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  • Mostriamo benignità ad altri

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  • Mostriamo benignità ad altri
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
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  • FRUTTO DELLO SPIRITO
  • BENIGNITÀ NELLA FAMIGLIA
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
w67 15/8 pp. 496-503

Mostriamo benignità ad altri

“L’uomo di amorevole benignità tratta in modo da compensare con la sua propria anima”. — Prov. 11:17.

1, 2. (a) Date alcuni suggerimenti che aiutino a mostrare benignità ad altri. (b) Perché è importante avere la qualità della benignità?

SE DESIDERATE che vi si mostri benignità, cercate di prendere l’abitudine di mostrare benignità ad altri. Il minimo pensiero e sforzo che richiede reca molta felicità. Cercate di mettervi nei panni dell’altra persona. Se tornate a casa in automobile di notte e perdete tempo a causa di una macchina ferma, perché suonare il clacson e diventare impaziente? Quanto è più gentile offrire aiuto. O se a colazione vostro figlio rovescia involontariamente il latte sul tavolo, pensate che gli piaccia sentirsi dire bruscamente che è privo di garbo? Provate a usare benignità. Trattate gli altri come volete essere trattati, poiché questa è la vera essenza della benignità.

2 La benignità ristora. L’apprezziamo specialmente perché tanti che incontriamo non hanno benignità. Leggiamo di genitori che picchiano i figli e di violenza d’ogni specie, ma di rado leggiamo qualche titolo che parla di uno straordinario atto di benignità. Poiché la nostra naturale inclinazione può essere quella di trattare gli altri com’essi ci trattano, facciamo bene a rammentare il consiglio di Geova: “Desidero benignità, e non sacrificio”. (Osea 6:6, SA, nota in calce) È molto meglio mostrare in primo luogo benignità anziché dover fare ammenda per aver parlato bruscamente e offeso qualcuno, poiché la mancanza di benignità si ricorda sempre.

3. Perché dovremmo mostrare vera benignità, e com’è possibile ciò?

3 Come Geova ci ha mostrato meravigliosa benignità, vogliamo mostrare simile benignità ad altri, anche se sono insensibili. Questo è possibile con l’aiuto del suo spirito. Fra quelli che non hanno fede in Dio e di conseguenza non hanno il frutto del suo spirito, vediamo spesso benignità esteriore, ma talvolta è ipocrita. Non appena uno gira le spalle, l’adulazione diventa anche scortesia. Ma la benignità cristiana dev’essere più che una sottile maschera di gentilezza e cortesia. I veri cristiani vogliono mostrare vero calore, amore e considerazione, la genuina benignità dello spirito di Geova. Anche se a volte questo è difficile, non c’è bisogno di scoraggiarsi, poiché abbiamo un sommo sacerdote, Cristo Gesù, che può comprendere le nostre debolezze. Ci è detto di accostarci “con libertà di parola al trono d’immeritata benignità, affinché otteniamo misericordia e troviamo immeritata benignità per aiuto al tempo opportuno”. — Ebr. 4:15, 16.

FRUTTO DELLO SPIRITO

4. (a) Come si può coltivare la benignità? (b) In che modo è collegata all’amore?

4 Poiché la benignità è descritta nelle Scritture come il frutto dello spirito di Dio, questo significa che si può coltivare come qualsiasi altro frutto. (2 Piet. 3:18) Si può favorirne la crescita se vi si presta la debita attenzione e cura. Ora particolarmente è il tempo per far crescere in noi la benignità studiando la Parola di Dio e l’eccellente esempio che uomini di fede in tempi passati hanno dato nel mostrare benignità, associandoci con persone che manifestano questo frutto dello spirito, e seguendo l’esempio scritturale e le istruzioni di Cristo Gesù, ora sul trono d’immeritata benignità. Geova richiede benignità da noi. Michea 6:8 dice: “E che cosa richiede da te Geova, se non di esercitare il diritto e di amare la benignità e d’esser modesto nel camminare col tuo Dio?” Così se siamo realmente figli di Dio, non solo mostreremo benignità, ma saremo felici di mostrare benignità. La parola ebraica qui resa benignità è la stessa tradotta in altri punti amorevole benignità. La benignità è collegata all’amore nelle Scritture perché la benignità ha origine dall’amore. Se abbiamo amore verso Dio e amore verso il nostro prossimo, mostreremo dunque benignità.

