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  • Apprezzate quello che Dio ha fatto?

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  • Apprezzate quello che Dio ha fatto?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
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  • La fede e le opere
  • Influisce sulla propria vita
  • Superare gli ostacoli che impediscono di battezzarsi
  • Cose materiali
  • Sacro servizio con l’aiuto di Dio
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1996
  • “La fede senza opere è morta”
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
w90 1/8 pp. 15-20

Apprezzate quello che Dio ha fatto?

“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda di giorno in giorno il suo palo di tortura e mi segua di continuo”. — LUCA 9:23.

1. Quali sono alcuni dei doni meravigliosi che Dio ci ha provveduto?

DOBBIAMO la vita a Dio. Se egli non avesse creato il genere umano, non saremmo mai nati. Ma Dio non solo ha creato la vita. Ci ha fatti in modo che potessimo godere di molte cose: del sapore del cibo, del tepore del sole, dell’armonia della musica, della freschezza di un giorno di primavera, della tenerezza dell’amore. Non basta: Dio ci ha dato una mente e il desiderio di conoscerlo. Ha ispirato la Bibbia, la quale ci dà saggi consigli, ci mostra come essere più felici e ci dà la speranza di vivere per sempre nel suo giusto nuovo mondo. Dio provvede anche il suo spirito santo e ci dà il sostegno di una congregazione e di persone anziane amorevoli in grado di aiutarci a rimanere forti mentre lo serviamo. — Genesi 1:1, 26-28; 2 Timoteo 3:15-17; Ebrei 10:24, 25; Giacomo 5:14, 15.

2. (a) Qual è la cosa più straordinaria che Dio ha fatto per noi? (b) Possiamo guadagnarci la salvezza per mezzo delle opere?

2 Oltre a tutto ciò, Dio ha mandato il suo stesso Figlio primogenito per spiegarci meglio ciò che il Padre si aspetta da noi e per provvedere la “liberazione per riscatto” a chiunque la voglia accettare. (Efesini 1:7; Romani 5:18) Quel figlio, Gesù Cristo, disse: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna”. (Giovanni 3:16) La salvezza resa possibile da questo riscatto ha un valore così elevato che non la si può assolutamente guadagnare con le proprie opere, certo non con le opere che si compivano in precedenza sotto la Legge mosaica. Perciò Paolo poté scrivere: “L’uomo è dichiarato giusto non a motivo delle opere della legge, ma solo per mezzo della fede verso Cristo Gesù”. — Galati 2:16; Romani 3:20-24.

La fede e le opere

3. Cosa ebbe a dire Giacomo a proposito della fede e delle opere?

3 La salvezza viene dalla fede, ma la fede e l’apprezzamento per tutto ciò che Dio ha fatto ci dovrebbero spingere ad agire, inducendoci a fare delle cose che dimostrano la nostra fede. Giacomo, il fratellastro di Gesù, scrisse: “La fede, se non ha opere, è in se stessa morta”. E aggiunse: “Mostrami la tua fede senza le opere, e io ti mostrerò la mia fede mediante le mie opere”. Giacomo indicò che persino i demoni “credono e rabbrividiscono”, ma ovviamente essi non compiono opere di fede. Abraamo, d’altra parte, aveva sia fede che opere. “La sua fede operava insieme alle sue opere e . . . mediante le sue opere la sua fede fu perfezionata”. Giacomo ripeté: “La fede senza opere è morta”. — Giacomo 2:17-26.

4. Secondo Gesù, cosa doveva fare chi lo voleva seguire?

4 Anche Gesù mostrò l’importanza delle giuste opere quando disse: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre eccellenti opere e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli”. “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda di giorno in giorno il suo palo di tortura e mi segua di continuo”.a Se ‘rinneghiamo’ noi stessi, rinunciamo a molte cose che altrimenti avremmo scelto di fare. Riconosciamo che dobbiamo tutto a Dio, perciò ci offriamo a lui come suoi schiavi, cercando di imparare qual è la sua volontà e sforzandoci poi di compierla, come fece Gesù. — Matteo 5:16; Luca 9:23; Giovanni 6:38.

Influisce sulla propria vita

5. (a) Stando a ciò che indicò Pietro, che cosa avrebbe influito sul nostro intero modo di vivere? (b) Quali opere eccellenti raccomandò Pietro?

5 Pietro indicò che il “sangue prezioso” che Cristo ha versato a nostro favore ha un valore talmente elevato che il nostro apprezzamento per esso si deve notare dal nostro intero modo di vivere. L’apostolo elencò molte cose che l’apprezzamento ci dovrebbe spingere a fare. Consigliò: “Allontanate ogni malizia”. “Nutrite ardente desiderio del latte non adulterato che appartiene alla parola”. ‘Dichiarate le eccellenze di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce’. ‘Allontanatevi dal male e fate il bene’. ‘Fate una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza’. ‘Vivete il resto del vostro tempo nella carne non più per i desideri degli uomini, ma per la volontà di Dio’. — 1 Pietro 1:19; 2:1, 2, 9; 3:11, 15; 4:2.

