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  • w70 1/12 pp. 707-710
  • Dovremmo continuare ad essere ciò che siamo?

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  • Dovremmo continuare ad essere ciò che siamo?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
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  • PERCHÉ FARE UN CAMBIAMENTO RELIGIOSO?
  • SITUAZIONE SIMILE OGGI
  • POSSIBILE UN CAMBIAMENTO DI PERSONALITÀ
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1970
w70 1/12 pp. 707-710

Dovremmo continuare ad essere ciò che siamo?

Ci sono valide ragioni per fare un cambiamento?

SEMBRA che molte persone pensino di dover continuare ad essere ciò che sono, almeno in quanto alla religione. Vi diranno che i loro genitori e i loro nonni appartennero a una certa religione, e che non vedono nessuna ragione per fare un cambiamento. Anche nel campo della personalità, alcuni in effetti diranno: “Mi prenda come mi trova”. Pare che partano dal presupposto che Dio li facesse come sono, e che non ci sia nessuna necessità di cambiare.

Ma che ne pensate? È la loro una veduta saggia? Non convenite che c’è posto perché tutti facciamo cambiamenti in meglio?

In molte faccende comuni della vita facciamo cambiamenti. Per esempio, ora che siete adulto, non accettate ogni idea espressa dalle persone anziane con la stessa fede che vi riponevate quando eravate bambino. Quando oggi fanno dichiarazioni probabilmente ponderate nella vostra mente l’accuratezza delle loro dichiarazioni, e scegliete di essere d’accordo o in disaccordo. Di continuo acquistate ulteriore conoscenza ed esperienza, e siete così più preparato a pervenire a conclusioni basate sui fatti. A scuola apprendeste senza dubbio cose che non si sapevano quando andavano a scuola i vostri nonni. Se le informazioni sono accurate, non vorrete trascurarle per attenervi all’idea insegnata alla generazione precedente.

PERCHÉ FARE UN CAMBIAMENTO RELIGIOSO?

Anche nel campo della religione ci sono ragioni per considerare almeno un cambiamento di punto di vista. Molti sono il prodotto di un’organizzazione religiosa che li prese per mano dall’infanzia, li tenne attentamente lontani da qualsiasi insegnamento diverso dal loro, e prescrisse con esattezza ciò che dovevano credere. Essi furono indottrinati come lo erano stati i loro genitori e i loro nonni, secondo un insieme di tradizioni vecchie di secoli.

Ma ora, una popolazione istruita e desta fa domande investigatrici intorno a tradizioni, credi, dogmi e riti ecclesiastici, e le risposte non sono sempre soddisfacenti. Le organizzazioni ecclesiastiche sono in fermento, tanto è grande la confusione delle idee. I membri delle chiese presero per gratuite idee come astenersi dalla carne il venerdì, pregare certi santi e proibire al clero di sposarsi, pensando che fossero radicate e basate sulle Sacre Scritture. Ora, comunque, apprendono che possono mangiare la carne il venerdì, che alcuni santi sono stati smascherati come frodi, e odono una continua agitazione da parte dei sacerdoti a favore del matrimonio del clero. — 1 Tim. 4:1-3; Ebr. 13:9.

Naturalmente, le persone intelligenti cominciano a chiedersi quanti altri insegnamenti religiosi della loro chiesa possano in realtà sostenere un completo esame con l’aiuto della Bibbia. Sarebbe ragionevole evitare qualsiasi investigazione di questo genere per timore che altre domande strane sorgano, che si scoprano altre ragioni per fare un cambiamento del punto di vista religioso? Di sicuro questa non sarebbe la condotta saggia. Il cristiano apostolo Paolo raccomandò ai conservi adoratori: “Accertatevi di ogni cosa; attenetevi a ciò che è eccellente”. — 1 Tess. 5:21.

Quando Gesù diciannove secoli fa compì fra i Giudei il suo ministero, la maggioranza d’essi confidavano nel fatto che la loro religione aveva avuto origine da Dio. Non si preoccupavano di esaminare gli insegnamenti tradizionali dei loro rabbini né di paragonarli agli scritti di Mosè e dei profeti. Non vedevano la necessità di fare alcun cambiamento. Con quale risultato? La maggioranza d’essi perirono o andarono in schiavitù quando i pagani Romani invasero e distrussero la loro nazione.

D’altra parte, un piccolo rimanente dei Giudei ascoltarono il messaggio di Gesù e dei suoi discepoli. Paragonarono con diligenza le sue parole ai loro propri scritti sacri e le trovarono veraci. Quando la devastazione si abbatté dunque sul loro paese, su Gerusalemme e sul suo tempio, erano già al sicuro oltre i confini della Giudea, avendo prestato ascolto all’avvertimento di Gesù di fuggire al tempo fissato. (Luca 21:20-24) Essi non insisterono stoltamente di voler rimanere ciò che erano, devoti a un sistema di religione dato da Dio che si era deteriorato fino al punto d’esser da Dio rigettato. — Matt. 23:37, 38.

SITUAZIONE SIMILE OGGI

Come i Giudei allora, gli aderenti alle religioni odierne della cristianità suppongono d’essere il popolo di Dio. Si considerano altamente favoriti più dei popoli del cosiddetto paganesimo. Sembra che essi pensino che ogni cosa riesca ottimamente, perché le parole “Dio” e “Cristo” sono usate con frequenza nei loro riti di adorazione. Ai loro orecchi, inoltre, il messaggio d’avvertimento della scritta Parola di Dio, la Bibbia, è proferito con diligenza dai moderni seguaci delle orme di Gesù. Dalla Bibbia sono avvertiti della sovrastante distruzione che Dio porterà su tutti i falsi sistemi religiosi e sui loro aderenti — messaggio estesamente proclamato dai testimoni di Geova — eppure la maggioranza non vede nessun bisogno di fare un cambiamento. Preferiscono continuare a rimanere come sono.

