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  • Trovate libertà presso la visibile organizzazione di Geova

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  • Trovate libertà presso la visibile organizzazione di Geova
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
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  • L’ORGANIZZAZIONE È L’ORDINE DELL’UNIVERSO
  • LA BIBBIA È UN LIBRO DI ORGANIZZAZIONE
  • LA CONGREGAZIONE CRISTIANA COME ORGANIZZAZIONE
  • RIPRISTINATO L’ORDINE TEOCRATICO
  • IDENTIFICATA L’ORGANIZZAZIONE TEOCRATICA
  • Riconoscete l’organizzazione teocratica e vivete
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
  • Seguite i pastori fedeli in vista della vita
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
w68 1/4 pp. 202-208

Trovate libertà presso la visibile organizzazione di Geova

“Per certo susciterò su di loro pastori che effettivamente le pasceranno; e non avranno più timore”. — Ger. 23:4.

1, 2. Qual è il proposito di Geova per l’uomo sulla terra?

DI QUALE utilità vi sarebbe il dono di un giro del mondo se foste confinato a letto? Quanta gioia potreste provare per l’ultimo modello di televisore che riceve le trasmissioni a colori se aveste perduto la vista? Di quale valore vi sarebbe, dunque, il divino dono della vita eterna sulla terra se l’attuale, infelice, pauroso stato di questo mondo dovesse continuare?

2 Il proposito di Dio di liberare l’uomo per la vita eterna sulla terra è chiaramente dichiarato nei Salmi: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”. (Sal. 37:29) Il profeta Isaia confermò questa promessa fatta da Dio riferendosi a Geova come al “vero Dio, il Formatore della terra e il suo Fattore, Colui che la stabilì fermamente, che non la creò semplicemente per nulla, che la formò pure per essere abitata”. (Isa. 45:18) Vi sorprende che Dio abbia il proposito di far abitare l’uomo sulla terra per sempre? Non vi dovrebbe sorprendere se conoscete “la preghiera del Signore”, perché questo è ciò che ripetutamente chiedete quando pregate: “Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. — Matt. 6:10.

3. Come Geova renderà la vita più durevole?

3 Ma che dire delle infelici, paurose condizioni che esistono sulla terra le quali renderebbero la vita eterna un grande problema? Voi pregate d’esser liberati anche da queste cose quando dite: “Venga il tuo regno”. In che modo? Perché, come predisse il profeta Daniele, “ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. (Dan. 2:44) Il gran Re di quel regno eterno rivelò molto tempo fa al suo apostolo Giovanni ciò che accadrà in seguito: “Ecco, la tenda di Dio è col genere umano, ed egli risederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro. Ed egli asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. — Riv. 21:3, 4.

L’ORGANIZZAZIONE È L’ORDINE DELL’UNIVERSO

4. (a) Che cosa rivelano Geremia 23:4 e Isaia 32:1 circa il regno di Dio? (b) Secondo Isaia 32:2, quando comincerà l’amministrazione della giustizia per mezzo del regno di Dio?

4 Non danno queste promesse di Dio concreta realtà al suo regno? Esse significano che Dio renderà il suo regno sotto Cristo esattamente così reale nelle funzioni governative come i governi degli uomini che ora sono al potere. Le promesse di Dio significano, inoltre, che si dovrà prendere il provvedimento d’amministrare quel regno e che si dovrà fare in modo che le sue leggi siano debitamente messe in vigore. Il profeta Geremia predisse che questo era il proposito di Geova, che dice: “Per certo susciterò su di loro pastori che effettivamente le pasceranno; e non avranno più timore”. (Ger. 23:4) Isaia attestò l’utilità di questa disposizione: “Ecco, un re regnerà per la stessa giustizia; e rispetto ai principi, governeranno come principi per lo stesso diritto”. (Isa. 32:1) Ma questa profezia d’Isaia rivela qualche altra cosa, cioè che questa amministrazione della giustizia di Dio avrà inizio prima ancora che Dio rimuova i governi di questo sistema di cose. Poiché la profezia continua: “E ciascuno deve mostrar d’essere come un luogo per celare dal vento e un nascondiglio dal temporale, come corsi d’acqua in un paese senz’acqua, come l’ombra di una gran rupe in una terra esausta”. (Isa. 32:2) Tutto questo mette in risalto una ben ordinata disposizione di persone, un concertato, unito sforzo per adempiere un proposito. Questo significa organizzazione.

