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  • w76 1/2 pp. 77-83
  • Non farti distogliere dalla corsa della vita

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  • Non farti distogliere dalla corsa della vita
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
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  • GIUSTA VEDUTA DEI BENI MATERIALI
  • MANTENIAMOCI LIBERI DAL NAZIONALISMO
  • La vostra adorazione di Dio è al primo posto?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1965
  • Corriamo la corsa con perseveranza
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1991
  • Potete perseverare sino alla fine
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1999
  • Correte in modo da conseguire il premio
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2011
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1976
w76 1/2 pp. 77-83

Non farti distogliere dalla corsa della vita

“L’uomo non deve vivere di solo pane. . . . Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”. — Luca 4:4, 8.

1. A quale corsa importante partecipano i cristiani, e qual è il premio per quelli che la portano a termine con successo?

I CRISTIANI sono impegnati in una corsa molto insolita. La vittoria non dipende tanto dalla velocità quanto dalla resistenza e dall’osservare le regole della corsa. E mentre può sembrare strano, la corsa è vinta non da uno solo, ma da tutti quelli che la portano a termine. È una corsa che si corre su pista, in realtà la strada angusta a cui si accede dalla porta stretta, e che conduce alla vita eterna nel nuovo sistema di cose di Dio. (Matt. 7:14) Il grande premio della vita eterna è dato a tutti quelli che portano a termine la corsa con successo e merita tutto il tenace allenamento e i sacrifici necessari per vincere.

2. Perché questa non è una corsa facile, e come si dovrebbero considerare gli ostacoli incontrati sul cammino?

2 Ma questa non è una corsa facile. Non si porta a termine in un giorno. E c’è l’onnipresente pericolo di farsi distogliere, di farsi indurre ad abbandonare la difficilissima strada che conduce alla vita, per passare alla strada larga e spaziosa che Gesù disse conduce alla distruzione. (Matt. 7:13) In questa ardua corsa della vita, se le debolezze della carne decaduta al di dentro e le pressioni e attrattive del mondo al di fuori non si considerano continuamente come ostacoli da sormontare, diverranno barriere che svieranno dalla corsa. Di queste cose principali che possono distogliere il cristiano, considereremo prima il materialismo.

GIUSTA VEDUTA DEI BENI MATERIALI

3. Perché la giusta veduta dei beni materiali è importante?

3 L’uomo, fatto da Dio per vivere sulla terra e per godere dei suoi generosi doni, desidera per natura le buone cose della vita provvedute dal Creatore. Questo in se stesso non è male, ma come si possono godere i beni materiali senza vita e un certo grado di salute? (Matt. 16:26) Dio è il Datore della vita e ha diritto di stabilire ragionevoli esigenze che si devono soddisfare per conservare questo dono della vita. Con molta franchezza egli dice all’uomo che gli ingrati e quelli che cercano solo i piaceri non avranno una permanente eredità sulla terra. Saranno stroncati. Inoltre, chi cerca solo i vantaggi e le comodità materiali ora, senza acquistare valori spirituali e morali profondamente radicati nella vera adorazione di Dio, ha una vita molto vuota e deludente.

4. Come illustrò Gesù l’ingannevole valore delle ricchezze materiali?

4 Gesù mise le cose nella giusta prospettiva quando avvertì: “Tenete i vostri occhi aperti e guardatevi da ogni sorta di concupiscenza, perché anche quando una persona ha abbondanza la sua vita non dipende dalle cose che possiede”. Quindi illustrò il punto con la parabola del ricco che demolì i suoi depositi per costruirne di più grandi in cui mettere i suoi prodotti in continuo aumento. Pensando che ora il suo avvenire fosse assai sicuro, disse fra sé: “Anima, hai molte buone cose accumulate per molti anni; prenditi riposo, mangia, bevi, rallegrati”. Tuttavia, Gesù proseguì dicendo di quest’uomo che aveva riposto la sua fiducia nei beni materiali: “Ma Dio gli disse: ‘Irragionevole, questa notte ti chiederanno la tua anima. Chi avrà quindi le cose che hai conservate?’” Ribadendo il punto nella conclusione, Gesù disse: “Così sarà dell’uomo che accumula tesori per se stesso ma non è ricco verso Dio”. — Luca 12:15-21.

