Ricordate?
Avete letto attentamente i recenti numeri della “Torre di Guardia”? In tal caso ricorderete quanto segue:
● Come si spiega la grande amicizia fra Gionatan e Davide?
Gionatan, pur essendo l’erede al trono, accettò Davide come l’uomo scelto da Geova per essere re, e lo amò per le sue ottime qualità. — 1/6 pp. 9-11.
● Su quale base uomini e donne di tutte le nazioni possono divenire israeliti spirituali?
Sulla base di “riscatto corrispondente” pagato da Gesù, che ha reso loro possibile essere introdotti nel nuovo patto, di cui Gesù Cristo è il mediatore. (I Tim. 2:5, 6) — 1/6 p. 26.
● Come si può fare pace con Dio?
Si deve riconoscere d’essere peccatori e di non avere in se stessi il potere di piacere al Creatore. Quindi, per ottenere il perdono dei peccati, bisogna pentirsi e accettare il sacrificio espiatorio di Gesù Cristo. Si tratta poi di continuare a camminare in armonia con la purificazione ricevuta tramite il sacrificio di Gesù Cristo. — 15/6 pp. 7, 8.
● Cosa richiede Geova Dio da quelli che vogliono ottenere la vita eterna?
Richiede che accettiamo con fede il fatto che suo Figlio si è pienamente addossato la pena del peccato e che ora è “Signore e Cristo”, il promesso re messianico. (Atti 2:36) Questa fede si dimostra parlando della “buona notizia” ad altri, comportandocisi rettamente ed essendo disposti ad andare incontro ai bisogni dei propri simili. — 15/3 pp. 6-8.
● Cosa possiamo fare per aiutare i nostri conservi affranti per la morte di un familiare?
Possiamo ascoltarli, mostrando che ci interessiamo di loro. Una telefonata, una visita o un invito a pranzo possono essere fonte di incoraggiamento. Forse qualche volta si può riservare del tempo per trattare assieme pensieri confortanti dalle Scritture. Possiamo anche mettere a loro disposizione il nostro tempo per aiutarli a sbrigare questioni essenziali della vita mentre assolvono le formalità finanziare e di rito. Le circostanze possono rendere necessario un aiuto economico. — 1/5 pp. 25-27.
● Perché Giovanni il Battezzatore poté proclamare: “Il regno dei cieli si è avvicinato”? — Matt. 3:2.
Perché Gesù Cristo, il re designato era presente. — 1/7 p. 12.
● Come fu ricompensato Ebed-Melec per essere venuto in aiuto del profeta di Geova, Geremia, e quale incoraggiamento ne possiamo trarre?
A Ebed-Melec fu promessa la sua “anima come spoglia” (Ger. 39:18) Questo significava che la sua anima o vita non sarebbe caduta preda dei babilonesi alla conquista di Gerusalemme. Come una persona che si rallegra delle spoglie prese, egli avrebbe potuto rallegrarsi per aver conservato la propria vita. In modo analogo, a una “grande folla” sarà concesso di sopravvivere durante l’imminente “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” (Riv. 7:9-15; 16:14) — 15/7 pp. 26-28.
● Cosa prefigurava l’offerta agitata di un covone d’orzo il 16 nisan?
Prefigurava la risurrezione di Gesù Cristo, “primizia di quelli che si sono addormentati nella morte”. (I Cor. 15:20) — 1/8 p. 9.
● Quando cominciò l’antitipica festa delle capanne, e quando terminerà?
Questa festa antitipica cominciò quando alla Pentecoste del 33 E.V. venne all’esistenza la congregazione cristiana. La gioia della congregazione, tuttavia, non continuò, perché subentrò l’apostasia. Nei tempi moderni i testimoni di Geova sono entrati in un periodo di gioia dai 1919 in poi, riprendendo così l’antitipica festa delle capanne. Questa festa antitipica avrà fine solo al termine del regno millenario di Cristo. — 1/8 p. 22.