Lo spirito santo all’opera
‘Su di noi si versa spirito dall’alto’. — Isa. 32:15.
1. Perché è ora urgente che lo spirito santo sia all’opera a favore di coloro che amano la giustizia?
È URGENTE che lo spirito santo sia ora all’opera. Questo spirito ha origine da Geova, l’Iddio Altissimo. È l’invisibile forza attiva che egli fa operare secondo la sua santa volontà. Ma perché l’opera dello spirito santo è particolarmente necessaria oggi a favore di coloro che amano ciò che è giusto, buono e santo? A motivo di ciò che ora li attende.
2. Quale terribile trio domina ora la scena terrestre, e quali domande possiamo farci circa l’effetto che ha su di noi?
2 Oggi una straordinaria “bestia selvaggia”, un “falso profeta” e un “dragone” dominano la scena terrestre. L’influenza di questo terribile trio giunge in alto, fino ai capi politici del mondo, ai “re dell’intera terra abitata”. (Riv. 16:13, 14) Questo crea un grave pericolo per noi persone comuni, perché ciò che fanno i capi di governo ha grande influenza su tutti noi. Ma, indipendentemente da quello che fanno i nostri capi politici, possiamo individualmente prendere posizione nei confronti della “bestia selvaggia”, del “falso profeta” e del “dragone”? Fino a che punto ci lasceremo influenzare da questi, a nostro danno? Qual è la nostra difesa?
3. Come Rivelazione capitolo tredici descrive questa “bestia selvaggia”, e quale domanda fanno i suoi ammiratori?
3 La “bestia selvaggia” è attiva in tutta la terra! Questa perversa creatura è sostenuta dal “dragone” rosso fuoco. Non è un semplice animale selvaggio proveniente dalla fitta foresta del Brasile o dalla giungla di qualche paese dell’Africa Centrale. È una specie di creatura che ha potere, autorità e anche un trono. Quindi domina, non nel regno animale, ma in campo politico. A questo fine ha un’intelligenza simile a quella di sette teste. E ha un formidabile potere d’aggressione e di difesa, come quello di dieci corna su sette teste. Per questo, nel libro profetico di Rivelazione o Apocalisse, è descritta come una bestia selvaggia con sette teste e dieci corna. Ovunque ha conquistato l’ammirazione delle persone patriottiche. Esse pensano che questa simbolica bestia selvaggia con sette teste e dieci corna sia invincibile. Questi adoratori entusiasti chiedono in atto di sfida: “Chi è simile alla bestia selvaggia, e chi può guerreggiare contro di essa?” — Riv. 13:1-4.
4. Per quanto tempo ancora questa “bestia selvaggia” sarà presente?
4 Noi persone comuni abbiamo sempre visto questa “bestia selvaggia” all’opera, ma, prima d’ora, l’abbiamo mai identificata? Abbiamo capito perché è così descritta nel libro di Rivelazione? Questa “bestia selvaggia” è oggi presente, e la gente spaventata si chiede per quanto tempo lo sarà ancora. La Bibbia ispirata risponde che sarà col genere umano sino alla fine, finché incontrerà colui che può “guerreggiare contro di essa” e distruggerla. Allora non sarà più idolatrata.
5. Cosa raffigura quella “bestia selvaggia” con sette teste, e quale sovrumano potere la controlla?
5 Questa “bestia selvaggia” è simbolica, come le quattro bestie selvagge descritte nella profezia di Daniele, capitolo sette. Quelle quattro bestie simboleggiarono governi umani, imperi, potenze mondiali politiche, come l’impero babilonese, l’impero medo-persiano, l’impero greco, e l’impero romano, con l’aggiunta di qualche cosa per descrivere la duplice potenza mondiale anglo-americana dei nostri giorni. Ma che cosa raffigura la “bestia selvaggia” di Rivelazione, capitoli da tredici a diciannove? Il dominio politico umano nel suo insieme, su scala mondiale. Benché controlli il mondo intero, non è una federazione di tutti i governi nazionali con una capitale mondiale centrale. È composta di molte parti politiche, dominate nel corso dei millenni da una successione di sette potenze mondiali. Dall’alto, è stata dominata dal sovrumano “dragone” rosso fuoco.
6. (a) Da dove ha origine l’odierno governo della terra? (b) A quale dominio si sottomette tale governo?