5. Quali sentimenti possono nascere con facilità quando si ricercano egoisticamente i beni e gli agi materiali?

5 Quale pericolo c’è dunque? C’è il pericolo d’essere tanto occupati a ottenere le cose che soddisfano i desideri carnali. In questo modo si dimentica che Dio creò la terra e l’uomo su di essa, e che quindi egli non può essere veramente felice e adempiere lo scopo della vita confidando in ciò che può accumulare attorno a sé sotto forma di sicurezza economica o agi materiali. Un tal uomo diventa invariabilmente egocentrico. Il benessere del suo simile non è importante. Mentre cerca di proteggere i suoi beni dall’avidità altrui, ne risultano spesso violenza e morte. Chi è sicuro di sé è portato a confidare in sé. Dio non conta realmente, anzi, è trascurato quale vero Provveditore. E la promessa della vita eterna diventa solo un irrealistico sogno. Perché ricercare tale cosa illusoria, ragiona spesso costui, quando è possibile avere ora gli agi materiali? Pertanto una filosofia materialistica può facilmente distogliere dalla corsa della vita eterna o impedire anche di cominciarla.

6. (a) In qualità di cristiani, come possiamo imitare colui che partecipa a una corsa nel prepararci e nel correre la corsa della vita? (b) Come Gesù ci diede il perfetto esempio da imitare?

6 In contrasto, chi ha successo nella corsa non si abbandona a intemperanze, ma per tenersi in forma segue un rigido programma di esercizi e una scrupolosa dieta. Nella corsa, indossa solo il minimo indispensabile e sta molto attento a non inciampare e a non farsi squalificare. (1 Cor. 9:24-27; 2 Tim. 2:5) Basandosi sulle esperienze dei corridori dell’antichità, Paolo consigliò ai cristiani: “Deponiamo anche noi ogni peso e il peccato [la mancanza di fede] che facilmente ci avvince e corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi, mentre guardiamo attentamente il principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù”. Sì, Gesù aveva corso anch’egli questa corsa, dimostrando come si poteva correre con successo. Mentre per lui portare a termine la corsa con la vittoria significò la morte su un palo di tortura e la vergogna che per questo dovette sopportare, in seguito Dio gli diede il premio della gloriosa vita immortale nei cieli alla Sua destra. In considerazione di tale eccellente risultato, Paolo esortò: “In realtà, considerate attentamente colui che ha sopportato tale parlar contrario dei peccatori a discapito dei loro propri interessi, affinché non vi stanchiate e non veniate meno nelle vostre anime”. — Ebr. 12:1-3; 3:12, 13.

7. (a) Quale principio enunciò Gesù per indicare che è impossibile essere divisi nelle lealtà? (b) Che cosa promette Geova in quanto alle cose necessarie, così che possiamo mettere che cosa al primo posto?

7 Nel Sermone del monte Gesù dichiarò il principio: “Nessuno può essere schiavo di due signori: poiché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si atterrà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete essere schiavi di Dio e della Ricchezza”. Poi dopo aver detto che Geova ha cura dei bisogni della creazione animale e vegetale, e che gli uomini ‘valgono più di loro’, dichiarò: “Quindi non siate ansiosi, dicendo: ‘Che mangeremo?’ o: ‘Che berremo?’ o: ‘Che indosseremo?’ Poiché tutte queste son le cose che le nazioni cercano ansiosamente. Infatti il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Continuate dunque a cercare prima il regno e la sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. — Matt. 6:24-33.

8. Di quali due tesori contrastanti scrisse Paolo, e qual è il risultato del perseguire l’uno o l’altro?

8 L’apostolo Paolo avvertì: “Poiché l’amore del denaro è la radice di ogni sorta di cose dannose, e correndo dietro a questo amore alcuni sono stati sviati dalla fede e si sono del tutto feriti con molte pene”. Anziché farsi indurre a seguire questa condotta che immerge “gli uomini nella distruzione e nella rovina”, Paolo incoraggiò i cristiani dicendo “di riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per il nostro godimento; di fare il bene, d’esser ricchi di opere eccellenti, d’esser disposti a dare, pronti a condividere, tesoreggiando sicuramente per se stessi un eccellente fondamento per il futuro, onde afferrino fermamente la vera vita”. — 1 Tim. 6:9, 10, 17-19.

