Come i testimoni di Geova considerano il loro ministero
“Voi siete’ . . . un popolo di speciale possesso, affinché dichiariate ovunque l’eccellenza’ di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. — 1 Piet. 2:9, NM.
1. Come considerano i testimoni di Geova il loro ministero? Perché?
I TESTIMONI di Geova prendono la loro attività di ministero molto sul serio. S’interessano vivamente in essa, e questo è giusto, perché Geova s’interessa vivamente nell’attività di ministero del suo popolo. Egli ha comandato che il ministero sia compiuto in tempo favorevole e in tempo difficoltoso affinché il suo nome e i suoi propositi siano proclamati e divulgati in tutta la terra. (2 Tim. 4:2; Sal. 83:18, Co) E come sarà fatto questo? Dovranno forse le pietre gridare per dichiarare la gloria e maestà di Geova? (Luca 19:40) No, mai, poiché i testimoni di Geova apprezzano dovutamente il loro ministero e sono sempre ansiosi di servire fedelmente come Suoi ministri.
2. (a) Qual è lo scopo del ministero? (b) Quale chiamata risuona forte e chiara?
2 Affinché possiamo comprendere quanto è preziosa l’attività di ministero nel cospetto di Geova e possiamo considerarla dovutamente dall’esaltata posizione di Dio egli ci dice in 1 Pietro 2:9 (NM): “Voi siete’ . . . un popolo di speciale possesso, affinché dichiariate ovunque l’eccellenza’ di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. Lo scopo del ministero è dunque quello di riflettere la luce (Matt. 5:16, 17, NM); di dichiarare la buona notizia del regno di Dio per lungo e per largo, affinché chiunque possa invocare il nome di Geova ed essere salvato. (Rom. 10:13, NM) Ai fedeli testimoni in ogni luogo risuona forte e chiara la chiamata: “Giovani e fanciulle, vecchi e bambini! Lodino tutti quanti il nome di Jahveh, perché il nome di lui solo è eccelso, la sua maestà è più su della terra e de’ cieli!” — Sal. 148:12, 13, Luzzi.
3. Come si dovrebbero considerare i voti della dedicazione?
3 Sapendo che servire attivamente come testimone di Geova è questione di vita o di morte, ogni proclamatore del Regno vuol adempiere fedelmente i suoi voti di dedicazione. Nel simbolizzare la sua dedicazione mediante il battesimo in acqua egli non partecipò semplicemente ad una bella cerimonia. Ma fece un patto per servire Geova come suo ministro. In cuor suo egli disse, come Gesù: “Dio mio, io prendo piacere a far la tua volontà, e la tua legge è dentro al mio cuore”. (Sal. 40:8) Facendo il passo della dedicazione si diventa testimone per Geova, uno dei testimoni di Geova. (Isa. 43:10-12) Il dedicato ha il privilegio di portare il nome più grande di tutto il mondo, nome di cui è orgoglioso e di cui vuol mostrarsi immancabilmente degno. In Esodo 20:7 (NM) gli viene dato questo consiglio: “Non devi prendere il nome di Geova il tuo Dio in modo indegno”.
4. È testimone di Geova chi non dà testimonianza? Che cosa è necessario?
4 Essere testimone di Geova significa più che dire: ‘Io sono un testimone di Geova’. Compite voi opera di testimonianza? Regolarmente? Tutti quelli che sono fisicamente capaci hanno la responsabilità di predicare pubblicamente e di casa in casa, come fece Gesù, e inoltre di valersi di ogni opportunità di testimoniare agli amici, ai vicini, ecc., mentre gl’infermi hanno il privilegio di testimoniare ai visitatori, scrivere lettere, predicare per telefono, e partecipare in altri modi alla grande opera di testimonianza. Senza eccezione ogni testimone di Geova è consapevole dei suoi obblighi a questo riguardo, come precisa Ezechiele 3:17-21. Se uno non dà testimonianza, non è un testimone di Geova. Chiamarsi testimoni di Geova e poi astenersi dal testimoniare, vale a dire dal ministero, significherebbe prendere il nome di Geova in modo vano o indegno. Non permettete mai che ciò avvenga, e non avverrà se si mantiene il giusto apprezzamento del ministero.
5. Quale domanda è bene chiedersi di tanto in tanto, e come ebbe Paolo il giusto atteggiamento?
5 Di tanto in tanto è bene che ognuno si domandi: “Considero io giustamente il mio ministero e sto forse servendo fedelmente?” L’importanza di far ciò fu messa in risalto da Paolo quando disse: “Faccia ciascuno come ha determinato nel suo cuore, non di mala voglia o per forza, poiché Dio ama un donatore allegro”. (2 Cor. 9:7, NM) Il giusto apprezzamento del ministero permette ad ognuno di servire allegramente e con cuore grato, e di pensare come Paolo, che disse inoltre: “Io sono grato a Cristo Gesù nostro Signore, che mi conferì potenza, perché mi considerò fidato assegnandomi a un ministero”. (1 Tim. 1:12, NM) Notate che il ministero è assegnato a noi! Essendo grati di questo privilegio, tutti quelli che considerano giustamente il ministero predicano gioiosamente la buona notizia del regno di Geova ad ogni opportunità.