5. Perché alcuni obiettano riguardo all’organizzazione, ma come questo modo di ragionare è imprevidente?

5 Per alcuni, però, conformarsi alle norme o regole di un’organizzazione vuol dire reprimere la propria personalità. Altri, ragionando in maniera simile, dicono che Dio tratti con loro personalmente, guidando ciascuno all’intendimento della Bibbia. Comunque, le leggi spirituali di Dio sono esattamente così necessarie al nostro benessere come le leggi naturali; e chi fra gli individualisti si rifiuterebbe di conformarsi alla divina legge di mangiare e bere, per esempio, per timore di perdere la propria individualità? Gli uomini possono fare scioperi della fame per protesta contro i mali sociali o politici, ma non sfuggono al bisogno di alimentazione. Per giunta, questi bisogni fisici e le leggi che li governano sono comuni a tutti gli uomini. Noi non siamo liberi di fare individualmente come ci pare e piace.

6. Perché l’organizzazione teocratica degli uomini è necessaria, e che cosa pone in risalto questo fatto?

6 Perché, allora, è ragionevole credere che le leggi spirituali non si applichino con la stessa uniformità a tutti? Infatti, è più importante che le viventi, intelligenti creature di Dio abbiano legge, ordine e organizzazione di quanto non lo sia per gli inerti, inanimati corpi privi di anima della natura. Le piante crescono e le stelle si muovono in orbite senza libertà di scelta. Le leggi divine della natura le controllano ed esse non possono resistere. Come risultato, l’universo di tali corpi è ordinato e completamente armonioso. Ma l’uomo è dotato di libero arbitrio e può, se lo desidera, esercitare la sua libertà di scelta agendo in modo indiscriminato. Se tutti gli uomini facessero questo, comunque, ne risulterebbe uno stato d’anarchia. Dire dunque che noi non abbiamo bisogno di organizzazione o che Dio diriga ciascun individuo indipendentemente vuol dire negare l’interdipendente ordine dell’universo e il comune provvedimento preso da Geova per sostenere i nostri bisogni fisici. Infatti, il nostro medesimo possesso di libero arbitrio ci dovrebbe porre in risalto il bisogno di organizzazione, di una organizzazione teocratica, cioè governata da Dio dall’alto in basso.

LA BIBBIA È UN LIBRO DI ORGANIZZAZIONE

7. Che cosa mostra che Geova trattava la nazione d’Israele come organizzazione teocratica?

7 La Bibbia stessa è un libro di organizzazione. Le prime parole scritte dal dito stesso di Dio, i Dieci Comandamenti, furono destinati a formare la base dell’amministrazione teocratica di un governo nazionale con i discendenti di Giacobbe o Israele come popolo eletto e con Mosè come mediatore. (Eso. 19:3-8; 31:18) I figli d’Israele erano stati schiavi in Egitto. Mosè si era già liberato dal giogo egiziano fuggendo a Madian, dove era vissuto per quarant’anni. Ma Geova gli ordinò di tornare in Egitto per rappresentare gli Israeliti come un unito corpo di persone. Geova prese quindi un comune provvedimento per essi tutti, e chiunque si aspettasse di trarne beneficio doveva agire conforme a esso nella stessa identica maniera. Tutti dovevano osservare la selezione di un animale, un agnello o un capretto di un anno, e spruzzarne il sangue sugli stipiti e sull’architrave delle porte delle loro case. Quindi, per famiglia, dovevano arrostirne e mangiarne la carne e partire in massa dall’Egitto verso mezzanotte come corpo ordinato, ubbidendo alle comuni istruzioni e ricevendo una comune liberazione. (Eso. 12:1-13, 21-39) Quando Geova li ebbe portati tutti al monte Sinai nel deserto, diede loro la sua Legge e li organizzò come nazione teocratica.

