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  • Grecia: la quinta grande potenza mondiale

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  • Grecia: la quinta grande potenza mondiale
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
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    Prestate attenzione alle profezie di Daniele!
  • Alessandro Magno nelle profezie bibliche
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
w88 15/4 pp. 22-25

Grecia: la quinta grande potenza mondiale

Come un veloce leopardo alato, Alessandro dalla Grecia procedette alla conquista dell’Asia Minore (l’attuale Turchia), della Palestina, dell’Egitto e dell’impero medo-persiano fino ai confini dell’India. Vi piacerebbe saperne di più di questo eccezionale conquistatore e di ciò che ne dice la Bibbia?

A SOLI 20 anni il giovane Alessandro ereditò il trono della Macedonia. Due anni più tardi, secondo i piani del padre Filippo, Alessandro, per vendicarsi dei potenti persiani il cui impero si trovava in oriente, dichiarò loro guerra. Prima di fermarsi, aveva conquistato il mondo dell’epoca.

Questo audace giovane stratega avanzò attraverso Asia Minore, Siria, Palestina, Egitto, Babilonia e tutto l’impero medo-persiano fino ai confini dell’antica India! Ritenuto forse il più grande generale dell’antichità, è noto tuttora come Alessandro Magno.

In un tempo straordinariamente breve la Grecia era diventata la quinta potenza mondiale della storia biblica, più estesa di tutte quelle che la precedettero. Come avvenne una cosa del genere? Che relazione ha con la Parola di Dio? Cosa significa per voi?

Predetta nella profezia biblica

Due secoli prima di Alessandro, quando dominava Babilonia e i medi e i persiani non erano ancora diventati una potenza mondiale, Daniele, profeta di Geova, ricevette due grandi visioni profetiche che tracciavano a grandi linee la futura storia mondiale. Poi, dopo la caduta di Babilonia, ricevette una terza profezia riguardante cose di molto posteriori al suo tempo. Daniele le mise per iscritto. Queste profezie, che cominciarono ad adempiersi solo due secoli più tardi, contengono informazioni specifiche su ciò che sarebbe accaduto ad Alessandro e al suo regno.

Cosa fu rivelato a Daniele? Potete trovare queste profezie nel libro biblico di Daniele, scritto verso il 536 a.E.V. Ecco, in breve, cosa vide in relazione alla quinta potenza mondiale, la Grecia:

Nella prima visione profetica, la Grecia è rappresentata come un leopardo in grado di spostarsi rapidamente. “Aveva quattro ali di creatura volatile sul dorso. . . . E le fu dato in realtà il dominio”. — Daniele 7:6.

Nella seconda visione profetica, si vede “un capro venire dal ponente [da ovest] sulla superficie dell’intera terra”, con tale rapidità che “non toccava la terra”. Esso raggiunge il montone con due corna che, l’angelo dice, “rappresenta i re di Media e di Persia”. Il capro “abbatteva il montone e gli rompeva le due corna”. A Daniele viene detto che “il capro peloso rappresenta il re di Grecia”. — Daniele 8:5-8, 20, 21.

Nel terzo caso, Daniele viene informato che un re di “Persia . . . solleverà ogni cosa contro il regno di Grecia. E un re potente certamente sorgerà e dominerà con esteso dominio e farà secondo la sua volontà”. — Daniele 11:2, 3.

Che significato avevano questi simboli? Queste cose accaddero proprio come fu predetto a Daniele? Vediamo.

Adempiute le profezie

Nella primavera del 334 a.E.V. Alessandro penetrò in Asia attraverso i Dardanelli (l’antico Ellesponto) con circa 30.000 fanti e 5.000 cavalieri. Con la rapidità di un simbolico leopardo con quattro ali o di un capro che sembrava non toccare terra, invase i domini dell’impero persiano, 50 volte più grande del suo regno! Avrebbe ‘dominato con esteso dominio e fatto secondo la sua volontà’? La storia risponde.

Presso il fiume Granico, all’estremità nordoccidentale dell’Asia Minore (l’attuale Turchia), Alessandro vinse la sua prima battaglia contro i persiani. Quell’inverno conquistò l’Asia Minore occidentale. L’autunno dopo a Isso, all’estremità sudorientale dell’Asia Minore, sbaragliò un esercito persiano ritenuto forte di mezzo milione di uomini, e il grande re, Dario III di Persia, fuggì, abbandonando la famiglia nelle mani di Alessandro.