6. (a) In che modo i cristiani del I secolo dimostrarono la propria fede? (b) Quale esempio dovrebbe costituire questo per noi?

6 I cristiani del I secolo vissero la propria fede. Essa modificò le loro prospettive e la loro personalità, inducendoli a mettere la propria vita in armonia con la volontà di Dio. Tali cristiani affrontarono esilio, lapidazioni, percosse, prigionia e persino la morte piuttosto di violare la propria fede. (Atti 7:58-60; 8:1; 14:19; 16:22; 1 Corinti 6:9-11; Efesini 4:22-24; Colossesi 4:3; Filemone 9, 10) Il famoso storico romano Tacito, nato verso il 56 E.V., narra che i cristiani venivano “dati alle fiamme perché, quando la luce del giorno veniva meno, illuminassero la notte come torce”. Ma non vacillarono! — Gli annali, libro XV, paragrafo 44; trad. di L. Annibaletto, Garzanti, 1981.

7. In quale situazione si possono trovare alcuni?

7 In qualche congregazione ci sono alcuni che frequentano le adunanze da anni. Amano l’organizzazione di Geova, considerano i suoi servitori come le persone migliori che abbiano mai conosciuto, parlano bene della verità e la difendono di fronte ad altri. Ma c’è qualcosa che li blocca e che li trattiene. Non hanno mai fatto l’eccellente passo che fecero i 3.000 il giorno di Pentecoste, il passo che fu l’oggetto della richiesta dell’etiope credente, quello che Anania esortò Saulo a fare non appena quell’ex persecutore comprese che Gesù era davvero il Messia. (Atti 2:41; 8:36; 22:16) Che cosa manca a queste persone? Perché non hanno fatto ciò che la Bibbia chiama “la richiesta fatta a Dio di una buona coscienza”? (1 Pietro 3:21) Se vi trovate in questa situazione, se conoscete la verità ma esitate ad agire al riguardo, considerate questo articolo come frutto di speciale amore nei vostri confronti.

Superare gli ostacoli che impediscono di battezzarsi

8. Se non siete mai stati bravi studenti, cosa sarebbe saggio fare ora?

8 Cosa potrebbe frenarvi? Nell’articolo precedente abbiamo visto che per alcuni un problema può essere lo studio personale. Dio ci ha dato una mente meravigliosa, e si aspetta che la usiamo nel servirlo. Alcuni che erano completamente analfabeti si sono sforzati di imparare a leggere per poter conoscere meglio Dio e i suoi propositi. Che dire di voi? Se sapete già leggere, studiate veramente, come facevano i bereani, “esaminando attentamente le Scritture ogni giorno” per vedere se queste cose stanno così? Avete esplorato “l’ampiezza e la lunghezza e l’altezza e la profondità” della verità? Avete scavato abbastanza a fondo nella Parola di Dio? Avete scoperto quanto è veramente entusiasmante? Siete giunti al punto di provare il vivo desiderio di conoscere la volontà di Dio? Avete realmente sete di verità? — Atti 17:10, 11; Efesini 3:18.

9. Cosa è giusto fare se avete un problema con qualcuno nella congregazione?

9 A volte qualcuno si trattiene a motivo di un problema, reale o immaginario, avuto con altri nella congregazione. Qualcuno vi ha offeso gravemente? In tal caso seguite il consiglio di Gesù: “Va e metti a nudo la sua colpa fra te e lui solo”. (Matteo 18:15) Forse vi sorprenderete scoprendo che quella persona non sa nemmeno che vi siete offesi. Ma anche se lo sapesse, potreste lo stesso ‘guadagnare il vostro fratello’, come disse Gesù. Potreste anche aiutarlo a non far inciampare altri. Oltre a ciò, se riflettete un attimo, chi state servendo in realtà: quella persona o Dio? Il vostro amore per Dio è così limitato che permettete a un errore commesso da un essere umano imperfetto di interferire con esso?

10, 11. Cosa dovreste fare se c’è qualche peccato segreto che vi trattiene?

10 A volte qualcuno si trattiene dal battezzarsi a motivo di un peccato segreto. Si può trattare di una cosa accaduta in passato o di una cattiva abitudine che persiste. Se questo è il vostro problema, non è tempo di risolverlo? (1 Corinti 7:29-31) Molti servitori di Geova hanno dovuto fare dei cambiamenti nella propria vita. La Bibbia dice: “Pentitevi, perciò, e convertitevi perché i vostri peccati siano cancellati, affinché vengano dalla persona di Geova stagioni di ristoro”. — Atti 3:19.