9. (a) In quanto a ottenere le cose necessarie, quale responsabilità ha il cristiano, e specialmente il capo di casa? (b) In che modo il Diavolo può distogliere qualcuno mediante i beni materiali?

9 Naturalmente, abbiamo delle necessità quotidiane e dobbiamo lavorare in modo onesto e onorevole per procurarcele mentre corriamo la corsa che ci è posta dinanzi. In realtà, l’uomo che non provvedesse alla sua famiglia le cose necessarie della vita sarebbe squalificato dalla corsa, avendo così “rinnegato la fede ed [essendo] peggiore di uno senza fede”. (1 Tim. 5:8) Ma non possiamo avere successo nella corsa se permettiamo che il prestigio dovuto al nostro lavoro o lo stipendio che ci fa guadagnare divengano le cose più importanti della nostra vita. Abbiamo bisogno di un posto in cui abitare, ma se compriamo una casa che costa più di quello che possiamo spendere e occupiamo tutto il nostro tempo ad arredarla e ad averne cura possiamo essere facilmente indotti ad abbandonare la corsa della vita. Potrebbe dirsi la stessa cosa riguardo a un’auto o a una barca, allo smodato desiderio di abiti nuovi e alla moda, ai viaggi di piacere costosi o ai passatempi che ci tengono troppo occupati. Si deve ricordare che il Diavolo ha molti anni di esperienza e sa come servirsi dei beni materiali per far prigioniero il cuore degli incauti e distoglierli dalla corsa della vita.

10. Quali domande ci si potrebbe fare per stabilire se è consigliabile ottenere certi beni materiali?

10 Guardando la corsa che ti sta dinanzi, impara a farti queste domande riguardo alle cose materiali: È una cosa di cui ho bisogno per continuare a vivere e a servire Geova? Mi aiuterà a essere un servitore di Geova migliore, o mi farà rallentare? Quali obblighi o pesi porrà su di me? Ne ho realmente bisogno per provvedere alla mia famiglia? Dovrò far debiti per averla? Mi rimarrà meno tempo per lo studio biblico, le adunanze cristiane e la predicazione del messaggio del Regno? Mi distoglierà in qualche modo dallo scopo della mia vita?

11. Perché è inutile fare della carriera in questo sistema di cose l’aspetto più importante della vita?

11 Genitori, educate i vostri figli a vedere chiaramente la speranza del Regno, per evitare le tendenze materialistiche. Oggi i giovani sono incoraggiati a fare carriera in questo mondo materialistico. Ma sarebbe come il giovane che dopo anni di scuola fece domanda d’impiego in una ditta che sembrava in espansione e progressiva, avendo però trascurato il cartello affisso sulla porta: “Cessazione di attività. Edificio espropriato per un nuovo progetto governativo”. Anche questo vecchio sistema cesserà presto l’attività, sebbene prosperino le occupazioni materialistiche. Per avere un futuro reale, dobbiamo predisporre ogni passo tenendo conto del nuovo governo di Geova per questa terra retto dal suo Re Gesù Cristo.

12. Mettendo prima il Regno e i suoi interessi, che cosa potremmo essere in grado di compiere facendo cambiamenti personali?

12 Le risorse e le capacità che abbiamo devono essere impiegate per promuovere gli interessi del Regno, anziché lasciare che ci siano d’ostacolo nella corsa della vita. Per esempio, se hai una casa in più, puoi venderla e impiegare il denaro per intraprendere il servizio di pioniere invece di lavorare accanitamente per mantenere entrambe le case? Se sei in pensione o vi andrai presto, ti spinge il cuore a impiegare la tua accresciuta libertà per partecipare di più alla predicazione del Regno? Anche se le tue risorse sono limitate, come puoi farne un miglior uso per servire Geova?