6. (a) Si fa forse un favore a Geova predicando? (b) Come possiamo piacere a Geova e ricevere il suo favore?
6 Non si prende mai l’attitudine: “Geova vuole che io predichi, questo lo so; quindi oggi gli farò un favore e parteciperò al ministero”. Questa sarebbe un’attitudine molto sbagliata. Impegnandosi nel ministero non si fa un favore a Geova. Come si potrebbe fare un favore a Geova predicando? Infatti, quale favore potrebbe qualsiasi persona fare a Geova? Dargli vita eterna? No, poiché egli è il grande Dio dell’universo. Egli possiede la vita in se stesso e il potere di dar la vita a chiunque voglia. Dunque, si potrebbe forse creare un paradiso di giustizia e avverare il desiderio del proprio cuore? La risposta inconfutabile è, di nuovo, no. Che cosa dunque si può fare per Geova? Proprio nulla per migliorare lui o la sua posizione. Ma c’è qualche cosa che si può fare per piacergli. Servite lealmente come suo ministro e siate così una fonte di delizia per lui, rallegrando il suo cuore. (Prov. 23:15, 16) A sua volta Geova, come un Padre benevolo e amorevole, potrà favorire i suoi fedeli testimoni con la vita eterna nel suo giusto nuovo mondo e sazierà completamente ogni giusto desiderio del cuore.
LA PARTECIPAZIONE AL MINISTERO
7. Perché è importante ‘fare pubblica dichiarazione’, ed è sempre facile disporre di farlo?
7 Tutti quelli che considerano giustamente il ministero s’impegnano di offrir “sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome”. Adempiere ciò fa parte della vera adorazione. (Ebr. 13:15, NM) Disporre di dedicare tempo facendo pubblica dichiarazione non è sempre facile. Come fanno tutti gli altri uomini, noi dobbiamo provvedere alle nostre necessità materiali, pagare a Cesare le cose materiali che sono dovute a Cesare, e inoltre partecipare alle adunanze della congregazione e compiere servizio nel ministero.
8. Come si considera e si adopera dovutamente il tempo disponibile per il servizio di ministero?
8 A volte le circostanze richiedono che si faccia un lavoro secolare per cinque o sei giorni la settimana onde provvedere alle necessità materiali. Un fratello potrebbe desiderare che la situazione fosse diversa, per avere cinque o sei giorni la settimana da dedicare all’importantissimo ministero e poter soddisfare le sue necessità con uno o due giorni di lavoro secolare. Ma non è possibile; e quando gli si chiede di partecipare al ministero nel suo giorno libero, risponde forse egli: “Cosa, uscire nel mio giorno libero? Ma, fratello, non sai che io ho lavorato molto tutta la settimana e ho bisogno di questo giorno per riposarmi?” No, questa non è la risposta dell’uomo che considera giustamente il ministero. Egli vi si dedica lietamente nei giorni liberi, come anche la sera e i giorni festivi, per partecipare più pienamente possibile al ministero. E così dovrebbe essere, poiché i suoi cinque o sei giorni di lavoro secolare sostengono e provvedono soltanto le necessità materiali. Per soddisfare le esigenze spirituali e garantire la vita stessa è necessario avere le benedizioni e il favore di Geova, che derivano dall’essere cooperatori di Dio. — 1 Cor. 3:9, NM.
9. Che cosa deve evitare il ministro?
9 Per partecipare regolarmente al ministero si deve predisporre accuratamente il tempo. Se l’individuo non è desto potrà permettersi di divenir così occupato e aggravato delle faccende e preoccupazioni mondane da aver difficoltà di trovar tempo per il ministero. Questa dev’essere la situazione in cui si trovano alcuni, poiché i rapporti delle congregazioni indicano che vi sono quelli che non partecipano ogni mese al servizio di ministero. Fratelli, è pericoloso trovarsi in tale condizione! Significa venir meno all’adempimento dei vostri voti di dedicazione fatti a Geova. I ministri che considerano giustamente il ministero non si permettono di divenir così occupati o aggravati da non poter partecipare alle adunanze e impegnarsi nel ministero regolarmente, se è veramente loro desiderio, poiché è vero il detto: “Si può sempre trovare il tempo per fare ciò che si vuol veramente fare”.
