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  • Sei pronto per le responsabilità di Testimone battezzato?
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 1/7 pp. 398-404

Sei pronto per le responsabilità di Testimone battezzato?

“Or mentre andavano per la strada, giunsero a un certo specchio d’acqua, e l’eunuco disse: ‘Ecco, uno specchio d’acqua; che cosa m’impedisce d’esser battezzato?’” — Atti 8:36.

1. Quali cambiamenti reca alla persona il battesimo cristiano?

COME l’uomo che si trasferisce da un Paese a un altro, che impara una nuova lingua e intraprende una nuova occupazione, così è il passo del battesimo cristiano. Colui che fa questo passo lascia questo vecchio sistema coi suoi legami e le sue lealtà e comincia ad associarsi con quelli della nazione spirituale di Dio, divenendo parte della società del Nuovo Mondo del popolo di Geova in tutta la terra. Mentre sono ancora nel mondo non ne fanno più parte, poiché ora riconoscono la potenza e l’autorità del celeste governo di Dio, il suo regno, nella loro vita. E invece d’essere divisi in modo nazionalistico o linguistico, ora imparano la “lingua pura” che tutto il popolo di Geova parla in comune, la lingua della verità dalle Scritture. (Sof. 3:9) Infine, accettano un nuovo incarico di lavoro, entrando al servizio del loro Creatore, facendone il primo interesse della loro vita.

2. Come si può divenire discepolo di Cristo?

2 Sei pronto per fare tale passo? Ovviamente ci vorranno considerevole riflessione, predisposizione e preghiera. Per questo motivo i testimoni di Geova non incoraggiano nessuno a fare frettolosamente il battesimo senza avere prima imparato a fondo ciò che comporta e quali sono le responsabilità del Testimone battezzato. Tuttavia, l’opera che Gesù comandò di fare e che i testimoni di Geova sono impegnati a fare in tutto il mondo è di preparare le persone sincere proprio a tale passo. Hanno l’opera di fare “discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole . . . insegnando loro”. (Matt. 28:19, 20) Non si tratta semplicemente di far mettere il proprio nome nell’elenco dei membri di una chiesa, o di aderire a qualche credo per essere idoneo come membro, condizione che la persona può poi mantenere indefinitamente senza che si badi alla sua linea di condotta. Per essere discepolo di Cristo, si deve prima divenire idonei mediante lo studio, acquistare fede udendo la Parola di Dio, e poi decidere di fare questo passo per venire dalla parte di Dio, prendendo la propria determinazione come dedicato servitore di Geova Dio.

3. Che cosa dovrebbe aspettarsi la persona che mostra interesse per la verità, ma quale attitudine dovrebbe avere?

3 Coloro che vanno in tale direzione di solito sono attaccati in un modo o nell’altro da Satana che cerca insidiosamente di scoraggiare quelli che desiderano servire Geova. Può essere l’opposizione della famiglia o degli amici; può essere semplicemente il timore di ciò che altri penseranno. Ma è qualche cosa da aspettarsi, poiché, come scrisse Paolo in II Timoteo 3:12: “Tutti quelli che desiderano vivere in santa devozione riguardo a Cristo Gesù saranno anche perseguitati”. Questo non avviene per qualche loro cattiva azione, ma a causa della fondamentale verità che Gesù spiegò ai suoi discepoli: “Se faceste parte del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo. Ora poiché non fate parte del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo motivo il mondo vi odia. Tenete presente la parola che vi ho detta: Lo schiavo non è maggiore del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. (Giov. 15:19, 20) Questo non è motivo d’allarmarsi, perché quando siamo dalla parte di Geova, Satana non può recarci nessun durevole danno. Piuttosto, mostrò Gesù, dovrebbe essere motivo di felicità da parte nostra se soffriamo per amore del suo nome, divenendo oggetti degli attacchi di Satana, come accadde a Gesù. — Matt. 5:11.

