BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w59 1/12 pp. 733-736
  • Il mio scopo nella vita

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Il mio scopo nella vita
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
  • Vedi anche
  • Lo scopo della mia vita
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
  • Felice è colui il cui Dio è Geova
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2003
  • Lo scopo della mia vita
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
  • Lo scopo della mia vita
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
w59 1/12 pp. 733-736

Il mio scopo nella vita

Narrato da Hermon Woodard

HO AVUTO il privilegio di essere stato allevato nella verità, e il mio più lontano ricordo delle pubblicazioni della Torre di Guardia è la copia fotografica del Fotodramma della Creazione. Ogni volta che mi ammalavo stavo per ore a guardare quelle illustrazioni.

Nel 1916 mia madre accettò la verità quando un testimone di Geova che la visitava (allora chiamato “Studente biblico”) le mostrò che la Bibbia non insegnava l’inferno di fuoco. Durante le prove del 1918 e 1919 credette ad alcune delle menzogne dette contro i direttori della Società e per un po’ di tempo si unì ad alcuni del movimento dello “schiavo malvagio”; ma presto si rese conto che essi non avevano l’approvazione di Geova e riprese l’attività sotto la direttiva della Società. Fu in quel tempo che cominciai a studiare gli Studi sulle Scritture e mi dedicai a Geova. Dall’età di undici a tredici anni lessi tutti e sette i volumi e cercai ed esaminai il significato di tutte le parole. Questo fu un aiuto meraviglioso per i compiti di scuola.

Ero riluttante a svolgere l’opera di casa in casa da solo, ma guidavo la macchina per un gruppo. Ma nel 1933, perseguendo lo scopo della mia vita, cominciai a testimoniare regolarmente da solo.

A quel tempo facevo un lavoro estremamente monotono e faticoso per mezzo del quale provvedevo a mio padre, a mia madre e a me. Sentendomi responsabile nei loro confronti, decisi di imparare un lavoro che mi lasciasse un po’ più di tempo libero, e frequentai una scuola mineraria. Dopo aver ricevuto il diploma andai nell’Arizona e cominciai a lavorare in una miniera. Alla fine della settimana andavo a dare testimonianza, percorrendo molti chilometri con l’automobile per visitare le persone isolate sulle montagne.

In tutto questo periodo avevo il desiderio di fare il pioniere, ma non sapevo come sistemare finanziariamente la mia situazione. Infine mia madre mi disse che non dovevo preoccuparmi per lei, che Geova avrebbe provveduto, e se volevo fare il pioniere ero libero di farlo.

Subito dopo il congresso di Detroit del 1940, a cui partecipai, furono prese disposizioni perché un gruppo di pionieri viaggiassero in tutta l’Arizona, lavorando rapidamente nei luoghi in cui vi era stata persecuzione. Pensai che questo era il momento di cominciare a fare il pioniere. Come al solito Satana cercò di tentarmi e mi furono offerte delle promozioni perché rimanessi nella miniera, ma non avrei potuto sentirmi tranquillo se non mi fossi deciso a intraprendere il servizio; perciò abbandonai il lavoro nella miniera e il 1º settembre 1940 cominciai a fare il pioniere. Allora avevo $ 180 (L. 117.000) e una macchina del 1937. Pensavo che quando li avessi finiti avrei lavorato per guadagnare un po’ di denaro. Insieme ai pionieri miei compagni facemmo economia vivendo con la minima somma di $ 11 (L. 7.150) al mese.

Infine, dopo l’assemblea di St. Louis del 1941, mi rimanevano dodici centesimi. Comprai otto francobolli da un centesimo e mezzo per spedire le lezioni del libro Children e andai in servizio. Quella sera tornai a casa con la benzina nel serbatoio della macchina e circa un dollaro in tasca. Geova aveva provveduto.

Poi iniziammo l’attività di pioniere speciale. Nel primo territorio in cui fummo mandati avemmo tali ostacoli che la Società ci trasferì in un’altra città. Il nostro caso fu deciso dal tribunale senza processo dopo che la Corte Suprema aveva dato la vittoria alla Società. Questo accadde proprio in tempo per permettermi di partecipare alla seconda classe della Scuola di Galaad.