10. (a) Riesce l’individuo a fare le cose che veramente vuol fare? (b) Perché ciò si dovrebbe verificare specialmente nel ministero?
10 Sì, questo è proprio vero! Per quanto possa essere occupato l’individuo dispone di mangiare tre volte o più al giorno il cibo materiale, che il corpo richiede e che egli riconosce essenziale per sostenersi in vita. E indipendentemente da quanto occupato possa essere un uomo, quando comincia ad essere tardi nella notte o nelle prime ore del mattino egli interrompe ciò che sta facendo e va a letto, riconoscendo il bisogno di sonno per riposare il corpo e la mente e per poter continuare a lavorare il giorno successivo. E prendiamo una coppia di fidanzati o persone innamorate; nonostante quanto siano occupati tutt’e due, non riescono forse sempre a trascorrere un po’ di tempo insieme? Certamente! E così succede col ministero. I proclamatori che considerano giustamente il ministero dispongono di partecipare regolarmente alle attività di ministero indipendentemente dalle circostanze e dalle esigenze che questo vecchio mondo diabolico possa imporre loro, avendo sempre in mente il fatto che il ministero fa parte integrale dell’accettevole adorazione e che oggi, sì oggi, è il tempo opportuno per lodare Geova e aiutare a radunare le altre pecore nella società del nuovo mondo per la loro salvezza ad Armaghedon.
L’OPERA DEL MINISTERO CONTINUO
11, 12. (a) È il servizio continuo un lavoro desiderabile? (b) Che cosa è necessario per essere un ministro pioniere a pieno tempo?
11 Per adempiere i loro voti di dedicazione e consapevoli dell’urgenza dell’opera di testimonianza tutti hanno come loro mèta il ministero continuo di pioniere. Sebbene non sia un servizio facile, è il servizio più piacevole e gioioso in cui impegnarsi prima di Armaghedon. È un grandioso servizio in cui i pionieri regolari dedicano almeno 100 ore al mese alla predicazione e i pionieri speciali un minimo di 150 ore. Nessuno sottovaluti il servizio di pioniere. È un vero atto di fede, un servizio soltanto per uomini e donne maturi che sono disposti a cercare prima gli interessi del Regno nella vita a fare sacrifici per essere piacevoli a Geova. Non si può gareggiare con i propri vicini che desiderano le ultime e migliori attrazioni del vecchio mondo e nello stesso tempo fare il pioniere. C’è posto soltanto per l’uno o per l’altro, non per tutt’e due.
12 Ma con i prezzi così alti come si può ottenere ciò che è indispensabile per vivere e tuttavia fare il pioniere? È necessario prestabilire bene un programma di attività, e inoltre avere la cosa più importante: la fede e la completa fiducia che Geova provvederà le effettive necessità. Gesù ben dichiarò: “Quindi non siate mai ansiosi e non dite: ‘Che cosa mangeremo?’ o, ‘Che cosa berremo?’ o, ‘Che cosa indosseremo?’ Poiché tutte queste son le cose che le nazioni ansiosamente perseguono. Poiché il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose”. (Matt. 6:31, 32, NM) Certamente, Geova farà la sua parte se noi facciamo la nostra.
13. (a) Possono i pionieri di oggi confermare che ‘il Signor provvederà’? (b) Come riescono molti a fare i pionieri?
13 Come prova che si può fare e che oggi viene fatto, notate le migliaia di splendidi esempi di pionieri in tutto il mondo! Coloro che vogliono fare i pionieri e si trattengono per mancanza di un conto in banca per sostenersi per qualche anno nell’opera di pioniere farebbero bene di considerare i seguenti commenti di felici pionieri: “Venti anni fa noi (marito e moglie) cominciammo con pochi dollari. Durante questo tempo non ci è mancata nessuna cosa necessaria. Noi ci mettiamo all’opera con impegno e il Signore provvede”. Un altro scrisse: “Come Davide, io posso dire: ‘Sono stato giovane e son anche divenuto vecchio’ ma il Signore ha sempre provveduto ai miei bisogni”. Sì, quelli che veramente vogliono fare i pionieri hanno diverse possibilità. Un lavoro secolare a tempo limitato, il prudente uso dei fondi disponibili, la cooperazione dei membri di una famiglia per assistere uno o più di loro a fare il pioniere, pensioni e molti altri mezzi rendono l’opera di pioniere accessibile ai ministri diligenti e operosi.
