Domande dai lettori
● Si può appropriatamente applicare la parola “angelo” agli unti cristiani risuscitati? — R. C., U.S.A.
La Bibbia non usa la parola “angelo” parlando degli unti cristiani che sono stati risuscitati alla vita celeste. Comunque, notando il modo in cui la Bibbia usa le parole ebraica e greca che si possono tradurre “angelo” si può capire perché evidentemente non sarebbe fuori luogo applicare in senso generico il termine “angelo” a questi cristiani che diventano celesti creature spirituali.
Sia la parola ebraica (malʹakhʹ) che quella greca (agʹgelos) tradotte “angelo” nella Bibbia significano letteralmente “messaggero”. Nella Bibbia sono usate in riferimento ai messaggeri spirituali di Geova. Ma sono usate anche in riferimento a messaggeri umani. (2 Sam. 5:11; 11:25; Giac. 2:25) All’apostolo Giovanni fu detto di scrivere agli “angeli delle sette congregazioni”. (Riv. 1:20) Logicamente egli non scriveva a creature spirituali in cielo ma agli unti sorveglianti umani di sette congregazioni dell’Asia Minore. Pertanto si può vedere che le Scritture non limitano alle creature spirituali le parole ebraica e greca che si possono tradurre “angelo”.
L’esaltato Gesù Cristo e gli unti cristiani risuscitati per regnare in cielo con lui sono in effetti su un piano più alto delle creature spirituali normalmente chiamate angeli. Gesù e i suoi unti seguaci in cielo sono immortali. (1 Tim. 6:15, 16; 1 Cor. 15:51-54) In contrasto, gli angeli sono mortali, come si può vedere dal fatto che Satana e i suoi disubbidienti angeli saranno distrutti. (Riv. 20:10, 14; Luca 8:30, 31) Per di più, la Bibbia mostra che Cristo è stato elevato al di sopra degli angeli e che i suoi unti seguaci parteciperanno all’opera di giudicare gli angeli. — Ebr. 1:4; Filip. 2:9-11; 1 Cor. 6:3.
Ciò nondimeno, dopo la sua risurrezione Gesù è ancora chiamato Michele l’arcangelo. (Giuda 9; Riv. 12:7) E pare che in Rivelazione 20:1 si faccia riferimento all’esaltato Gesù come a un angelo poiché, quale re di Dio, è colui che logicamente lega Satana e i demoni. È dunque evidente che il termine “angelo” in riferimento a un incarico si può usare in senso generico per riferirsi a tutte le celesti creature spirituali.