13. Se veramente amiamo la vita, come considereremo i beni materiali?

13 Dovremmo prefiggerci l’obiettivo di farci servire dalle cose materiali secondo i nostri bisogni, e non di divenirne schiavi. Se veramente apprezziamo i valori spirituali e mettiamo la nostra relazione con Geova al di sopra di ogni altra cosa, egli ci aiuterà a perseverare nella corsa e a ottenere il premio. Il mondo con i suoi desideri della carne e i desideri degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento “passa . . . ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Giov. 2:15-17.

MANTENIAMOCI LIBERI DAL NAZIONALISMO

14. Quali ostacoli in relazione al nazionalismo si presentano ai cristiani impegnati nella corsa della vita?

14 Un’altra barriera eretta per distogliere i cristiani dalla corsa della vita riguarda il nazionalismo. Questo ostacolo viene innalzato sempre più in tutti i paesi man mano che il tempo della fine si fa più inoltrato. Spesso chi si trova davanti a questo ostacolo ha l’impressione che la condotta saggia e pratica sia quella di abbandonare la corsa e girare da un’altra parte. Potrebbe sembrare che così facendo si eviti la critica del pubblico e gli atti di violenza cui ricorrono molte volte funzionari e turbe nel tentativo di indurre a conformarsi a leggi o atteggiamenti non scritturali. D’altronde, la propaganda nazionalistica mira a destare l’orgoglio nazionale o razziale. Viene presentata come un’attraente causa da sostenere. Infatti, in molti paesi il nazionalismo è diventato una religione. Di conseguenza, ciascun gruppo nazionale pensa che il suo paese e il suo modo di vivere siano i migliori ed è intollerante verso quelli degli altri.

15. Quale sentimento promuove il nazionalismo?

15 Nel suo libro Conflict and Cooperation Among Nations, Ivo Duchacek osservò: “Il nazionalismo divide l’umanità in unità reciprocamente intolleranti. Di conseguenza, si pensa prima come Americani, Russi, Cinesi, Egiziani o Peruviani, e poi come esseri umani, se ci si pensa”. U Thant, che fu segretario generale delle N.U., osservò: “Tanti problemi che oggi affrontiamo sono causati o generati da falsi punti di vista, alcuni dei quali adottati quasi inconsciamente. Fra questi vi è il concetto dell’angusto nazionalismo: ‘il mio paese, a ragione o a torto’”.

16. Come Sadrac, Mesac e Abednego affrontarono in Babilonia la controversia del nazionalismo?

16 Il nazionalismo non è una cosa nuova. Ebbe inizio in Babilonia con Nimrod, il primo che si innalzò come re in opposizione a Geova. Secoli dopo gli Ebrei prigionieri in questa malfamata città sentirono dolorosamente le crudeli e irragionevoli richieste del nazionalismo. Sadrac, Mesac e Abednego erano tra i sudditi che Nabucodonosor aveva fatto radunare sulla pianura di Dura e che avevano l’ordine di inchinarsi in adorazione davanti all’immagine nazionale dello stato. Questi adoratori ebrei del vero Dio, però, rifiutarono di inchinarsi, anche dietro la minaccia d’essere gettati vivi nella fornace ardente. Ebbero il coraggio di dire al re infuriato: “O Nabucodonosor, noi non abbiamo a questo riguardo alcuna necessità di risponderti parola. Se dev’essere, il nostro Dio che noi serviamo ci può liberare. Egli ci libererà dalla fornace di fuoco ardente e dalla tua mano, o re. Ma se no, ti sia noto, o re, che i tuoi dèi non sono quelli che noi serviamo, e non adoreremo l’immagine d’oro che hai eretta”. — Dan. 3:16-18.

17-19. (a) Quali simili domande sulla neutralità cristiana ci si presentano oggi? (b) Come Gesù diede l’esempio mentre era esaminato da Pilato? (c) I Giudei che avevano respinto Gesù quali conseguenze subirono per essersi immischiati nel nazionalismo?

