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  • w87 1/4 pp. 27-30
  • Afferrate sempre il punto?

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  • Afferrate sempre il punto?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
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  • L’umiltà è di aiuto
  • ‘Siate pronti a udire’
  • I consigli indiretti
  • Ascoltare i consigli è utile
  • “Ascolta le parole dei saggi”
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    Adoriamo il solo vero Dio
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 1/4 pp. 27-30

Afferrate sempre il punto?

IL FRATELLO maggiore era furioso. Ce l’aveva con il fratello minore. Per quale ragione? Suo fratello aveva ricevuto un riconoscimento che a lui era stato negato. Mentre la sua collera cresceva, un saggio conoscente gli consigliò di tenere sotto controllo il suo risentimento. Altrimenti sarebbe accaduto qualcosa di male. Ma l’uomo ignorò il buon consiglio. Invece, tragicamente, ammazzò il fratello minore.

L’uomo era Caino, il figlio maggiore dei nostri primogenitori, Adamo ed Eva. Caino ammazzò il fratello minore, Abele, quando Geova accettò il sacrificio di questi e rigettò il suo. Il saggio conoscente altri non era che Geova Dio, il quale aveva dato a Caino l’amorevole consiglio da lui poi respinto. Come risultato, l’omicidio fece la sua comparsa nella giovane famiglia umana, e Caino fu condannato a vivere il resto della sua lunga vita come un reietto. Che triste risultato per non aver afferrato il punto! — Genesi 4:3-16.

Molti secoli dopo Caino, Davide, re d’Israele, commise adulterio con Betsabea, moglie di Uria l’ittita, così che la donna si ritrovò incinta. Davide cercò di risolvere il problema incoraggiando Uria ad entrare dalla moglie. Quando quest’ultimo si rifiutò, Davide fece in modo che Uria morisse sul campo di battaglia, dopo di che sposò Betsabea per evitare che lei fosse messa a morte in quanto adultera. Un profeta di Dio andò da Davide per fargli capire la gravità di quanto aveva fatto. Davide capì subito il punto. Perciò, anche se per il resto della sua vita subì le conseguenze di quel peccato, il suo sincero pentimento fu accettato da Geova. — 2 Samuele 11:1–12:14.

Questi due esempi storici indicano quanto sia importante dare ascolto ai consigli. Può fare la differenza fra il successo e l’insuccesso, fra la felicità e il dolore, addirittura fra la vita e la morte. Non c’è da stupirsi se la Bibbia dice: “La via dello stolto è retta ai suoi propri occhi, ma chi ascolta il consiglio è saggio”. (Proverbi 12:15) Non è facile, comunque, dare ascolto ai consigli. Perché? A questo riguardo, in che modo possiamo sviluppare una mentalità positiva come quella del re Davide ed evitare l’esempio negativo di Caino?

L’umiltà è di aiuto

Molto spesso è difficile dare ascolto ai consigli perché non si riesce ad accettare il fatto di aver bisogno di aiuto. O, anche se si riconosce di averne bisogno, non si capisce perché si dovrebbe accettare un consiglio proprio da quella persona. In effetti si tratta di orgoglio, e un piccolo ragionamento può servire a vincerlo. L’apostolo Paolo, ad esempio, disse: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”. (Romani 3:23) Questo vuol dire che chiunque ha bisogno di consigli di tanto in tanto. Vuole anche dire che persino chi ci dà consigli ha dei difetti. Nessuno ne è privo. Non lasciate, perciò, che i difetti che notate in un altro vi portino a non accettare l’aiuto che lui può essere in grado di darvi.

Gesù sottolineò la necessità di combattere l’orgoglio, allorché disse ai suoi seguaci: “A meno che non vi convertiate e non diveniate come bambini, non entrerete affatto nel regno dei cieli”. (Matteo 18:3) I bambini provano un senso di sicurezza quando i genitori danno loro consigli e guida. Vi sentite così quando qualcuno vi dà un consiglio, comprendendo che esso è una prova del suo amore e interessamento per voi? (Ebrei 12:6) Il re Davide, la cui umile prontezza ad accettare i consigli costituì la premessa perché Geova accogliesse il suo pentimento, fu spinto a scrivere: “Se mi colpisse il giusto, sarebbe amorevole benignità; e se mi riprendesse, sarebbe olio sulla mia testa”. — Salmo 141:5.

La mansuetudine ci può aiutare quando il consiglio che riceviamo riguarda quei campi in cui non ci sono regole stabilite. Ad esempio, se ci viene suggerito che il nostro aspetto o il nostro modo di vestire fa inciampare qualcuno nella congregazione, ci vorrà forse vera umiltà per afferrare il punto. Ma, se lo faremo, seguiremo l’esortazione dell’apostolo Paolo: “Ciascuno continui a cercare non il proprio vantaggio, ma quello altrui”. — 1 Corinti 10:24.

Opportunamente Geova ha provveduto la Bibbia, che abbonda dei migliori consigli. Infatti, il termine “consiglio”, nelle sue varie forme, ricorre in essa più di 170 volte. Inoltre, Geova provvede amorevoli pastori che ci aiutano a seguire quei consigli. La famiglia è un’altra disposizione presa da Geova per offrire amorevole assistenza mediante i consigli di genitori che prendono sul serio le proprie responsabilità. Accettiamo sempre umilmente questi consigli!