6 Sulla terra, tutti i governi attuali sono d’origine umana. Perciò Rivelazione 13:1 dice che “la bestia selvaggia” ‘ascende dal mare’. È ascesa dal vasto “mare” dell’umanità, che è agitata come il mare letterale, e insoddisfatta, perché rifiuta di sottomettersi al dominio del Creatore del cielo e della terra. (Isa. 57:20, 21) Il dominio a cui si sottomette è quello del sovrumano “dragone” rosso fuoco. Questo spiega perché Rivelazione 13:2 ci informa che “il dragone diede alla bestia [selvaggia] la sua potenza e il suo trono e grande autorità”. Non è un mistero chi simboleggia il “dragone”. Rivelazione, capitolo dodici, versetto nove, dice chiaramente che il “dragone” è “l’originale serpente, colui che è chiamato Diavolo e Satana, che svia l’intera terra abitata”. Satana il “dragone” non è solo nel dominare tutti i governi politici della terra. Ha legioni di angeli, spiriti sovrumani come lui, e questi demoni combattono a fianco ‘del dragone’ nella contesa della sovranità universale.
7. Come un dio, che cos’ha il “dragone” come portavoce sulla terra?
7 L’apostolo cristiano Paolo chiama Satana “l’iddio di questo sistema di cose”. (2 Cor. 4:4) Come un dio, questo “dragone” ha un profeta sulla terra. Che specie di profeta? Un “falso profeta”, poiché funge da portavoce del “dragone” che “svia l’intera terra abitata”. (Riv. 12:9) È dunque logico che le sue profezie siano ingannevoli e, di conseguenza, ‘false’. Siamo oggi sviati da lui?
8. Perché il “falso profeta” ha potuto parlare come rappresentante dell’intera “bestia selvaggia”?
8 Non facciamo l’errore di pensare che questo “falso profeta” sia un singolo uomo. È infatti un personaggio composto, un sistema politico che si distingue da tutti gli altri governi. Tant’è vero che la “bestia selvaggia” ha riconosciuto il “falso profeta” come il dominante potere politico del giorno attuale. E perché mai? Perché secondo la profezia biblica è la maggiore potenza mondiale di tutta la storia umana. Perciò gli è stato concesso di parlare come rappresentante dell’intera “bestia selvaggia”.
9. Con quale autorità ha parlato finora il “falso profeta”, e in che senso le sue profezie sono state ingannevoli?
9 Particolarmente negli ultimi due secoli questo “profeta” anglo-americano ha fatto sentire la sua voce con un’autorità che non è stata ancora abbattuta. Essendo la settima potenza mondiale menzionata nella profezia biblica, questa duplice potenza mondiale anglo-americana ha compiuto “segni” per impressionare tutti i popoli e allontanarli dalla sottomissione al Creatore del cielo e della terra. È il principale proponente e sostenitore dell’attuale Organizzazione delle Nazioni Unite per assicurare pace e sicurezza al mondo. (Riv. 19:20) L’unione politica anglo-americana è fra le prime potenze militari nucleari sulla terra. Confidando nella propria forza, non profetizza a favore del dominio di tutta la terra da parte del Creatore, Geova Dio.
“TRE SPIRITI IMMONDI, SIMILI A RANE”
10, 11. (a) A motivo di quale minaccia contro tutto il genere umano dobbiamo essere avvertiti riguardo al trio ora dominante del “dragone”, della “bestia selvaggia” e del “falso profeta”? (b) Quale avvertimento ci dà Rivelazione 16:13-16?
10 Di fronte a tutto ciò, possiamo veracemente dire che la scena mondiale di questo ventesimo secolo è dominata dalla “bestia selvaggia”, dal “falso profeta” e dal “dragone” simbolici? Sì! Perciò abbiamo tutti bisogno di essere avvertiti riguardo a questo trio che sfida Dio, perché esso mira a provocare la distruzione di tutto il genere umano. Come? Non mediante una terza guerra mondiale nucleare, ma mediante la guerra universale in quello che la Bibbia chiama Har-Maghedon. L’ultimo libro della Bibbia, Rivelazione, dà a tutti questo avvertimento. Benché questo libro usi un linguaggio figurativo, è molto chiaro e comprensibile in quanto al disastroso risultato di tale guerra universale per tutto il genere umano. Mentre leggiamo Rivelazione 16:13-16, possiamo discernere a che cosa si riferisce l’avvertimento, dato in linguaggio figurativo. Nella Bibbia di Gerusalemme i versetti dicono:
11 “Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane: sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente. . . . E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn”.
