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  • Benefici dell’immeritata benignità di Dio
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (di facile lettura) 2016
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    Ausiliario per capire la Bibbia
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
w63 1/10 pp. 597-600

Benefici dell’immeritata benignità di Dio

Narrato da Eero Nironen

CHE cosa meravigliosa è quella che Geova Dio, il Creatore dell’universo, Colui la cui grandezza è tale che i cieli dei cieli non possono contenerlo, mostri benignità agli umili uomini! Amorevolmente egli ha concesso agli uomini di poter conoscere lui e le sue superlative qualità. Ci ha dato buone ragioni di farci coraggio e avere speranza e ci ha invitati ad essere suoi collaboratori. Quale benignità! Quale immeritata benignità! La riconoscenza per questa qualità mostrata da Dio ha improntato la mia vita.

Sin dalla mia prima infanzia nella vecchia villa di Mäntyharju, in Finlandia, la bellezza delle creazioni benignamente provvedute da Dio per la gioia dell’uomo mi hanno indotto a considerare il Creatore con un senso di timore. Ma le chiese non mi offrivano niente che mi facesse desiderare di dedicare la mia vita alle loro attività. Invece mi affascinava imparare le lingue e la musica, e questi avrebbero continuato ad essere i principali interessi della mia vita se non avessi trovato qualche cosa di maggior importanza. Che cos’era?

UN’OPERA DA COMPIERE

Ho sempre avuto un senso di timore verso Dio, ma nel 1910 cominciai a capirne i propositi. Fu allora che mio fratello attirò la mia attenzione verso la verità che si trova nella Bibbia. Egli mi diede il primo di una serie di libri chiamati “Studi sulle Scritture”. A quel tempo andavo a scuola, ma poiché riuscivo senza fatica, avevo molto tempo per altre cose, e la lettura degli Studi sulle Scritture divenne il mio nuovo passatempo. Attraverso le loro pagine potei capire che il provvedimento di Dio per far ottenere la vita eterna agli uomini, alcuni in cielo ed altri sulla terra paradisiaca, era una benignità ancora maggiore di quella che avevo vista espressa nella creazione. Per quest’immeritata benignità, un apostolo di Gesù Cristo dichiarò: “Siete stati salvati mediante la fede; or, tutto questo non viene da voi, ma è un dono di Dio”. (Efes. 2:8, Na) Accettando tale immeritata benignità, non potevo permettermi di venir meno al suo proposito. Vi era un’opera da compiere. Dovevo condividerla con altri e, benché i miei compagni di scuola generalmente fossero contrari, cominciai a parlare con loro. — 2 Cor. 6:1.

Col passar degli anni, la mia conoscenza crebbe. Le pubblicazioni della Torre di Guardia e i discorsi dei fratelli maturi della congregazione mi aiutarono ad avere una veduta più chiara delle mie responsabilità. Quindi nell’estate del 1914, avendo visto il meraviglioso Fotodramma della Creazione e la spiegazione illustrata del proposito di Dio dal tempo della creazione fino al Suo nuovo mondo, fui spronato a dedicare me stesso a Geova Dio e simboleggiai questa dedicazione con il battesimo in acqua ad un’assemblea di Helsinki.

Come aveva aiutato me, il Fotodramma continuò ad essere di grande aiuto per molti altri. Diede una grandiosa testimonianza in Finlandia. Durante i quattro anni precedenti era stata data una buona testimonianza circa l’inizio del tempo della fine del mondo nel 1914, e molti ne erano al corrente. Di conseguenza, i cannoni della prima guerra mondiale effettivamente aiutarono ad annunciare la presentazione del Fotodramma. Anche molti ufficiali russi assistettero alle proiezioni.

TEMPO DI GUERRA

Quelli furono tempi difficili. Come aveva predetto la Bibbia, il mondo era entrato certamente nel tempo della fine. La guerra mondiale portò con sé oscuramento, carestia, pestilenza, e un collasso morale in molti diversi modi. Si scavarono trincee anche nelle regioni più interne, e vi erano costanti disturbi. In mezzo a questo tumulto incontrai un ufficiale russo — tedesco di nascita — che s’interessò talmente della verità biblica che acquistò tutte le pubblicazioni della Torre di Guardia disponibili in tedesco, insieme ad una Bibbia. A tarda notte le leggeva, poi il giorno dopo veniva a trovarmi per farsi spiegare i punti che non aveva capiti. Ma presto scomparve quando vi fu un movimento di truppe.