8. Come le Scritture Ebraiche divennero un libro di istruzioni per i cristiani?

8 Tutta la Legge o Torah che Geova ispirò Mosè a scrivere era per questa organizzazione teocratica d’Israele. Tali erano tutti gli altri libri che ora comprendono le Scritture Ebraiche, o “Vecchio Testamento” come alcuni lo chiamano. Ma più di quindici secoli dopo, Paolo, egli stesso Israelita e apostolo di Gesù Cristo, scrisse riguardo a questi libri che costituiscono i tre quarti della nostra Bibbia: “Poiché tutte le cose che furono scritte anteriormente furono scritte per nostra istruzione, affinché per mezzo della nostra perseveranza e per mezzo del conforto delle Scritture avessimo speranza”. (Rom. 15:4) Con ciò, Paolo volle dire che la Bibbia, come libro di istruzioni per l’organizzazione teocratica d’Israele, era divenuta un libro di istruzioni per l’organizzazione della congregazione cristiana.

9. Come può dirsi che la Bibbia è un libro di organizzazione per la congregazione cristiana?

9 Mentre il canone dei libri della Parola di Dio s’ingrandiva e le Scritture Greche Cristiane si aggiungevano a completamento della Bibbia, ciascun libro era scritto direttamente alla congregazione cristiana o a un membro della congregazione cristiana a suo favore. Così la Bibbia è un libro di organizzazione e appartiene alla congregazione cristiana come organizzazione, non a individui, indipendentemente dalla sincerità con la quale credano di poter interpretare la Bibbia. Per questa ragione la Bibbia non può essere debitamente capita senza tener presente la visibile organizzazione di Geova.

LA CONGREGAZIONE CRISTIANA COME ORGANIZZAZIONE

10. Quando e come ebbe inizio la congregazione cristiana?

10 Gesù non diede inizio alla congregazione cristiana mentre era ancora sulla terra. Scelse comunque allora dodici apostoli, sebbene Giuda, che lo tradì, fosse sostituito da un altro seguace dopo l’ascensione di Gesù al Padre suo in cielo. Questi “apostoli dell’Agnello” cominciarono a servire da pietre di fondamenta e colonne della congregazione dopo ch’era stata organizzata. (Riv. 21:14) Questo avvenne il giorno di Pentecoste, il 33 E.V., quando la prima congregazione cristiana fu organizzata a Gerusalemme. Centoventi discepoli di Gesù eran radunati con lo stesso pensiero e lo stesso proposito allorché lo spirito di Geova fu versato su di loro, e la congregazione cristiana non perse mai questa unità di pensiero finché gli apostoli rimasero in vita. — Atti 1:12-15; 2:1-4.

11, 12. (a) Quale errata veduta hanno alcune persone rispetto alla congregazione cristiana? (b) Come Paolo e Pietro mostrano che la congregazione dev’essere un solo corpo?

11 Sebbene separati di persona e in gruppi riuniti quale congregazione cristiana, quelli che compongono la congregazione cristiana sono ancora un corpo unito, proprio come Israele era una tipica nazione teocratica. Paolo disse: “Vi è un solo corpo, e un solo spirito, come foste chiamati nell’unica speranza alla quale foste chiamati; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo; un solo Dio e Padre di tutti, che è sopra tutti e mediante tutti e in tutti”. (Efes. 4:3-6; Gal. 6:16; si veda anche I Pietro 2:5). È impossibile, comunque, mettere in armonia questa descrizione col quadro di alcuni secondo cui la chiesa di Cristo sia composta di individuali membri sparsi in tutte le contraddittorie sette della cristianità, che interpretano tutte la Bibbia secondo il loro proprio modo di pensare. Come potrebbero, in tale condizione disgiunta, adempiere alcuna specie di unificato “sacerdozio santo”?

12 Per giunta, in armonia con la profezia di Isaia 32:1, 2, sopra citata, come potrebbero questi membri della congregazione servire da “luogo per celare dal vento” e proteggere quelli ai quali insegnano dai venti di falsa dottrina se essi stessi non sono uniti in quanto alla verità di Dio? Paolo fu contrario a tale disgiunta, disunita condotta, perché consigliò alla congregazione corintia: “Ora vi esorto, fratelli, per il nome del nostro Signore Gesù Cristo a parlare tutti concordemente, e a non avere fra voi divisioni, ma ad essere perfettamente uniti nella stessa mente e nello stesso pensiero. Poiché mi è stato rivelato a vostro riguardo, fratelli miei, da quelli della casa di Cloe, che esistono fra voi dei dissensi. Ciò che voglio dire è questo, che ciascuno di voi dice: ‘Io appartengo a Paolo’, ‘ma io ad Apollo’, ‘ma io a Cefa’, ‘ma io a Cristo’. Esiste diviso il Cristo?” — 1 Cor. 1:10-13.

13. Qual è la condizione della cristianità, e chi è da Geova ritenuto responsabile?

13 Ma qual è la situazione odierna? Nei diciannove secoli trascorsi dalla visibile organizzazione teocratica del primo secolo la congregazione cristiana ha subìto seri cambiamenti e fratture. Il gregge di Dio è stato disperso e centinaia di sette, proprio come quelle contro le quali Paolo avvertì la congregazione corintia, esistono ora in tutta la cristianità. Ha questo promosso forse l’ordine e la fraternità teocratica della congregazione cristiana? Al contrario, la disorganizzazione religiosa della cristianità ha dato luogo a violente guerre e persecuzione religiosa. Come esempio e modello profetico di questi riprensibili capi della cristianità, agli apostati sacerdoti d’Israele si rivolse Geremia, per comando di Geova: “‘Guai ai pastori che distruggono e spargono le pecore del mio pascolo!’ è l’espressione di Geova. Perciò questo è ciò che ha detto Geova l’Iddio d’Israele contro i pastori che pascolano il mio popolo: ‘Voi stessi avete sparso le mie pecore; e le disperdevate, e non avete vòlto loro la vostra attenzione’”. (Ger. 23:1, 2, 11, 12) Geova non permetterà che tali falsi pastori restino impuniti.

RIPRISTINATO L’ORDINE TEOCRATICO

14, 15. (a) Come è stato ripristinato l’ordine teocratico nella congregazione cristiana? (b) A che cosa ha dato luogo questo ripristino? (c) Quale domanda dovrebbero seriamente rivolgersi tutti i professanti cristiani?

14 Ma che dire delle pecore disperse? Se nella congregazione cristiana si deve ripristinare l’ordine teocratico, ci dev’essere un ritorno alle istruzioni apostoliche. Deve adempiersi ciò che la profezia di Geremia continua a dire: “‘E io stesso radunerò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi nei quali le avevo disperse, e per certo le ricondurrò al loro pascolo, e per certo saranno feconde e si moltiplicheranno. E per certo susciterò su di loro pastori che effettivamente le pasceranno; e non avranno più timore, né saranno colpite da terrore, e non ne mancherà nessuna’, è l’espressione di Geova”. (Ger. 23:3, 4) Grazie a Geova e al suo proposito questo si è adempiuto, non per mezzo del Concilio Ecumenico cattolico romano o di un programma religioso d’unione delle fedi, ma abbandonando le tradizioni degli uomini e ritraendosi completamente dalla corruttrice influenza del settarismo. Ciò ha significato la raccolta delle persone che seguono i metodi e le istruzioni apostoliche.

15 Oggi, la visibile organizzazione teocratica di Geova è stata ripristinata. “‘Ecco, vengono i giorni’, è l’espressione di Geova, ‘e per certo susciterò a Davide un germoglio giusto. E un re per certo regnerà e agirà con discrezione ed eseguirà diritto e giustizia nel paese. Ai suoi giorni Giuda sarà salvato, e Israele stesso risiederà in sicurtà’”. (Ger. 23:5, 6) Sotto la direttiva di Cristo Gesù, l’intronizzato Re celeste di Geova, la congregazione cristiana sulla terra è divenuta di nuovo apostolica nelle disposizioni e nei metodi di attività, conforme ai bisogni del nostro giorno moderno. Questo ha contribuito all’unità, all’armonia, alla pace e ha operato con efficacia nelle file dei veri cristiani. L’organizzazione alla quale vi rivolgete per avere guida spirituale segue questo modello teocratico? Considerate seriamente queste domande.