14. Perché ogni proclamatore dovrebbe considerare seriamente l’opera di pioniere?
14 Non rinunciate a questo privilegio se siete scritturalmente liberi di essere pionieri. Vi è un urgente bisogno ora di un maggior numero di operai a pieno tempo, poiché ‘la messe è matura ma gli operai son pochi’. Se voi potete disporre di fare il pioniere e siete idoneo, l’opera di pioniere dunque è il servizio che dovreste fare. Beati veramente sono i maturi e dedicati uomini e donne che hanno una chiara visione della situazione e dispongono le loro attività onde intraprendere l’opera di pioniere e perseverare in essa.
15. Quale provvedimento è stato preso affinché tutti possano fare i pionieri almeno per un po’ di tempo ogni anno?
15 Ma cosa dire di quelli che hanno obblighi familiari che richiedono tempo e attenzione a tal punto che non sia possibile fare il pioniere? Affinché tutti questi, come pure giovani ministri nell’età della scuola, donne di casa, operai stagionali ed altri, possano godere almeno limitati privilegi di pioniere, la Società ha stabilito il servizio di pioniere temporaneo durante le vacanze. Si può intraprendere questo servizio per un periodo di uno, due o più mesi. E per quelli che hanno una vacanza di solo due settimane c’è la possibilità di essere pionieri temporanei durante quel periodo. Ciò significa che ogni dedicato testimone ha l’opportunità di godere almeno per qualche tempo durante l’anno questo beato servizio di pioniere. Lo fate voi?
16. Quale dovrebbe essere la mèta dei giovani ministri?
16 Molti giovani ministri nell’età della scuola fanno i pionieri temporanei ogni anno durante le vacanze estive finché non finiscano la scuola, e poi intraprendono il regolare servizio di pioniere. Alcuni sono ora nel servizio della Bethel’ diplomati di Galaad nel servizio missionario, servitori di circoscrizione e di distretto e in altri incarichi di responsabilità nella società del nuovo mondo.
L’USO DEI TALENTI E DELLE CAPACITÀ
17. Come si sono sentiti alcuni riguardo alle loro capacità di ministero?
17 Sia giovani che vecchi di età o di anni nella verità tutti dovrebbero desiderare sviluppare le proprie capacità di ministri. Parlando di capacità, a volte alcuni hanno detto: “Io vorrei compiere il ministero, ma le mie capacità sono così limitate. Ora se solo avessi le capacità del fratello o della sorella tale dei tali. Essi possono parlare continuamente, e come è meraviglioso il modo in cui le verità e spiegazioni scritturali fluiscono dalla loro bocca”. E come divenne così capace il fratello o la sorella? Nacque forse con tale capacità? No! Egli studiò diligentemente, partecipò regolarmente alle adunanze e mise in pratica le cose apprese nel servizio di campo per divenire un ministro ben capace.
18, 19. Si può sviluppare la capacità? Datene esempi.
18 Nessun proclamatore dovrebbe guardare un altro e dire: “Se io avessi la tua capacità di ministro, farei così e così”. Geova Dio non giudicherà nessun individuo secondo la capacità del suo fratello o della sua sorella. Egli vuole che ognuno adoperi la capacità che possiede, e che la sviluppi. La parabola dei talenti dimostra che le capacità si possono accrescere. (Matt. 25:14-28) Ai servitori che adoperarono i loro talenti ne furono dati altri, mentre il servitore che non fece uso del suo talento lo perdette. Così avviene nel ministero. Geova darà un numero sempre maggiore di talenti a quelli che li adoperano. Ciò si è verificato ripetutamente, poiché molti nuovi proclamatori cominciano con limitatissime capacità di ministri. Fratelli si sono iscritti alla scuola di ministero e nel pronunciare il loro primo discorso di esercitazione hanno avuto molte difficoltà. Non fu facile, ma essi continuarono ad applicarsi con dovuto impegno, cercando sempre di migliorare, ed entro poco tempo divennero capaci oratori, in grado di presiedere alla congregazione e pronunciare edificanti discorsi di un’ora come anche adempiere altri privilegi del ministero.
19 Fra noi molti, vedendo la necessità di essere ministri, hanno detto in modo categorico: “Capisco che è giusto e che dovrei fare l’opera di ministero, ma non credo di poter mai andare da solo di casa in casa, o fare visite ulteriori o condurre studi biblici a domicilio”. Oggi siamo felici di essere capaci ministri di casa in casa, in grado di testimoniare efficacemente per Geova perché abbiamo usato i nostri limitati talenti e capacità e abbiamo pregato Geova per averne altri! Quindi, giovani e vecchi di età e di anni nella verità, continuate ad usare saggiamente le capacità che avete e operate per averne altre. Con le benedizioni di Geova sui vostri sinceri sforzi ‘il vostro progresso sarà manifesto a tutti’ e sarà vostro grande piacere godere privilegi di ministero che una volta non avete mai ritenuti possibili. — 1 Tim. 4:15, NM.