Infine il disordine nel paese degenerò nella guerra civile tra Destra e Sinistra, fra “Bianchi” e “Rossi”. A quel tempo mi trovavo a casa a Mäntyharju, nel territorio dei “Bianchi”, separato dai nostri fratelli nel sud. La gente era molto tesa, e consideravano nemico chiunque non combattesse attivamente nelle loro file. Molto s’infuriavano per la mia predicazione del messaggio biblico di pace in un tempo simile, ma Dio benignamente ci proteggeva. In poco tempo la guerra civile terminò; poi cominciò la coscrizione regolare.

Essa mi diede l’opportunità di spiegare la mia neutralità cristiana a molti ufficiali dell’esercito. Alcuni furono molto gentili e umani nel trattamento che mi usarono nonostante le difficili circostanze. Uno veniva spessissimo da me per parlare della cosa, e vi erano molte opportunità di dare testimonianza ad altri ufficiali e soldati. Ricordo un ufficiale che, quando seppe che non credevo come quelli della chiesa luterana di stato, fece ulteriori indagini. ‘Non credo al tormento eterno’, spiegai. Questo gli sembrò giusto. ‘Non credo neanche all’immortalità dell’anima’. ‘Ma questo è proprio quello che pensavo anch’io’, rispose. Il risultato fu che volle che parlassi di queste cose ai ragazzi del suo battaglione, e potei farlo in parecchie occasioni.

IMPARO A PARLARE

Durante gli anni in cui frequentavo le adunanze non potei fare a meno di ammirare i fratelli maturi che pronunciavano discorsi pubblici, ed ero solito pensare come sarebbe stato bello se avessi potuto fare lo stesso. Ma ero fermamente convinto che non sarei mai stato capace di farlo. Ma nel 1917 ricevetti una lettera dalla filiale della Società Torre di Guardia che mi chiedeva se non avessi mai pensato di parlare in pubblico. La mia risposta fu: ‘Certo che ci ho pensato e ammiro la capacità altrui, ma io stesso ne sono assolutamente incapace’. A questo il servitore di filiale rispose: ‘Bene, per cominciare ti assegneremo solo un breve giro di discorsi’. Fui sorpreso e felice; allo stesso tempo chiesi tremante a Geova d’aiutarmi.

Ricordo ancora il mio primo discorso pubblico. L’avevo scritto per intero e mi arrangiai a venirne a capo in qualche modo, parte leggendo, parte improvvisando. Benché fosse un paese di campagna, vi erano circa quattrocento presenti ed ero stordito per la paura dell’uditorio. Così cominciò e, per immeritata benignità di Geova, ho potuto fare finora molto più di 1.500 discorsi pubblici in finlandese e svedese, quasi sempre a fine settimana.

Dopo il 1920 ebbi il privilegio di fare diversi viaggi in varie parti d’Europa, partecipando ad assemblee ed anche facendo discorsi. La più emozionante di queste esperienze fu l’assemblea di Londra, dal 25 al 31 maggio 1926. Venne distribuito un nuovo opuscolo, Il vessillo per il popolo, e ricordo ancora come se fosse stato ieri com’ero felice alla fine della giornata per aver partecipato a tale opera. La risoluzione, “Testimonianza ai governanti del mondo”, adottata dall’assemblea, era molto coraggiosa, specialmente in quei giorni. E il discorso pubblico del fratello Rutherford, “Perché le potenze mondiali vacillano — il rimedio”, nella gremita Royal Albert Hall, fu come il suono della tromba del giudizio. Sedevo in cima alla galleria pieno di timore per ciò che vedevo.

