Domande dai lettori
◆ Accludo un articolo intitolato “Vandali zelanti” tratto dall’edizione del dicembre 1956 della rivista Nature. È questo un metodo appropriato per rendere testimonianza alla verità? — C. T., Stati Uniti.
L’articolo della rivista presenta delle fotografie di due roccie che si trovano nel Parco Nazionale Olimpico dello Stato di Washington. Su una di esse è scritto in lettere bianche alte sessanta centimetri: “Esodo 6:3: Il nome dell’Onnipotente Dio è GEOVA”. Sull’altra è dipinto: “SALMO 83:18: Affinché gli uomini sappiano che Tu, il cui nome solo è GEOVA, sei l’altissimo sopra tutta la terra”. L’articolo commenta: “È da mettere estremamente in dubbio che i funzionari responsabili della confessione religiosa di cui questo trasgressore fa parte autorizzerebbero la pratica di usare i parchi nazionali a tali scopi”. Esso aggiunge questa osservazione sull’effetto degli scritti: “Essi sorprendono alcuni spettatori e ne disgustano la maggior parte”.
No, questo non è un appropriato modo di testimoniare, e nessun maturo testimone di Geova adopererebbe tali metodi che deturpano i luoghi pubblici e suscitano ostilità invece di buona volontà. Sia la Bibbia che la Società pongono in rilievo la predicazione mediante le visite di casa in casa, la testimonianza nelle strade e gli studi biblici a domicilio, dove il proclamatore della verità adopera la Bibbia, le pubblicazioni bibliche e le sue stesse parole. A modo loro i cieli e la terra recano testimonianza al Creatore, Geova, riflettendo la sua maestà, potenza e grandezza, come la Bibbia ci dice. (Sal. 19:1-6; Rom. 1:20) Anche le creature umane hanno modi di riflettere la lode di Geova, e questi sono esposti nella Bibbia. Deturpare l’ambiente e degradare il messaggio dinanzi agli altri non sono modi approvati dalla Bibbia.
A proposito, la rivista Svegliatevi! della Società ha pubblicato un articolo nell’edizione dell’8 febbraio 1957 intitolato “Impedite che i parchi divengano luridi sobborghi” in cui si deplora la mancanza di apprezzamento per i parchi nazionali.