LA PARTECIPAZIONE ALLE ADUNANZE
20. A che scopo servono le adunanze settimanali della congregazione?
20 Per tenersi informati sulle rivelate verità bibliche e per essere ben preparati per il ministero, è necessario partecipare regolarmente alle adunanze della congregazione. Geova sa ciò che è necessario ai suoi servitori perché servano come suoi ministri e provvede l’essenziale mediante la sua organizzazione teocratica e per mezzo delle seguenti adunanze settimanali della congregazione: lo studio Torre di Guardia, l’adunanza di servizio, la scuola di ministero teocratico e lo studio di libro della congregazione. Anche le adunanze pubbliche, quando si possono organizzare, servono come ricca fonte d’informazioni.
21. Abbiamo forse troppe adunanze settimanali? Perché no?
21 Frequentando per le prime volte la Sala del Regno e venendo informati delle nostre molte adunanze settimanali alcuni che precedentemente frequentavano le chiese mondane una volta la settimana, o meno, rispondono: “Assistete voi tutti regolarmente a quattro o cinque adunanze ogni settimana? Sono forse tutte necessarie?” Se vogliamo essere e rimanere spiritualmente forti e sani, l’unica giusta risposta è: Sì. In modo molto esplicito Gesù disse: “L’uomo non deve vivere soltanto di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. (Matt. 4:4, NM) Proprio come è necessario mangiare cibo materiale regolarmente per restare in buona salute e mantenersi forti fisicamente, così è di essenziale importanza alimentarsi regolarmente delle provvisioni spirituali di Geova.
22. Che cosa ci ammonisce di fare Ebrei 10:25? Perché?
22 La partecipazione alle adunanze è così importante che siamo ammoniti in Ebrei 10:25 di non ‘abbandonare la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine’. Chi trascura le adunanze nega a se stesso il cibo spirituale che Geova ha provveduto per il suo benessere. Perciò, quando è l’ora di un’adunanza nella Sala del Regno o dello studio di libro della congregazione, certamente non c’è nulla di più importante che possa aver luogo in qualsiasi parte della terra. Mostrate il vostro apprezzamento e la vostra giusta considerazione del ministero partecipando regolarmente a tutte le adunanze.
23. Quale privilegio e responsabilità hanno i regolari partecipanti alle adunanze verso gli altri?
23 Oltre a partecipare a tutte le adunanze della congregazione regolarmente, dobbiamo incoraggiare altri a fare altrettanto. Ciò che è necessario a noi per mantenerci in buona salute spirituale è necessario agli altri. In tal modo, incoraggiatevi amorevolmente l’un l’altro ad andare alle adunanze e “tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. È privilegio e responsabilità dei maturi e regolari partecipanti alle adunanze incoraggiare e assistere i loro conservi a partecipare regolarmente e tutte le adunanze della congregazione. I servitori e i proclamatori dovrebbero sempre essere desti nel notare quelli che sono assenti dalle adunanze e dimostrar loro amore e interessamento fraterno visitandoli per incoraggiarli e aiutarli ad assistervi.
24. Menzionate vari vantaggi derivanti dalla partecipazione alle adunanze.
24 Chi di noi non ha detto o pensato qualche volta: “Io so che dovrei andare all’adunanza, ma sono così stanco, occupato, ecc”.? Eppure abbiamo fatto lo sforzo, siamo andati all’adunanza e come siamo stati felici! Le rallegranti informazioni del nuovo mondo ricevute all’adunanza recano sollievo a quella sensazione di stanchezza e sfinitezza e ci permettono di eliminare dalla mente e dal cuore i problemi e turbamenti del vecchio mondo. Si gode una buona associazione con i fratelli, che è sempre stimolante, e, soprattutto, la soddisfazione e la gioia che derivano dall’ubbidire ai comandi di Dio. Quale meraviglioso tempo di ristoro, sollievo ed edificazione sono le adunanze! Se è possibile non mancate mai ad un’adunanza. È indispensabile per restare in buona salute spirituale e per divenire adeguatamente qualificati per il ministero.
25. Come si possono aiutare le persone di buona volontà a comprendere l’importanza della partecipazione alle adunanze?
25 Le persone di buona volontà dovrebbero essere invitate e incoraggiate a partecipare ad una e a tutte le adunanze della congregazione. Al termine di ciascuno studio biblico settimanale è bene dedicare qualche minuto per parlare dei punti salienti delle adunanze della settimana precedente. Ciò aiuterà le persone ad apprezzare le varie e corrispondenti informazioni disponibili alle adunanze e rendersi conto di quello che stanno perdendo. Più presto cominciano ad assistere alle adunanze nella Sala del Regno, più rapido sarà il loro sviluppo cristiano. Si dovrebbe far loro sentire che sono benvenute a tutte le adunanze e anche sapere che i testimoni di Geova non s’interessano del loro portafoglio, ma di aiutarle ad apprendere le verità della Bibbia e percorrere la via che conduce alla vita nel nuovo mondo di Dio. — Giov. 17:3.