12. (a) Che cosa sono realmente quei tre spiriti simili a rane che fuoriescono dalla bocca del “dragone”, della “bestia selvaggia” e del “falso profeta”? (b) Dove trascinano tali “spiriti” tutto il genere umano?
12 Gli “spiriti immondi” che, “simili a rane”, saltellano fuori della bocca del dragone, della bestia selvaggia e del falso profeta non sono letterali creature spirituali come diavoli o demoni. Poiché escono da tre bocche, raffigurano la propaganda, in questo caso propaganda immonda come le rane che si gonfiano e producono un lugubre gracidio. La propaganda è vigorosa, con potere stimolante o persuasivo. Perciò la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture dice: “Esse sono, infatti, espressioni ispirate da demoni”. Sono “impure espressioni ispirate” che provengono dalla bocca del dragone, della bestia selvaggia e del falso profeta. Dove sono trascinati i capi del popolo da quelle vigorose espressioni? A nient’altro che “alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon. Sì, trascinano alla guerra, non una guerra fra uomo e uomo come in una terza guerra mondiale nucleare, ma alla guerra fra l’uomo e Dio. Non è questa una cosa gravissima? Certamente!
13. Se non vogliamo marciare con loro ad Har-Maghedon, di quale aiuto abbiamo bisogno, e perché?
13 Ora sono in marcia verso il campo di battaglia di Har-Maghedon! L’immonda, impura propaganda ci persuade individualmente a marciare con i “re dell’intera terra abitata”? Ci lasceremo trascinare dalla propaganda a combattere contro l’Iddio Onnipotente? Se personalmente non vogliamo far questo, come possiamo resistere con successo alla professione delle “impure espressioni ispirate” che emanano dal dragone, dalla bestia selvaggia e dal falso profeta? Possiamo farlo solo con l’aiuto dell’opposta forza dello spirito santo dell’Onnipotente Dio. Questa è una forza ben superiore, non immonda, non impura, ma santa. In Rivelazione 4:5, la sua efficacia è raffigurata come settupla, come le sette lampade che raffigurano “i sette spiriti di Dio”. Lo spirito di Dio è la sua santa invisibile forza attiva. Se ne siamo illuminati e rafforzati, possiamo resistere alla pressione dei tre impuri “spiriti demoniaci”, o “espressioni ispirate da demoni”. — Riv. 16:14, La Bibbia Concordata, NM.
14, 15. (a) Che cosa sarebbe più terrificante di dover affrontare, disarmati, una letterale bestia selvaggia, un dragone e un falso profeta, tutti in una volta? (b) In che modo una montagna di opposizione può essere resa come terreno pianeggiante?
14 A questo punto qualcuno potrebbe esclamare costernato: ‘Ma questo significherebbe opporsi al mondo intero. Questo è terribile!’ Sì, per chi non avesse lo spirito di Dio sarebbe veramente così. Che dire se dovessimo affrontare, disarmati, una letterale bestia selvaggia e un dragone rosso fuoco insieme a un falso profeta, tutti in una volta? Non sarebbe terrificante? Sì! Ma che dire di dover affrontare le cose più grandi raffigurate dalla bestia selvaggia, dal dragone rosso fuoco e dal falso profeta? Certo dev’essere molto più terrificante dover affrontare il bestiale sistema mondiale di dominio politico e un “falso profeta” dotato di armi nucleari e l’essere sovrumano che li controlla, il grande Dragone, Satana il Diavolo! Potrebbe un semplice uomo far questo senza adeguata protezione? Con le nostre forze non potremmo mai resistere alla propaganda e alla pressione di tali potenti forze e continuare a rifiutare il compromesso così da non avere mai nulla a che fare con loro. Quella triplice unione, che coinvolge il cielo e la terra, si erge come un’alta montagna sul nostro cammino. Come possiamo sormontarla?
15 Se l’Iddio Onnipotente è con noi, possiamo far fronte alla pressione e all’opposizione del mondo intero. Millenovecento anni fa l’apostolo cristiano Paolo affrontò una morte da martire sotto gli artigli della politica “bestia selvaggia”, eppure disse intrepidamente: “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” (Rom. 8:31) Quindi, quella che può apparire un’insormontabile montagna d’opposizione, Dio Onnipotente può renderla come un tratto di terra pianeggiante. È ciò che Egli disse al governatore dell’antica Gerusalemme, che aveva incaricato di ricostruire il tempio di quella città. Per incoraggiare il governatore, Zorobabele, a procedere nonostante la crescente opposizione degli avversari mondani, Dio gli disse: “‘Non mediante forza militare, né mediante potenza, ma mediante il mio spirito’, ha detto Geova degli eserciti”. — Zacc. 4:6.
