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  • w69 15/6 pp. 366-372
  • La crescita viene da Geova

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  • La crescita viene da Geova
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
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  • Che cosa ne fate della vostra vita?
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 15/6 pp. 366-372

La crescita viene da Geova

1. Descrivete come l’uomo considera la crescita.

OVUNQUE vi sono cose che crescono: animali, piante, alberi, vegetazione d’ogni sorta, genere umano, organizzazioni, città, paesi, condizioni, progetti. Infatti, dove c’è una qualsiasi specie di cambiamento, si può dire che c’è crescita. Situazioni o condizioni possono andare di male in peggio. In quest’èra moderna l’uomo si attende grandi passi avanti e drastici cambiamenti. Nelle comunicazioni, nei trasporti, nella moda, nell’architettura, nello spettacolo, e nelle quotidiane norme di vita, l’uomo è stato istruito ad aspettarsi e a cercare straordinari cambiamenti. I cambiamenti comportano spesso avventura ed eccitazione che tengono viva l’attenzione dell’uomo e lo sottraggono momentaneamente alla sua noiosa veduta della vita quotidiana. Tuttavia, giorno dopo giorno l’uomo si guarda allo specchio e nota appena i cambiamenti. Fisicamente egli cambia con molta lentezza. Raggiunta la statura adulta, rimane per anni più o meno lo stesso. Ma che dire della crescita che non appare riflessa nello specchio? Che dire dell’equilibrio mentale, della crescita spirituale? Sì, che dire della vostra crescita come servitore di Dio?

2. Che cosa favorisce la crescita? Si può ostacolare?

2 Dietro tutto ciò v’è l’impellente forza che fa crescere. Naturalmente, sappiamo che la pioggia e il suolo nutriente fanno crescere la vegetazione e che anche il cibo fa crescere l’uomo fisicamente. Ma che cosa fa crescere la persona spiritualmente? Che cosa spinge la persona ad adorare Dio? Che cos’è che non solo la fa rimanere fedele anno dopo anno ma fa anche crescere i ministri di Dio sempre più pienamente in tutti quei frutti dello spirito descritti in Galati 5:22, 23? Nei campi di vegetazione e fra gli animali possiamo sempre trovarne alcuni stentati, alcuni che sembrano ostacolati in qualche modo nella loro crescita. Facendo un esame si può riscontrare questo anche nella congregazione cristiana. (Si veda Galati 5:7). Perché? Non dovrebbero tutti coloro che servono Geova fiorire e crescere vigorosi grazie alla ricca alimentazione spirituale?

3. Dite le ragioni per cui si cresce sia fisicamente che spiritualmente.

3 Per servire allo scopo per il quale la creatura è fatta, dev’esserci crescita sia fisica che spirituale. La crescita fisica viene da Geova, poiché egli provvide in primo luogo le cose materiali per i bisogni e il godimento dell’uomo. Egli ha pure mantenuto un’abbondante provvista di cibo, aria e acqua nel corso di generazioni, e anche se l’uomo ha abusato di questi provvedimenti, miliardi di persone del genere umano vivono ancora facendo uso di queste cose essenziali alla vita. Geova non si è trattenuto dal provvedere a questi bisogni, né ha seguìto la condotta che talvolta l’uomo segue di imporre restrizioni ai pochi buoni a causa degli abusi commessi dai molti cattivi. No, “egli fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti”. (Matt. 5:45) Egli ha provveduto anche la sua Parola, suo Figlio e il suo spirito per nutrire l’uomo e farlo crescere. Benché sia ignorato e oggetto di opposizione, abbiamo ancora disponibile in molte lingue la Parola di Dio. Suo Figlio è ancora vivo, il riscatto è sempre pagato e i suoi benefici sono offerti all’intero mondo del genere umano. (Giov. 3:16) Lo spirito di Dio opera oggi per compiere la sua volontà come operò al medesimo principio. — Gen. 1:2; 2 Piet. 1:21.

4. Illustrate il piacere di godere la vita mentre si cresce.

4 Geova ha provveduto più che le semplici cose essenziali. C’è sovrabbondanza, molte cose extra che tanto accrescono il piacere del giusto vivere. Considerate la necessità del mangiare. Si può sopravvivere molto facilmente prendendo cibo semplice in maniera frettolosa e in condizioni limitate. Ma dedicate un po’ più tempo a preparare il cibo, arricchendone il sapore con gustosi aromi e spezie; servite ciascuna portata in modo appetitoso e gaio, apparecchiate la tavola con semplicità ma in maniera allegra, il tutto illuminato da tremolanti candele. Mettete intorno alla tavola amici riconoscenti, ascoltate la loro piacevole e felice conversazione, forse con una dolce, distensiva musica in sordina. Non è questa una gradevolissima occasione? Una o tutte queste cose extra stimolano la crescita, molto di più che il prendere semplicemente cibo in fretta. Tuttavia queste sono cose extra che l’uomo può avere non solo nel mangiare, ma anche in altri aspetti della vita.

