società del nuovo mondo pura, integra e unita. Egli risolverà le difficoltà fra lui stesso e qualunque altro membro della società del nuovo mondo in modo scritturale, non farà nessun male che colpisca la congregazione e il suo servizio, accetterà la correzione privata, e, se impartita, la correzione pubblica dei suoi conservi nella società del nuovo mondo, l’organizzazione teocratica. Egli non praticherà l’impurità dottrinale, né l’impurità morale e non causerà disturbi. In tutte queste ed in altre questioni, private e ministeriali, egli cercherà di conformarsi alla volontà del Padre celeste nel cui nome è stato battezzato e al quale s’è dedicato.
12. Quale nome ha il Figlio?
12 “Battezzandole nel nome . . . del Figlio”. L’atto stesso del battesimo viene fatto in ubbidienza all’esempio dato dal Figlio il quale simbolizzò così la sua dedicazione a Geova. Egli è la giusta persona da seguire perché, come il suo Padre celeste dichiara: “Ecco, io l’ho dato come testimonio ai popoli, come principe e governatore dei popoli”. (Isa. 55:4) “Iddio lo ha innalzato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome che è al disopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio di quelli che sono nel cielo e di quelli che sono sulla terra e di quelli che sono sotto la terra, e ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio Padre”. (Filip. 2:9-11, NM) Cristo Gesù compie questo elevato incarico, ed essere battezzati nel suo nome vuol dire riconoscere questo, apprezzare l’autorità ch’egli esercita per incarico di Geova. Com’è formulata in Apocalisse 19:16: “Porta scritto questo nome: Re dei re, Signor dei signori”.
13. Che cosa significa essere ‘battezzati nel nome del Figlio’?
13 La salvezza per la quale speriamo e nella quale poniamo la nostra fiducia e per la quale egli infine interviene a nostro favore in funzione sacerdotale dipende da lui come grande provvedimento di Geova. Tale punto è reso chiaro da Paolo quando scrisse: “Egli divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono causa di salvezza eterna, poiché è stato da Dio particolarmente chiamato sommo sacerdote a somiglianza di Melchisedec”. (Ebr. 5:9, 10, NM) Egli è chiamato con i nomi di Re dei re, Signore dei signori, Sommo Sacerdote a somiglianza di Melchisedec, e inoltre, “sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace”. (Isa. 9:5) Pertanto, essere immersi nel nome di questo Grande dimostra che la dedicazione a Geova non è fatta senza il riconoscimento del Figlio ma con apprezzamento del fatto che la nostra relazione con Geova Dio ha luogo mediante il Figlio, Cristo Gesù, e noi accettiamo la sua signoria alla gloria di Dio il Padre. Abbiamo visto che non il bagnarsi in acqua, ma il sacrificio di Cristo è la base della nostra salvezza e del perdono dei peccati. “Quest’uomo è per certo il salvatore del mondo”. “Egli è un sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, però non per i nostri soltanto ma anche per quelli di tutto il mondo”. (Giov. 4:42; 1 Giov. 2:2, NM) Riconosciamo quindi con piacere il grado di autorità, come pure il “nome” del Figlio.
14. Perché dobbiamo essere ‘battezzati nel nome dello spirito santo’?
14 “Andate . . . battezzandole nel nome . . . dello spirito santo”. Che cos’è lo spirito santo? Esso è la forza attiva di Dio, mediante la quale egli eseguisce i suoi propositi. La stessa Parola di Dio fu provveduta con la sua potenza dietro l’ispirazione del suo spirito e da questo è stata preservata, e noi lo dobbiamo riconoscere. Essere battezzati nel nome dello spirito santo significa, dunque, riconoscere la funzione e il proposito della santa e giusta forza attiva di Dio. Ciò influisce sul suo popolo, e procedere in armonia con esso vuol dire procedere in armonia con la giustizia, poiché esso è realmente uno spirito santo. (Gal. 5:16-26; Efes. 5:18, NM) Si esige che teniamo questa condotta. Com’è scritto: “Chi semina in vista dello spirito raccoglierà la vita eterna dallo spirito”. (Gal. 6:8, NM) È richiesto che il dedicato intraprenda la guerra cristiana fedelmente, lealmente, senza cedere le armi, senza cercare congedo o esonero, contento dell’opportunità di sostenere la parte di Geova in ogni controversia. Dello spirito noi abbiamo la grande spada che dobbiamo maneggiare, com’è dichiarato: “Accettate . . . la spada dello spirito, cioè, la parola di Dio”. — Efes. 6:17, NM.
15. È il settarismo un principio cristiano?
15 Il Cristiano, dunque, non può esser battezzato nel nome di colui che lo immerge materialmente o nel nome di qualche uomo, o nel nome di qualche organizzazione, ma nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito santo. Questo dimostra, fra l’altro, che il Cristianesimo non è una questione settaria, che le sette non hanno con esso nulla a che fare. “Cristo è egli diviso? Paolo è egli stato [messo al palo] per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? Io ringrazio Dio che non ho battezzato alcun di voi, salvo Crispo e Gaio; cosicché nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome”. — 1 Cor. 1:13-15, VR e NM.