5, 6. (a) Che cosa include la benignità, e come si mostra? (b) Che cosa disse Gesù della benignità?

5 La benignità è menzionata al quinto posto tra i frutti dello spirito di Dio. Ciò indica che la persona ha il desiderio di fare il bene, una disposizione benevola, incline ad avere riguardo ed essere soccorrevole. I frutti dello spirito di Dio includono amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé. Non c’è legge contro tali cose, poiché sono tutte edificanti e utili. Riscontriamo che la benignità aiuta a risolvere problemi. È la forza che fa avere tatto. È la fondamentale essenza delle buone maniere e della vera attrattiva. Rende più facile perdonare, ma aiuta anche a difendere con fermezza ciò ch’è giusto, e attirerà gli interessati a Geova e alla verità. — Gal. 5:22, 23.

6 La benignità cristiana include avere considerazione verso tutti, essere comprensivi e interessarsi degli altri. La benignità non è solo questione di dare per ricevere o mostrare considerazione alla famiglia o agli amici o a quelli con cui si lavora. Cercate di mostrare benignità anche agli estranei. Gesù disse che se qualcuno con una carica governativa vi chiede di andare per un miglio, dovreste andare con lui per due miglia. La benignità e la considerazione si dovrebbero mostrare non solo agli amici ma anche ai nemici. “Continuate ad amare i vostri nemici e a fare il bene e a prestare senza interesse, senza sperare nulla in cambio; e la vostra ricompensa sarà grande, e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi”. — Luca 6:35, 36.

7. Come possiamo rivestirci di benignità, e con quali risultati?

7 La benignità è un buon modo per vincere l’indifferenza o l’opposizione al messaggio del Regno. Quando il cristiano mostra uno spirito paziente, amichevole e cortese, dopo un po’ questo può avere effetto sull’altra persona. Lo spirito di Dio aiuterà a rispondere in questo modo. In Colossesi 3:12, 13 ci è comandato: “Come eletti di Dio, santi ed amati, rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se alcuno ha causa di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi”. La benignità non è qualcosa da avere un giorno e lasciare a casa il giorno dopo. È un’esigenza cristiana.

8. Che cos’è desiderabile che mostriamo, e come possiamo far ciò?

8 Chiedetevi dunque: Fate uno sforzo per mostrare benignità? O se qualcuno è scortese con voi, siete voi scortese con la prossima persona che incontrate? O sfogate i vostri sentimenti sulla famiglia? Non vi sorprendete, dunque, se i vostri figli trattano meschinamente l’animale che avete in casa. Perché non agite invece come una solida scogliera per fermare le invadenti ondate di scortesia? Il luogo da cui cominciare è la casa, e la persona da cui cominciare siete voi stesso. Ricordate che “la cosa desiderabile nell’uomo terreno è la sua amorevole benignità”. — Prov. 19:22.

BENIGNITÀ NELLA FAMIGLIA

9. Come si può mostrare benignità entro la famiglia?

9 Nella famiglia dove si mostra benignità, tutti, padre, madre e figli, devono fare la loro parte. I mariti non dovrebbero considerare le mogli alla leggera, ma cercare occasioni di dare incoraggiamento. C’è in casa vostra uno spirito tale che, quando qualcuno dice una cosa gentile, l’altro risponde: ‘E allora che vuoi?’ Quanto è molto meglio che la moglie mostri apprezzamento per il duro lavoro del marito e il marito faccia sapere alla moglie quanto gradisce un pasto e il modo in cui tiene in ordine la casa. Fate questo? È importante non avere due norme, parlando con considerazione e gentilezza fuori di casa, ma in modo scortese, brusco e senza sentimento a quelli che vi sono vicini.

10. Menzionate alcuni modi in cui si può mostrare benignità ogni giorno alla famiglia.

10 Spesso le azioni sono più eloquenti delle parole, quindi potete mostrare benignità non solo in parola ma anche con le vostre azioni in casa. Può essere qualcosa di piccolo, qualcosa di inaspettato, ma che reca felicità o esprime simpatia. Non è necessario ma certo il marito che porta fiori alla moglie mostra benignità. O forse la moglie non si sente bene. Non ci vuole un grande sforzo per aiutare a lavare i piatti o ad aver cura dei bambini, ed ella può apprezzarlo più di un dono. La benignità sia il vostro dono.

