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  • w75 15/10 pp. 635-637
  • Si manifesta la ribellione contro Dio

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  • Si manifesta la ribellione contro Dio
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
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  • IL ‘MISTERO DELL’ILLEGALITÀ’
  • LA RESTRIZIONE DEL PRIMO SECOLO
  • SI MANIFESTA PIENAMENTE LA RIBELLIONE
  • Ridotto a nulla l’“uomo dell’illegalità”
    Il millenario regno di Dio si è avvicinato
  • Identificato “l’uomo dell’illegalità”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
  • Uomo dell’illegalità
    Ausiliario per capire la Bibbia
  • La morte di un dio
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1975
w75 15/10 pp. 635-637

Si manifesta la ribellione contro Dio

POSSIAMO attenderci che, se Dio ha un avversario, esso cerchi di annullare qualsiasi disposizione Dio prenda per il suo popolo. E il modo più efficace sarebbe quello di dare inizio a una ribellione entro la congregazione stessa di Dio, traendone una “congregazione di Dio” falsa. L’avversario di Dio, Satana il Diavolo, ha fatto proprio questo. Tale sforzo cominciò nel primo secolo, mentre gli apostoli stessi erano in vita. Quando fu fatta piena luce su questa ribellione, scoprendola?

Il pieno sviluppo di questa ribellione cominciò a vedersi poco dopo la morte degli apostoli. A quel tempo quelli che erano veri cristiani poterono vederla per quello che era realmente, sebbene gli egoisti cristiani professanti ne fossero attratti e fossero effettivamente accecati in quanto alla sua vera natura e alla sua predetta fine.

IL ‘MISTERO DELL’ILLEGALITÀ’

L’apostolo Paolo chiamò il movimento del suo giorno ‘mistero dell’illegalità’. Questo perché, sebbene tale illegalità contro Dio operasse fra alcuni nelle congregazioni, allora la ribellione non poté essere organizzata e sostenuta. Perché no?

Rispondendo a questa domanda, l’apostolo Paolo scrisse ai cristiani della città di Tessalonica: “Ed ora sapete ciò che agisce da restrizione, in vista della sua rivelazione al proprio tempo. Infatti, il mistero di questa illegalità è già all’opera; ma solo finché colui che ora agisce da restrizione non sia tolto di mezzo. Allora, in realtà, sarà rivelato l’illegale”. — 2 Tess. 2:6-8.

LA RESTRIZIONE DEL PRIMO SECOLO

I primi cristiani sapevano che “colui che ora agisce da restrizione” non era un uomo, ma il corpo dei veri apostoli del Signore Gesù Cristo, Paolo compreso. Similmente, “l’illegale”, “l’uomo dell’illegalità”, non doveva essere un uomo solo, ma un composito corpo ribelle di uomini. (2 Tess. 2:3) La dichiarazione dell’apostolo in II Tessalonicesi 2:8 mostra che questo “uomo” sarebbe vissuto fino al tempo della presenza di Cristo. Solo una classe o corpo di uomini, il cui personale cambiasse di generazione in generazione, poteva far questo, poiché, naturalmente, un uomo non poteva vivere tanto a lungo.

C’è l’ampia prova che il “mistero di questa illegalità” era davvero all’opera nella congregazione cristiana del primo secolo e che fu soppresso o tenuto sotto restrizione dalla forte guida spirituale e dall’azione desta degli apostoli. Un esempio si trova in ciò che scrisse l’apostolo Giovanni:

“Ho scritto qualche cosa alla congregazione, ma Diotrefe, che desidera avere il primo posto fra loro, non riceve nulla da noi con rispetto. Perciò, se vengo, ricorderò le opere che continua a fare chiacchierando di noi con parole malvage. E, non essendo contento di queste cose, nemmeno riceve i fratelli con rispetto, e quelli che vogliono riceverli cerca d’impedirli e di cacciarli dalla congregazione”. — 3 Giov. 9, 10.

