Parte Terza: Le Assemblee “Regno Trionfante” del 1955

DALLAS, TEXAS, DAL 13 AL 17 LUGLIO 1955

C’ERANO circa 500 fratelli all’uscita dell’aeroporto di Dallas per festeggiare il Presidente della Società ed i suoi due compagni di viaggio, al loro arrivo in aeroplano da Los Angeles, la sera del martedì 12 luglio. Fotografi con macchine da ripresa erano pronti per registrare l’avvenimento, e quella sera stessa la stazione KRLD-TV teletrasmise l’arrivo. Circa trentacinque giornali oltre quelli di Dallas avevano pubblicato annunci della prossima assemblea al Cotton Bowl. Famoso in tutti gli Stati Uniti il Cotton Bowl è il secondo stadio del sud in ordine di grandezza, con 75.347 posti a sedere; e qui testimoni di Geova provenienti da molti Paesi si sarebbero riuniti per cinque giorni durante la quarta assemblea della serie del 1955. Oltre al Cotton Bowl anche il vasto padiglione delle scuderie della vicina Fiera sarebbe stato contemporaneamente adibito per l’assemblea in spagnolo; a questa erano stati invitati tutti i fratelli dei Paesi dell’America latina. Di conseguenza il programma era stato stampato in inglese e in spagnolo.

Prevedendo che nel Cotton Bowl, all’aperto, il cocente sole pomeridiano avrebbe reso il caldo insopportabile, nessun discorso era in programma per il pomeriggio. I pomeriggi erano dedicati al servizio di campo dei congressisti; e le riunioni del Presidente con i servitori di distretto, di circoscrizione e di congregazione, che di solito si tenevano il mattino, erano tenute al coperto nelle prime ore del pomeriggio. Tutte le sessioni dell’assemblea erano previste per la mattina o la sera. Quanto questo fosse opportuno lo si poté apprezzare meglio dopo che la temperatura, nel pomeriggio del primo giorno, fu salita a 38 gradi, per arrivare a 40 gradi il giorno dopo. All’assemblea di Vancouver (C.B.) migliaia di testimoni avevano sfidato freddo e pioggia; qui a Dallas sfidarono il caldo e un improvviso acquazzone. Anche qui l’assemblea ebbe un carattere internazionale, con dieci delegati delle Hawaii e altri fratelli venuti dall’Argentina, India, Alasca, Haiti, Messico, Guatemala, Nicaragua, El Salvador, Cuba e Portorico, oltre a quelli provenienti da quaranta Stati dell’Unione americana.

Grondante di sudore, il Presidente nella mattina rivolse il suo discorso d’apertura a un uditorio di 8.172 persone nel Cotton Bowl. Contemporaneamente lo stesso discorso veniva rivolto in spagnolo dal Vicepresidente a 745 “pecore” di Geova nel padiglione delle scuderie. Si ebbero così 8.917 presenti a queste sessioni simultanee. Invece di diminuire, per la sessione serale il numero dei presenti salì a 10.658. Durante l’ultima mezz’ora, nel padiglione, il Presidente per mezzo di un interprete parlò a 980 persone, rispondendo a determinate domande bibliche e parlando loro estemporaneamente di appropriati argomenti, cosa questa molto apprezzata. Con loro sorpresa e gioia egli presentò il nuovo opuscolo in spagnolo, “Questa Buona Notizia del Regno”.

Intanto la sera stessa lontano, ad est, nella città di New York 500 delegati diretti in Europa erano in procinto di mettersi in viaggio per la città di Quebec, dove dovevano imbarcarsi su due transatlantici prenotati dalla Società Torre di Guardia, Arosa Star e Arosa Kulm. La loro partenza fu festeggiata dai fratelli di New York che dovevano rimanere. Da più direzioni altri fratelli convergevano sulla città di Quebec, e il pomeriggio seguente, giovedì 14 luglio, lo Star e il Kulm cominciarono a scendere il fiume San Lorenzo con a bordo 1.589 gioiosi congressisti diretti all’assemblea internazionale di Londra, in Inghilterra.

A Fort Worth, Texas, quel giovedì mattina due stazioni teletrasmisero alcune delle attività di Dallas. Quella sera un temporale, con lampi e vento, contribuì a rinfrescare un po’ l’aria. Per un po’ il Cotton Bowl fu invaso dal turbine e sulla piattaforma degli oratori fu necessario fissare tutti gli oggetti. Dopo di ciò la temperatura dell’assemblea si mitigò leggermente. I presenti la sera per le sessioni in inglese e spagnolo furono 13.426 e tutti goderono intensamente la festa spirituale. Anche qui l’assemblea richiamò l’attenzione internazionale, in quanto messaggi, telegrammi e cablogrammi continuarono a comunicare saluti e preghiere per l’assemblea dai fratelli dell’America latina e di Paesi lontani, compresi quelli dell’Oriente.