L’OPERA DI MINISTERO A FAVORE DI ALTRI
26. Quali persone soltanto sopravvivranno ad Armaghedon, e che cosa devono ora fare?
26 Lo scopo del ministero è quello di partecipare alla rivendicazione del nome di Geova, di trovare e cibare le altre pecore e di mostrarsi fedeli testimoni di Geova. La mira o la mèta dei testimoni di Geova non è di convertire questo vecchio mondo. Ciò non sarà mai fatto, poiché è chiaramente affermato in Matteo 24:38, 39 che la maggior parte degli abitanti di questo mondo, come ai giorni di Noè, sarà distrutta nell’imminente battaglia di Armaghedon. Mentre il mondo nel suo insieme è contento di mangiare, bere e divertirsi, vi sono quelli che gemono e sospirano a causa delle condizioni esistenti. Sono questi che devono essere trovati e assistiti mentre c’è ancora tempo. Tutti quelli che sperano di sopravvivere alla grande guerra di Armaghedon, che si avvicina rapidamente, devono prestar attenzione e ubbidire al consiglio di Geova: “Cercate Geova, voi tutti, umili della terra, che avete praticato le sue prescrizioni! Cercate la giustizia, cercate l’umiltà! Forse, sarete messi al coperto nel giorno dell’ira di Geova”. — Sof. 2:3, VR e SA.
27. Quanto è importante oggi il ministero, e perché date questa risposta?
27 Ora è il tempo accettevole per radunare le persone umili e mansuete e aiutarle ad essere saldi, incrollabili lodatori di Dio. (2 Cor. 6:2; 1 Cor. 15:58) Con vero amore del prossimo e completo altruismo dobbiamo cercare e creare le opportunità per fare l’opera di ministero. È l’opera più importante sulla terra fino ad Armaghedon, una questione di vita o di morte per noi e per quelli ai quali predichiamo.
28. Che cosa non possiamo fare?
28 La sera e la fine della settimana, siamo naturalmente stanchi a causa del lavoro secolare ed altre attività. Sarebbe così facile starsene seduti a casa e compiacersi pensando come è bello che altri siano fedelmente impegnati nel ministero e al servizio delle pecore. Ma non vogliamo né possiamo permettere questo. “Guai a me se non predico” è il nostro monito scritturale. Gesù era pronto a dare la sua vita per le pecore. Come suoi leali seguaci noi siamo pronti e desiderosi di fare tutto il possibile per aiutare altri e quindi sacrificare desideri e piaceri personali la sera, la fine della settimana e in altri momenti per predicare. Per questa ragione sia che il tempo sia bello o brutto, o ci stia dinanzi un gran numero di difficoltà, tuttavia noi andiamo nel ministero di casa in casa, tenendo studi biblici e aiutando in altri modi le persone di cuor onesto.
29. Perché è assegnato il territorio?
29 La disposizione per predicare dovutamente a tutti non è presa alla leggera. Niente affatto! L’opera di ministero dei testimoni di Geova è ben organizzata. Ciascuna delle 16.240 congregazioni in tutto il mondo, come anche molti missionari e pionieri regolari e speciali in territori isolati, ricevono dalla Società l’assegnazione di un preciso territorio da servire. Essi hanno la responsabilità di predicare a tutte le persone che abitano nel territorio assegnato.
30. (a) Perché i testimoni di Geova predicano di casa in casa? (b) Date le ragioni per cui il territorio è percorso ripetutamente.
30 Il modo più efficace per svolgere il ministero è il metodo scritturale di visitare le persone nelle loro case. Questo era il modo in cui Gesù insegnò a predicare ai suoi seguaci; il modo seguito da Paolo, che afferma: “Io non mi ritrassi dall’esporvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’istruirvi pubblicamente e di casa in casa”. (Atti 20:20, NM; Matt. 10:5, 11-13) Quando si torna a rivisitare le case in un certo territorio a volte le persone di casa rispondono: “Siete ritornati? Un testimone di Geova è già venuto qui non molto tempo fa”. Nessuno lo sa meglio di noi che c’impegnamo di proposito a percorrere il nostro territorio ripetutamente e metodicamente. Ma perché, alcuni domandano, non percorrete il territorio una volta e poi smettete? Per il semplice fatto che fra una visita e l’altra le condizioni o le circostanze in cui si trova una persona potrebbero cambiare oppure qualche cosa precedentemente menzionata alla persona avrebbe potuto cambiare il suo modo di pensare al punto che coloro che furono una volta contrari, occupati o indifferenti sono ora pronti, inclini e desiderosi di ascoltare il messaggio del Regno. Quasi tutti quelli che sono oggi ministri attivi furono indifferenti quando furono visitati per la prima volta. Sono felicissimi che il territorio sia stato percorso ripetutamente e, a loro volta, sono contenti di percorrere ripetutamente il territorio loro assegnato in cerca delle altre pecore.