È vero che molti hanno la veduta che i loro ecclesiastici istruiti nei seminari dovrebbero conoscere le Scritture più dei testimoni di Geova. Ma non è anche vero che quando Gesù fu sulla terra moltitudini preferirono confidare nei professionali capi religiosi anziché prestare attenzione alle parole di Gesù e dei suoi compagni pescatori? Avendo dinanzi le lezioni della storia, non avete nessun bisogno di commettere lo stesso errore. Potete almeno prestare attenzione e investigare.

Per avere l’approvazione e la benedizione di Dio si deve ‘continuare a provare se si è nella fede’. (2 Cor. 13:5) E questo non significa paragonare la propria condotta a ciò che è richiesto da qualche organizzazione religiosa. Significa paragonare la propria condotta a ciò che la Bibbia chiaramente afferma è la volontà di Dio. È la Bibbia a stabilire ogni cosa e ad assicurarvi quale posizione occupate dinanzi a Dio. — 2 Tim. 3:16, 17.

POSSIBILE UN CAMBIAMENTO DI PERSONALITÀ

Non solo nel proprio pensiero religioso, ma anche in tutta la propria personalità, può avvenire un cambiamento in meglio. E ci sono spesso buone ragioni per fare tale cambiamento. Si può avere un cattivo temperamento, o condurre vita dissoluta, o essere inclini a disonestà o a orgoglio, non essere disposti ad accettare i consigli. Da bambino uno può essere stato allevato sotto la cattiva influenza di gente con una o più di quelle cattive caratteristiche. Ma quando il bambino cresce, entra nella società, e impara dall’esperienza, non deve più seguire le vecchie vedute.

C’è l’esperienza di una giovane che fu invitata da un testimone di Geova a tenere nella sua casa uno studio biblico. Ella rispose: “Mi piacerebbe molto, ma veramente sono una buona a niente. Sono una donna cattiva. Non penso che ci sia per me nessuna speranza”. Fu esortata a provare con lo studio biblico. Esso riuscì bene, poiché presto ella purificò la sua vita, che fino ad allora era stata immorale. Non continuò ad essere quello che era. Divenne un’attenta studentessa della Bibbia, si associò ai testimoni di Geova e acquistò la gioia e la soddisfazione di vivere. Non visse più solo per soddisfare la sua brama di piaceri sensuali.

Tali cambiamenti di personalità non sono insoliti o eccezionali. Al tempo in cui l’apostolo Paolo predicava in tutto il mondo mediterraneo, tali cambiamenti avevano luogo. In un’occasione egli scrisse, dopo essersi riferito a persone illegali, ubriaconi, oltraggiatori, fornicatori, adulteri e rapaci: “Questo eravate alcuni di voi [cristiani]”. (1 Cor. 6:9-11) Ma avevano fatto un tale cambiamento nelle loro personalità, con l’aiuto della Parola e dello spirito di Dio e di compagni devoti, che ora erano accettati come seguaci di Gesù.

Naturalmente, non è facile fare tale cambiamento. Richiede la perseveranza nello studio e l’applicazione dei princìpi appresi dalla Bibbia. E alcune religioni non incoraggiano tale studio. Infatti, si fa capire alle persone che le preghiere dei sacerdoti religiosi le rendano giuste dinanzi a Dio. Quindi, alcuni membri di chiese ragionano: Perché preoccuparsi di fare un cambiamento se l’espiazione del peccato si può ottenere pagando regolarmente le preghiere? Questa, comunque, è semplicemente una tradizione inventata dagli uomini. La Bibbia insegna che c’è “un solo mediatore fra Dio e gli uomini, . . . Cristo Gesù”, escludendo così la mediazione di sacerdoti come di alcun merito. — 1 Tim. 2:5.

Anziché dipendere dalla lunga storia di supposta santità attribuita a un’organizzazione religiosa, o ai supposti poteri dei suoi ecclesiastici perché le persone siano rese giuste presso Dio, quanto è meglio accettare dunque l’ispirato consiglio dell’apostolo Paolo “di togliervi la vecchia personalità che si conforma alla vostra condotta di un tempo” e ‘rinnovarvi nella forza che fa operare la vostra mente, rivestendo la nuova personalità’. (Efes. 4:22-24) Sì, sostituendo i pensieri di Dio come si trovano nelle pagine della Bibbia ai pensieri e alle tradizioni degli uomini ci si ‘rinnova’ secondo la forza che fa operare la mente.

Se, nella vostra attuale associazione religiosa, non c’è nessun incoraggiamento a tenere un regolare, progressivo studio della Bibbia, perché continuare ad essere come siete? Perché non fare un cambiamento? Voi volete la vita eterna nella pace e nella felicità, non è vero? Or dunque, il modo di conseguire tale degna mèta fu espresso da Cristo Gesù in termini chiari e semplici: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giov. 17:3) L’unica fonte fidata di questa specie di conoscenza è la Bibbia.

Riscontrerete che lo studio delle Scritture in compagnia dei testimoni di Geova è massimamente rimuneratore. Sarete aiutati a fare vero progresso. Conoscerete ciò che Dio si aspetta realmente da voi. E mentre conformerete la vostra vita agli insegnamenti della Bibbia, il vostro punto di vista religioso e tutta la vostra personalità subiranno un deciso cambiamento, un cambiamento in meglio.

No, non è saggio star fermo, non fare nessun progresso, semplicemente per continuare ad essere ciò che siete. Dove aggiustamenti vi aiuterebbero a portare la vostra vita in armonia con la volontà di Dio, i cambiamenti dovrebbero farsi.

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