4. Quale intendimento dovrebbe acquistare la persona che pensa al battesimo?

4 Comunque, in effetti questo significa che coloro che compiono l’opera di fare discepoli e di insegnare devono preparare quelli coi quali studiano ad essere premuniti per resistere a tale opposizione. Questa è anche una ragione per cui la persona che pensa di battezzarsi non dovrebbe far questo in fretta, ma dovrebbe avere prima un buon intendimento della Parola di Dio, forte fede in Geova, e prontezza a servirlo fedelmente, indipendentemente da ciò che può accadere. Lo studente deve riconoscere che Geova è il Grande Insegnante per mezzo della sua ispirata Parola la Bibbia. Come dice Isaia 48:17: “Io, Geova, sono il tuo Dio, che t’insegno per il tuo beneficio, che ti faccio calcare la via per la quale dovresti camminare”. Egli impara non che sia Geova ad avere bisogno di lui, ma che lui ha bisogno di Geova e che è nato nel peccato e perciò ha bisogno dei provvedimenti di Geova per la vita e la salvezza mediante Cristo Gesù. Infatti, ciascuno, se ne renda conto o no, è schiavo del peccato e quindi senza speranza di vita eterna fino al tempo in cui accetta il riscatto che Geova provvide per mezzo di Gesù. (Eccl. 7:20; Rom. 6:17, 18, 22, 23) Quando mediante lo studio e la fede capisce chiaramente quale immeritata benignità è da parte di Dio non solo che egli impari la verità, ma che la sua sincera dedicazione sia accettata dal Creatore, può vedere perché quelli della “grande folla” che ora fanno questo passo della dedicazione gridino in effetti ad alta voce: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello”. — Riv. 7:10.

5. Quali cambiamenti possono essere necessari prima del battesimo come indicano le Scritture?

5 Egli può anche capire perché dev’esserci un cambiamento nella vita della persona prima che la sua dedicazione sia accettevole a Geova. Come disse Gesù: “I veri adoratori adoreranno il Padre con spirito e verità, poiché veramente, il Padre cerca tali adoratori”. (Giov. 4:23) Ma quelli che adorano secondo qualche formalismo religioso per farsi vedere dagli uomini, o il cui insegnamento religioso è contaminato dalla falsità, non possono aspettarsi che il loro modo di adorare sia gradito a Dio. Piuttosto, riguardo all’organizzazione mondiale della falsa religione, si ode una voce dal cielo che dichiara: “Uscite da essa, o popolo mio, se non volete partecipare con lei ai suoi peccati”. — Riv. 18:4; Matt. 6:1-5; 1 Cor. 10:20, 21.

6. Quali cose sono necessarie perché la propria dedicazione sia accettevole a Geova?

6 Alcuni riscontrano di dover fare un vero cambiamento nel loro modo di vivere onde essere idonei per avvicinarsi a Geova nella dedicazione. Il Salmo 15:1-3 chiede: “O Geova, chi sarà ospite nella tua tenda? Chi risiederà sul tuo monte santo? Colui che cammina senza difetto e pratica la giustizia e proferisce la verità nel suo cuore. Egli non ha calunniato con la sua lingua. Al suo compagno non ha fatto nulla di male”. Può dunque essere necessario rinnovare la propria mente per metterla in armonia col modo di pensare di Geova e conformare la propria vita alle sue giuste norme con l’aiuto della sua forza attiva. Quelli che continuano un dissoluto modo di vivere, mostrando d’essere amanti dei piaceri anziché amanti di Dio, quelli che mostrano più interesse nei desideri di questa vita che nella vita eterna e si mostrano amici di questo vecchio sistema di cose, indicano con ciò d’essere nemici di Dio. Egli non considererà neppure le loro preghiere, e tanto meno accetterà una dedicazione insincera, che equivale a dire una cosa e farne un’altra. — Isa. 1:15-17; Giac. 4:4.

7. Quale privilegio e responsabilità possiamo avere?

7 Comunque, tutte le persone di cuore onesto che acquistano conoscenza della Parola e dei propositi di Geova sono invitate a partecipare alla grande opera di cui si parla in Salmo 148:13, 14: “Lodino il nome di Geova, poiché il suo nome solo è irraggiungibilmente alto. La sua dignità è al di sopra della terra e del cielo. . . . Lodate Iah!” Questa è infatti una delle responsabilità del Testimone battezzato. Dio è davvero benigno dando a semplici uomini l’onore di servirlo in questo modo. E considerando quale privilegio è quello di rappresentare Geova in questo modo, recando ad altri la verità come fanno i testimoni di Geova nel loro ministero di casa in casa, possiamo capire perché gli unici invitati a partecipare a quest’opera sono coloro che non soltanto hanno imparato ad apprezzare le Scritture e la speranza del Regno, ma che hanno anche rinnovato la loro vita in armonia con la volontà di Dio. Come disse Gesù in preghiera al Padre suo, in Giovanni 17:6: “Io ho reso manifesto il tuo nome agli uomini che mi hai dati dal mondo. Eran tuoi, e tu li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola”. Sì, questi sono usciti da questo sistema con la sua corruzione e la sua mancanza di riguardo per le giuste esigenze di Dio e hanno imparato a osservare e seguire la Parola di Dio. Essi “osservano i comandamenti di Dio” e sono idonei per “l’opera di rendere testimonianza a Gesù”. — Riv. 12:17.

8. (a) Spiegate quale preparazione dovrebbe fare la persona che considera il battesimo. (b) Quali sono alcune basilari verità che dovrebbe conoscere bene?

8 Per osservare i comandamenti e fare l’opera di testimonianza, ci vuole accurata conoscenza della verità. Come commentò Paolo: “Tu, dunque, che insegni a qualche altro, non insegni a te stesso?” (Rom. 2:21) Specialmente prima di questo importante passo del battesimo è necessario ottenere accurata, fondamentale conoscenza delle Scritture e di ciò che si richiede dal battezzato testimone di Geova. I candidati al battesimo, perciò, sono incoraggiati a leggere e studiare attentamente la Bibbia. Per aiutare ad acquistare accurata conoscenza, la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati ha incoraggiato tutte le persone a studiare o a leggere almeno attentamente prima del battesimo i basilari libri di testo biblici ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’ e Vita eterna, nella libertà dei figli di Dio (oppure, se non sono disponibili nella vostra lingua, altre recenti pubblicazioni della Società Torre di Guardia che trattano materiale simile). Queste pubblicazioni aiutano a stabilire la base per la fede simile a roccia, poiché trattano soggetti come il modo in cui possiamo essere sicuri dell’esistenza di Dio, quale sacro libro di religione è la verità, e in che modo divenire uno degli “uomini di buona volontà” di Dio. Oltre a informazioni dottrinali, lo studente acquista conoscenza intorno al rispettivo posto dell’uomo e della donna nella congregazione cristiana, all’importanza della neutralità in questo vecchio sistema, alla santità del sangue, e al combattimento che si deve impegnare contro malvage forze spirituali per ricevere infine le benedizioni paradisiache che Dio ha in serbo per coloro che fedelmente lo servono.

9. Perché è appropriato che la persona che considera il battesimo consulti il sorvegliante della congregazione prima di fare tale passo?

9 Inoltre, la Società Torre di Guardia ha recentemente provveduto in inglese, e in alcune altre lingue, la pubblicazione “La tua Parola è una lampada al mio piede”, comprovante che la moderna organizzazione di Geova sulla terra è scritturale. Nella prima parte di questa pubblicazione sono poste alcune fondamentali domande bibliche, insieme alla loro risposta sotto forma di citazioni scritturali. Quando lo studente si consulta col sorvegliante della congregazione locale e può affermare che la sua vita è in armonia col modello scritturale e mostra di poter commentare con intendimento queste basilari verità, allora tale persona è veramente in grado di dedicarsi in preghiera a Geova e sottoporsi al battesimo in acqua come simbolo della sua dedicazione a fare la volontà di Geova. Tali eccellenti mezzi che ci guidano all’accurata conoscenza, provveduti da Geova quale Grande Insegnante per mezzo del suo odierno canale di comunicazione sulla terra, ci aiutano a capire ciò che Geova richiede da ogni persona che lo ama e desidera servirlo. Tale persona è quindi veramente in grado di dire come l’Etiope col quale Filippo considerò la verità: “Ecco, uno specchio d’acqua; che cosa m’impedisce d’esser battezzato?” — Atti 8:36.

10. (a) Che cosa significa il battesimo per la persona, e perché è così importante? (b) Quali benedizioni riceve chi si battezza?

10 Con questo passo del battesimo ci si mette attivamente dalla parte di Dio, dimostrando fede in Geova e in Cristo Gesù. Si intraprende il combattimento della fede cristiana, entrando nelle file di quelli che servono Cristo. (2 Tim. 2:3, 4) La persona ha fatto la sua dedicazione a Geova in preghiera, decidendo in effetti di offrirsi senza riserve per fare la volontà di Dio. In questo segue l’esempio di Gesù narrato nelle Scritture. Indica di voler seguire la direttiva dello spirito santo di Dio. Tale condotta è approvata da Dio e reca il sostegno del suo spirito e l’incoraggiamento e l’assistenza della sua organizzazione nonché l’assicurazione di una buona coscienza che la persona si sforza sinceramente di piacere a Dio in maniera completa. (Mar. 1:9-11; 1 Piet. 3:21) Pertanto, allorché l’individuo è immerso nell’acqua al luogo del battesimo, è come se fosse sepolto o se morisse simbolicamente alla sua passata condizione di vita ed è quindi tratto fuori per cominciare da capo, pronto e disposto a conformarsi pienamente alla guida di Dio nella sua vita. Il battesimo è perciò un solenne impegno preso verso il Creatore. Poiché nella vita della persona nulla può avere un significato più grande della sua relazione con Dio, il suo battesimo come cristiano è perciò il passo più importante della sua vita. — Eccl. 5:4-6.

11. (a) In che modo il battesimo è diverso dalla privata preghiera di dedicazione a Dio da parte della persona? (b) Il battesimo che cosa indica che la persona riconosce?

11 Al tempo del battesimo c’è l’usanza che altre persone dedicate siano presenti come testimoni alla cerimonia. Riconoscono che chi è battezzato dichiara pubblicamente di accettare le responsabilità e i privilegi che comporta l’essere Testimone battezzato. Ma non sono gli unici testimoni. Come disse Gesù, la persona è battezzata “nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo”. Possiamo dunque essere sicuri che Geova e Gesù in tali occasioni sono testimoni interessati. Sono interessati perché questa persona ha riconosciuto che Geova è il Supremo Sovrano e Datore di vita e che Gesù, suo Figlio e nostro Redentore, è l’intronizzato Re del nuovo giusto sistema di Geova. Riconosce la potenza e la forza dello spirito di Geova di guidare la sua vita e si rende conto che la sua dedicazione e il suo battesimo la mettono dalla parte del ‘gran nuvolo di testimoni’ che oggi seguono fedelmente la direttiva del ‘principale Agente e Perfezionatore della loro fede, Gesù’. — Ebr. 12:1, 2.

12. Perché si raccomanda di seguire la condotta della dedicazione a Dio nonostante tutti gli ostacoli?

12 Il battesimo reca responsabilità e privilegi, ma anche opposizione. Gesù mostrò che questa dedicazione di se stessi a Geova deve avere la precedenza nella propria vita, anche rispetto alla famiglia e ai parenti se sono contrari. Solo essendo fedeli si sarà graditi a Geova e forse si farà capire alla propria famiglia l’importanza di intraprendere essi pure la medesima fedele condotta che porta alla vita. (Rom. 10:13) Come disse Gesù: “Chi non porta il suo palo di tortura e non viene dietro a me non può essere mio discepolo”. (Luca 14:26, 27) Siete disposti a far questo? La meta che si cerca di raggiungere è grande, è la vita eterna. Poiché la ricompensa è grande, è solo ragionevole che non sia facile ottenerla, ma con l’aiuto di Geova si può avere. Gesù descrisse l’accesso a questa ricompensa come una porta stretta e una strada angusta che pochi trovano ma che, una volta trovata, è la strada cui attenersi indipendentemente dai problemi che s’incontrano lungo il cammino. (Matt. 7:14) Poiché Geova ci ha mostrato tale amore per mezzo del sacrificio di suo Figlio, per rendere possibile questa prospettiva di vita, vogliamo a nostra volta mostrarGli incrollabile amore vivendo in armonia con la nostra dedicazione. — 1 Giov. 4:9.

13. (a) Che cosa non significa il battesimo per la persona? Perché? (b) Quali buoni consigli scritturali dovrebbe accertarsi di seguire il cristiano battezzato?