5. Perché non potete stabilire un programma per la crescita di qualcun altro?

5 Un’altra cosa da ricordare riguarda i rapporti coi fratelli. Tutti hanno un limite, e ciascuno conosce saggiamente il proprio. Comunque, altri interferiscono spesso in questa responsabilità personale esortando qualcuno a fare più di quello che vuole fare. È la verità della Parola di Dio sotto lo spirito di Geova che spinge il suo popolo a fare più servizio. Essi devono rispondere a Dio delle loro azioni. Rispondono alla loro propria coscienza. Nessuno può ascoltare la coscienza di un’altra persona né parlare a Dio per lei. Quindi non dovrebbe essere necessario mettere in dubbio le ragioni o i motivi del vostro fratello, chiedendogli di riferire su ogni sua azione. Se il vostro fratello rifiuta un incarico o un privilegio di servizio, non concludete frettolosamente che stia allontanandosi dalla verità. (Prov. 18:13) Se il suo servizio diminuisce un po’, forse sta cercando di migliorare un altro aspetto del suo ministero che richiede attenzione ed è una sua questione personale. Se qualcuno prende una vacanza o dispone di riposarsi da strenua attività, non c’è bisogno d’essere indebitamente eccitati. Gesù vide il bisogno di riposarsi e di allontanarsi dalla febbrile attività d’ogni giorno. Dopo un programma molto intenso gli apostoli riferirono a Gesù ed egli disse loro: “Venite in privato, voi, in un luogo solitario, e riposatevi un po’”. Poiché “vi erano molti che andavano e venivano, e non avevano agio nemmeno di mangiare un pasto”. (Mar. 6:31; si veda anche Matteo 14:13). Tuttavia Gesù o gli apostoli non si indebolivano di conseguenza nella fede né la loro crescita era incerta. Vi intromettereste in ciò che fa il servo di un altro uomo mentre svolge i doveri assegnatigli? No, naturalmente no. Ebbene, ecco in che modo Paolo espone la cosa in Romani 14:4: “Chi sei tu da giudicare il servo di un altro? Egli sta in piedi o cade al suo proprio signore. In realtà, egli sarà fatto stare in piedi, poiché Geova lo può far stare in piedi”.

6, 7. (a) Quali sono le erbacce nel campo della crescita? Come hanno inizio? (b) In che modo possiamo proteggerci da ogni invasione di dubbi?

6 I dubbi si possono paragonare a erbacce nel campo dei ministri che crescono, ed essi tolgono le forze e rovinano la contentezza, la pace mentale e la gioia nel servizio di Geova. I dubbi possono essere causati da insufficiente conoscenza di qualche soggetto, il che causa preoccupazione. Altri possono coltivare qualche preferenza personale e, poiché non è immediatamente riconosciuta, trovano da ridire e cominciano a dubitare che Geova sostenga il suo “schiavo fedele e discreto”. Alcuni s’infiacchiscono nell’adorazione e, essendo continuamente bombardati dallo spirito di indipendenza e ribellione di questo vecchio sistema di cose, non hanno la forza di tenere i dubbi fuori dei loro propri pensieri. Molti cominciano a preoccuparsi ansiosamente di cibo materiale, abiti, case e le cose superflue che possono ottenere, riempiendo la loro mente di cose desiderabili, ciò che altera il loro senso dei valori e riempie i loro pensieri del timore di rimanerne senza. Luca 12:29 dà questi consigli: “E cessate di cercare ciò che mangereste e ciò che berreste, e cessate d’affannarvi”.

