BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w57 1/12 pp. 730-731
  • Domande bibliche troppo difficili per ecclesiastici

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Domande bibliche troppo difficili per ecclesiastici
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
  • Vedi anche
  • Fare progresso
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • Un ecclesiastico riconobbe la verità
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
  • Un ecclesiastico ottiene delle risposte
    Testimoni di Geova: storie di vita
  • “Ma noi non possiamo farlo!”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
w57 1/12 pp. 730-731

Domande bibliche troppo difficili per ecclesiastici

CEDENDO all’insistenza di alcuni parenti due donne testimoni di Geova assistettero ad una funzione quaresimale di metà settimana in una chiesa presbiteriana del New Jersey (Stati Uniti). Tuttavia, esse lo fecero solo perché fu loro assicurato che avrebbero avuto opportunità di fare domande mediante speciali moduli, suscitando risposte che avrebbero potuto aiutare a smascherare l’errore.

● Mentre il gruppo entrava in chiesa fu dato a ciascuno un modulo con lo spazio per due domande. Sul podio c’erano tre ecclesiastici, e mentre il ministro invitato, uomo piuttosto giovane rispetto al pastore stabile che aveva predicato per quarant’anni, parlava, queste due testimoni scrissero le loro domande. Al termine del discorso il ministro ospitante chiese all’usciere di raccogliere i questionari. Poiché le sole che fino ad allora avessero scritto le loro domande erano le due testimoni, le loro domande furono usate subito.

● La prima era: “In base alla definizione della trinità che dichiara che il Padre, il Figlio e lo spirito santo sono tutti uguali in potenza, sostanza ed eternità, come mai anche nei cieli il Figlio è sottoposto al Padre? — 1 Cor. 11:3; 15:28, ecc”.

● Il ministro ospitante lesse la domanda e mentre leggeva il suo viso si fece di tutti i colori. L’invitato avanzò lentamente a testa china, pensando fortemente e con le mani intrecciate dietro la schiena. Poi scrollò le spalle, alzò le mani con un gesto di imbarazzo e con una timida smorfia disse: “Dunque, questa è una domanda molto profonda e sono sicuro che chi l’ha fatta non sarà soddisfatto di questa risposta — ci vorrebbe circa un’ora per rispondervi appieno — e cioè che la trinità è un mistero divino e non ci si aspetta che la comprendiamo”. Con questo si sedette.

● Fu quindi letta la seconda domanda: “Perché siamo indotti a credere che immediatamente dopo la morte andiamo in cielo o all’inferno, quando, come Cristiani, la nostra fede è interamente basata sulla risurrezione, che la Bibbia ci dice non avrà luogo fin dopo la fine del mondo, allorché Cristo risusciterà tutti quelli che sono nella sua memoria?”

● Di nuovo il ministro invitato ripeté il suo gesto d’imbarazzo e l’uditorio, come pure i due ministri sul podio, sorrisero. Infine disse: “Questa sera ci sono domande molto difficili”, e tutti si misero a ridere. Egli ripeté quindi che ci sarebbe voluto troppo tempo per rispondere a questa domanda e che poi non avrebbe soddisfatto il richiedente. Se qualcuno voleva parlargli dopo la funzione avrebbe potuto farlo, ma si doveva tener presente che dopo ci sarebbe stata un’adunanza dei nuovi membri. Egli concluse con queste parole: “Non dobbiamo però preoccuparci dell’avvenire, dobbiamo cercare di vivere oggi una vita onesta”.

● La domanda seguente chiedeva perché le religioni “cristiane” facessero tanto uso della croce malgrado la sua origine pagana. Per la terza volta l’uditorio vide questo ministro, scuotendo anche questa volta la testa, ammettere che la domanda biblica era troppo difficile per lui. Egli affermò comunque che c’erano diversi tipi di croci, mostrandole con le mani, e aggiunse che la provenienza della croce non aveva alcuna importanza.

● Ed ecco la quarta ed ultima domanda fatta dalle testimoni: “In considerazione di 1 Corinzi 1:10, dove Paolo dice che i Cristiani non dovrebbero esser divisi fra loro e che dovrebbero parlare tutti in uno stesso modo, come mai ci sono tante religioni diverse che professano tutte di essere cristiane?”

● Questa volta il ministro ospitante che aveva letto le domande decise di rispondere. Spiegò che quando aveva cominciato a fare il ministro c’erano circa ventisette diversi gruppi presbiteriani, ma ora a causa della lotta per l’unità, ce n’erano solo otto, e in pochi mesi ci si aspettava che fossero solo sette. Egli ammise che la disunione dei Protestanti era una vergogna, ma aggiunse che essi facevano ogni sforzo verso l’unità.

● A questo punto venivano presentati una ventina di altri questionari, ma non c’era più tempo per le domande. Alla conclusione, il ministro ospitante ringraziò il ministro invitato e gli disse: “Sono molto lieto di non aver dovuto rispondere io a queste domande stasera!” La gente uscì pensierosa, ma le testimoni si rallegravano in silenzio.

● Veramente gli ecclesiastici della Cristianità corrispondono oggi ai capi religiosi dei giorni d’Isaia, dei quali fu scritto: “Tutte le visioni profetiche sono divenute per voi come le parole d’uno scritto sigillato che si desse a uno che sa leggere dicendogli: ‘Ti prego, leggi questo!’ il quale risponderebbe: ‘Non posso perch’è sigillato!’” — Isa. 29:11.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi