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  • w87 15/5 pp. 21-23
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  • Aiuto per prendere decisioni sagge
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
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  • Impariamo dal passato
  • Di fronte a una decisione
  • Avvaliamoci dei consigli saggi
  • Non ignorate i disegni di Satana
  • Impariamo a conoscere i primi cristiani
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1983
  • Libro biblico numero 46: 1 Corinti
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
  • Corinti, Lettere ai
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1987
w87 15/5 pp. 21-23

Aiuto per prendere decisioni sagge

ALICE prese una decisione insensata che si rivelò disastrosa. “Mi dissociai da Geova e dalla sua organizzazione”, riconosce. Anche se alla fine ritornò, per farlo le ci vollero più di 13 anni . . . 13 “tristi anni”, come li definisce lei.

Un cristiano non deve sottovalutare il pericolo di prendere decisioni insensate in relazione con il servizio che rende a Dio. Non è detto che decisioni sbagliate vengano prese di proposito dopo aver soppesato i fattori pertinenti. In certi casi vengono prese semplicemente in base a reazioni istintive. Una volta che le emozioni hanno il sopravvento in una questione e che il cuore imperfetto influisce in modo eccessivo sulla capacità di ragionare, possono risultarne danni e dolori d’ogni genere.

È vero, “il cuore è più ingannevole di qualunque altra cosa”. (Geremia 17:9) La Bibbia, però, ci spiega come proteggerci. “Quando la sapienza sarà entrata nel tuo cuore”, dice, “il discernimento stesso ti salvaguarderà”. (Proverbi 2:10, 11) Ma come possiamo far entrare la sapienza nel nostro cuore?

Impariamo dal passato

Provate a far questo. Mettetevi nei panni di servitori di Dio dell’antichità che affrontarono difficili situazioni simili alla vostra. Mettiamo, ad esempio, che siate turbati da una certa situazione esistente nella congregazione cristiana locale. Cercate di pensare a una situazione analoga menzionata nella Bibbia.

Che dire della congregazione cristiana di Corinto nel I secolo? Immaginate di far parte di quella congregazione. Siete cristiani da due o tre anni. Che gioia avete provato nell’acquistare conoscenza della verità durante i 18 mesi in cui Paolo è stato qui! Ma ora le cose non vanno bene.

La tendenza a formare cricche e fazioni sta suscitando dissensi nella congregazione, minacciandone l’unità. (1 Corinti 1:10, 11) Poiché viene tollerato un particolare comportamento immorale è in pericolo lo spirito della congregazione. (1 Corinti 5:1-5) L’ottima reputazione della congregazione viene danneggiata da alcuni suoi membri, i quali mettono in piazza le loro discordie portandole davanti a tribunali mondani. — 1 Corinti 6:1-8.

Continuate a immaginare di essere nell’antica Corinto: siete preoccupati perché alcuni componenti della congregazione litigano in continuazione per cose che sono in effetti di importanza secondaria. (Confronta 1 Corinti 8:1-13). Le contese, la gelosia, l’ira e il disordine che vedete vi rattristano. (2 Corinti 12:20) E poi quel gruppo di arroganti che rendono la vita cristiana indebitamente difficoltosa proprio vi sconcerta. (1 Corinti 4:6-8) Siete profondamente addolorati perché alcuni addirittura mettono in discussione la posizione e l’autorità dell’apostolo Paolo, formulando accuse ingiuste, e lo scherniscono per il fatto che non è un oratore eloquente. (2 Corinti 10:10; 12:16) Siete angosciati perché temete che la fede della congregazione nelle dottrine fondamentali sia minata da quelli che propagandano apertamente opinioni personali. — 1 Corinti 15:12.

Di fronte a una decisione

‘Le cose non dovrebbero andare così’, dite sospirando. ‘Perché gli anziani non correggono la situazione? C’è qualcosa che proprio non va’.

Lascerete la congregazione di Corinto pensando di poter servire meglio Dio altrove? O magari deciderete addirittura che è meglio smettere del tutto di frequentare i conservi cristiani? Permetterete a questi problemi di affievolire la vostra gioia e intaccare la vostra fiducia nel fatto che Geova Dio e Gesù Cristo sorvegliano le cose? Assumerete uno spirito critico, di lamentela, cosa che vi indurrà a mettere in dubbio i motivi dei vostri conservi cristiani? Ridurrete il vostro impegno nell’opera di predicazione, pensando che non ha molto senso indirizzare quelli che mostrano interesse a una congregazione del genere?

Oggi, valutando spassionatamente la situazione dal vostro avvantaggiato punto di vista, forse vi sarà facile dire che avreste deciso di restare vicini alla congregazione di Dio, nonostante le sue imperfezioni. Ma oggi, di fronte a una situazione analoga, riuscireste a mantenere le idee chiare e il cuore calmo? La decisione che prendereste oggi sarebbe identica a quella che pensate avreste preso se foste vissuti allora?