11. Che cosa ci dicono le Scritture della benignità nel parlare?

11 La moglie ha una parte importante per promuovere uno spirito di benignità nella famiglia. Se il marito non ha ancora apprezzamento per la speranza espressa nelle Scritture, ella può attirarlo alla verità con il suo esempio di benignità. Proverbi 31:26 dice della brava moglie: “La legge di amorevole benignità è sulla sua lingua”. Invece d’essere un’eccezione, questa dovrebbe essere una legge o regola d’azione per la moglie. Significa pensare prima di parlare. E il marito pure vorrà osservare quella legge. Seguendo questa regola nella casa, riscontreremo che la benignità risolve i problemi. Come dice semplicemente Efesini 4:32: “Siate benigni gli uni verso gli altri”. Mostrare benignità nel parlare è importante. Non dovremmo pensare che quando Abraamo, Lot e persino Geova dissero “ti prego” o “suvvia”, questa fosse una semplice formalità, ma essi tennero conto dell’importanza della benignità. — Gen. 18:3, 4; 19:2; 22:2.

12. Quali sono alcuni modi in cui si può mostrare benignità ai figli?

12 La benignità verso i figli è importante perché la famiglia sia felice. Coltivate questa qualità anche in loro, e ricordate che essi fanno quello che vi vedono fare. Lodateli dunque quando vanno bene a scuola o nel ministero di campo, o se fanno un buon commento nella vostra considerazione della scrittura biblica del giorno. I genitori non dovrebbero irritare i figli, ed è bene che i genitori organizzino la loro famiglia con benignità, affinché i figli sappiano ciò che ci si aspetta da loro e siano quindi edificati spiritualmente da un buon programma teocratico. I figli, naturalmente, hanno bisogno di incoraggiamento e anche disciplina per seguire un programma che permetta loro di essere preparati per gli studi e svolgere le faccende domestiche loro assegnate. Ma non si deve confondere la benignità col sentimentalismo o col lasciar correre. L’errata benignità può portare alla delinquenza minorile. I genitori non mostrano benignità ai figli quando non si curano delle loro compagnie, della loro frequenza o del loro comportamento alle adunanze, del loro studio della Parola di Dio, ma lasciano semplicemente che i figli siano liberi di fare le cose a modo loro. I figli hanno motivo di pensare che i genitori non si interessano se ciò accade. Benché i figli, a causa di immaturità, possano non apprezzare la stretta sorveglianza, il rimprovero dato alla persona saggia l’indurrà ad amarvi per questo, e, col tempo, avverrà la stessa cosa al fanciullo. Alcuni genitori viziano i figli dando loro tutto quello che possono. Ma uno studio in una scuola dell’Idaho rivelò che non un solo studente promosso a pieni voti possedeva l’automobile, mentre l’83 per cento di quelli che furono bocciati l’avevano. Certo i genitori che provvidero l’automobile pensarono che fosse una benignità verso il figlio, ma non fu così dal punto di vista educativo.

13. Come si può essere benigni verso se stessi e ricevere una benedizione?

13 Infine, siate benigno con voi stesso. Osservate un buon programma di studio e di servizio. Questo può significare che si deve spegnere la televisione e andare a letto per dormire ed essere freschi il giorno dopo. Può significare meno ansietà per le cose materiali e dedicare più tempo ai tesori spirituali. Colui che è benigno con se stesso in questo modo avrà contentezza e pace mentale e sarà felice per le benedizioni della giornata. Queste cose contribuiranno a rendere felice la persona e la famiglia. — Luca 12:19-21.

BENIGNITÀ NELLA CONGREGAZIONE

14. Quali sono alcuni modi in cui si può mostrare benignità nella congregazione?

14 Altri che meritano la nostra benignità sono i nostri fratelli e le nostre sorelle spirituali. Anche se la propria famiglia è lontana da noi a causa del messaggio della Parola di Dio, ci sono cento volte più fratelli e sorelle nella congregazione cristiana. (Mar. 10:29, 30) Possiamo mostrare loro benignità in molti modi: forse fermandoci per rallegrare qualcuno che è malato, portando una deliziosa pietanza a un’anziana pioniera della congregazione, o sbrigando alcune faccende per una sorella malata. Altri aiutano benignamente i nuovi a preparare discorsi per la scuola di ministero. Un fratello fa il possibile per condurre alle adunanze una sorella invalida con la sedia a rotelle. Molti percorrono lunghe distanze in automobile per condurre alle adunanze di congregazione persone interessate e amici. Quelli che ricevono tale benignità possono, a loro volta, mostrare apprezzamento offrendosi di contribuire per le spese. Nella primitiva congregazione cristiana Gazzella fu ricordata e riccamente benedetta perché mostrava benignità con ‘buone opere e doni di misericordia’. — Atti 9:36-42.