Poi giunse la seconda guerra mondiale. Di nuovo la Finlandia ebbe grandi difficoltà. I fratelli giovani che avevano l’età del servizio militare furono arrestati e messi in penitenziari, dove subirono dure prove e furono trattati duramente per la loro posizione di neutralità cristiana. La predicazione e le pubblicazioni bibliche furono messe al bando, le adunanze proibite e il servitore di filiale arrestato. Ma, per immeritata benignità di Dio, l’opera procedette. Riuscimmo a studiare insieme, persino a fare delle assemblee! Per tutto quel tempo potei tenere regolari studi biblici a domicilio.

Poco dopo la guerra il presidente della Società, il fratello Knorr, visitò la filiale di Helsinki, aiutandoci ad organizzare meglio il lavoro. Fu un’esperienza incoraggiante, che contribuì molto a farmi capire bene come funziona l’organizzazione teocratica. Ma ancora non conoscevo neanche la metà.

RITORNO A SCUOLA

Dopo quella visita quattro fratelli finlandesi della Betel furono invitati a frequentare la Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad, negli Stati Uniti, ed io fui uno di loro! Potevo credere ai miei occhi e ai miei orecchi? Sì, attraverso la sua organizzazione, Geova mostrava anche a me questa benignità.

Poco dopo il nostro arrivo in America assistemmo all’assemblea di Cleveland, Ohio, nell’agosto del 1946. Fu un’esperienza meravigliosa pronunciare i brevi discorsi che mi furono assegnati dinanzi ad una folla di settantamila persone. E vi furono tante sorprese per tutti noi: nuovi libri per lo studio, nuove disposizioni organizzative, e l’annuncio di un programma d’espansione degli impianti della Società. Le emozioni non terminarono con l’assemblea ma continuarono ad aumentare mentre andavamo a Galaad, la scuola missionaria.

L’accoglienza fattaci fu molto gentile. Gli istruttori si presentarono e ci fecero sentire come a casa nostra. Oh, sì, il corso era difficile, ma colmo di benedizioni. Per prima cosa imparai come studiare veramente la Bibbia. Ampi nuovi orizzonti s’aprirono dinanzi a me. Imparando come funziona l’organizzazione e vedendo la sincera devozione dei fratelli il mio cuore fu rafforzato. Ora di nuovo in Finlandia e dopo molti anni ripenso ancora a quell’esperienza e riconosco che fu un’espressione dell’immeritata benignità di Geova per me.

BASTA LA SUA IMMERITATA BENIGNITÀ

Naturalmente, ci sono state occasioni nel corso degli anni in cui avrei potuto desiderare una ben maggiore resistenza fisica. La mia fragilità fisica a volte ha interrotto la mia opera, e l’ultima interruzione pose quasi fine al mio servizio qui, quando fui colpito allo stomaco. Venni portato immediatamente sul tavolo operatorio, ma, avendo fiducia in Geova, ero in pace anche in tali circostanze. Il chirurgo fu gentiluomo e, benché non avesse molta speranza per me, fu disposto a rispettare la mia opinione religiosa che vieta l’uso di sangue, ed ebbe successo. Con sorpresa di tutti, la guarigione, benché richiedesse tempo, fu buona. Mi sentivo come doveva sentirsi l’apostolo Paolo a motivo dell’afflizione che egli definì una “spina nella carne”. Egli aspirò ad esserne liberato, ma il Signore gli disse: “Ti basta la mia immeritata benignità; poiché la mia potenza è resa perfetta nella debolezza”. (2 Cor. 12:7-9) Anche la mia malattia, la mia debolezza, aprirono la via per dare una buona testimonianza al personale dell’ospedale e ad altri pazienti, che furono tutti molto gentili con me.

Ben più di quarant’anni sono trascorsi da quando andai a lavorare alla filiale della Società Torre di Guardia in Finlandia, eppure questo tempo mi è sembrato molto breve. Ho rinunciato alla carriera di concertista ma sono convinto che la vera felicità non deriva dal guadagno materiale né dal successo. Ho trovato felicità ben maggiore nel cantare le lodi di Dio. E la mia passione per le lingue ha avuto ancor più importanza di quand’ero ragazzo, perché ho potuto prender parte alla traduzione del messaggio di vita nella lingua del popolo in mezzo a cui servo. L’immeritata benignità di Dio mi ha dato tutte queste opportunità, rallegrando la mia vita e permettendomi di dedicare me stesso a condividerla con altri.

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