Invece di inseguire i persiani in rotta, Alessandro si diresse a sud lungo la costa del Mediterraneo, impadronendosi delle basi usate dalla potente flotta persiana. La città insulare di Tiro resistette per sette mesi. Alla fine, con i detriti dell’antica città continentale distrutta da Nabucodonosor, Alessandro costruì una strada rialzata per raggiungere la città insulare. Resti di quella strada rialzata sono visibili tuttora, a conferma dell’adempimento della profezia di Ezechiele secondo la quale la polvere di Tiro sarebbe stata gettata nel mare. — Ezechiele 26:4, 12.

Risparmiando Gerusalemme, che si arrese a lui, Alessandro proseguì verso sud, conquistò Gaza, ampliò il suo “esteso dominio” e fece “secondo la sua volontà” in Egitto, dove fu accolto come un liberatore. A Menfi fece un sacrificio al bue Api, ingraziandosi così i sacerdoti egiziani. Inoltre fondò la città di Alessandria, che in seguito rivaleggiò con Atene come centro culturale e che porta ancora il suo nome.

Tutti gli obiettivi di Filippo erano stati raggiunti e superati, ma Alessandro non pensava neanche lontanamente a fermarsi. Come un veloce capro, si volse verso nordest, attraversando la Palestina e raggiungendo il Tigri. Là, nel 331 a.E.V., attaccò i persiani a Gaugamela, non lontano dalle rovine dell’ex capitale assira, Ninive. I 47.000 uomini di Alessandro sopraffecero il riorganizzato esercito persiano forte di 1.000.000 di uomini. Dario III fuggì e fu poi assassinato dalla sua stessa gente.

Infiammato dalla vittoria, Alessandro si volse a sud e prese la capitale invernale persiana, Babilonia. Occupò anche le capitali Susa e Persepoli, impadronendosi dell’immenso tesoro persiano e incendiando il grande palazzo di Serse. Per ultima, capitolò Ecbatana. Questo veloce conquistatore sottomise quindi il resto del dominio persiano, spingendosi a est fino all’Indo, nell’attuale Pakistan. Indiscutibilmente la Grecia era diventata la quinta grande potenza mondiale della storia biblica.

Le conquiste di Alessandro, inoltre, portarono la lingua e la cultura greca in tutto il suo vasto reame. Colonie greche si stabilirono nei paesi conquistati e la comune koinè greca diventò la lingua internazionale dell’epoca. Fu la lingua usata poi per la stesura delle Scritture Greche Cristiane della Bibbia.

Diviso il regno di Alessandro

Alessandro voleva ricostruire Babilonia per farne la capitale del suo impero. Ma questo non accadde. Il capro peloso, descritto dalle profezie, aveva un unico grande corno a proposito del quale era stato detto a Daniele:

“Il capro, da parte sua, si diede grandi arie fino all’estremo; ma appena fu divenuto potente, il grande corno si ruppe, e invece d’esso ne crescevano notevolmente quattro, verso i quattro venti dei cieli. . . . Il capro peloso rappresenta il re di Grecia; e in quanto al grande corno che era fra i suoi occhi, rappresenta il primo re. Ed essendo quello stato rotto, così che quattro infine sorsero invece d’esso, dalla sua nazione sorgeranno quattro regni, ma non con la sua potenza”. — Daniele 8:8, 21, 22.

“Quando sarà sorto, il suo regno sarà infranto e sarà diviso verso i quattro venti dei cieli, ma non alla sua posterità e non secondo il suo dominio con cui aveva dominato; perché il suo regno sarà sradicato, sì, per altri che non sono questi”. — Daniele 11:4.

Come aveva predetto la Bibbia, il dominio mondiale di Alessandro fu di breve durata. All’apice della sua vittoriosa carriera, a soli 32 anni, le inesorabili conquiste di Alessandro giunsero alla fine. Colpito da febbre malarica, continuò a eccedere nel bere e morì a Babilonia nel 323 a.E.V. Il suo corpo fu trasportato in Egitto e sepolto ad Alessandria. Il “grande corno” che ‘rappresentava il primo re’ era stato spezzato. Cosa accadde dunque al suo impero?