15. Quali consigli diedero Paolo e Pietro ai servitori cristiani?

15 In ogni congregazione è importante che i servitori coltivino la qualità della benignità. Paolo, scrivendo ai Tessalonicesi, mostrò che come servitore era stato ‘gentile in mezzo a loro come quando una madre che alleva i propri figli ne ha tenera cura, o come un padre, esortando i suoi figli, affinché camminassero in modo degno di Dio’. (1 Tess. 2:7, 11, 12) Questo ben rispecchia l’attitudine del servitore verso la congregazione. In Efesini 3:2 l’apostolo parla della “gestione dell’immeritata benignità di Dio che mi fu data in vista di voi”. Paolo riconobbe che come egli aveva ricevuto l’immeritata benignità di Dio, aveva la responsabilità o gestione di usarla a favore d’altri, particolarmente i Gentili. Pietro pure dichiarò: “Nella proporzione in cui ciascuno ha ricevuto un dono, usatelo, servendo gli uni gli altri, quali eccellenti economi dell’immeritata benignità di Dio espressa in vari modi”. (1 Piet. 4:10) Il sorvegliante può dover esortare, rimproverare e consigliare, ma farà questo con benignità, sapendo che la benignità attira ma la mancanza di benignità respinge.

16. In quali modi si potrebbe mostrare benignità alle adunanze?

16 Nella congregazione cristiana tutti hanno l’opportunità di manifestare benignità ad altri. Invece di agitarvi perché una sorella con parecchi bambini non riesce a controllarli come vorrebbe, forse potete offrirvi di sedere con loro per aiutare. Usiamo una benignità a noi stessi e anche agli altri non prendendo l’abitudine di arrivare in ritardo alle adunanze, disturbando così altri e perdendo importanti informazioni; o, se per una ragione inevitabile, si arriva in ritardo, si può sedere dietro dove si disturberanno meno persone possibile. Il fratello che mostra benignità non criticherebbe severamente un anziano ma lo supplicherebbe come un padre. Anche i giovani possono mostrare benignità dicendo una parola amichevole agli anziani, od offrendosi di rendersi utili. — 1 Tim. 5:1-3.

LO SCOPO DELL’IMMERITATA BENIGNITÀ

17, 18. Perché mostrare benignità agli estranei?

17 Di tanto in tanto alcuni hanno avuto modo di intrattenere oratori di fuori o un servitore di circoscrizione e sua moglie. In 3 Giovanni 5-8, l’anziano apostolo mostrò che abbiamo l’obbligo di ricevere tali persone in modo ospitale, poiché fare il bene ha origine da Dio. Se seminiamo benignità mieteremo pure benignità. Anche l’atto di dare a un discepolo di Gesù un calice d’acqua fredda sarebbe stato favorevolmente ricordato da Geova. (Matt. 10:41, 42) Le Scritture contengono molti ottimi esempi in cui fu mostrata benignità agli estranei, come quando Elia fu benignamente ricevuto dalla vedova di Zarefat. (1 Re 17:8-24) Questa povera vedova offrì al profeta l’ultimo boccone di cibo che aveva durante una carestia e come risultato fu riccamente benedetta. Geova continuò dopo di ciò a provvederle farina e olio, e in seguito riportò in vita suo figlio.

18 In Atti 28:2 Paolo narra che egli ed altri fecero naufragio sull’isola di Malta, dove “le persone di lingua straniera ci mostrarono straordinaria benignità umana”. Esse uscirono malgrado il freddo e la pioggia e accesero un fuoco, accogliendo i naufraghi stranieri in modo molto soccorrevole, così che furono favorevolmente ricordate nella Parola di Dio. Senza dubbio Paolo contraccambiò questa benignità lasciando loro una benedizione spirituale con le cose che disse loro. (Atti 28:30, 31) Noi, a nostra volta, facciamo bene a mostrare benignità agli estranei. In Ebrei 13:2 (edizione inglese del 1950) si legge: “Non dimenticate la benignità verso gli estranei, poiché per mezzo di essa alcuni, senza saperlo, ospitarono angeli”.