Avvaliamoci dei consigli saggi

I cristiani di Corinto che presero una decisione saggia restarono vicini alla congregazione. Imitarono l’atteggiamento che aveva assunto anni prima Pietro. Quando alcuni discepoli smisero di accompagnare Gesù, Pietro disse: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna; e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. (Giovanni 6:68, 69) Naturalmente, solo restando vicini all’organizzazione di Dio possiamo avvalerci dei consigli che essa dà.

Nelle congregazioni nuove, come lo era quella dell’antica Corinto, non è strano che a motivo dell’imperfezione umana sorga un problema per il quale possono volerci energici consigli. Ma, quando consigliò i cristiani di Corinto, Paolo precisò che considerava ancora “diletti” la stragrande maggioranza di loro. (1 Corinti 10:14; 2 Corinti 7:1; 12:19) Non dimenticò che Geova mostra immeritata benignità e concede il perdono a coloro che accettano la Sua guida. — Salmo 130:3, 4.

Naturalmente, dato che la congregazione cristiana attrae persone di ogni tipo, ad alcuni ci vuole più tempo che ad altri per accettare tale guida. E questo per vari motivi. Certi cambiamenti sono più difficili da fare di altri. Inoltre ogni individuo è diverso per costituzione fisica, formazione mentale, ambiente in cui è cresciuto, precedenti e circostanze. Quant’è saggio, perciò, evitare di divenire eccessivamente critici e rammentare che “l’amore copre una moltitudine di peccati”! (1 Pietro 4:8) Dopo tutto, se Geova e il Figlio suo sono disposti a sopportare l’imperfezione e l’immaturità umana nella loro congregazione, non dovremmo forse mostrare anche noi il medesimo spirito? — 1 Corinti 13:4-8; Efesini 4:1, 2.

Se vi foste trovati nella congregazione dell’antica Corinto, ascoltando gli amorevoli eppure fermi consigli di Paolo vi sareste resi conto che Cristo è vivamente interessato al benessere della congregazione cristiana della quale è il capo. (Matteo 28:20) Si sarebbe rafforzata la vostra fiducia nella promessa di Gesù di mantenere uniti i suoi seguaci, mentre essi accettavano l’aiuto fornito tramite “lo schiavo fedele e discreto”. (Matteo 24:45-47; Efesini 4:11-16) Le parole di Paolo, inoltre, vi avrebbero aiutato a rimanere gioiosi e stabili anche in circostanze difficili. Avreste avuto fiducia che Dio vi avrebbe dato la forza per affrontare qualsiasi difficoltà da lui temporaneamente permessa.

Questo non vuol dire che un cristiano non debba far nulla se nella congregazione si crea una situazione sbagliata. Nell’antica Corinto uomini maturi come Stefana, Fortunato, Acaico e alcuni della casa di Cloe fecero qualcosa. Evidentemente furono loro ad avvertire Paolo della situazione esistente. (1 Corinti 1:11; 5:1; 16:17) Ma fatto questo, lasciarono con fiducia le cose nelle sue mani. Lo zelo per la giustizia non li portò a perdere la fiducia nella guida di Cristo né a divenire ‘furenti contro Geova’. — Proverbi 19:3.

Oggi, il nostro zelo per la giustizia ci impedirà anche solo di pensare alla possibilità di diminuire il nostro impegno nell’assolvere l’incarico affidatoci da Dio di predicare la buona notizia. Se lo facessimo vorrebbe dire che non abbiamo considerazione per il benessere altrui e non facciamo quello che Cristo vuole. “Quindi, miei diletti fratelli”, consigliò Paolo, “divenite saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana riguardo al Signore”. — 1 Corinti 15:58.

Non ignorate i disegni di Satana

Affrontare difficoltà simili a quelle esistenti nella congregazione di Corinto a volte può essere più arduo che affrontare l’aperta persecuzione. Satana sfrutta queste situazioni nel tentativo di indurci a prendere decisioni sbagliate che ci facciano allontanare da Geova. Ma noi ‘non ignoriamo i disegni di Satana’. — 2 Corinti 2:11.

Paolo disse ai cristiani di Corinto che poteva esser loro utile esaminare le vicende di servitori di Dio che li avevano preceduti. “Ora queste cose accadevano loro come esempi”, disse parlando degli israeliti, “e furono scritte per avvertimento a noi sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. (1 Corinti 10:11) Oggi, in modo analogo, ci può essere utile esaminare con attenzione le vicende dei primi cristiani. Ad esempio, potremmo valutare ciò che accadde a Corinto. Meditare su come avremmo potuto prendere decisioni giuste allora ci sarà utile per evitare di prendere decisioni sbagliate ora.

Alice, parlando della prima adunanza a cui assistette dopo 13 “tristi anni” di assenza, dice: “Avevo paura di parlare perché pensavo sarei scoppiata a piangere. Ero tornata a casa, sì, a casa. Non riuscivo a crederci”. Siate perciò decisi, nonostante i problemi che potrebbero sorgere, ad attenervi alla vostra saggia decisione di non lasciare mai l’organizzazione di Geova! Le benedizioni che riceverete frequentando il popolo di Dio saranno molte e non avranno mai fine. — Proverbi 2:10-15, 20, 21.

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