7 L’autodisciplina è molto importante per difendersi da ogni invasione di dubbi. Gesù disse che, dove c’era la fede, non vi sarebbero stati dubbi. (Matt. 21:21) È quindi necessario proteggere i propri pensieri, e questo richiede autodisciplina, come indica vividamente Proverbi 5:1, 2: “Figlio mio, oh presta attenzione alla mia sapienza. Porgi orecchio al mio discernimento, in modo da custodire le capacità di pensare”. In Filippesi 4:7 Paolo indica che la pace di Dio guarderà “i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. Se la mente continua a pensare a qualche attività, molto probabilmente desidererà fare i passi per conseguire quella meta. Questo pensiero è alimentato e quindi rafforzato dall’ulteriore conoscenza di questo soggetto che col passar del tempo interessa sempre più la persona, e questo desiderio è come una forza motrice che spinge verso quella meta. “Poiché quelli che sono secondo la carne rivolgono la loro mente alle cose della carne”. (Rom. 8:5) Se non si vuole arrivare a quella meta, si deve esercitare padronanza di sé e smettere di pensare alla cosa. Proverbi 23:7 descrive la cosa in questo modo: “Poiché come chi ha calcolato nella sua anima, così egli è”. Giobbe spiega che Geova agisce in armonia col suo pensiero e desiderio; notate Giobbe 23:13: “Ed egli è di un solo pensiero, e chi gli può resistere? E la sua propria anima ha un desiderio, e lo farà”.

8, 9. (a) Come possono alcuni considerare la vita regolata dai princìpi biblici? (b) Descrivete in breve il campo in cui l’uomo dovrebbe essere governato dalla ragionevolezza.

8 Avviene dunque che la crescita è spesso fermata od ostacolata perché le persone non fanno realmente lo sforzo di godere la vita. Altri pensano che servire Dio e osservare i princìpi biblici sia restrittivo e ostacoli la loro crescita. Tuttavia un esame rivelerà che, vivendo secondo i princìpi biblici, si può crescere maggiormente e ottenere più risultati di quelli ottenuti finora dalla maggioranza degli uomini. La Bibbia porta alla nostra attenzione un principio determinante: “La vostra ragionevolezza divenga nota a tutti gli uomini”. — Filip. 4:5.

9 Questo campo della ragionevolezza ha come punto centrale i nostri bisogni. Da una parte vi sono le nostre preferenze, le nostre esigenze, i nostri desideri e l’infinita varietà di cose provvedute da Geova, le nostre antipatie e la libertà a cui gli altri hanno diritto. D’altra parte, fuori del campo della ragionevolezza vi sono manie, ribellione, indipendenza, timore, come il timore dell’uomo e del futuro, il timore di perdere il lavoro, di rimanere senza cibo, abiti e alloggio, il timore della morte e della calamità.

BISOGNI DELL’UOMO

10. Quali sono i bisogni dell’uomo, e come se ne ha cura?

10 I nostri bisogni sono semplici, comuni, cibo per sostenere il corpo che si trova in ogni parte della terra, semplici cose essenziali per tenere l’uomo in vita e abbastanza forte per lavorare. Può essere pane, riso, pesce, frutta, carne, vegetali, ma c’è. Ce n’è l’assicurazione da centinaia d’anni ma ancora valida, che si trova in Salmo 104:14, 15, 24: “Fa germogliare l’erba verde per le bestie, e la vegetazione per il servizio del genere umano, per far uscire cibo dalla terra e vino che fa rallegrare il cuore dell’uomo mortale, per far splendere la faccia con olio, e pane che sostiene il medesimo cuore dell’uomo mortale. Quanto numerose sono le tue opere, o Geova! Le hai fatte tutte in sapienza. La terra è piena delle tue produzioni”. E ancora in Salmo 136:25: “Colui che diede cibo a ogni carne: poiché la sua amorevole benignità è a tempo indefinito”. Abbiamo bisogno di abiti, ed essi furono provveduti da Geova nei primi tempi d’esistenza dell’uomo. (Genesi 3:21) Il riparo, altro bisogno fondamentale, è costruito dall’uomo in vari modi e con vari criteri architettonici servendosi dei materiali provveduti da Geova.

GUSTI E DESIDERI DELL’UOMO

11. Dovrebbe l’uomo godere le cose che desidera e che è in grado di ottenere?

11 Oltre ai bisogni fondamentali vi sono molte cose che ci piacciono e che desideriamo avere. Dando istruzioni agli Israeliti, Geova disse loro: “Devi anche dare il denaro di qualunque cosa la tua anima brami in quanto a bovini e pecore e capre e vino e bevanda inebriante e qualsiasi cosa che la tua anima ti chieda; e devi mangiare lì dinanzi a Geova tuo Dio e rallegrarti, tu e la tua casa”. (Deut. 14:26) Così ai nostri bisogni aggiungiamo cibi gustosi, varietà nel vestire, comodità nelle nostre case, suoni piacevoli per i nostri orecchi ed edificante associazione coi nostri fratelli. Geova offre anche di più: “Apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni cosa vivente”. — Sal. 145:16.

