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  • I parenti di Gesù

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  • I parenti di Gesù
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
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  • SALOME, GIACOMO E GIOVANNI
  • LA FAMIGLIA DELL’‘ALTRA MARIA’
  • FRATELLI E SORELLE DI GESÙ
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
w59 1/6 pp. 332-335

I parenti di Gesù (Seconda Parte)

CONTINUANDO lo studio circa gli zelanti parenti di Gesù pubblicato nella Torre di Guardia del 15 aprile, sarà di considerevole aiuto lo schema pubblicato con quest’articolo. Questo riguarda le due tribù d’Israele importanti da un punto di vista teocratico, Levi e Giuda. Nello schema, a sinistra vi sono le genealogie che riguardano la tribù di Levi in relazione a Gesù, e a destra la tribù di Giuda. La principale famiglia patriarcale o la più importante suddivisione della tribù di Levi, era la casa di Aronne, da cui discendevano tutti i sommi sacerdoti e gli assistenti sacerdoti d’Israele. Dalle altre famiglie di Leviti provenivano ministri inferiori o aiutanti nell’organizzazione del tempio. Similmente nella tribù di Giuda, la famiglia patriarcale più importante era quella della casa reale di Davide, dalla quale passava la linea o dinastia dei re.

I nomi contenuti nell’ultima riga dello schema si riferiscono alla generazione contemporanea a Gesù. La seconda riga dal basso riguarda la generazione della madre di Gesù, Maria, e di Giuseppe, mentre i nomi a metà si riferiscono alla generazione del nonno di Gesù, Eli. La parte sinistra illustra la parentela di Gesù con Giovanni Battista, già menzionata nell’articolo precedente. Notate che Maria, madre di Gesù, apparteneva alla casa reale di Davide da parte di Eli, suo padre, che aveva sposato Anna (secondo la tradizione si dice che questo sia il nome della madre di Maria) una Levita. La sorella di Anna, a sua volta, sposò il padre di Elisabetta, della casa di Aronne. La loro figlia Elisabetta era quindi una vera discendente della casa di Aronne, e quando sposò Zaccaria, anch’egli della casa di Aronne, il loro figlio Giovanni Battista era della casa sacerdotale di Aronne sia da parte di padre che da parte di madre. Dallo schema si può chiaramente osservare che nella loro generazione Elisabetta e Maria erano cugine di primo grado. Ed anche, che, nella generazione successiva, Giovanni Battista e Gesù erano cugini di secondo grado.

Seguendo la genealogia di Gesù, lo schema indica che Maria era sua madre carnale, benché Geova stesso continuasse ad essere suo Padre, avendone disposto la concezione umana mediante l’intervento miracoloso dello spirito santo in modo da trasferire Suo Figlio dalla preumana esistenza celeste a quella di un uomo di carne. Questo permise a Gesù di essere chiamato “Figlio di Dio” e “Figlio dell’uomo”. Poiché il padre di Maria era Eli della casa di Davide, mediante Natan figlio di Davide, Gesù ricevette il diritto naturale al trono di Davide mediante Maria. Tuttavia, come è stato dimostrato nell’articolo precedente, poiché Giuseppe adottò legalmente Gesù come suo primogenito, Gesù acquistò ulteriormente il diritto legale al trono, poiché Giacobbe, padre di Giuseppe, era un diretto discendente reale del re Davide, mediante Salomone e tutti i re di Giuda.

SALOME, GIACOMO E GIOVANNI

Questo ci porta ora ad un’altra famiglia molto interessante che fu in stretta parentela con Gesù e unita a lui nella prima divulgazione del Cristianesimo. È alla famiglia del mastro pescatore Zebedeo della Galilea che ci riferiamo. Zebedeo sposò Salome della casa di Davide, sorella carnale di Maria, madre di Gesù.a Essi ebbero due figli, Giacomo, che di solito viene menzionato per primo perché probabilmente era il maggiore, e Giovanni. Questi due fratelli erano quindi discendenti di Davide come Gesù. Questa parentela rese quindi Zebedeo e Salome rispettivamente zio e zia di Gesù, e i loro figli Giacomo e Giovanni cugini di primo grado di Gesù.