13 Una volta battezzati, non si deve riposare e dormire sugli allori, pensando ora di aver fatto ciò che Dio richiede. Non è la fine della strada, ma il principio, come mostrò la vita di Gesù. Fu dopo il suo battesimo che cominciò il ministero pubblico, intraprendendo con entusiasmo l’opera di predicazione, nonostante l’opposizione e l’odio manifestati dalla classe religiosa del suo giorno, odio che si placò infine solo con la sua morte. Così, riconoscendo l’opera da fare, chi si dedica a Geova vuole accertarsi di continuare ad essere ben preparato per essa. Questo significa studio. Non solo studio di congregazione, ma studio biblico personale così che quando avremo bisogno di una convincente risposta biblica per aiutare qualcuno a capire la verità, saremo in grado di darla. (1 Tim. 4:16) Come dice Proverbi 18:15: “Il cuore di chi ha intendimento acquista conoscenza, e l’orecchio dei saggi cerca di trovar conoscenza”. Pietro esortò: “Continuate a crescere nell’immeritata benignità e nella conoscenza del nostro Signore”. (2 Piet. 3:18) Paolo consigliò: “Fa tutto il possibile per presentarti approvato a Dio, operaio che non abbia nulla di cui vergognarsi, maneggiando rettamente la parola della verità”. (2 Tim. 2:15) Infine, Ebrei 6:1 incoraggia: “Avanziamo verso la maturità”. Il Testimone battezzato non rallenta dunque né smette di studiare le Scritture solo perché ora è battezzato o forse perché colui col quale prima studiava smette di dargli questa assistenza. Piuttosto comprende il bisogno di continuare a crescere egli stesso in conoscenza e intendimento e stabilisce quindi un preciso programma per continuare lo studio personale, chiedendo in preghiera a Geova di aiutarlo per mezzo del suo spirito a capire sempre più la sua Parola col passar del tempo. (Prov. 2:4-6; Giac. 1:5) Riconosce che questa è una delle responsabilità del Testimone battezzato per mantenersi spiritualmente forte.

14. (a) Quale disposizione ha Geova per il benessere dei suoi servitori sulla terra, e perché il battezzato dovrebbe voler cooperare con essa? (b) Che cosa disse Gesù dell’unità cristiana?

14 Lo studio nonché l’associazione col popolo di Geova lo aiutano a capire che Geova ha non solo un’organizzazione celeste, ma anche una visibile organizzazione terrestre di persone che fanno la sua volontà. Gesù predisse che in mezzo al suo popolo vi sarebbe stata una classe dello “schiavo fedele e discreto”, che avrebbe provveduto il cibo spirituale alla famiglia di devoti servitori di Dio sulla terra, agendo come suo canale di comunicazione e sorvegliando l’opera di promuovere in tutto il mondo gli interessi del Regno. (Matt. 24:45-47) Questi unti sorveglianti servono come se fossero guidati nelle loro attività dalla destra di Cristo. Assumono lo stesso punto di vista che ebbe Gesù quando disse a Geova: “Abbia luogo non la mia volontà, ma la tua”. (Luca 22:42) Per illustrare l’armonia che sarebbe prevalsa nell’organizzazione di Geova, in Giovanni 15:1-10 Gesù la paragonò a una vite coi tralci. Geova è il Grande Coltivatore, Gesù è la vite e coloro che vengono in unione spirituale con lui sono i tralci. È chiaro che questo richiede si riconosca l’organizzazione di Geova oggi sulla terra. Questa vite è produttiva e porta un frutto che sopravvivrà ad Armaghedon. — Ebr. 13:7, 17.

15. Quali buoni frutti dovrebbero sforzarsi di produrre tutti i cristiani?

15 Che specie di frutto è quello che devono produrre coloro che sono attaccati alla vite per avere il favore di Dio ed evitare d’essere potati come germogli improduttivi? Le Scritture menzionano in effetti due specie di frutti che il cristiano si sarebbe sforzato di coltivare. Uno è il frutto dello spirito, che comprende amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza e padronanza di sé. (Gal. 5:22, 23) Per rimanere in armonia con Cristo e piacere a Geova, si devono acquistare queste qualità. Ma vogliamo vedere tale frutto non solo in noi stessi, bensì anche negli altri. Coloro che sono discepoli di Cristo comprendono che è volontà di Geova che facciano discepoli anche di altri. Come dice Proverbi 11:30: “Il frutto del giusto è un albero di vita, e chi guadagna anime è saggio”. Questa fu l’opera cui si dedicarono Paolo e i primi cristiani. Paolo scrisse ai Romani (1:13) che sperava di andare a servire in mezzo a loro affinché ‘acquistasse qualche frutto anche fra loro come fra il resto delle nazioni’. Con questo si riferiva al frutto del Regno o discepoli cristiani. Chi si dedica a Geova ha a questo riguardo la responsabilità di sforzarsi d’acquistare frutto facendo discepoli delle persone delle nazioni.