Il ‘misterioso’ inganno di questa operazione ribelle, e il fatto che avrebbe riguardato i capi religiosi, è mostrato anche nella lettera di Paolo alla congregazione di Corinto, nella quale disse dei millantatori che cercavano preminenza e potere:

“Tali uomini sono apostoli falsi, operai ingannevoli, che si trasformano in apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsene, poiché Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce. Perciò non è nulla di grande se i suoi ministri pure continuano a trasformarsi in ministri di giustizia. Ma la loro fine sarà secondo le loro opere”. — 2 Cor. 11:12-15.

Paolo ebbe difficoltà con alcuni uomini che promuovevano idee apostate, ma egli li smascherò, facendone espellere alcuni dalla congregazione. Due uomini, di nome Imeneo e Alessandro, avevano ripudiato la buona coscienza, “facendo naufragio riguardo alla loro fede”. Paolo li “[consegnò] a Satana affinché mediante la disciplina [imparassero] a non bestemmiare”. (1 Tim. 1:19, 20) In seguito Paolo scrisse a Timoteo: “Imeneo e Fileto . . . han deviato dalla verità, dicendo che la risurrezione sia già avvenuta; e sovvertono la fede di alcuni”. — 2 Tim. 2:17, 18.

La ribelle operazione religiosa persisté sino alla fine del primo secolo. In una data così tarda come il 96 E.V. il glorificato Gesù Cristo, per mezzo dell’apostolo Giovanni, disse al corpo degli anziani della congregazione di Efeso: “Io conosco le tue opere, e la tua fatica e la tua perseveranza, e che non puoi sopportare i malvagi, e che metti alla prova quelli che dicono d’essere apostoli, ma non lo sono, e li hai trovati bugiardi”. — Riv. 2:1, 2.

Inoltre, Giovanni scrisse dando la definita prova che “il mistero di questa illegalità” era all’opera e che ne era imminente la rivelazione:

“Fanciullini, è l’ultima ora, e, come avete udito che viene l’anticristo, così ora vi sono molti anticristi; da cui acquistiamo la conoscenza che è l’ultima ora. Sono usciti da noi, ma non erano della nostra sorta; poiché se fossero stati della nostra sorta, sarebbero rimasti con noi. Ma essi sono usciti affinché sia mostrato che non tutti sono della nostra sorta”. — 1 Giov. 2:18, 19.

Da questi scritti apostolici, che smascherano le cattive condizioni che affioravano qua e là nella congregazione, possiamo vedere che gli apostoli, durante “l’ultima ora” di vigilanza apostolica sulla terra, furono d’ostacolo, impedendo che il “mistero di questa illegalità” fosse organizzato in un corpo costituito, “l’uomo dell’illegalità”.

SI MANIFESTA PIENAMENTE LA RIBELLIONE

Considerando la rivelazione di questo composito “uomo dell’illegalità” religioso, Paolo disse: “Ma la presenza dell’illegale è secondo l’operazione di Satana con ogni opera potente, e segni e portenti di menzogna, e con ogni ingiusto inganno per quelli che periscono”. — 2 Tess. 2:9, 10.

“L’uomo dell’illegalità” fu pienamente rivelato dopo la morte degli apostoli. Alcuni capi delle congregazioni cominciarono a signoreggiare sui loro fratelli e a soddisfare i politicanti mondani. La ribellione si manifestò in modo specialmente sfacciato ai giorni dell’imperatore Costantino, che fece del cristianesimo la religione di Stato. A questo riguardo, la Cyclopædia di M’Clintock e Strong riferisce:

“Fu corrotta la semplicità del Vangelo; furono introdotti pomposi riti e cerimonie; onori ed emolumenti mondani furono conferiti agli insegnanti del cristianesimo, e il regno di Cristo in buona misura si convertì in un regno di questo mondo”. — Vol. 2, pag. 488.