16. Si dovrebbe spingere una persona a fare il battesimo?
16 Tenendo presenti le benedette esigenze divine che devono esser assolte dai dedicati servitori di Dio, possiamo vedere come la decisione di fare la dedicazione dev’essere presa liberamente, e non può esser forzata su alcuno. Noi “imploriamo” gli uomini a divenire “riconciliati con Dio”, ma infine ciascuno deve decidere da se stesso se farà qualche cosa in risposta alla verità. (2 Cor. 5:20, NM) Ecco come l’apostolo Paolo lo spiega nella sua prima lettera ai Corinzi: “Perché Cristo mi mandò, non già a battezzare, ma a dichiarare la buona notizia, non con sapienza di parola, affinché il palo di tortura del Cristo non sia reso vano”. — 1 Cor. 1:17, NM.
17. Che cosa possiamo dire del battesimo dei bambini?
17 Questo esclude il battesimo dei bambini perché i bambini non possono prendere decisioni vitali. La conversione a Geova è basata sulla fede. La fede, a sua volta, è basata sulla conoscenza di Dio e sull’accettazione della sua Parola di verità. “‘Chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato’. Però, come invocheranno colui nel quale non hanno riposto fede? Come, a loro volta, riporranno fede in colui del quale non hanno udito?” (Rom. 10:13, 14, NM) Il battesimo non è un sacramento ma un simbolo di dedicazione. Pertanto, il battesimo dei bambini o dei piccoli fanciulli che non hanno raggiunto l’età della responsabilità non è cristiano e non dovrebbe essere fatto. La dedicazione segue un periodo di ammaestramento. L’ammaestramento deve continuare. Il battesimo segue la dedicazione, e l’ammaestramento deve continuare dopo questa. Il provvedimento ortodosso cattolico romano del “battesimo” di bambini non ancora nati è tanto ridicolo quanto pagano. L’argomento secondo il quale il battesimo del bambino è necessario si basa sulla falsa premessa che il battesimo sia un sacramento, come è stato già detto.
18. In che modo viene fatta una pubblica dichiarazione per mostrare l’idoneità di fare il battesimo?
18 Quali persone possono essere battezzate? Quelle che si presentano per l’immersione e dicono ad alta voce in presenza di testimoni: “Sì” a ciascuna delle seguenti domande. (1) Ti sei riconosciuto peccatore e bisognoso di salvezza da parte di Geova Dio, e hai riconosciuto che tale salvezza procede da Lui il Padre mediante suo Figlio Cristo Gesù? (2) Sul fondamento di questa fede in Dio e nella sua provvisione per la redenzione, ti sei tu dedicato senza riserve a fare la volontà di Dio da ora in poi come tale volontà ti è rivelata mediante Cristo Gesù e mediante la Bibbia come è svelata dallo spirito santo?
19. Che cosa si può dire circa l’immersione di fanciulli?
19 Possono i fanciulli rispondere Sì a queste domande? Qualcuno di loro potrebbe essere in grado di rispondere così, se ha intendimento; alcuni non possono, perché non capiscono. Spetta ai genitori guidare il fanciullo nella pura adorazione, e poi egli stesso, avendo raggiunto l’età della responsabilità, deve decidere di fare o no la dedicazione, e, se si dedica, il fanciullo dovrebbe essere battezzato per simbolizzarla. Ma il fanciullo non dovrebbe essere battezzato se non c’è da parte sua alcuna dedicazione.
20. Spiegate quando il battesimo è appropriato per una persona dedicata che sia stata in precedenza aspersa o immersa.
20 Qualcuno potrebbe dire: Io fui battezzato, immerso o spruzzato o mi fu versata l’acqua nel passato, ma non ne conoscevo l’importanza com’è contenuta nelle precedenti domande e nel precedente esame. Dovrei essere battezzato di nuovo? In tal caso, la risposta è affermativa, se, da quando siete pervenuti alla conoscenza della verità, vi siete dedicati di fare la volontà di Geova, e se non avevate già fatto prima la dedicazione, e se il precedente battesimo non era stato fatto quindi in simbolo della dedicazione. Anche qualora l’individuo sapesse d’aver fatto nel passato una dedicazione, se egli fu soltanto asperso con acqua oppure l’acqua fu versata su di lui in qualche cerimonia religiosa, egli non è stato battezzato ed è ancora tenuto a compiere il simbolo del battesimo cristiano davanti a testimoni in segno della dedicazione che ha fatto.