17 Nutriamo gli stessi sentimenti di questi fedeli servitori di Dio del passato? Quando sembra che la legge della nazione o la pressione esercitata dalla comunità ci obblighi a inchinarci davanti a emblemi nazionali o a salutarli con un atto di adorazione, a votare per i capi politici o a sostenere progetti nazionalistici, faremo compromesso e ci faremo squalificare e distogliere dalla corsa della vita? O agiremo piuttosto come agirono Gesù e i primi cristiani?

18 Gesù diede il perfetto esempio quando fu processato davanti al governatore romano Pilato. I Giudei asserirono mentendo che Gesù si fosse fatto re terreno. Se fosse stato vero, sarebbe stato tradimento. Ma alla domanda di Pilato, Gesù disse: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”. Pilato era pronto a liberare Gesù in base a questa verace risposta, ma i suoi accusatori giudei replicarono: “Se liberi quest’uomo, non sei amico di Cesare. Chiunque si fa re parla contro Cesare”. Pilato obiettò, dicendo loro: “Metterò io al palo il vostro re?” I capi sacerdoti risposero: “Noi non abbiamo nessun re eccetto Cesare”. — Giov. 18:33-38; 19:12-16.

19 La storia narra le spaventose conseguenze del fatto che scelsero “Cesare” invece di Gesù come Messia, quando Gerusalemme fu distrutta trentasette anni dopo con una grande perdita di vite, essendo il resto dei suoi abitanti portato schiavo fra le nazioni. In questo caso, chi mantenne la neutralità verso gli affari di questo mondo pur mostrando scrupolosa lealtà al regno di Dio? Gesù Cristo!

20. I primi cristiani come furono tentati di farsi distogliere dal nazionalismo?

20 Come agirono i primi cristiani? Nel suo libro Those About to Die Daniel P. Mannix dichiarò: “I cristiani si rifiutarono di . . . sacrificare al genio dell’imperatore, all’incirca equivalente oggi al rifiuto di salutare la bandiera o di ripetere il giuramento di fedeltà, . . . Pochissimi cristiani abiurarono, sebbene generalmente nell’arena si tenesse per loro convenienza un altare con un fuoco che vi ardeva sopra. Tutto quello che un prigioniero doveva fare era spargere sulle fiamme un pizzico d’incenso e gli veniva dato un Certificato di Sacrificio ed era messo in libertà. Gli si spiegava inoltre con cura che egli non adorava l’imperatore; semplicemente riconosceva il carattere divino dell’imperatore come capo dello stato romano. Tuttavia, quasi nessun cristiano si valse dell’opportunità di sfuggire”.

21. Perché i cristiani si attendono la persecuzione per il fatto che non si immischiano nel nazionalismo?

21 Dal primo secolo fino a oggi il nazionalismo ha causato aspra persecuzione contro i cristiani. Ma quelli che amavano Dio e tenevano lo sguardo rivolto al premio elargito alla fine della corsa non hanno fatto compromesso. Per loro non è strano che debbano sormontare questi ostacoli, poiché fu predetto. Ai discepoli Gesù disse: “Guardatevi dagli uomini; poiché vi consegneranno alle corti locali, e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe. Infatti, sarete trascinati per amor mio davanti a governatori e re, in testimonianza a loro e alle nazioni”. Mentre Dio lo avrebbe permesso per mettere alla prova il suo popolo e perché desse testimonianza, Gesù aggiunse: “E non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo ma non possono uccidere l’anima; abbiate timore piuttosto di colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geenna”. — Matt. 10:16-18, 28.