‘Siate pronti a udire’

In Giacomo 1:19 siamo esortati: “Ogni uomo dev’essere pronto a udire, lento a parlare, lento all’ira”. Questo vale soprattutto mentre ci vengono dati dei consigli. Perché? Ebbene, non è forse vero che spesso, siccome siamo consapevoli delle nostre mancanze, non ci sorprendiamo tanto allorché un amico ce le fa premurosamente notare e ci offre i suoi consigli? Le cose saranno più semplici per tutti se discerniamo subito cosa lui vuole dirci e se accettiamo con umiltà l’amorevole aiuto.

Quando un amico o un’amica ci avvicina per darci un consiglio, dobbiamo ricordare che potrebbe provare un certo nervosismo. Non è facile dare consigli. Forse chi intende consigliarci ha riflettuto molto sulle parole o sull’approccio da usare. Un anziano potrebbe cominciare la conversazione lodandoci perché stiamo riuscendo bene in una certa fase del servizio cristiano. Ma questo non dovrebbe portarci a mettere in dubbio i suoi motivi quando poi ci dà qualche consiglio. Può darsi che chi ci consiglia in un primo momento parli in maniera indiretta, cercando di non mancare di tatto e di non essere sgarbato. Se manifestiamo sufficiente discernimento da afferrare subito il punto aiuteremo il consigliere e forse non ci sentiremo feriti.

Talvolta il consigliere potrebbe fare un esempio o ricorrere a un’illustrazione per aiutarci ad afferrare il punto. Un giovane non aveva commesso ancora peccati gravi, ma si era messo su una strada pericolosa. Ragionando con lui, un cristiano maturo prese dal tavolo una riga da disegno. La piegò con le mani e chiese: “Se piego così la riga, posso ancora misurare la lunghezza di una linea retta?” Il giovane afferrò il punto. Aveva cercato di piegare le regole ai propri desideri. Questo esempio lo aiutò a seguire la saggia esortazione di Proverbi 19:20: “Ascolta il consiglio e accetta la disciplina”.

I consigli indiretti

Avendo discernimento potrete avvalervi di consigli indiretti, anche senza l’intervento di qualcun altro. È quello che accadde a un giovane portoghese. Stava studiando la Bibbia e si procurò una copia del libro Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza. Dopo appena pochi giorni, fece sapere di averlo già letto tre volte e di averne tratto profitto. In che modo? Ecco cosa disse:

“Non avevo nessuna vera speranza per il futuro, ma il secondo capitolo [“Perché puoi guardare il futuro con fiducia”] ha dato un senso alla mia vita. Inoltre, da alcuni anni mi masturbavo; nessuno mi aveva mai detto che questo dispiaceva a Dio ed era dannoso per me. Dopo aver letto il quinto capitolo [“Masturbazione e omosessualità”], ho deciso di smettere questa pratica. Il settimo capitolo [“I tuoi vestiti e il tuo aspetto parlano di te”] mi ha aiutato a fare una valutazione del mio aspetto personale e, come si può vedere, mi sono già fatto tagliare i capelli”.

Proseguì: “Fumavo da vari anni. Il quindicesimo capitolo [“La droga è la chiave della vera vita?”] mi ha chiarito le idee in merito. Ho pregato Geova e da domenica non ho più acceso una sigaretta. Poi, era da un po’ che avevo rapporti sessuali con la mia ragazza, ma il diciottesimo capitolo [“La moralità sessuale ha senso?”] ha portato alla mia attenzione il punto di vista di Dio su questo argomento. Ho già parlato con lei della cosa e lei ha deciso di porre fine alla nostra relazione”.

Che gioia vedere un giovane apportare simili cambiamenti alla sua vita in così poco tempo! Cosa lo aveva reso possibile? Era riuscito a capire che il materiale che leggeva conteneva consigli che lo riguardavano personalmente.

Ascoltare i consigli è utile

I consigli — che li riceviamo indirettamente tramite la Bibbia e le pubblicazioni bibliche o direttamente da parte di un amico — possono essere utili. Lo si può capire da ciò che accadde a quel padre che chiese aiuto agli anziani della sua congregazione perché il figlio diciottenne non reagiva positivamente ai suoi sforzi per disciplinarlo. Gli anziani cristiani ragionarono amorevolmente col padre, un uomo che era zelante nel servire Dio, ma che evidentemente doveva mostrare più equilibrio nei suoi rapporti con la famiglia.

Gli furono lette le parole di Paolo: “E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nella norma mentale di Geova”. (Efesini 6:4) Al padre fu chiesto di riflettere: Anche se era mosso da buone intenzioni, con il modo in cui aveva cercato di incoraggiare il ragazzo lo aveva forse irritato? Pretendeva forse che il figlio imitasse in tutto e per tutto il proprio zelo per le adunanze e per il servizio cristiano senza cercare di suscitare nel suo cuore l’amore per queste cose? Aveva aiutato suo figlio ad ‘imparare a temere Geova suo Dio’? — Deuteronomio 31:12, 13.

Il padre ascoltò il consiglio e lo mise in pratica. I risultati? Ora il figlio diciottenne frequenta le adunanze e il padre tiene con lui ogni settimana uno studio biblico. Come disse il padre, “ora il nostro rapporto tra padre e figlio è di gran lunga migliore”. Sì, sia il padre che il figlio afferrarono il punto.

Indubbiamente tutti noi commettiamo errori e abbiamo bisogno di consigli di tanto in tanto. (Proverbi 24:6) Se afferriamo il punto e diamo ascolto ai consigli saggi, avremo molte benedizioni. Tra le altre, la più preziosa di tutte: coltivare e mantenere una significativa relazione personale con il nostro amorevole Padre celeste, Geova. Potremo così ripetere le parole del re Davide: “Benedirò Geova, che mi ha dato consiglio”. — Salmo 16:7.

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