21. Durante un’assemblea per il battesimo, quali sono alcune cose da osservare?
21 Quando i battezzandi si radunano per fare l’immersione, sarà bene che un qualificato ministro dedicato e immerso faccia loro un breve discorso, forse di circa venticinque minuti, esaminando i punti essenziali relativi alla dedicazione e al battesimo. Naturalmente, i battezzandi devono aver fatta la dedicazione prima di recarsi sul luogo dell’immersione, ed essi sanno già che cosa rappresenta la cerimonia, ma la considerazione ha un beneficio spirituale, perché rivolge la mente di tutti verso il giusto obiettivo e richiama l’attenzione e il cuore sull’importante cerimonia simbolica che sarà eseguita. Dopo la spiegazione e dopo che i battezzandi si alzano e con voce chiara rispondono Sì alle due domande in modo che le altre persone siano testimoni della loro accettata dedicazione, è appropriato che siano fatte alcune brevi osservazioni relative alla benedizione di Geova su di loro e all’assistenza e consolazione di Geova mediante la sua Parola, il suo spirito, la sua organizzazione e il suo popolo nella società del nuovo mondo. Poi tutti i radunati dovrebbero chinare il capo mentre si pronuncia una preghiera in cui si chiedono le benedizioni di Geova sull’avvenimento e particolarmente su quelli che saranno immersi, affinché la sua volontà sia fatta ora e nei giorni futuri. Quindi quelli già dedicati ma non ancora battezzati possono valersi del provvedimento per fare l’immersione in simbolo della dedicazione.
22. Descrivete la dovuta condotta da tenere nel luogo del battesimo.
22 In seguito quelli che devono eseguire l’immersione e quelli che devono essere immersi ed altri che prestano servizio oppure vogliono assistere si recano al luogo dell’immersione. Questo potrebbe essere la spiaggia del mare, un lago o un fiume o altro bacino d’acqua oppure una piscina coperta, e se le circostanze lo impongono, un recipiente o serbatoio d’acqua più piccolo, ma, comunque, abbastanza grande da permettere un’immersione completa. In tale occasione, non sarebbe appropriato che nel luogo del battesimo qualcuno si mettesse a giocare, perché la circostanza è seria e solenne. Gesù pregava mentre andava al battesimo. Egli non fece un tuffo e poi una nuotata per recar disturbo e comportarsi sconvenientemente. Pertanto, non saltate nella piscina o nel serbatoio o nel fiume per nuotare, in attesa che i battezzandi si preparino, ma tutti dovrebbero agire decorosamente e tener la mente su quello che vien fatto e sul motivo per cui si fa, aiutando così i battezzandi a far lo stesso. Col loro battesimo essi dichiarano agli uomini, compresi i loro fratelli, che si sono dedicati a Geova Dio. “Non esser precipitoso nel parlare, e il tuo cuore non s’affretti a proferir verbo davanti a Dio; perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; le tue parole sian dunque poche. Quand’hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; poich’egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto. Meglio è per te non far voti, che farne e poi non adempierli. Non permettere alla tua bocca di render colpevole la tua persona; e non dire davanti al messaggero di Dio: ‘È stato uno sbaglio’. Perché Iddio s’adirerebbe egli per le tue parole, e distruggerebbe l’opera delle tue mani?” — Eccl. 5:2, 4-6.
23. Quali sono i fatti relativi al battesimo cristiano come cerimonia di ordinazione?
23 La società del nuovo mondo è cara al cuore del dedicato popolo di Dio e i suoi membri s’impegnano di associarsi ad essa intimamente, partecipando alla sua attività e sostenendola in ogni modo con lealtà e amore. Il momento del battesimo può quindi essere considerato come quello dell’ordinazione cristiana. Questo atto di ubbidienza che fa seguito a una sincera dedicazione costituisce dinanzi agli uomini la prova della carriera che l’individuo ha scelto ed è in relazione con la sua ordinazione da parte di Dio. La data del battesimo dovrebbe essere così considerata da ognuno. L’atto è autoritario perché viene fatto per comando di Dio. È solenne a causa di ciò che rappresenta. È riconosciuto dalla società del nuovo mondo e dai suoi strumenti, dai testimoni di Geova e dal loro servitore, la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati. A scopo di documentazione, il battesimo o immersione fatto dai testimoni di Geova costituisce una valida cerimonia di ordinazione per i testimoni di Geova la quale ha valore legale. La miglior prova di essere un ministro fedele che un individuo possa avere è la stessa a cui Paolo si riferisce come sue lettere di raccomandazione, cioè, uomini che in seguito ai propri sforzi, a loro volta, si sono dedicati a Geova Dio. — 2 Cor. 3:1-3.
24. (a) In che modo l’adorazione di Geova viene estesa e la società del nuovo mondo edificata? (b) Che cosa dovreste considerare saggiamente?
24 Così si espande l’adorazione di Geova. In tal modo la società del nuovo mondo viene edificata. Voi già prendete parte a questo ministero, oppure potete prendervi parte. Considerate saggiamente il benedetto futuro che vi presenta la Bibbia come una certezza mediante la devozione e la fedeltà al giusto Dio e ai suoi princìpi. Siate saggi. Possa Geova benedirvi mediante Cristo Gesù mentre determinate di servire l’Altissimo. Insieme a voi, servitori fedeli del vero Dio, dedicati e battezzati, noi partecipiamo alla vostra stessa attività di pura adorazione con reciproca gioia.