Per sei mesi lavorai negli Stati Uniti meridionali, quindi fui mandato nel territorio di Anchorage, in Alasca, per servire come missionario. Partii da Seattle il 30 settembre 1944 e arrivai in Alasca proprio nel mezzo dell’inverno. Pioveva in ogni porto dove il battello fermava. Avevo l’incarico di visitare tutti gli abbonati alle nostre riviste che avrei potuto trovare durante il mio viaggio, e questo fu molto interessante. Un testimone isolato, un vecchio pioniere, mi accolse, e nel freddo ottobre dormii sul pavimento della sua casa. Non essendo ancora abituato a dormire in un sacco, non lo trovai troppo caldo. A colazione mangiammo patate e carote prese dalla sua cantina. A pranzo e a cena mangiammo le stesse cose, ma volentieri.

Poi io e il mio compagno ci stabilimmo nel nostro territorio, ad Anchorage. Insieme agli amici, che avevano dato un po’ di testimonianza, conducemmo studi biblici di gruppo per tutto l’anno. Trovammo alcuni veramente interessati, ma ben presto dovemmo affrontare un grosso problema che esiste in Alasca, i lavoratori temporanei, e per questo ci fu poco aumento per vari anni.

L’estate successiva andammo a Fairbanks. Un bel gruppetto di persone cominciarono a riunirsi e continuarono a studiare dopo il nostro ritorno ad Anchorage. Poi fummo informati che nel 1946 sarebbe stato tenuto un congresso a Cleveland, e il gruppo di Fairbanks fece i preparativi per andarvi viaggiando in automobile sulla strada d’Alasca. Prendemmo la carrozzeria di un vecchio autobus, l’adattammo ad un autocarro e con questo facemmo tutto il viaggio fino a Cleveland, a Galaad, a New York e il ritorno in Alasca.

Fu circa a quel tempo che la mia salute deperì ed ebbi forti mal di testa, per cui andai nello Stato di Washington per farmi curare. Dopo l’assemblea a Los Angeles del 1947 tornai in Alasca e mi unii al fratello Errichetti, poiché i nostri compagni si erano sposati entrambi. Predicammo in tutti i luoghi fra Ketchikan e Anchorage in cui riuscimmo ad andare fino alla primavera del 1948, allorché avemmo la prima assemblea in Alasca e la visita del fratello Knorr a Juneau.

Allora il fratello Errichetti fu nominato servitore di circoscrizione e io ebbi l’incarico di viaggiare insieme a lui, per lavorare tutti i territori possibili e per visitare le congregazioni.

I missionari della cristianità si sono fatti una cattivissima fama vivendo alle spalle della gente. Il fatto che lavorassimo per guadagnarci il viaggio sui battelli e facessimo lavori occasionali ebbe un buonissimo effetto sulla gente che altrimenti si sarebbe opposta, e il fratello Knorr ci suggerì di continuare a farlo. Siamo riusciti a lavorare così, ed è sorprendente il poco tempo che porta via al servizio. In molte piccole località non potevamo lasciare la città per una settimana o anche per un mese, così avevamo il tempo di fare visite ulteriori e di lavorare per pagarci le spese.

In una miniera isolata mi fermai a parlare con una donna. Varie volte disse quanto avrebbe desiderato che suo marito ascoltasse ciò. Così decidemmo che se egli quella sera non avesse dovuto lavorare sarebbero venuti a prendermi in un’altra miniera che dovevo andare a visitare. Stavo proprio per rinunciare ad aspettarli e per incamminarmi verso il luogo dove avrei potuto trovare una stanza a otto chilometri di distanza quando giunsero. Tornai indietro con loro e parlammo fino alle 9,30, poi mangiammo qualche cosa, dato che non avevo neppure avuto il tempo di cenare. Mi invitarono a rimanere per la notte, e ora ogni volta che vado in quel posto mi fermo da loro, e da quella volta hanno continuato a leggere.