Qualche tempo dopo aver incontrato Giovanni ed Andrea al fiume Giordano, Gesù fece visita a suo zio Zebedeo sul luogo dove aveva la sua industria peschereccia. Qui, in presenza di loro padre, Gesù invitò ufficialmente Giacomo e Giovanni a diventare “pescatori di uomini” a pieno tempo e a lasciare il loro lavoro di pescatori. Zebedeo, essendo evidentemente un uomo di fede, non fece alcuna obiezione. (Matt. 4:21, 22) Anche a Salome, moglie di Zebedeo e zia di Gesù, fu possibile lasciare la sua famiglia per lunghi periodi ed essere una zelante seguace di Gesù nell’attività di predicazione, insieme a molte altre donne che lo seguivano. Questa relazione aiuta a spiegare perché in una certa occasione Salome prese il coraggio di chiedere a suo nipote Gesù un favore speciale. Gesù nominò entrambi i suoi cugini, Giacomo e Giovanni, come apostoli, includendoli fra i dodici. — Matt. 10:2; 20:20-23.

Questo studio dei parenti di Gesù ci aiuta a capire un’altra scena molto commovente che di nuovo dimostra la profondità dell’amore e dell’attenzione di Gesù. Sembra che verso la fine del ministero pubblico di Gesù il suo padre putativo Giuseppe fosse morto. Questo significa che Gesù come figlio maggiore doveva provvedere a Maria, sua madre, ed egli lo fece. Questo fu l’ultimo atto che compì mentre pendeva dal palo di tortura prima di spirare nella morte. Vicino c’erano Maria, sua madre, e la zia Salome, insieme ad altre donne devote. Fra parentesi, Giovanni, che riferisce questo avvenimento, non menziona la propria madre per nome, come per modestia non dà particolare preminenza alla sua famiglia. Non una volta nel suo racconto evangelico egli menziona suo fratello Giacomo o se stesso per nome. Ma Marco, che nomina le donne presenti all’esecuzione, indica la madre di Giovanni col nome di Salome. — Mar. 15:40; 16:1.

Gesù, dal palo, guardando sua madre trafitta da profondo dolore, e notando anche Giovanni, il discepolo che egli amava, che stava lì vicino, grandemente afflitto, disse loro: “Donna, ecco il tuo figlio!” Quindi disse a Giovanni: “Ecco tua madre!” Quante cose dicono queste poche parole circa le tre persone coinvolte in questa tragica fine! La Bibbia dice che da quel momento Giovanni tenne amorevolmente con sé sua zia, Maria, madre di Gesù, nella sua casa di Gerusalemme. Questo episodio è una dimostrazione dell’affetto di Gesù per la donna che altruisticamente offrì se stessa per divenire “l’ancella” di Geova dalla nascita alla morte del più grande uomo che ci sia mai stato sulla terra, di cui ella ebbe il privilegio di essere madre. Ciò caratterizza inoltre l’incessante attenzione di Gesù. Chi avrebbe confortato Maria nella sua disperazione meglio di Salome, sua sorella carnale, che era nella verità come zelante seguace di Gesù e che senza dubbio viveva col suo devoto, intelligente figlio, Giovanni? — Giov. 19:25-27, VR.

LA FAMIGLIA DELL’‘ALTRA MARIA’

Per tradizione, si dice che vi fosse un’altra zelante famiglia teocratica di stretti parenti di Gesù, benché non vi sia alcuna scrittura diretta a sostegno di ciò. È la famiglia dell’‘altra Maria’, donna timorata di Geova che era amica intima di Maria, madre di Gesù, e che seguì Gesù in gran parte del suo ministero terreno. Essa era presente alla morte di Gesù insieme a Maria e Salome. Fu lei che andò con Maria Maddalena per ungere il corpo di Gesù il 16 Nisan, ma invece furono le prime che ebbero il privilegio di parlare con Gesù gloriosamente risorto. (Matt. 27:56, 61; 28:1-10) Questa premurosa seguace di Gesù, Maria, era moglie di un uomo che in aramaico si chiamava Cleofa, nome che in greco si suppone fosse Alfeo.b — Giov. 19:25; Mar. 16:1; Luca 6:15.

L’‘altra Maria’ aveva due figli, Giacomo e Giuseppe. (Mar. 15:40, Ti) Se la tradizione ha ragione nell’asserire che Cleofa era fratello di Giuseppe, padre putativo di Gesù, allora questi due fratelli erano cugini di Gesù. Giacomo, figlio di Maria, conosciuto anche come “Giacomo il Minore” per distinguerlo dall’apostolo Giacomo, figlio di Zebedeo, era un attivissimo discepolo di Gesù. Ebbe l’alto privilegio di essere nominato da Gesù come uno dei suoi dodici apostoli. (Matt. 10:3) Non solo, ma Giacomo aveva pure un figlio molto devoto di nome Giuda che era menzionato fra i “dodici apostoli dell’Agnello”. Questo Giuda, suo figlio, era pure conosciuto come Taddeo, o semplicemente come il “figlio di Giacomo” per distinguerlo da Giuda Iscariota. Questi possibili parenti di Gesù furono costantemente in sua compagnia e si dimostrarono sempre leali e fedeli. — Matt. 10:3; Luca 6:16; Giov. 14:22.

FRATELLI E SORELLE DI GESÙ

La Bibbia afferma chiaramente che Gesù ebbe fratellastri e sorellastre. Il fatto che Gesù è indicato come il primogenito di Maria implica che Maria deve aver avuto altri figli. (Luca 2:7) Inoltre, deve aver avuto questi altri figli da suo marito, Giuseppe, poiché è riferito che Giuseppe ebbe relazioni con lei dopo la nascita di Gesù. (Matt. 1:25) Le due scritture che indicano che Gesù ebbe sorelle, benché queste non siano menzionate per nome, indicano che nella città dove abitavano, Nazaret, tutta la famiglia di fratelli e sorelle era ben conosciuta. (Matt. 13:56; Mar. 6:3) La Bibbia indica i nomi dei fratelli di Gesù, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda. — Matt. 13:55.

Durante il ministero di Gesù, Maria in diverse occasioni portò i suoi figli con sé. Questo permise loro di seguire la carriera pubblica del loro fratello maggiore. (Matt. 12:46; Giov. 2:12) Ma per qualche tempo i suoi fratellastri non ebbero fede, e questo aiuta a spiegare perché Gesù non avesse nominato nessuno della sua immediata famiglia come uno dei dodici apostoli, come aveva fatto con i suoi cugini che erano saldi nella fede. Tuttavia, vi è evidenza che verso la fine del ministero di Gesù i suoi fratelli si destarono spiritualmente. Fra le dieci manifestazioni di Gesù in carne, dopo la sua risurrezione, una fu fatta in particolare ad un certo Giacomo, ma non si può provare che questi fosse il fratellastro di Gesù. — 1 Cor. 15:7.

I fatti sono chiari nel dimostrare che il giorno di Pentecoste del 33 d.C. i fratelli carnali di Gesù e anche la madre si trovavano fra i 120 che furono generati quali figli spirituali, ricevendo il dono dello spirito santo. (Atti 1:14, 15; 2:1-4) Ciò diede ai suoi fratelli la speranza di vivere e governare con Cristo Gesù in cielo facendo parte dei 144.000 eredi del regno. Non si ha notizia che alcuno di loro divenisse infedele. Degli altri quattro fratelli, due ebbero posizioni preminenti nella congregazione primitiva. Giacomo divenne servitore di congregazione della numerosa congregazione di Gerusalemme. Egli servì come eminente membro del corpo direttivo nella sede centrale di Gerusalemme. (Atti 12:17; 15:13; 21:18) Giacomo fu pure ispirato a scrivere il libro della Bibbia che porta il suo nome. Un altro fratello preminente fu Giuda, che fu pure un ispirato scrittore della Bibbia. Il libro di Giuda porta il suo nome poiché egli ne fu lo scrittore. Nessuno di loro ha mai avanzato la pretesa di speciali privilegi per esser stato fratello di Gesù. Invece, si riferiscono umilmente a se stessi come a ‘schiavi di Gesù Cristo’. — Giac. 1:1; Giuda 1:1.

