Significato delle notizie
Chiesa: Lotta fra titani
● Secondo il “National Catholic Reporter”, al famoso teologo cattolico Hans Küng è stato proibito di insegnare teologia all’Università di Tubinga, nella Repubblica Federale di Germania, ai sensi del “concordato del 1933 fra il Vaticano e Hitler”. Fra i motivi del provvedimento di Giovanni Paolo II contro Küng ci sono degli scritti che sembrano mettere in dubbio le stesse fondamenta della dottrina cattolica: la Trinità e l’infallibilità del papa. Küng sostiene che le sue idee non sono eretiche, ma anzi che, “se la Chiesa Cattolica non si basa sulle Scritture, non è la chiesa di Gesù”.
Per sostenere la sua posizione scritturale riguardo all’infallibilità del papa, Küng, in un’intervista al “Sonntag Aktuell” di Stoccarda, ha dichiarato che c’è un chiaro precedente nelle Scritture e nella tradizione cattolica per affrontare il papa. S. Paolo si oppose a S. Pietro in presenza dell’intera comunità (Galati 2:11-14)”. Nel brano citato da Küng l’apostolo Paolo dice riguardo a Pietro: “Mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto”. — Versione cattolica della CEI.
“La guerra è finita!”
● In Brasile un negozio ha fatto pubblicare un annuncio sul principale quotidiano di Rio de Janeiro. Conteneva una foto di numerose armi giocattolo in plastica sormontate da una bandiera bianca. La didascalia diceva: “La guerra è finita!” Il negozio avvisava che non avrebbe più venduto giocattoli che richiamano l’idea della violenza. “Chi vuole ci segua”, diceva il direttore.
La reazione di uno psicologo riflette il triste stato dell’attuale società guerrafondaia: “Il bambino, maneggiando questi giocattoli, sviluppa nella fantasia l’aggressività necessaria nel suo processo di socializzazione. Se gli togliamo le armi giocattolo, i film di violenza e le battaglie del suo universo infantile, non facciamo altro che alienarlo dalla realtà di fame, ingiustizie sociali e insicurezza economica, le principali cause della violenza”. Ma tale “aggressività” nel “processo di socializzazione” del ragazzo non è di per sé una causa di violenza? Un esperto brasiliano afferma: “Maneggiando le armi il bambino si abitua all’idea di uccidere, diventa indifferente alle sofferenze altrui”.
In molte nazioni ci sono già migliaia di bambini e di adulti la cui vita adempie la profezia di Isaia: “Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”. Anziché prendere le armi, vere o finte, i testimoni di Geova in tutto il mondo promuovono l’amore che supera il nazionalismo militaristico. — Isa. 2:4; Giov. 13:35.
“L’unica speranza dell’umanità”?
● Ezra Taft Benson, ex segretario americano all’agricoltura, ha parlato qualche tempo fa alla Conferenza internazionale sulle libertà, tenuta a Filadelfia, in Pennsylvania. Nel suo discorso ha trattato quello che egli considera il fallimento della “civiltà occidentale” nell’arginare l’ondata dell’ideologia comunista nel mondo. Parlando in qualità di presidente del Consiglio dei Dodici Apostoli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni), Benson ha dichiarato: “Oggi ci troviamo in una battaglia mondiale combattuta per difendere il corpo e l’anima degli uomini”. Questo esponente religioso sembra credere che la più importante battaglia per difendere “il corpo e l’anima degli uomini” sia quella fra i blocchi politici umani.
“Sono assolutamente convinto che si può invertire la tendenza”, ha detto, “se un sufficiente numero di uomini e donne del mondo libero avranno la determinazione, le qualità morali e la fede per farlo”. Il leader mormone ha poi detto al culmine del discorso: “Qui in Occidente abbiamo in mano l’unica speranza dell’umanità; e sarà per noi una disgrazia e una vergogna davanti a Dio e agli uomini se lasceremo che questa speranza si affievolisca e muoia”.
Ma l’Occidente rappresenta davvero “l’unica speranza dell’umanità”? La Bibbia mostra che c’è un’alternativa diversa, che ogni cristiano dovrebbe scegliere. Poiché il mondo intero, con i suoi governi dell’est e dell’ovest, “giace nella potenza del malvagio”, i veri seguaci di Cristo sperano soltanto nel “regno di Dio”, e solo questo annunciano agli altri. Non cercano di puntellare disperatamente sistemi governativi in crisi, già condannati da Dio alla distruzione. — I Giov. 5:19; Luca 4:43; Matt. 24:14; Dan. 2:44.