Continuammo a lavorare fra Ketchikan e Fairbanks, quindi nel 1950, dopo l’assemblea di circoscrizione a Juneau, un fratello ci prese a bordo della sua nave da pesca per portarci in un nuovo territorio. Durante questo viaggio fu molto piacevole trovare interessati isolati. Giunti in una baia presi una scialuppa e andai a cercare un uomo che sapevamo vi abitava. Non era a casa, perciò lasciai tre riviste Svegliatevi! vicino alla porta. Due giorni dopo potemmo tornare; quando entrammo, vedemmo le tre riviste Svegliatevi! tutte aperte sul tavolo, ed egli disse: “Sono pronto ad abbonarmi a questa rivista”. Fin d’allora le ha sempre prese.

Poco tempo fa, mentre lavoravo con un proclamatore locale nel territorio di Anchorage, mi presentai in una casa dove la padrona era occupata a lavare. Promettemmo di tornare. Poche sere dopo, mentre tornavo a casa, mi ci fermai. La signora credeva assolutamente nella Bibbia, ma non aveva mai sentito parlare della speranza della vita sulla terra. Quando pronunciai un sermone di otto minuti e le mostrai le scritture, ne fu entusiasta e mi diede cinquanta soldi (L. 325) per avere il libro “Sia Dio riconosciuto verace”. La settimana dopo tornai a visitarla insieme a un altro proclamatore ed era in casa il marito. Egli era disgustato per la confusione esistente nelle chiese e disse a sua moglie: “Perché dovrei andare in chiesa, se i predicatori stessi non credono a ciò che predicano?”

Considerammo le undici domande dell’articolo “Credi religiosi in America” ed egli fu d’accordo con le risposte bibliche date ad ognuna di esse. Dissi: “Sa che vi è solo una religione che insegna le risposte su cui noi siamo stati d’accordo?”

“Qual è?”

“I testimoni di Geova”.

Era venerdì. Il lunedì cominciammo lo studio biblico a domicilio. Lunedì e martedì sera egli lesse fin dopo mezzanotte. Il mercoledì venne allo studio di libro al centro di servizio. Il sabato ad un altro studio. Dopo lo studio furono loro date le prove inerenti al 1914 e al 1918, in risposta alle loro domande. Pensavano già di imparare tutto quello che potevano per essere in grado di formare un gruppo quando fossero tornati a casa nel Maine, poiché non vi avevano mai sentito parlare dei testimoni di Geova. La domenica quindi vennero allo studio Torre di Guardia e al discorso pubblico. “Ho imparato di più sulla Bibbia da quest’unico discorso che in tutto il resto della mia vita”.

Nel 1958 il fratello Errichetti ed io andammo a New York per partecipare all’Assemblea Internazionale della Volontà Divina dei Testimoni di Geova. Esser stato presente a questa grandiosa assemblea è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita. Mi ha incoraggiato a progredire facendo la volontà divina nel mio territorio.

Attualmente il mio compagno ed io abbiamo l’incarico di compiere il servizio missionario visitando col battello la parte meridionale dell’Alasca. Vi sono molte persone interessate. Non ho mai rimpianto i miei anni di servizio di pioniere, ma perseguendo lo scopo della mia vita, continuo a rallegrarmi per il grande privilegio di servire Geova.

Anche se il missionario deve essere preparato ad affrontare le difficoltà, il suo è un servizio benedetto. Gli uomini delle nazioni non sopportano forse qualche difficoltà per guadagnarsi da vivere e nella speranza di ricevere le temporanee ricompense di un mondo morente? Nell’opera missionaria i primi anni sono i più difficili; ma quando questi sono trascorsi, le difficoltà diventano insignificanti, e non importa quali siano le avversità, cabine fredde, pavimenti duri, freddo e umidità, tempeste e altri pericoli sul mare, opposizioni, tutte queste cose non sono da paragonare al privilegio di vedere la gioia delle persone che amano la giustizia quando si fa loro conoscere la confortante speranza del nuovo mondo di Geova.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi