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  • Domande dai lettori (2)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1969
w69 1/10 pp. 605-606

Domande dai lettori

● La Bibbia narra che Sansone uccise uomini e animali. Come poté toccare corpi morti dato che era nazireo? — M. G., Australia.

Secondo la legge mosaica l’Israelita poteva fare il voto di vivere da nazireo per un certo tempo. Mentre era sotto l’obbligo del voto non doveva toccare corpi morti. Leggiamo: “Per tutti i giorni che si terrà separato a Geova non venga verso alcun’anima morta. Non si contamini nemmeno per suo padre o per sua madre o per suo fratello o per sua sorella quando muoiono, perché sulla sua testa è il segno del suo nazireato al suo Dio”. (Num. 6:6, 7) Se tale persona in effetti toccava casualmente un corpo morto, doveva fare una cerimonia di purificazione e presentare certe offerte. Il tempo già trascorso non contava, e doveva ricominciare il periodo di nazireato daccapo. (Num. 6:8-12) Chi così prestava dunque servizio per un periodo temporaneo era attento a non contaminarsi toccando un corpo morto.

Prima che Sansone nascesse l’angelo di Geova disse a sua madre: “Diverrà nazireo di Dio da che lascerà il ventre”. (Giud. 13:5) Sansone doveva essere nazireo per tutta la sua vita. Per cui, se avesse casualmente toccato un corpo morto, non avrebbe potuto ricominciare daccapo il suo periodo di nazireato. Mentre Sansone aveva senza dubbio rispettato le esigenze del nazireato, il fatto che era nazireo per tutta la vita rendeva la sua situazione alquanto diversa da quella di coloro che prestavano servizio da nazirei solo per breve tempo.

Nonostante che Sansone fosse nazireo, Dio l’aveva scelto perché fosse giudice e prendesse “la direttiva per salvare Israele dalla mano dei Filistei”. (Giud. 13:5) È comprensibile che egli, attenendosi al suo incarico, sarebbe venuto in contatto con corpi morti, come avvenne. Abbatté trenta Filistei e li spogliò delle loro vesti. In seguito colpì il nemico, “ammucchiando gambe su cosce con un grande massacro”. E con una mascella umida d’asino uccise mille uomini filistei. Disapprovò Geova il nazireo Sansone, perché aveva abbattuto in quel modo i nemici d’Israele? No, poiché proprio prima del terzo massacro “lo spirito di Geova divenne operante su” Sansone, dandogli forza sovrumana. E quando il giudice Sansone fu esausto per la battaglia, “Dio fendé una cavità a forma di mortaio” e provvide miracolosamente acqua per rinvigorirlo. — Giud. 14:19–15:19.

Un’altra volta Sansone dimostrò la forza che Dio gli aveva data, uccidendo a mani nude e per autodifesa un ruggente giovane leone fornito di criniera. (Giud. 14:5-9) Non possiamo esser certi se la restrizione circa il toccare i corpi morti si applicasse agli animali uccisi. Gli Israeliti in genere, e i sacerdoti in particolare, erano già sotto certe regole secondo cui dovevano astenersi dal toccare gli impuri animali morti, poiché dava luogo a temporanea impurità. (Lev. 11:24, 25; 22:2-7) È possibile che i nazirei non avessero l’ulteriore restrizione riguardo agli animali. Se i nazirei avessero dovuto evitar di toccare tutti gli animali morti, questo li avrebbe resi vegetariani e nelle Scritture non c’è nulla che dica che lo fossero.

Sansone continuò a giudicare Israele per vent’anni, ed è dunque ovvio che Dio non tenne conto del fatto che aveva toccato i nemici morti quando era stato necessario. (Giud. 15:20) Geova fece un’eccezione nel caso dei Gabaoniti, e poté farla in questo caso così che Sansone adempisse il suo incarico quale giudice e liberatore d’Israele. (Giosuè, cap. 9) Il fatto che Sansone fece rimanere lunghi i suoi capelli mostra che rispettò le esigenze del nazireato per poterle adempiere. (Giud. 16:17) Egli trovò favore presso Dio ed è menzionato nelle Scritture come un esempio di fede per i cristiani. — Ebr. 11:32; 12:1.

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