16. Come indicano le Scritture la responsabilità del cristiano e la saggia condotta da seguire?

16 Paolo sentì così vivamente questa responsabilità che disse: “Se, ora, io dichiaro la buona notizia, non è per me ragione di vanto, poiché necessità me n’è imposta. Realmente, guai a me se non dichiarassi la buona notizia!” (1 Cor. 9:16) Quest’opera non si fa solo con la nostra propria forza, ma possiamo essere sicuri dell’assistenza dello spirito di Geova finché ci prepariamo e facciamo la nostra parte. È Geova a produrre il frutto e l’aumento come risultato delle attività dei suoi servitori in tutta la terra. Chi si dedica a Geova ha una seria responsabilità dinanzi al suo Creatore. Come dice Ezechiele 33:8, se “in effetti non parli per avvertire il malvagio dalla sua via, egli stesso morrà come malvagio nel suo proprio errore, ma io richiederò il suo sangue dalla tua propria mano”. Quanto si è più felici partecipando attivamente all’opera di dare l’avvertimento e avendo come risultato la gioia di liberare molte persone di cuore onesto perché abbiano la vita nel paradisiaco nuovo sistema di Geova! A questi Gesù dichiarò: “Quindi, vi dico: Chiunque confesserà d’essere unito a me dinanzi agli uomini, anche il Figlio dell’uomo confesserà d’essere unito a lui dinanzi agli angeli di Dio”. — Luca 12:8.

17. Malgrado le difficoltà, di che cosa può esser sicuro chi è dedicato a Geova?

17 Che motivo di gioia avere il favore del Figlio! Chi dunque stringe una relazione con Geova mediante la dedicazione e accetta Gesù come suo Mediatore riceve automaticamente delle responsabilità; si ricevono anche molte benedizioni e molta gioia. Tale persona riconosce che Geova è la sua forza e la sua fonte d’aiuto, Colui che salva e pasce il suo popolo. (Sal. 28:7-9) Riscontra che il servizio reso a Geova, anziché essere un peso, le reca molta felicità ed è per lei fonte di ristoro. (1 Giov. 5:3) Anche se può incontrare molta opposizione da parte della famiglia o degli amici, o se al presente le circostanze sono difficili, colui che continua a trovare il posto per gli interessi del Regno nella sua vita, mettendo Geova e il suo servizio al primo posto, si troverà la via appianata. Questo avvenne per i prigionieri di Sion al loro ritorno, e avviene oggi per gli Israeliti spirituali. Come dichiara Salmo 126:5, 6: “Quelli che spargono seme con lagrime mieteranno pure con grido di gioia. Colui che senza fallo esce, pure piangendo, portando una borsa di seme, senza fallo verrà con grido di gioia, portando i suoi covoni”.

18. Che cosa dovrebbe fare la persona non battezzata, e in vista di quale meta?

18 Che privilegio conoscere la verità e avere una parte nel promuovere gli interessi del Regno in questi “ultimi giorni”. Per quelli di voi che pensate di fare il battesimo, ora è tempo di prepararvi per esso con l’attento studio, mettendo la vostra vita in armonia con le giuste esigenze di Geova, e pregando Geova di darvi la sua guida. Quindi non vi trattenete, ma, come Gesù, avanzate per compiere maggior servizio e riceverete l’approvazione di Geova. E in quanto a coloro che hanno fatto questo passo, ciascuno viva secondo le responsabilità che accompagnano la dedicazione a Geova, sapendo che “l’amorevole benignità appartiene a te, o Geova, poiché tu stesso ripaghi ciascuno secondo la sua opera”. (Sal. 62:12) Mostrate a tutti che siete passati dal vecchio sistema al nuovo, che avete imparato la pura lingua della verità e ora potete insegnarla sotto la direttiva di Cristo il Re, perché accettate volenterosamente le responsabilità di Testimone battezzato. — Luca 9:59-62.

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