La profezia aveva detto che il suo regno sarebbe stato diviso “ma non alla sua posterità”. L’incapace fratello di Alessandro, Filippo Arrideo, regnò per breve tempo ma poi fu assassinato. Lo stesso accadde al figlio legittimo di Alessandro, Alessandro (IV), e al figlio illegittimo, Eracle. Così finì la discendenza del sanguinario Alessandro Magno.

Era stato inoltre predetto che “dalla sua nazione [sarebbero sorti] quattro regni, ma non con la sua potenza” e che il suo regno sarebbe stato “diviso verso i quattro venti dei cieli, ma . . . non secondo il suo dominio con cui aveva dominato”. Fu così?

In seguito il vasto impero di Alessandro venne diviso fra quattro suoi generali: (1) Cassandro in Macedonia e in Grecia. (2) Lisimaco in Asia Minore e nella Tracia europea. (3) Seleuco Nicatore in Babilonia, Media, Siria, Persia e nelle province orientali fino all’Indo. (4) Tolomeo I (figlio di Lago) in Egitto, Libia e Palestina. Come profetizzato, dall’unico grande regno di Alessandro sorsero quattro regni ellenistici.a

Quello che durò più a lungo fu il regno tolemaico in Egitto. Fu conquistato da Roma nel 30 a.E.V., quando Roma prese il posto della Grecia e divenne la sesta grande potenza mondiale.

Prospettive più luminose per l’umanità

Le oppressive potenze mondiali si sarebbero succedute all’infinito? No; infatti la Bibbia ci dice che siamo quasi alla fine dell’ultima di esse. — Rivelazione 17:10.

Dopo aver osservato questi governi umani paragonati a bestie, Daniele vide qualcosa di diverso. Gli fu data una straordinaria visione dei medesimi cieli, in cui vide “l’Antico di Giorni”, Dio stesso, dare il Regno, non a qualche avido condottiero umano, ma a “qualcuno simile a un figlio dell’uomo”, al risuscitato, celeste Gesù Cristo! — Daniele 7:9, 10, 13.

Che contrasto! Come doveva essere diverso quel Regno celeste e il suo dominio da quelli dei precedenti bellicosi re umani della terra! Di questo eccelso, celeste “figlio dell’uomo”, Daniele disse: “Gli furono dati dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un regno che non sarà ridotto in rovina”. (Daniele 7:14) Doveva essere un Regno di pace e giustizia. — Isaia 9:6, 7.

Pensando all’avidità e alla violenza del dominio umano, come possiamo essere felici di sapere che questo Regno celeste è già stato istituito e che il suo giusto dominio mondiale è vicino! — Rivelazione 12:10, 12.

“Poiché la visione è ancora per il tempo fissato, e continua ad ansimare sino alla fine, e non mentirà. Anche se dovesse attardarsi, attendila; poiché si avvererà immancabilmente. Non tarderà”. — Abacuc 2:3.

[Nota in calce]

a I tumultuosi avvenimenti seguiti alla divisione dell’impero di Alessandro furono predetti nella profezia del “re del nord” e del “re del sud”. Questa profezia, riportata in Daniele capitolo 11, è trattata dettagliatamente alle pagine 229-47 del libro “Sia fatta la tua volontà in terra”, pubblicato dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc.

[Cartina a pagina 23]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Estensione dei domini di Alessandro

Mar Grande

Pella

Sardi

Isso

Damasco

Tiro

Gerusalemme

Alessandria

Menfi

Tebe

Eufrate

Tigri

Gaugamela

Babilonia

Ecbatana

Susa

Persepoli

Alessandria Escate

Tassilia

Indo

[Cartina a pagina 25]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Suddivisione dell’impero di Alessandro

Mar Grande

CASSANDRO

Pella

LISIMACO

Lisimachia

TOLOMEO

Alessandria

SELEUCO NICATORE

Antiochia

Seleucia

[Immagine a pagina 24]

La costa nei pressi dell’odierna Alessandria

[Fonte]

Pictorial Archive (Near Eastern History) Est.

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