22. Perché ora che il “tempo della fine” è inoltrato è sempre più difficile mantenersi liberi dal nazionalismo?

22 La Bibbia avverte in modo particolare che, nel “tempo della fine”, l’organizzazione politica del Diavolo avrebbe imposto una serrata economica contro il timorato popolo di Dio così chi non si fosse piegato ad adorare questo sistema bestiale non avrebbe potuto “comprare o vendere se non chi ha il marchio” della bestia. (Riv. 13:17) Se nel tuo paese accade che per ottenere lavoro o altri vantaggi bisogna essere affiliati a un partito politico, che farai? Certo, hai bisogno dell’impiego per aver cura della famiglia. Sotto pressione che cosa farai? In chi riporrai fiducia per avere le cose necessarie della vita? Ti lascerai prendere dal panico e dimenticherai che hai pregato Dio: “Dacci oggi il nostro pane per questo giorno”? (Matt. 6:11) Geova sa che abbiamo bisogno di cibo, vestiario e alloggio, ma è importante ricordare che l’Avversario, Satana il Diavolo, preme in ogni aspetto della vita imponendo la contesa dell’integrità. Come nel caso di Giobbe, egli può muovere contro ognuno di noi l’accusa che ci rivolteremo contro Dio se saremo privati di certe cose materiali di cui abbiamo bisogno. Ma siamo avvertiti che nel rotolo della vita non è scritto il nome di nessuno di quelli che adorano questo sistema bestiale. (Riv. 13:8) Mantenendo la lealtà a Geova nella prova possiamo avere la certezza che Egli aprirà la via e provvederà sollievo.

23. (a) Quali condizioni potrebbero rendere facile al cristiano immischiarsi in cause non neutrali? (b) Perché non dobbiamo pensare di doverci fare giustizia da soli quando siamo oggetto di ingiustizie sociali?

23 Barriere e pregiudizi sociali, razziali e religiosi causano talora difficoltà e oppressione a molti. Spesso il cristiano trova molto più difficile correre la corsa della vita. C’è la tendenza a farsi sentire, a vendicarsi, ad agire per proprio conto, a chiedere giustizia. Per esempio, un gruppo di minoranza cercherà di far valere certi diritti. Si organizzano marce di protesta per fare pressione sul governo. Si imporranno boicottaggi per fare pressione sui commercianti. Gli esponenti del gruppo faranno leva sull’orgoglio dei loro seguaci, e con le parole o con la forza cercheranno l’appoggio del cristiano. Trovandoti in questa situazione o in una situazione analoga, che farai? Di nuovo c’è bisogno di mantenere la neutralità ed evitar di immischiarsi negli affari di questo mondo. Sii certo che Geova regolerà i conti per qualsiasi torto commesso. “Non rendete a nessuno male per male. Provvedete cose eccellenti dinanzi a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini. Non vi vendicate, diletti, ma fate posto all’ira; poiché è scritto: ‘La vendetta è mia; io ricompenserò, dice Geova’”. — Rom. 12:17-19.

24. Quale condotta hanno seguìto alcuni che asseriscono d’essere cristiani, ma che cosa non riconoscono a questo riguardo?

24 Non farti dunque distogliere dalla corsa della vita a causa della propaganda o della pressione che mira a farti rinunciare alla neutralità cristiana. Ne sarai criticato, perché oggi nella cristianità c’è la tendenza sia da parte dei parrocchiani che dei ministri a impegnarsi in cause sociali. Non si attendono più che il regno di Dio risolva realmente i problemi sociali dell’uomo e hanno preso partito. Ma non riconoscono che da qualsiasi parte ci si metta in questo mondo, si è sempre dalla parte del Diavolo, se si sostengono attivamente i programmi e i progetti nazionalistici promossi da questo sistema di cose.

25. Perché possiamo riporre completa fiducia in Geova per affrontare le future controversie inerenti a materialismo e nazionalismo?

25 Pertanto, non permettere che né materialismo né nazionalismo ti distolga dalla tua corsa cristiana. Confida pienamente in Dio e nel suo regno retto da suo Figlio, Cristo Gesù. “La vostra maniera di vivere sia libera dall’amore del denaro, accontentandovi delle cose presenti. Poiché egli ha detto: ‘Non ti lascerò affatto né in alcun modo ti abbandonerò’. Così che possiamo aver coraggio e dire: ‘Geova è il mio soccorritore; non avrò timore. Che cosa mi può fare l’uomo?’” (Ebr. 13:5, 6) Ma ci sono altri ostacoli che possono indurre il cristiano ad abbandonare la corsa della vita eterna e nei seguenti studi li considereremo.

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