INFINITA VARIETÀ PROVVEDUTA DA GEOVA

12. I desideri dell’uomo superano forse ciò che Geova gli ha provveduto da usare? Spiegate.

12 Ma i desideri dell’uomo, anche quelli che può soddisfare, non intaccano minimamente la quantità e la qualità delle cose materiali create da Dio per il godimento dell’uomo sulla terra. Paolo esclamò: “O profondità della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio!” (Rom. 11:33) La sapienza di Dio si riscontra facilmente in moltitudini di cose per l’uomo. Siamo invitati a usarle con queste parole: “Ogni creazione di Dio è eccellente, e nulla è da rigettare se è ricevuto con rendimento di grazie”. (1 Tim. 4:4) Limitate? Esplorate in pochi minuti? Ecclesiaste 8:17 riferisce intorno alle ricerche di uno che aveva investigato: “E vidi tutta l’opera del vero Dio, come il genere umano non può trovare l’opera che è stata fatta sotto il sole; per quanto il genere umano continui a lavorare duramente per cercare, tuttavia non trova. E pure se dicesse d’essere abbastanza saggio da conoscere, non potrebbe trovare”. Dinanzi all’uomo c’è una bellezza indescrivibile. Quale obiettivo di macchina fotografica o quale pennello di pittore può fermare il colore, la profondità, il senso d’ampiezza dei cieli? Avete provato tutti i sapori esistenti oggi? Avete udito tutta la musica e tutti i canti della terra? Avete condiviso la spensierata gaiezza del bambino di mente aperta, per il quale a ogni angolo della via c’è un’indimenticabile esperienza? Avete visto il meraviglioso mondo delle persone associandovi con quelle di ogni nazione e tribù della terra?

ANTIPATIE E PREGIUDIZI DELL’UOMO

13. Come possiamo fare in modo che i nostri pregiudizi cedano il posto alla ragionevolezza? Quale sarebbe la condotta sicura da seguire?

13 In stretta relazione con l’orgoglio e l’instabile tradizione è il pregiudizio, che ha origine dall’ignoranza. Di solito si trova fra coloro che non hanno sufficiente conoscenza di altre persone, e sono quindi disposti ad accettare il sentito dire o infondata propaganda. Vi sono molte specie di pregiudizi: orgoglio di razza, di famiglia, di paese, di ricchezza, di classe o di professione, di religione, nonché per le ingiustizie e altre cose. L’attitudine comune è questa: ‘Se non mi piace, è sbagliato e non si dovrebbe permettere’. Pietro disse le parole riportate in Atti 10:34, 35: “Per certo io comprendo che Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accettevole”. Un’altra scrittura che rivela la mente di Geova sulla cosa si trova in I Corinti 4:6, 7: “‘Non andare oltre ciò che è scritto’, onde non vi gonfiate individualmente a favore dell’uno contro l’altro. Poiché chi ti fa differire da un altro? In realtà, che cosa hai che tu non abbia ricevuto? Se, ora, in realtà lo hai ricevuto, perché ti vanti come se non lo avessi ricevuto?” Troppi fattori influiscono sui sentimenti che determinano le vostre decisioni, per cui non è sicuro lasciarsi guidare dalle proprie antipatie o dai propri pregiudizi. La veduta dei vostri genitori, gli anni del vostro sviluppo in vari ambienti e sotto le pressioni del giorno attuale esercitate dallo spirito di questo sistema di cose non vi permetteranno d’essere esenti da favoritismo. Un comune difetto degli uomini è di ricordare gli errori altrui, e perfino un solo passo falso sarà ricordato e tenuto in considerazione anni dopo. Ogni volta che si menziona il nome della persona la mancanza è ricordata. È una forma di rivincita, sebbene la cosa fosse definita e avesse dovuto essere dimenticata. La condotta saggia, dunque, è di seguire i princìpi biblici. Amate ciò che Dio ama, e odiate ciò che Dio odia. — Si veda Proverbi 6:16-19; Salmi 97:10; 11:5; Ebrei 1:9.

