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  • Chi governerà l’umanità?

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  • Chi governerà l’umanità?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
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  • “DACCI UN RE”
  • MESCHINO PASSATO
  • CROLLO NAZIONALE
  • GOVERNI MODERNI
  • IL LEGITTIMO GOVERNANTE
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
w62 1/8 pp. 452-455

Chi governerà l’umanità?

Saranno gli uomini dell’Oriente o dell’Occidente? O ha Dio un proposito diverso?

NELL’ORIENTE comunista e nei paesi dell’Occidente dove domina la dittatura nemica della libertà, governanti autocrati impongono la loro volontà ad oltre un miliardo di persone, un terzo della popolazione della terra. Opprimono spietatamente i loro sudditi, maltrattando in modo brutale chiunque esprima desideri di libertà. Coloro che detestano i governanti dispotici convengono che tali uomini non dovrebbero governare ma, d’altra parte, sono essi d’accordo su chi dovrebbe governare l’umanità?

La lotta costante delle fazioni politiche nei paesi liberali per spodestare quelli che sono al potere e sostituirli con altri uomini mostra che non si è soddisfatti nemmeno di questi governanti. Benché siano stati eletti dal popolo, è una cosa normale leggere che tali funzionari vengono smascherati per la loro corruzione, il loro egoismo e per la loro crudele indifferenza nei riguardi delle necessità di coloro che li elessero. Per questa ragione in alcuni paesi la legge pone un limite al tempo in cui uno può rimanere al potere. Nessun governo politico della terra è in grado di offrire un governante di integrità così incontestabile e così esclusivamente devoto al benessere delle persone, senza tener conto della loro razza o condizione economica, che il suo dominio possa essere una vera e durevole benedizione per tutta l’umanità. Il meglio che essi possano offrire è un governo che rechi limitati benefici a tutti e maggiori benefici ad alcuni privilegiati, e questo solo per breve tempo. Perché?

La scritta Parola di Geova Dio rivela perché gli sforzi di governarsi dell’uomo sono stati un’esperienza così deludente. Essa dice: “Insorgono i re della terra, i principi cospirano insieme, contro il Signore e contro il suo Messia. ‘Spezziamo le loro catene, gettiam via da noi i loro legami’”. (Sal. 2:2, 3, Na) I governanti della cristianità possono asserire di non essere contro Dio, di non rigettare il suo unto Figlio, ma Dio dice di sì. La storia del dominio dell’uomo ne mostra la ragione.

Il primo uomo Adamo rigettò la legge di Dio, decidendo da sé ciò che era bene e ciò che era male. Specialmente dal tempo di Nimrod che, dopo il diluvio dei giorni di Noè, si innalzò come potente governante dei suoi simili, gli uomini hanno cercato di stabilire dei governi che non fossero controllati da Dio. Essi hanno stoltamente rigettato il Supremo Sovrano quale loro invisibile Governante e hanno rifiutato di ubbidire alle sue leggi. Le difficoltà a cui questo può condurre sono bene illustrate dalla nazione d’Israele.

“DACCI UN RE”

Per quattro secoli dopo esser fuggita dall’Egitto, la nazione d’Israele fu incomparabile tra le nazioni del mondo. Non aveva un re visibile ma era governata da Geova Dio. Era governata dalle sue leggi, che la tenevano strettamente unita alla sua sovranità. Uomini fedeli servivano come sorveglianti affinché fosse osservata la sua volontà per il bene del popolo. Finché ubbidirono al loro invisibile Governante prosperarono. Ma anziché essere contenti di questo Re giusto, chiesero un governante umano.

“Dacci un re”! gridarono al profeta Samuele. (1 Sam. 8:6, Na) Volevano essere come le nazioni che li circondavano, avere un re umano che andasse dinanzi a loro in guerra, uno di cui ammirare la pompa e lo splendore. Non era che non avessero un governante; lo avevano: Geova Dio stesso. Egli era il loro Re. Geova dava loro perfino dei rappresentanti visibili del governo, i giudici, uomini fedeli che egli suscitava per servire il suo popolo. Ma non esisteva una linea di governanti ereditari; non v’era nulla dello splendore che caratterizzava i re delle nazioni che li circondavano. Stoltamente essi rigettarono Geova quale loro Re. Malgrado Samuele li avvertisse che un re umano li avrebbe oppressi, continuarono a insistere per fare a modo loro. A Samuele, afflitto dalla loro testardaggine, Geova disse: “Non hanno disprezzato te, ma hanno disprezzato me, affinché Io non regni su di loro”. (1 Sam. 8:7, Na) Tuttavia, nel soddisfare la loro richiesta di un re umano, Geova non rinunciò alla sua autorità su di loro.

In Israele il governo continuò ad essere teocratico. Il re era unto per comando di Geova e le leggi del paese erano le leggi di Dio. Ma non passò molto tempo prima che il re stesso mancasse di sottomettersi a Colui a cui apparteneva il popolo che governava. Ci si fece beffa delle leggi di Dio; la Sua adorazione fu abbandonata. Quando la nazione volse in tal modo le spalle a Dio, vennero le calamità.