31. Quali sono i vantaggi derivanti dal pronunciare sermoni biblici e dal variarli di tanto in tanto?
31 Alcuni che non sono ben informati sul nostro ministero hanno domandato: “Non vi stancate di ritornare alle stesse case e dire la stessa cosa?” Le case sono rivisitate, sì, ma non si pronunciano le stesse parole. Prima di prender parte al ministero i testimoni preparano interessanti sermoni da tre ad otto minuti e i nuovi sermoni vengono pronunciati almeno ogni volta che il territorio viene rivisitato. Essendo così ben preparati, è un piacere per essi partecipare al ministero. Si recano alla porta e mentre sentono avvicinarsi la persona di casa la loro mente non è agitata da pensieri come: “Che cosa dirò? Come comincerò?” No, con fiducia il ministro preparato pronuncia il messaggio biblico che ha stabilito di pronunciare e al termine del sermone chi l’ascolta non si chiede perché un testimone di Geova sia venuto a visitarlo. Il coerente sermone biblico gli permette di comprendere e apprezzare lo scopo della visita, e di trarne profitto. Tutti i ministri dovutamente preparati pronunciano ora sermoni biblici da tre ad otto minuti nella testimonianza regolare e sono ben consapevoli della loro efficacia.
32. Come si può innegabilmente dimostrare che “non siamo venditori ambulanti della parola di Dio”, sebbene offriamo pubblicazioni bibliche dietro una piccola contribuzione?
32 Per aiutare le persone interessate ad apprendere le verità bibliche, vengono loro offerti dietro una piccola contribuzione sermoni stampati in forma di libri per lo studio biblico, le riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! e vari opuscoli. Le contribuzioni ricevute non fanno che aiutare a coprire le spese di stampa e distribuzione. Se qualche persona non è in grado di contribuire e desidera sinceramente i sermoni biblici, li riceverà gratuitamente dal ministro, il quale li pagherà egli stesso. Tutti questi punti dimostrano innegabilmente che i testimoni di Geova non sono “venditori ambulanti della parola di Dio come lo sono molti, ma parliamo mossi da sincerità, sì, come mandati da Dio”. (2 Cor. 2:17, NM) I sermoni stampati permettono alle persone di studiare con comodo.
33. Perché fare visite ulteriori? In che modo si dovrebbero preparare i proclamatori?
33 Lo scopo del ministero non è limitato alla diffusione di pubblicazioni per lo studio biblico fra le persone interessate. Per eseguire pienamente le istruzioni di Gesù di trovare e quindi cibare le altre pecore è necessario più di questo. Oltre a dedicare molte ore per cercare le persone interessate, si devono fare visite ulteriori per nutrire veramente le pecore. Tutti i testimoni di Geova che considerano giustamente il ministero sono felici di fare visite ulteriori alle persone che si sono mostrate interessate nel messaggio della Bibbia. Ritornando ben preparati con sermoni biblici da dieci a quindici minuti su soggetti interessanti per le persone visitate essi le aiutano a vedere la necessità di un personale studio biblico a domicilio. I ministri desti cominciano studi biblici a domicilio il più presto possibile.
34. Qual è il valore degli studi biblici a domicilio, e perché molti ancora non li conducono?
34 Tenete voi almeno uno studio biblico a domicilio ogni settimana come proclamatore di congregazione e parecchi come pioniere o missionario? Ognuno dovrebbe farlo, eppure i rapporti indicano che molti ministri capaci non lo fanno. Infatti, nel maggior numero delle congregazioni soltanto il 15 o 20 per cento dei proclamatori conduce tali importantissimi studi biblici. Perché non di più? È forse perché molti non hanno la capacità? No, non per questo, poiché tutti i testimoni di Geova sono capaci di condurre studi. Veramente alcuni sembrano voler evitare gli studi biblici a domicilio per non essere legati dalla responsabilità. Questa attitudine non è giusta. Non siamo venuti quasi tutti alla conoscenza della verità per mezzo dello studio biblico a domicilio che qualcuno ha tenuto con noi? Sì! Ecco dunque il loro valore. Essi sono essenziali per pascere veramente le pecore del Signore.
35, 36. Quale giusta attitudine si deve avere? Perché è scritturale?
