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  • Il denaro e la vostra vita

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  • Il denaro e la vostra vita
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
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Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1980
w80 1/3 pp. 5-7

Il denaro e la vostra vita

CHE importanza ha il denaro nella vostra vita? O meglio, fino a che punto il denaro domina i vostri pensieri? Per molti esso occupa il primo posto tanto nella vita quanto nei pensieri. Possono dedicarsi completamente ad accumulare denaro. Alcuni, così facendo, si scavano la fossa prima del tempo. Altri, per far soldi, sono pronti a rubare, imbrogliare, mentire o addirittura uccidere.

Che dire dei cristiani? La Bibbia mostra che il denaro ha un certo valore in questo sistema di cose, proteggendo la persona dalla povertà e dalle sue tristi conseguenze. Come disse il re Salomone, “il denaro è per una protezione”. (Eccl. 7:12) Inoltre, le risorse materiali si possono usare per aiutare quelli nel bisogno. — Atti 4:34, 35; Efes. 4:28.

Il cristiano, però, fa bene a stare attento che il denaro non divenga per lui così importante da sovvertire il suo senso dei valori. Non si deve permettere al denaro di divenire la cosa principale nella propria vita. Sarebbe senz’altro stolto sacrificare la prospettiva della vita eterna per amore dei beni materiali.

UN PROBLEMA DI RICCHI E POVERI

Il pericolo di attribuire eccessiva importanza al denaro è illustrato dal caso di un giovane ricco vissuto nel I secolo E.V. Avendo chiesto a Gesù cosa dovesse fare per ottenere la vita eterna, si sentì dire: “Vendi tutte le cose che hai e distribuiscile ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli”. Come reagì? “Si addolorò profondamente, poiché era ricchissimo”. Sì, il giovane voleva la vita eterna, ma per lui era più importante il denaro. Gesù proseguì mostrando che non si trattava di un caso sporadico. Spiegò che, generalmente, “è più facile a un cammello passare per la cruna di un ago da cucire che a un ricco entrare nel regno di Dio”. — Luca 18:18-25.

Ovviamente ci sono ricchi che erediteranno il regno di Dio. Ma questo avverrà perché si saranno valsi del mezzo di salvezza stabilito da Dio. (Luca 18:27) Per far questo, è necessario che smettano di confidare nelle proprie ricchezze e nella propria influenza, e facciano saggio uso dei propri beni alla gloria di Dio. Così si ‘accumuleranno tesori in cielo’, in quanto l’Altissimo ricompenserà riccamente le loro opere eccellenti. — Matt. 6:19-21; Luca 16:9.

Anche un povero può avere difficoltà a mantenere il giusto punto di vista sul denaro. Se gli si presentasse l’occasione di migliorare la propria situazione economica a spese dei suoi principi cristiani, questa potrebbe essere per lui una vera prova. Per esempio, può essergli offerto un lavoro ben rimunerato, che però va contro la sua coscienza. Oppure gli impegni di lavoro possono impedirgli regolarmente di frequentare i suoi conservi credenti. In principio potrebbe pensare che i soldi che ha guadagnato in più siano la risposta alle sue preghiere, che finalmente la vita diventerà meno difficile.

Ma ricordiamoci di Acan. Si impadronì di cose che non gli appartenevano dal bottino di Gerico, recando la morte su di sé e sull’intera famiglia. (Gios. cap. 7) In maniera simile, cercar di afferrare l’opportunità di arricchirsi materialmente a spese della propria coscienza cristiana può avere come risultato un grave danno spirituale. (I Tim. 6:9) Il semplice denaro non potrà mai darci i benefìci che derivano dal fedele servizio a Dio.

Perciò i cristiani che vivono in nazioni in fase di sviluppo fanno bene a mantenere un punto di vista equilibrato sul denaro. Per esempio, in un paese alla figlia di un testimone di Geova fu offerta una borsa di studio negli Stati Uniti. Nel suo paese, una simile borsa di studio era considerata un premio di grandissimo valore. Ma la famiglia decise di rifiutarla. Se la ragazza avesse accettato la borsa di studio, avrebbe dovuto andare molto lontano da casa proprio negli anni più formativi. Ciò avrebbe potuto esporla a molti problemi per affrontare i quali forse era troppo inesperta. Per questi motivi la famiglia decise che mantenere una buona relazione con Dio era più importante degli eventuali benefìci materiali di un’istruzione all’estero.