19. Come possiamo mostrare che non veniamo meno allo scopo dell’immeritata benignità di Dio?

19 Oggi il popolo di Geova mostra straordinaria benignità condividendo con altri la verità. L’apostolo ci rammenta: “Vi supplichiamo anche di non accettare l’immeritata benignità di Dio venendo meno al suo scopo”. Ora è il tempo in cui si predica il messaggio del Regno, ora nel “giorno della salvezza”. Non vogliamo dunque dare “alcuna causa d’inciampo, affinché non si trovi da ridire sul nostro ministero; ma in ogni modo ci raccomandiamo quali ministri a Dio, . . . in benignità, in spirito santo, in amore senza ipocrisia, in parola verace, in potenza di Dio”. (2 Cor. 6:1-7) Indipendentemente dalla situazione in cui possiamo trovarci, possiamo sempre raccomandarci non solo con la nostra conoscenza della sua Parola e col modo in cui ci comportiamo nelle difficoltà, ma anche mostrando il frutto dello spirito, compresa la benignità.

20. Come Gesù mostrò benignità nel suo ministero?

20 Se mostriamo benignità vuol dire che imitiamo Dio. Gesù ci diede uno straordinario esempio in questo perché predicò la verità. Dopo che Giovanni Battista l’ebbe additato come Agnello di Dio, due discepoli di Giovanni seguirono Gesù e gli chiesero dove stava. Gesù li invitò ad andare a vedere. Dopo aver trascorso il resto della giornata con Gesù, Andrea disse a suo fratello Simeone: “Abbiamo trovato il Messia”. Sì, Gesù mostrò ospitalità e benignità parlando della Parola di Dio. — Giov. 1:41; 2 Cor. 8:9.

21. Come si può oggi mostrare benignità nel ministero?

21 Oggi i testimoni di Geova mostrano regolarmente benignità portando ad altri il messaggio della vita, facendo visite ulteriori, tenendo studi, non chiedendo nulla in cambio. Mentre facciamo questo mostriamo benignità nel nostro parlare usando tatto e cortesia, prendendoci il tempo di ascoltare ciò che il padrone di casa vuole dire. Sarebbe facile rispondere in modo rude o sarcastico a un padrone di casa sgarbato, ma ricordate che Geova richiede benignità. Più di una volta una risposta dolce ha aperto la mente del padrone di casa per considerare la verità. Mentre la persona immatura può dare una risposta aspra, chi è maturo sa che questo non rappresenterebbe dovutamente l’Iddio di benignità.

22. Perché non si mostra benignità trattenendo la verità?

22 Ovviamente, parlare con benignità non significa essere deboli o annacquare la verità, perché la parola può essere gentile eppure appropriata. Gesù parlò con vigore alla classe del clero ma con benignità e pazienza a quelli simili a pecore. Non è benignità trattenere la verità, anche se dapprima essa può ferire. Come un’operazione chirurgica può recare dolore a un cieco, quando riacquista la vista la gioia che egli prova vedendo di nuovo compensa tutto. Perciò, sia che uno sia malato fisicamente o spiritualmente, la benignità è apprezzata e può aprire alla verità orecchi chiusi. In un’esperienza che lo mostra una testimone cominciò uno studio con una donna che viveva con la sua anziana madre irlandese. La madre era molto ostile e disse alla Testimone di non andare, ma la figlia andò a casa della proclamatrice per continuare lo studio. Questo piacque ancor meno alla madre, e infine ella accettò che la Testimone andasse di nuovo a casa loro per lo studio. Quando tornò, la sorella portò dei fiori, perché pensò che spesso i vecchi sono trascurati e si sentono indesiderati. Dopo ciò la signora cominciò a poco a poco a interessarsi della verità e infine ammise: “Sono stata una vecchia perfida con lei, ma in cambio mi ha mostrato benignità. Pensavo che non mi restasse altro che invecchiare e morire, ma ora mi si apre dinanzi una nuova vita”. La benignità aiutò dunque a cambiare la veduta di questa persona riguardo alla verità.