Davvero il primo secolo dell’èra cristiana vide alcuni dei grandi giganti della vera fede in azione. Nel ben preparato programma di Geova egli dispose che il suo amato Figlio fosse circondato da zelanti compagni e protetto da un ambiente familiare ricco di uomini e donne che erano, soprattutto, servitori dell’Altissimo Dio Geova.

[Note in calce]

a The Catholic Encyclopedia, vol. XIII, pag. 403; Dictionary of the Bible di Hastings, vol. IV, pag. 355; Cyclopædia di McClintock e Strong, vol. IX, pag. 258.

b McClintock e Strong, vol. I, pag. 176; vol. II, pag. 384; Westminster Dictionary of the Bible, pag. 380.

[Prospetto a pagina 333]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

PARENTI DI GESÙ

TRIBÙ DI LEVI RIFERIMENTI SCRITTURALI

Casa di Aronne (Sacerdoti)

Padre di Elisabetta Luca 1:5

Zaccaria Luca 1:5, 8

Elisabetta Luca 1:5, 57

Giovanni Battista Luca 1:13, 60

Altre case di Leviti Luca 1:36

Madre di Elisabetta

Anna? (Madre di Maria)

Zebedeo Matt. 26:37; Marco 1:20;

Luca 5:10; Giov. 21:2

Salome Matt. 20:20; 27:56;

Marco 15:40; 16:1;

Giov. 19:25

Giacomo Matt. 4:21; 10:2; 17:1;

Marco 3:17; 10:35;

Luca 6:14; Atti 1:13;

At 12:2

Giovanni Matt. 4:21; 10:2;

Marco 3:17; Luca 6:14;

Atti 1:13; Riv. 1:4

TRIBÙ DI GIUDA

Casa di Davide (Re)

Natan Luca 3:31

Eli Luca 3:23

Maria Matt. 1:16; 13:55;

Marco 6:3; Luca 1:27;

Atti 1:14

Gesù (Figlio di Dio) (Figlio dell’uomo) Matt. 1:25; Luca 1:35;

(Figlio adottivo di Giuseppe) Lu 2:7; 9:22; Luca 4:22

Salomone Matt. 1:7

Giacobbe Matt. 1:16

Giuseppe Matt. 1:16; 2:13;

Luca 2:4; Giov. 6:42

Giacomo Matt. 13:55; Marco 6:3;

Atti 12:17; 15:13; 21:18;

1 Cor. 15:7; Gal. 1:19;

Giac. 1:1; Giuda 1

Giuseppe Matt. 13:55; Marco 6:3

Simone Matt. 13:55; Marco 6:3

Giuda Matt. 13:55; Marco 6:3;

Giuda 1

Sorelle Matt. 13:56; Marco 6:3

Madre di Giuseppe

?

Alfeo (Cleofa) Matt. 10:3; Marco 3:18;

Luca 6:15; Giov. 19:25;

Atti 1:13

Maria Matt. 27:56, 61; 28:1;

Marco 15:40, 47; 16:1;

Luca 24:10; Giov. 19:25

Giacomo (il Minore) (Figlio di Alfeo) Matt. 10:3; 27:56;

Marco 3:18; 15:40;

Luca 6:15; 24:10;

Atti 1:13

moglie

Giuda (Taddeo) Matt. 10:3; Marco 3:18;

(Figlio di Giacomo) Luca 6:16; Giov. 14:22;

Atti 1:13

Iose Matt. 27:56;

Marco 15:40, 47

Altre case di Giuda

[Immagine a pagina 333]

Zebedeo

Salome

Giacomo

Giovanni

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