Ma come si fa a vedere le cose nella giusta luce quando la vita è molto difficile? Vi sono zone della terra dove un gran numero di persone vive in condizioni di estrema povertà. Per poter vivere, gli uomini devono lavorare da 12 a 16 ore al giorno, sei o sette giorni la settimana. In quelle condizioni, può sembrare che il denaro sia la vita. La Parola di Dio, però, può aiutare la persona a non perdere l’equilibrio in queste circostanze. Seguendo le direttive della Bibbia la persona viene a trovarsi in maniera più diretta sotto l’amorevole cura di Dio. Questo le dà sicurezza.

Gesù Cristo lo spiegò molto bene. Una volta parlò a una gran folla di persone, molte delle quali indubbiamente conoscevano benissimo la povertà. Le incoraggiò a ‘smettere d’essere ansiose per la propria anima, di ciò che avrebbero mangiato e di ciò che avrebbero bevuto, o per il proprio corpo, di che si sarebbero vestite’. Come poteva riuscirvi un povero? Gesù menzionò gli uccelli, indicando che c’era un amorevole Creatore che provvedeva a queste creature tutte le cose necessarie. Questo Creatore rivestiva, per così dire, anche i fiori di bellezza. Riferendosi agli uccelli, il Figlio di Dio chiese: “Non valete voi più di loro?” — Matt. 6:25-32.

È ovvio che le persone valgono più degli uccelli e dei fiori. Quindi Geova Dio avrà cura di loro, specialmente se agiscono in armonia con le successive parole di Gesù: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. Sì, si può veramente confidare nell’aiuto di Geova se si mettono al primo posto gli interessi del Regno. — Matt. 6:33.

LA VERA ADORAZIONE È UN AIUTO

Ecco perché il messaggio del vero cristianesimo è qualcosa di cui i poveri hanno veramente bisogno. Provvede un aiuto incessante per affrontare il loro problema. È davvero di grande conforto sapere che il Creatore li aiuterà ad aver cura della loro famiglia se continueranno a servirlo.

Questo non significa che debbano fare affidamento su altri perché abbiano cura della loro famiglia. È sempre responsabilità loro. (I Tim. 5:8) Non significa nemmeno che diventeranno ricchi. No, è probabile che debbano continuare a lavorare molto duramente per guadagnarsi da vivere. Ma la sera andranno a letto sereni, fiduciosi che il giorno appresso Geova gli consentirà nuovamente di sfamare la famiglia. — Sal. 4:8.

Saranno come Davide. Prima di diventare re, egli attraversò molte difficoltà. Tuttavia verso la fine della sua vita poté dire: “Fui giovane, sono anche invecchiato, eppure non ho visto nessun giusto lasciato interamente, né la sua progenie cercare il pane”. (Sal. 37:25) Molti cristiani possono testimoniare che oggi Geova ha cura dei suoi servitori nella stessa meravigliosa maniera. Prendete ad esempio le parole di una cristiana materialmente povera, che si definisce “indigente, ma ricca di figli”. Un tempo dovette vivere come rifugiata a causa del terrorismo nel suo paese. Nonostante le difficoltà, sia lei che i figli non abbandonarono mai la vera adorazione. Essa dice: “Ci accontentiamo delle nostre condizioni perché la nostra vita spirituale è ricca. Sì, la santa devozione con autosufficienza è un grande guadagno”. — I Tim. 6:6-8.

Tutti, inclusi i poveri, possono ricevere grandi benedizioni se mettono al primo posto il regno di Dio. Applicando i consigli biblici possono migliorare la propria vita familiare, evitare di sperperare denaro nei vizi — gioco d’azzardo, fumo, abuso di alcolici — e imparare a fare il miglior uso delle proprie risorse. Possono ottenere la sapienza necessaria per affrontare i problemi con successo. Soprattutto possono attendere con fiducia il tempo in cui la povertà, con tutti gli altri guai dell’uomo, sarà eliminata. — Isa. 25:6-8.

Perciò, sia che abbiamo molto o poco dal punto di vista materiale, l’essere equilibrati nel dare importanza al denaro può aiutarci a godere la vita. A prescindere da quella che può essere la nostra situazione, la cosa importante è mettere al primo posto il regno di Dio, e continuare a fare ciò ch’è giusto ai suoi occhi. Questo può richiedere perseveranza da parte nostra, ma ci recherà grandi benedizioni sia ora che nel futuro. Secondo l’incoraggiamento che l’apostolo Paolo diede ai galati, “non smettiamo dunque di fare ciò che è eccellente, poiché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo”. — Gal. 6:9.

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