16, 17. Da quali pratiche della congregazione apostolica può identificarsi oggi l’organizzazione visibile di Geova?

16 Quelli che prendono la direttiva nella vostra organizzazione accettano la Bibbia come Parola di Dio, da lui ispirata quale rivelazione del suo proposito e libro di istruzioni per indirizzarci nella giusta via? Gesù fece questo, e insegnò ai suoi discepoli a fare la stessa cosa. (Giov. 8:31, 32; 17:17; Sal. 119:105) L’organizzazione alla quale vi rivolgete provvede forse regolari assemblee per lo studio della Parola di Dio? I cristiani del primo secolo erano così assistiti. (Ebr. 10:25; Matt. 18:20; Rom. 16:5) Insiste essa sulla completa unità di dottrina e pensiero entro la congregazione? I primi discepoli di Gesù vi insisterono. (1 Cor. 1:10-13; Giac. 3:16, 17) È seguita la procedura teocratica quando si fanno nomine a incarichi di servizio? Era seguìta nella congregazione primitiva. (Atti 6:1-6; 14:23; 20:28) Tutti gli associati alla vostra organizzazione mettono essi gl’interessi del Regno al primo posto nella loro vita? Gesù insegnò ai suoi discepoli di far ciò. (Matt. 6:33) Riconoscono il loro privilegio e la loro responsabilità di predicare di casa in casa? Quelli della primitiva congregazione apostolica li riconobbero. (Matt. 28:19, 20; Atti 5:42; 20:20; 1 Cor. 9:16) Predicano la buona notizia del regno di Dio? Gesù disse che l’avrebbero predicata. (Matt. 24:14) Quando si trovano di fronte all’opposizione, rifiutano di compromettere il messaggio del Regno? La congregazione primitiva fece questo. (Atti 4:19, 20; 5:29-32) Ricevono e accettano tutti consiglio per mezzo del corpo direttivo? È una responsabilità stabilizzatrice che i primi cristiani riconobbero. (Atti 2:42; 16:4, 5; Ebr. 13:17) Quelli che hanno la responsabilità dell’organizzazione lavorano con diligenza per mantenerla in una condizione pura? Gli apostoli di Gesù non si attardarono mai a questo riguardo. (1 Cor. 5:1-5, 13; 1 Tim. 5:19-21) È manifestato sincero amore fra quelli della vostra congregazione? Gesù disse che sarebbe stato un segno della vera congregazione. — Giov. 13:35.

17 Guardando ora l’organizzazione da un diverso punto di vista, quella che voi sostenete fa forse una distinzione fra “clero” e “laicato”? Tali distinzioni furono sconosciute fra i primi cristiani. (Matt. 23:8-12; 20:25-28; 1 Piet. 5:2, 3) È la vostra organizzazione sostenuta finanziariamente in maniera del tutto volontaria? La congregazione primitiva non sollecitò mai fondi. (Atti 11:29, 30; 2 Cor. 9:5-7) La vostra organizzazione è attiva negli affari del mondo? Gesù e i suoi apostoli rifiutarono di far parte di questo mondo. (Giov. 17:16, 17; Giac. 4:4) Quelli che si associano alla vostra organizzazione cercano incarichi o riforme politiche? Quelli della congregazione primitiva ebbero una speranza più permanente accentrata sul regno di Dio. (2 Piet. 3:13, 14) Esistono entro la vostra organizzazione barriere nazionali o razziali? Non ce ne fu nessuna nelle congregazioni del primo secolo. (Gal. 3:28; Riv. 7:9) Si pratica la discriminazione? I primi cristiani si attennero al principio che “presso Dio non vi è nessuna parzialità” ma egli “vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità”. — Rom. 2:11; 1 Tim. 2:4; Giac. 2:1-4.