23. Come possiamo mostrare che siamo figli di Geova?

23 Come Geova mostra benignità, dando pioggia e sole, cibo e alloggio a quelli ingrati e malvagi, noi possiamo mostrare benignità anche a quelli che ora rigettano la verità. Così facendo mostriamo di non essere figli di questo sistema di cose ma, piuttosto, di avere i frutti dello spirito di Geova come suoi figli. (Matt. 5:43-46) La benigna condotta dei testimoni di Geova alle assemblee è stata una meravigliosa testimonianza all’onore di Geova. Come disse il gestore di una mensa in Nuova Zelanda: “Non avevo mai incontrato persone così cortesi, gentili e riguardose”.

24. Che cosa non include la benignità? Perché?

24 Infine, si può mostrare benignità nella famiglia e nella congregazione difendendo con fermezza ciò ch’è giusto. La benignità non è debolezza. Non significa condonare il male. Tale errata benignità può avere come risultato delinquenza minorile o degli adulti, e può derivarne colpevolezza spirituale nella congregazione se il sorvegliante considera la benignità come mancanza di difendere fermamente il giusto principio. Non si usa mai benignità incoraggiando altri a fare ciò che non è in armonia con la volontà di Dio; così, se un cristiano comincia ad allontanarsi dalla via di Geova, non si mostra benignità trattenendo il consiglio o anche la meritata disciplina. Una volta Pietro diede un cattivo consiglio a Gesù quando questi gli disse che stava per soffrire e morire. Pietro disse: “Sii benigno con te stesso, Signore”. Ma Gesù gli volse le spalle, dicendo: “Va dietro a me, Satana!” (Matt. 16:22, 23) Pietro fu rimproverato e giustamente. Le parole che pensò fossero dette con benignità non erano in armonia con il proposito di Geova. Quindi la benignità dev’essere in relazione con la verità e l’amore verso Geova.

25. Quale sforzo fa Satana per combattere la benignità?

25 Satana vuole causare divisione e fermare l’operato dello spirito di Dio mediante attrito nelle case e nelle congregazioni cristiane. Le divisioni nella congregazione di Geova dovute a divergenze personali o meschine discussioni ostacolerebbero il flusso dello spirito di Geova e tratterrebbero il frutto nel ministero, ma i discepoli di Gesù si conoscono dall’amore che mostrano, e l’amore copre debolezze e imperfezione, come pure una moltitudine di peccati. Comunque, tutti quelli che hanno la speranza di vivere nel nuovo sistema di cose di Geova devono pure stare in guardia per proteggere la congregazione da quelli che vorrebbero mutare l’immeritata benignità di Dio in una scusa per condotta dissoluta. — Giuda 4.

26. In che modo la benignità può aiutarci ad andare d’accordo con gli altri?

26 La benignità ci aiuterà a migliorare i nostri rapporti con altri. Invece di divenire irritati e tesi, dovremmo lasciare che operi lo spirito di Geova. L’attitudine gentile, amichevole e misericordiosa è in relazione con la benignità, ed è certo molto meglio mostrare in primo luogo benignità che cercare di porre rimedio all’infelicità. Se riscontrate dunque che nella vostra famiglia c’è tendenza all’attrito o alla mancanza di amore, anche a dire paroli rudi, sgarbate, cercate di coltivare questo frutto dello spirito. Anche se altri in casa possono essere contrari alla verità, l’attitudine benigna da parte del cristiano sarà d’aiuto, come olio su acque agitate.

27. Perché la benignità è così importante per il cristiano?

27 Per immeritata benignità di Geova abbiamo la prospettiva della vita; noi dovremmo dunque riflettere simile benignità ad altri. (Efes. 2:5-8) Come ci sforziamo di coltivare il frutto del Regno nel nostro ministero di campo, così vogliamo coltivare il frutto dello spirito di Dio. Se faremo questo mostreremo di ubbidire alla divina legge della benignità. Essa sarà non solo sulla nostra lingua ma anche nella nostra mente e nel nostro cuore, e diverrà parte della nostra nuova personalità. Riscontreremo che aiuta a risolvere i problemi e rende facile perdonare. La benignità ha una qualità edificante che spinge gli altri a contraccambiare nella stessa maniera. Ci aiuta ad avvicinare altri a Geova con le nostre parole e azioni. Mentre manifestiamo questo frutto dello spirito, la nostra speranza e fiducia in Geova non porterà a delusione. Quindi, per camminare con Geova, dobbiamo amare la benignità, perché Geova richiede la benignità, anche in mezzo a un mondo che non è benigno. La benignità conduce alla vita. — Rom. 2:4; 5:2.

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Benigna considerazione per altri

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