Per secoli la chiesa apostata ebbe un grande ascendente sui governi e causò il “Medio Evo” e molta persecuzione religiosa. In seguito, ci fu la Riforma, ma non fu una restaurazione della vera adorazione. Fu un semplice distacco dall’autorità della Chiesa Cattolica e dei suoi papi. Le principali dottrine false furono mantenute nelle chiese protestanti, e il clero di quelle chiese manifesta ancor oggi la stessa attitudine di quelli che diedero inizio all’apostasia, presentandosi come persone esclusivamente appartate e nominate per il ministero della Parola di Dio, con speciali poteri, privilegi, diritti, immunità, rango e titoli non condivisi dal “laicato” inferiore.

Secondo l’apostolo, “la presenza dell’illegale è secondo l’operazione di Satana con ogni opera potente, e segni e portenti di menzogna, e con ogni ingiusto inganno”. Oggi vediamo questo fra gli ecclesiastici della cristianità. (2 Tess. 2:9, 10) Essi esigono molta stima e riverenza. Spesso portano grandi, splendide decorazioni, sono chiamati con titoli altisonanti, si gloriano in magnifici edifici ecclesiastici e cattedrali e compiono impressionanti riti ecclesiastici, come l’asserita transustanziazione del pane e del vino nella “messa”. Si vantano dell’istruzione superiore, della reputazione e dell’influenza che hanno sullo Stato politico e sui militari.

In quanto a compiere ‘opere potenti’, hanno “convertito” con la forza intere popolazioni. Hanno costruito ospedali e scuole ecclesiastiche e mandato medici missionari nei paesi “pagani”. Sì, si sono ‘trasformati in ministri di giustizia’. (2 Cor. 11:15) Nello stesso tempo permettono ai “convertiti” di continuare a praticare molte loro usanze pagane, unendole al loro cosiddetto “cristianesimo”. In effetti, la Chiesa ha aiutato i governi della cristianità a esercitare il dominio in tali paesi, dominio reso più vincolante per il potere esercitato dai capi religiosi sul popolo. Su questo punto considerate la dichiarazione del ministro metodista Gabriel Setiloane alla Conferenza delle Chiese di tutta l’Africa tenuta in Uganda nel 1963:

“Il progresso della Chiesa in Africa è andato di pari passo con l’Avventuriero, l’Esploratore, il Colonizzatore e anche l’Imperialista. La mano che piantò la Croce . . . su questo continente non era quella del sacerdote e dell’apostolo. Era la mano macchiata di sangue del soldato. . . . Anche fino a questo secolo, nonostante le proteste del contrario, su questo continente la Chiesa non è riuscita a sciogliersi dai cordoni dell’abito di Cesare”.

Fino a che punto è cresciuto il clericale “uomo dell’illegalità”? Nell’anno 1971 E.V. per la sola Chiesa Cattolica Romana le cifre pubblicate mostrarono che gli ecclesiastici furono 419.611 su 566.771.600 aderenti della chiesa cattolica in tutto il mondo. Con tutto ciò, il mondo è moralmente e spiritualmente migliore? Vi sono oggi più amore, pace, unità e felicità nel mondo, e, a questo proposito, nella cristianità stessa?

Coloro che sinceramente esaminano la Bibbia vedono subito che la classe dell’“uomo dell’illegalità” si è davvero sviluppata secondo le profetiche parole dell’apostolo Paolo. Questo “uomo” composito è chiaramente identificato nel clero della cristianità. Coloro che sono associati a quella classe, o come laici o forse come ecclesiastici di cuore onesto sono avvertiti dalla Bibbia di separarsi da questo ingannevole sforzo del Diavolo di rovesciare la vera congregazione cristiana di Dio e di oscurare la verità. (2 Tim. 3:1-5; Riv. 18:4) La macchinazione di Satana non riuscirà, come mostrano le parole dell’apostolo in II Tessalonicesi 2:8, parole che saranno considerate nella prossima edizione de La Torre di Guardia.

“Il cattivo continua a cercare solo la ribellione, e crudele è il messaggero che gli è mandato contro”. — Prov. 17:11.

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