MESCHINO PASSATO

Dei quarantatré re che regnarono in un periodo di 510 anni solo sei ebbero con Dio relazioni abbastanza buone tanto che si poté dire di loro che fecero ciò ch’è giusto agli occhi di Geova. Essi furono Davide, Asa, Giosafat, Jotam, Ezechia e Giosia. Gli altri trentasette si resero colpevoli di mancanze che macchiarono il loro regno per cui essi non meritarono tale favorevole menzione.

Il loro primo re si fece un’opinione troppo elevata di se stesso e diede loro un cattivo esempio disubbidendo a Dio. Anche il loro terzo re, Salomone, divenne infedele, guidandoli nell’idolatria pagana. Egli fu responsabile se essi praticarono il detestabile rito di bruciare in sacrificio a idoli grotteschi i loro figli e figlie. Questa abominevole adorazione di falsi dèi attirò la giusta indignazione di Geova su tutta la nazione, facendo sì che venisse divisa in due regni durante il governo di Roboamo, figlio di Salomone.

Le dieci tribù che si separarono costituirono un regno settentrionale. Benché Geova li ammonisse mediante i suoi profeti, non uno solo dei venti monarchi che li governarono nel periodo in cui esistette il Regno Settentrionale guidò il popolo nella via dell’ubbidienza a Geova e della pura adorazione. Non uno solo di essi fu in relazioni assolutamente buone con lui. Questo non poteva avere che una conseguenza.

CROLLO NAZIONALE

Adirato perché il Settentrionale Regno d’Israele continuava a fare il male, Geova vi pose fine in modo violento dopo che esisteva da 257 anni. “Il Signore si irritò grandemente contro Israele e lo scacciò lontano da sé”. (2 Re 17:18, Na) L’ultimo re, Osea, fu spodestato dopo un assedio di tre anni cominciato dal re assiro Salmanasar, e le dieci tribù d’Israele furono in seguito fatte prigioniere, probabilmente per ordine di Sargon II. Il disastro nazionale del Regno Settentrionale fu un preannuncio di ciò che doveva abbattersi sul Regno Meridionale per la stessa ragione: l’infedeltà a Dio. — 2 Re 18:9-12.

Dopo la caduta del Regno Settentrionale, il Regno Meridionale continuò a esistere per 133 anni. Benché di questi per trentun anni regnasse il buon re Giosia, egli fu incapace di cambiare la tendenza nazionale. Dopo la sua morte il popolo continuò a camminare sulla via dell’idolatria e della generale disubbidienza a Geova come aveva fatto prima del suo regno. Infine Geova pose termine al Regno Settentrionale e alla sua dinastia di re giudei dandoli nelle mani dei Babilonesi. Le sue città furono distrutte, i superstiti furono nella stragrande maggioranza portati prigionieri a Babilonia e il paese divenne un desolato deserto.

Malgrado i ripetuti avvertimenti dati dai profeti di Geova, il popolo di entrambi i regni seguì il disgustante esempio dei loro molti infedeli re. “Avevano servito agli idoli, di cui il Signore aveva detto: ‘Non dovete far questo’. E quantunque il Signore avesse ordinato a Israele e a Giuda, per mezzo di tutti i profeti e di tutti i veggenti, dicendo: ‘Ritraetevi dalle vostre vie malvage, osservate i miei comandamenti e i miei precetti, seguite tutta la legge che Io ho dato ai padri vostri e a voi, per mezzo dei miei servi, i profeti’”. — 2 Re 17:12, 13, Na.

Il grave errore che queste persone fecero rigettando Dio quale Re e disubbidendo ai suoi comandamenti causò la rovina della nazione. La loro esperienza fa ben capire che per prosperare l’umanità deve prestare ascolto a Dio e sottomettersi alle sue disposizioni.

GOVERNI MODERNI

Fra i governi che sono ora sulla terra ne ha forse Dio uno che lo rappresenti? Vi è un re umano, un dittatore, un primo ministro o un presidente che governi per nomina divina? No! Non v’è stato più fra gli uomini un governo divinamente approvato da quando Dio permise che le orde babilonesi distruggessero Gerusalemme nel settimo secolo avanti Cristo. All’ultimo re di Gerusalemme, Sedechia, Geova disse: “Deponi la tiara e lèvati la corona: tutto sarà cambiato: ciò che è umile sarà elevato e ciò che è alto sarà abbassato. In rovina, in rovina, in rovina la ridurrò, e non si rialzerà più fino a che non giunga Colui al quale appartiene di diritto e al quale Io la darò”. — Ezech. 21:31, 32, Na.