35 Ogni dedicato testimone conduca quindi almeno uno studio biblico a domicilio regolarmente, avendo verso le future altre pecore questa attitudine scritturale: “Essendo pieni d’affetto per voi, prendevamo piacere nel farvi parte non solo della Buona Novella, ma pur delle nostre anime, perché ci eravate diventati cari. Ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica ed il nostro travaglio; lavorando notte e giorno . . . vi predicammo la Buona Novella di Dio”. — 1 Tess. 2:8, 9, Co, nota in calce.
36 Considerando giustamente il ministero, il ministro non è soltanto disposto ma desideroso di condurre studi biblici a domicilio ogni volta che è possibile farlo. Egli ricorda che lo scopo del suo ministero è di portar frutto e che gli studi biblici a domicilio sono il mezzo. Partecipino tutti i fedeli testimoni di Geova al servizio di visite ulteriori e di studi biblici a domicilio come anche al ministero di casa in casa, all’opera con le riviste e ad altre attività del servizio del Regno affinché siano ‘ben equilibrati, compiendo interamente il loro ministero’ — 2 Tim. 4:5, NM.
L’ADDESTRAMENTO DEI NUOVI MINISTRI
37. Che cosa desidera fare l’individuo man mano che conosce Geova e i suoi propositi?
37 Man mano che le persone di buona volontà traggono profitto dalla disposizione dello studio biblico a domicilio e partecipano alle adunanze della congregazione pervengono ad un’accurata conoscenza dei grandiosi e gloriosi propositi di Geova. Nutrono amore per essi e vogliono partecipare alla lode del nome di Geova e aiutare ancora altre persone a conoscere la via della vita. Diventa come un fuoco nelle ossa di tali persone; esse devono e vogliono unirsi ai ranghi dei felici ministri.
38. Come si diventa oggi un ministro in armonia con il modo in cui Gesù addestrò altri?
38 Come si diventa idonei per il ministero? È forse necessario frequentare un seminario o una scuola speciale per essere addestrati? Gesù non mandò i suoi seguaci alle scuole teologiche dei suoi giorni. Piuttosto, egli li addestrò conducendoli con lui nel ministero di campo, insegnando loro ciò che dovevano fare e mandandoli ad ammaestrare e a fare discepoli altre persone. (Matt. 28:19, 20, NM) Questo metodo scritturale è oggi seguito dai testimoni di Geova in tutto il mondo.
39. (a) Quali sono le disposizioni di ogni congregazione per addestrare i nuovi ministri? (b) Come considerano la loro assegnazione i conservi nell’opera?
39 In ogni congregazione sono prese disposizioni per addestrare e aiutare i nuovi a divenire adeguatamente qualificati per il ministero. I maturi e capaci ministri vengono assegnati dal servitore di circoscrizione, e fra una sua visita e l’altra dal servitore di congregazione, perché addestrino e assistano i nuovi ed altri bisognosi d’aiuto a divenire ministri ben qualificati nell’opera di casa in casa, a fare visite ulteriori alle persone interessate, ad iniziare e condurre studi biblici a domicilio, preparare e pronunciare appropriati sermoni e in altri modi divenire ministri capaci. I due proclamatori che lavorano insieme, chiamati conservi teocratici, stabiliscono un programma che permette loro di partecipare a tutte le attività del ministero il più spesso possibile. Il ministro più maturo prende l’iniziativa e offre sempre a colui che impara consigli profittevoli e gentili. Man mano che progredisce, il ministro che viene ammaestrato accresce la sua attività finché è in grado di pronunciare sermoni da solo e compiere efficacemente l’opera di ministero di casa in casa, fare visite ulteriori e tenere studi biblici. Quindi anch’egli è in grado di aiutare un altro. Ogni conservo teocratico prende seriamente la sua assegnazione, rendendosi conto che è un incarico teocratico. Colui che è più capace considera un privilegio assistere quello che ha avuto l’incarico di aiutare a divenire un valente testimone di Geova, e colui che viene addestrato apprezza il programma di addestramento come amorevole provvedimento da parte dell’organizzazione teocratica di Geova per assisterlo a divenire un ministro ben capace, in grado di dichiarare ovunque l’eccellenza di Geova, che gli ha dato l’incarico di predicare. — Efes. 4:11-14.
40. Quale conclusione si trae da questo studio, e che cosa sarà successivamente considerato?
40 Come si può comprendere da questo articolo, i testimoni di Geova veramente prendono sul serio il loro ministero. Vi sono intensamente interessati, rendendosi conto che è una parte molto vitale della vera adorazione. (Matt. 7:21) Avendo considerato come i testimoni di Geova predispongono le loro attività per compiere l’opera di ministero e come lo valutano, nel successivo articolo vedremo come i sorveglianti diventano idonei per le responsabilità nella congregazione e come considerano i loro incarichi nel ministero.