LIBERTÀ CONCESSA AGLI ALTRI

14. Concedendo la libertà ad altri, quale istruzione biblica seguireste? Fin dove possiamo andare a questo riguardo?

14 Nella nostra arrogante antipatia per alcune cose potremmo privare altri della libertà a cui hanno diritto. Paolo considera la cosa molto francamente in Romani, capitolo quattordicesimo. “Accogliete l’uomo che ha debolezze nella sua fede . . . poiché Dio l’ha accolto”. (Rom. 14:1-3) Cibo e bevanda possono causare problemi ora come li causarono allora, e Paolo disse di non fare di questo una gran cosa, ma, piuttosto, di rivolgere l’attenzione al Regno. “Smettete di abbattere l’opera di Dio per amore del cibo”. (Rom. 14:20) Questo include altre cose oltre al cibo. Fratelli zelanti possono essere così presi dalla verità da spingere continuamente altri a maggiore attività senza lasciare che essi decidano quanto tempo vogliono dedicare a varie attività della congregazione. Andate solo fin dove vanno le Scritture. (1 Cor. 4:6) Permettete agli altri di adempiere le loro responsabilità, che forse voi non capite o neppure conoscete. Aiutate dove potete, ma non spingete. “La sapienza dall’alto è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire, piena di misericordia e di buoni frutti”. — Giac. 3:17.

FUORI DEL CAMPO DELLA RAGIONEVOLEZZA: DESIDERI DANNOSI

15. Che cosa riscontrate che prevale fuori del campo della ragionevolezza? È saggio seguire la maggioranza delle persone o le loro idee?

15 Forti desideri dominano e spingono l’uomo in questo presente sistema di cose. Spinto da forze esplosive, è sempre più difficile trovare coloro che seguono il consiglio di Tito 3:2: ‘Non parlate ingiuriosamente di nessuno, non siate bellicosi, siate ragionevoli, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini’. Lo spirito del mondo è di rivolgere l’attenzione a sé, di farsi avanti, di diventare qualcuno in fretta, e il suo generale concetto è ben descritto in I Giovanni 2:16: “Perché tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non ha origine dal Padre ma ha origine dal mondo”. Questi desideri dannosi includono una vasta gamma di attività. Manie che fanno appello a egoistici interessi si diffondono come epidemie in mezzo alle popolazioni, solo per essere dimenticate quando arriva una nuova ondata di esagerazioni. Perché una persona ragionevole trascurerebbe frettolosamente gli illimitati provvedimenti presi da Geova Dio per il piacere dell’uomo e si abbasserebbe al prodotto dello scadente pensiero di imperfette creature umane? I modelli degli abiti son fatti per accentuare il sesso; gli occhiali un tempo utili e necessari sono ora fatti per attirare l’attenzione su chi li porta. Cibo e bevanda anziché servire al loro debito scopo sono ora impiegati per provvedere emozioni.

FUORI DEL CAMPO DELLA RAGIONEVOLEZZA: IL TIMORE

16. Descrivete i molti timori che affliggono l’uomo, e che cosa raccomandereste per vincere questi timori?

16 Il timore dell’uomo è una forza costrittiva: può fermare la crescita e far cadere il ministro di Dio nell’inattività. Se conoscete i princìpi biblici secondo cui vivere e fate del vostro meglio per seguirli, perché temere ciò che pensa l’uomo, sì, perfino ciò che pensa il vostro fratello? Il timore indica mancanza di conoscenza del bene o il trattenersi dal fare ciò che si sa esser giusto. Se si conosce la cosa giusta da fare e la si fa senza temere ciò che gli uomini pensano, si cresce. Gesù disse: “Badate bene di non praticare la vostra giustizia dinanzi agli uomini per essere osservati da loro”. (Matt. 6:1) Piuttosto, ottenete la benedizione che deriva dal temere Geova, menzionata in Proverbi 15:33: “Il timore di Geova è una disciplina verso la sapienza”; e di nuovo in Salmo 145:19: “Egli eseguirà il desiderio di quelli che lo temono”. Possiamo dunque essere ragionevoli ed evitare il timore di altri dèi, della superstizione e della calamità. I risultati: “In pace per certo giacerò e anche dormirò, poiché solo tu stesso, o Geova, mi fai dimorare in sicurtà”. (Sal. 4:8) La morte perde la sua timorosa stretta su di noi e abbiamo la promessa d’essere presto liberati dalla sua sovranità. (Ebr. 2:14, 15) Con debita dignità e debito rispetto, e senza codardo timore, ci risparmiamo molti problemi: “Il tremare agli uomini è ciò che pone un laccio”. — Prov. 29:25.

17. Quale dovrebbe sempre essere la conclusione dell’uomo umile?

17 La vita è abbastanza complicata senza accrescere i problemi per ostacolare la crescita di qualcun altro o fermare la vostra. Godetevi ora la vita mentre servite Geova. Indipendentemente dai privilegi di servizio che ricevete, dall’abilità con cui potete svolgere il vostro lavoro, da quanto siete efficienti e bene organizzati, non confidate mai nella capacità dell’uomo per crescere, ma riconoscete sempre che ‘è Dio che fa crescere’. — 1 Cor. 3:7.

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