16. Come nel caso del governatore Zorobabele, che cosa siamo costretti a mettere alla prova se vogliamo essere dalla parte vincente ad Har-Maghedon?
16 Nel sesto secolo avanti la nostra Èra Volgare, il governatore di Gerusalemme mise alla prova lo spirito di Dio adempiendo l’incarico affidatogli da Dio. A conferma della veracità di Dio, ebbe la gioia di veder completato il tempio nel 515 a.E.V. e di inaugurarlo. (Zacc. 4:8-10) Similmente oggi è messa alla prova la nostra fede nello spirito di Dio, perché dobbiamo affrontare l’opposizione della triplice alleanza della “bestia selvaggia”, del “falso profeta” e del “dragone”. Siamo costretti a mettere alla prova lo spirito di Dio, per continuare ad adorare Geova Dio nel suo tempio spirituale e per rimanere separati e distinti dal mondo. Se faremo questo, saremo senz’altro dalla parte vittoriosa durante la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon.
SPIRITO VERSATO DALL’ALTO
17, 18. (a) In quanto allo spirito, come Geova non abbandonò il suo popolo dopo la desolatrice esperienza della prima guerra mondiale? (b) Come Geova l’aveva indicato in anticipo in Isaia 32:12-16?
17 Geova, la Fonte dello spirito santo, non è venuto meno verso i suoi adoratori in questo critico “tempo della fine” in cui ci troviamo dal 1914, l’anno della guerra mondiale. Fedelmente ha messo all’opera lo spirito santo a favore del suo popolo dedicato e battezzato. Aveva predetto che l’avrebbe fatto. La prima guerra mondiale del 1914-1918 E.V. fu contrassegnata da difficoltà mondiali e da persecuzione devastatrice contro quei coscienziosi studenti e proclamatori della scritta Parola di Dio, la Sacra Bibbia. Non mettiamo in dubbio neanche per un istante che Dio fu saggio e giusto nel lasciar abbattere su di loro tale prova disciplinare. Ciò fu prefigurato da quanto accadde all’antico regno di Giuda con la sua capitale Gerusalemme. Nel capitolo trentadue della profezia di Isaia, Geova aveva descritto la rattristante devastazione che doveva abbattersi sul suo popolo colpevole e ciò che doveva accadere quando si sarebbe pentito e sarebbe tornato a Lui. Egli disse:
18 “Battetevi le mammelle, facendo lamento per i campi desiderabili, per la vite fruttifera. [Perché?] Sulla terra del mio popolo crescono semplicemente spine, rovi, poiché sono su tutte le case d’esultanza, sì, sulla città che tripudiava altamente [Gerusalemme]. Poiché la stessa torre di dimora è stata abbandonata, il medesimo tumulto della città è stato abbandonato; [l’altura] Ofel e la torre di guardia stesse son divenute campagne spoglie, a tempo indefinito l’esultanza delle zebre, il pascolo dei branchi; finché su di noi si versi spirito dall’alto, e il deserto sia divenuto un frutteto, e il frutteto stesso sia considerato una reale foresta. E nel deserto risiederà per certo il diritto, e nel frutteto dimorerà la stessa giustizia”. — Isa. 32:12-16.
19. Quale fu la calamità nazionale a cui si riferiva Isaia?
19 Possiamo oggi identificare la calamità nazionale così descritta dal profeta Isaia con oltre un secolo di anticipo? Sì, era la desolazione del paese del regno di Giuda per settant’anni, durante i quali gli Israeliti deportati rimasero in esilio nel paese pagano di Babilonia. Essi furono i superstiti della terribile distruzione della città santa di Gerusalemme e del suo tempio a opera dei Babilonesi nel 607 a.E.V. Quella dovette certamente essere una scoraggiante esperienza per quei superstiti. Mentre languivano in un paese idolatrico, il tempio dell’adorazione di Geova era in rovina, Gerusalemme era una città morta senza suono di voci, e il loro paese un tempo fertile era un deserto infestato di rovi, e un pascolo per le zebre selvatiche, non molestate dall’uomo.