Venerdì mattina al battesimo ci furono ottantasette fratelli di lingua spagnola nel numero totale di 468 immersi. A causa della discriminazione razziale che ancora domina la situazione locale, i trentacinque candidati di origine africana furono battezzati nella piscina di Exline Park, e tutti gli altri in quella di Randall Park. Ma il luogo del battesimo non conta nulla; in qualsiasi posto questo simbolo del battesimo denota la stessa ubbidienza alla volontà divina. Similmente l’assemblea di Dallas fu un’assemblea internazionale, sebbene la differenza di lingua separasse sabato sera i 1.738 partecipanti di lingua spagnola dai 14.341 di lingua inglese riuniti nel vicino Cotton Bowl. Fra i telegrammi ricevuti questo sabato ve n’erano due interessanti: il primo dall’Arosa Kulm ci assicurava che i 795 passeggeri a bordo si ricordavano dell’assemblea di Dallas; il secondo dall’Arosa Star testimoniava che i suoi 794 passeggeri avevano tutti quelli di Dallas, 16.079, nella mente e nel cuore. Le due navi dirette in Inghilterra avevano allora lasciato la costa del Labrador.

Nelle ore tarde di sabato sera cominciò a piovere e domenica mattina il cielo era molto nuvoloso. Quella mattina all’assemblea c’erano sei delegati particolari. A Seagoville, circa 25 chilometri a sudest di Dallas, sei giovani testimoni di Geova erano detenuti presso l’istituto federale di correzione per aver mantenuto la loro integrità a Lui. Fu inoltrata domanda al direttore della prigione perché permettesse che fossero condotti alla vicina assemblea per assistere al programma di domenica mattina. Il direttore ricorse alla Direzione del Dipartimento delle Prigioni di Washington, che diede l’autorizzazione. Così al Cotton Bowl furono riservati otto posti, e il direttore della prigione e una guardia accompagnarono i sei giovani all’assemblea ed occuparono quei posti riservati. Dopo le “osservazioni di chiusura” del Presidente l’intero gruppo fu accompagnato alla mensa dell’assemblea dove fu loro servito un pranzo gratuito. Una ventina di giovani che facevano servizio volontario alla mensa riconobbero il direttore, gli strinsero la mano ed espressero il loro apprezzamento per il modo veramente gentile col quale li aveva trattati quando anche loro si erano trovati a Seagoville. Il direttore ebbe una buona impressione della loro cortesia. Anche gli agenti di guardia alla Fiera furono colpiti dall’insolita cooperazione e pulizia dei congressisti. Un poliziotto confessò di non essersi mai interessato di noi prima. “Voi avete qualche cosa!” aggiunse. Ma il pregiudizio religioso limitò la pubblicità sui giornali a soltanto 1293 centimetri di colonna.

Tra l’altro, mentre l’assemblea era in corso a Dallas, due “Flying Tigers” presero il volo dall’aeroporto di Idlewild nella città di New York, con l’aereo quasi al completo di congressisti che approfittavano delle disposizioni per voli transatlantici anticipati onde essere presenti a Londra (Inghilterra) per l’assemblea della settimana successiva.

Il discorso pubblico su “La conquista del mondo vicina — mediante il Regno di Dio” era fissato per le otto di sera, sia in inglese che in spagnolo. Durante il precedente programma di un’ora e mezza cominciarono ad addensarsi da sudovest minacciosi nuvoloni temporaleschi ricoprendo Dallas. Altre nuvole vi si aggiunsero formando sulla città una massa di nembi neri come la pece, dai quali balenavano lampi. Si può immaginarne l’effetto sulle migliaia di persone che avrebbero desiderato ascoltare il discorso pubblico nello scoperto Cotton Bowl. Quindi solo 14.825 persone assistettero al discorso del Presidente nel Bowl, e 1508 allo stesso discorso in spagnolo tenuto dal Vicepresidente nel padiglione, ossia un totale di 16.409. L’acquazzone si rovesciò appena il Presidente cominciò a parlare sotto la copertura della piattaforma; per fortuna aveva indossato impermeabile e soprascarpe, ma migliaia di persone che gli erano dinanzi nel Bowl si alzarono per cercar riparo nei corridoi sotto le tribune. Tuttavia molti rimasero seduti con ombrelli sotto la pioggia, in piena vista dell’oratore, che compensò la momentanea difficoltà cercando di pronunciare questo discorso già così potente nel miglior modo mai raggiunto. La pioggia che tamburellava sulla lamiera della copertura sulla piattaforma produceva un rumore di sfondo agli altoparlanti, ma il messaggio procedette fino al suo punto culminante e alla distribuzione gratuita dell’opuscolo a questo fedele uditorio. Nel vicino padiglione l’opuscolo, presentato per la prima volta in spagnolo, fece prorompere in un grande applauso che continuò finché l’oratore partì dall’aeroporto col Presidente alla volta di New York. I congressisti cominciarono allora a partire per condividere queste benedizioni con quelli rimasti a casa; e le nove congregazioni di Dallas, con un totale di più di 700 attivi ministri del Regno, dovevano ora raccogliere i frutti dell’ottima impressione prodotta dall’assemblea sugli abitanti della città di Dallas.

(Continua)