A quel tempo Satana il Diavolo divenne nel vero senso della parola “il dio di questo secolo”. (2 Cor. 4:4, Na) Tutti i governi dell’umanità vennero a trovarsi sotto il suo controllo. Per questa ragione l’apostolo Giovanni dichiarò: “Noi sappiamo che siam da Dio, e che tutto il mondo giace nel maligno”. (1 Giov. 5:19, VR) Perciò, sia che l’idea si applichi personalmente o no all’individuo, se egli crede nella Bibbia deve accettare il fatto che tutti i capi dei governi della terra, indipendentemente da quanto alcuni possano essere bene intenzionati, sono sotto il controllo di Satana il Diavolo. Gesù disse dei suoi seguaci: “Non siete del mondo”. (Giov. 15:19, Na) I governanti di questo mondo sono decisamente parte del mondo. Sono suoi devoti amici e lavorano per perpetuarlo. Possono essere devoti frequentatori della chiesa e asserire di adorare e servire il Dio della Bibbia, ma la Bibbia chiarisce la cosa quando dice: “Non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio”. (Giac. 4:4, VR) Una profonda delusione attende coloro che ripongono in essi la loro fiducia. Come non mai in passato, ora è urgente confidare in Colui che è approvato da Dio e sottomettersi al suo dominio.

IL LEGITTIMO GOVERNANTE

Colui “al quale appartiene di diritto” e che ha ricevuto l’autorità di dominare da Dio non è un ateo dittatore dell’Oriente avido di potere, né un governante dell’Occidente eletto in modo democratico. Colui a cui Dio ha dato il potere è il suo Figlio Gesù Cristo. È già stato intronizzato come re nei cieli. Dio gli ha dato “potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo dovranno servire”. (Dan. 7:14, Na) I re della terra e gli alti funzionari che continuano a lottare per ottenere il dominio del mondo sfidano il regno di Dio. Non vogliono sottomettersi all’intronizzato re di Dio; vogliono stare al potere. Dopo aver commentato il loro provocante atteggiamento, il secondo Salmo continua dicendo: “L’abitatore dei cieli ne ride, il Signore li beffeggia. Poi parla loro nella sua ira e col suo furore li atterrisce: ‘Io ho unto il mio Re sopra a Sion, monte mio santo’”. Al suo re egli dice: “Li governerai con verga di ferro e come vasi di creta li stritolerai”. — Sal. 2:4-6, 9, Na.

Sì, il Re Cristo farà sparire tutti questi uomini che allontanano l’attenzione dell’umanità dal regno di Dio, che è la sola speranza dell’umanità. Ora è prossimo il tempo in cui Cristo combatterà contro questi empi elementi sia visibili che invisibili e li distruggerà nella “battaglia del gran giorno d’Iddio Onnipotente”. — Apoc. 16:14, Na.

Sotto il dominio del suo Regno vi sarà giustizia in ogni parte della terra. I capi avidi ed egoisti saranno una cosa del passato. Di questo re del Nuovo Mondo è stato detto: “Lo scettro dell’equità è lo scettro del tuo regno. Tu hai amato la giustizia e odiato l’iniquità; per questo ti ha unto Iddio, il tuo Dio, con olio di esultanza a preferenza dei tuoi compagni”. “Darà frutto, ai suoi giorni, la giustizia e l’abbondanza di pace, finché si spenga la luna. E stenderà il Suo dominio da mare a mare e dal Fiume [Eufrate] fino ai confini della terra”. Che gioia sarà avere come governante di tutta l’umanità uno che ama veramente la giustizia! Che benedizione essere governati da uno che è approvato da Dio e il cui dominio sarà coronato da Dio col sicuro successo! — Ebr. 1:8, 9; Sal. 72:7, 8, Na; Isa. 9:7.

Per mezzo di questo legittimo governante di tutta l’umanità la terra sarà portata ad una condizione di paradisiaca bellezza, e non vi saranno né guerra né calamità né malattie né morte. Questo governante guiderà l’umanità nell’unita adorazione e nell’ubbidienza a Geova Dio, alla gloria del Padre suo e per la benedizione di tutti i suoi sudditi. — 1 Cor. 15:26; Isa. 66:23.

E quale assicurazione abbiamo che queste cose si avvereranno? L’assicurazione del Dio che le ha promesse. Queste non sono vane speranze degli uomini, ma i propositi di Dio espressi nella sua Parola, la Bibbia. Geova Dio, il Creatore del cielo e della terra, è onnipotente; nulla può far rimanere inadempiuti i suoi propositi. Il problema del dominio mondiale è già stato da lui deciso. Fra breve coloro che non si sottomettono al dominante Re di Geova saranno distrutti per sempre. Questo è dunque il tempo in cui provare che siamo suoi discepoli stando separati dal mondo, dai suoi sistemi politici avidi di potere e dalle religioni che disonorano Dio e trascurano la sua Parola. Questo è il tempo in cui dedicarci a Dio e divenire pubblici sostenitori del suo regno nelle mani di Gesù Cristo. Così facendo, saremo annoverati fra coloro che saranno preservati in vita durante la fine di questo mondo per divenire suoi felici sudditi nel durevole nuovo mondo.

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