IDENTIFICATA L’ORGANIZZAZIONE TEOCRATICA

18. Quale segno della vera organizzazione visibile Gesù identificò, e quale ricompensa disse che avrebbe data?

18 Quelli dell’organizzazione apostolica non adempirono queste esigenze della congregazione cristiana solo in maniera simbolica. Considerarono il loro posto nell’eletto canale visibile di Geova come sacro e non permettevano che alcuna cosa mettesse in pericolo la loro posizione presso Dio. Non avevano nessun timore di questo mondo. (Matt. 10:26-28) La loro sola preoccupazione era quella di provvedere la sicurezza e il benessere al gregge di Dio. Gesù indicò questo segno della vera organizzazione visibile in relazione a una particolareggiata profezia circa questo tempo della fine. Egli disse: “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? Felice quello schiavo se il suo signore arrivando lo troverà a fare così. Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi”. — Matt. 24:45-47.

19. Che cosa devono accettare quelli che riconoscono la visibile organizzazione di Geova?

19 Ora vi sono conclusive prove che Gesù Cristo fu intronizzato in cielo nel 1914 E.V. e che egli accompagnò Geova al suo tempio nel 1918 E.V., in cui cominciò il giudizio dalla casa di Dio.a (1 Piet. 4:17) Dopo aver purificato quelli che appartenevano a questa casa i quali eran viventi sulla terra, Geova versò su di loro il suo spirito e assegnò loro la responsabilità di servire da unico canale visibile, mediante cui solo sarebbe dovuta venire l’istruzione spirituale. Quelli che riconoscono la visibile organizzazione teocratica di Geova, devono riconoscere e accettare questa nomina dello “schiavo fedele e discreto” ed essergli sottomessi.

20, 21. Chi sono oggi incaricati della responsabilità di rappresentare il Re di Geova, e quale narrazione fornisce la loro raccomandazione?

20 Oggi quelli così incaricati di questo grande privilegio e responsabilità son chiamati testimoni di Geova, e sono stati chiamati tali sin dal 1931. Quale gruppo sono stati sempre più separati dal settarismo della cristianità dal 1870 in poi. Dal 1879 la rivista Torre di Guardia è stata usata da questo gruppo collettivo per dispensare il cibo spirituale con regolarità a quelli di questo “piccolo gregge” di veri cristiani. (Luca 12:32) Nel 1884 formarono un servitore legale, una società, chiamata Zion’s Watch Tower Tract Society (Società di trattati Torre di Guardia di Sion), ora nota come Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania. Nel 1919, essendo sopravvissuta alle ardenti prove della prima guerra mondiale, questa classe dello “schiavo fedele e discreto” non era un’organizzazione novizia. Veramente, gli apostoli non erano più in mezzo a loro, ma essi avevano lasciato istruzioni scritte come parte del grande Libro di narrazione di Geova. Per di più, i membri dell’organizzazione moderna di questa organizzazione cristiana antica di 1900 anni aveva ricevuto dai giorni degli apostoli in poi una ricca eredità di lealtà e integrità cristiana, lunga e paziente sopportazione della persecuzione, persistente fede nelle preziose promesse di Geova, fiducia nella direttiva del suo invincibile Signore e Re, Gesù Cristo, e ubbidienza al suo secolare mandato d’esser testimoni in tutta la terra. — Atti 1:6-8.

21 In questa condizione spiritualmente matura ben si qualificano come quelli “che effettivamente le pasceranno; e non avranno più timore, né saranno colpite da terrore, e non ne mancherà nessuna”, perché “un re per certo regnerà e agirà con discrezione ed eseguirà diritto e giustizia nel paese”. Trovate libertà e sicurezza in mezzo a loro. Leggete il seguente articolo per apprenderne il modo.

[Nota in calce]

a Si veda il libro You May Survive Armageddon into God’s New World (Potrete sopravvivere ad Armaghedon ed entrare nel Nuovo Mondo di Dio [solo in inglese]), Capitolo VI, intitolato “Adonay viene al suo Tempio”. È stato stampato dalla Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati nel 1955.

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