20. (a) Come l’antica Babilonia ebbe un’idea sbagliata del proprio potere di tener prigioniero il popolo di Geova? (b) Grazie a quale forza gli Israeliti pentiti tornarono, con quale effetto per la loro patria?
20 In atto di sfida contro Geova Dio, Babilonia, adoratrice di idoli, tenne prigionieri gli esiliati Israeliti. Essendo la terza potenza mondiale sulla scena del mondo antico, si sentiva abbastanza forte da lasciare desolata la terra di Giuda e da impedire che fosse rioccupata dagli adoratori del Dio rivale, Geova. Non credeva che Geova avrebbe potuto suscitare il conquistatore persiano, Ciro, che aveva indicato per nome molto tempo prima. A suo tempo questo conquistatore comparve sulla scena. Com’era stato predetto, Ciro infranse il potere della spietata carceriera e liberò i prigionieri israeliti. Così, nel 539 a.E.V., la desolatrice della condizione terrena del popolo di Geova fu abbattuta dalla sua alta posizione di potenza mondiale. Quindi nel 537 a.E.V. lo spirito di Geova fu versato dall’alto sui pentiti Israeliti esiliati. Col potere e con la guida di quella forza attiva dell’Iddio Altissimo, il pentito rimanente degli Israeliti partì da Babilonia e si mise in viaggio verso la patria desolata per ricostruire Gerusalemme e il suo tempio santo. Il paese ripopolato perse gradatamente l’aspetto desolato mentre veniva trasformato in una delle terre più fertili, la cui bellezza era simile a quella del Paradiso, del Giardino di Eden.
21. Come si deve considerare quell’avvenimento in quanto all’adempimento della profezia di Isaia capitolo trentadue?
21 Ma quell’avvenimento di oltre 2.500 anni fa fu il solo adempimento della profezia di Isaia, capitolo trentadue? No! L’adempimento di allora fu solo un adempimento in piccole proporzioni per illustrare un futuro adempimento più grande nel nostro ventesimo secolo. Questo adempimento maggiore e finale si è avuto su quelli che sono oggi l’approvato popolo dello stesso Dio, Geova.
22. Durante la prima guerra mondiale, quali armi furono usate contro i cristiani testimoni di Geova, e perché le nazioni erano adirate contro di loro?
22 Dal 1931 E.V., questi cristiani ristabiliti sono stati conosciuti come Testimoni di Geova. Ma anni prima di ciò, durante la prima guerra mondiale, si abbatté su di loro una calamità spirituale. Contemporaneamente a quella sanguinosa guerra con armi micidiali, la simbolica “bestia selvaggia”, che aveva ricevuto potere, trono e grande autorità dal “dragone” Satana il Diavolo, combatté una guerra contro di loro. Comunque, questa guerra fu combattuta senza armi mortali, perché gli Studenti Biblici cristiani attaccati erano un popolo inerme, disarmato. Furono invece usate armi politiche e giudiziarie, perfino imprigionando cristiani pacifici e innocenti. (Riv. 13:3-7) Le nazioni guerrafondaie, che compongono la simbolica “bestia selvaggia”, furono adirate perché quei cristiani testimoni di Geova proclamavano che il suo regno retto da Cristo era ora l’unico legittimo dominio di tutta la terra, in quanto i fissati “tempi dei Gentili” erano terminati all’inizio dell’autunno del 1914 E.V. — Luca 21:24, La Bibbia Concordata; Riv. 11:15-18.
23. Da chi furono istigate le nazioni guerrafondaie, e da quale potente trio fu sopraffatto il rimanente dei proclamatori del Regno?
23 Le nazioni adirate furono istigate dai capi religiosi che appartenevano a Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione che ha le sue radici nell’antica Babilonia. Di quell’impero religioso, la cristianità prese la direttiva nell’indurre le nazioni ad agire e a perseguitare il piccolo rimanente degli Israeliti spirituali. Essendo una minoranza inerme e indifesa, il rimanente fu sopraffatto dalla triplice alleanza della “bestia selvaggia”, del “falso profeta” e del “dragone”. Questo potente trio unì le sue forze per ridurre il rimanente dei proclamatori del Regno in schiavitù a Babilonia la Grande. Ciò che ora avvenne, e come la profezia riportata nel capitolo trentadue di Isaia ebbe così il suo finale adempimento, lo vedremo nelle pagine seguenti.
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UN TRIO BLASFEMO
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