11 Qualsiasi cosa abbiate compiuto in passato potete pentirvi, cambiare e chiedere perdono a Dio. “Fate morire perciò le membra del vostro corpo che sono sulla terra rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale, desideri dannosi . . . Spogliatevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità, che per mezzo dell’accurata conoscenza si rinnova secondo l’immagine di Colui che la creò”. Potete mettere la vostra vita in armonia con la volontà di Dio, avere una coscienza pura e la speranza di vivere per sempre nel giusto nuovo mondo di Dio. Non vale quindi la pena di fare qualsiasi sforzo sia necessario? — Colossesi 3:5-10; Isaia 1:16, 18; 1 Corinti 6:9-11; Ebrei 9:14.

12. Cosa dovreste fare se fumo, alcool o droga vi impediscono di avere una coscienza pura?

12 Sono forse il fumo, l’alcool o la droga che vi impediscono di avere una coscienza pura? Questi vizi che mettono a repentaglio la vita non dimostrano forse mancanza di rispetto per il meraviglioso dono della vita che Dio ci ha fatto? Se è questo che vi ostacola, è senz’altro tempo di cambiare. Questi vizi valgono quanto la vostra vita? Paolo disse: “Purifichiamoci dunque da ogni contaminazione di carne e di spirito, perfezionando la santità nel timore di Dio”. Avete sufficiente apprezzamento per la purezza e la giustizia di Dio da seguire questo comando?b — 2 Corinti 7:1.

Cose materiali

13, 14. (a) Cosa dicono le Scritture riguardo alle mete materiali? (b) Perché è importante mettere al primo posto le cose celesti?

13 Nel mondo d’oggi il successo e “la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento” sono considerati più importanti di quasi ogni altra cosa. Ma Gesù paragonò “le ansietà di questo sistema di cose e il potere ingannatore delle ricchezze” a “spine” che soffocano la parola di Dio. E chiese anche: “Quale beneficio avrà un uomo se guadagna tutto il mondo ma perde l’anima sua?” — 1 Giovanni 2:16; Marco 4:2-8, 18, 19; Matteo 16:26.

14 Gesù indicò che Dio provvede affinché gli uccelli trovino cibo e i gigli fioriscano splendidamente. Poi esclamò: “Quanto valete voi più degli uccelli! . . . Quanto più [Dio] rivestirà voi!” Saggiamente, Gesù ci consigliò di ‘cessare di essere ansiosi’ per le cose materiali. Disse: “Cercate di continuo il . . . regno [di Dio], e queste cose vi saranno aggiunte”. Ci incoraggiò a mettere al primo posto le cose celesti, poiché ‘dov’è il nostro tesoro, là sarà anche il nostro cuore’. — Luca 12:22-31; Matteo 6:20, 21.

Sacro servizio con l’aiuto di Dio

15. Quale ottimo incoraggiamento traiamo dall’esempio dei cristiani del I secolo?

15 È forse dare testimonianza ad altri che vi sembra un problema? Siete frenati dalla vostra timidezza? Se è così, è importante ricordare che i cristiani del I secolo avevano gli stessi sentimenti che abbiamo noi oggi. Dio non scelse molti saggi e potenti, ma scelse “le cose deboli del mondo, per svergognare le forti”. (1 Corinti 1:26-29) Potenti capi religiosi si opposero a tali persone “comuni” e ingiunsero loro di smettere di predicare. Cosa fecero i cristiani? Pregarono. Chiesero a Dio di dar loro coraggio, ed egli esaudì la loro preghiera. Come risultato, il loro messaggio riempì Gerusalemme e in seguito scosse il mondo intero! — Atti 4:1-4, 13, 17, 23, 24, 29-31; 5:28, 29; Colossesi 1:23.

16. Cosa impariamo dal “gran nuvolo di testimoni” descritto nel capitolo 11 di Ebrei?

16 Il timore dell’uomo dunque non dovrebbe mai impedirci di servire Dio. Il capitolo 11 di Ebrei narra di un “gran nuvolo di testimoni” che ebbero timore non degli uomini, ma di Dio. Dovremmo imitare la loro fede. L’apostolo scrisse: “Poiché abbiamo un così gran nuvolo di testimoni che ci circondano, deponiamo anche noi ogni peso e il peccato che facilmente ci avvince e corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi”. — Ebrei 12:1.

17. Quale incoraggiamento provvide Dio per mezzo di Isaia?

17 Dio può aiutare i suoi servitori in maniera straordinaria. Il Creatore dell’universo disse a Isaia: “Quelli che sperano in Geova riacquisteranno potenza. Saliranno con ali come aquile. Correranno e non si affaticheranno; cammineranno e non si stancheranno”. — Isaia 40:31.

18. Come potreste vincere la timidezza per partecipare alla predicazione del Regno?

18 I Testimoni coraggiosi e felici che vedete nella congregazione locale sono solo una piccola parte degli oltre tre milioni e mezzo di zelanti servitori di Dio che ci sono in tutta la terra. Essi si rallegrano di avere una parte nell’opera che Gesù Cristo stesso predisse dicendo: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. Se vi riesce difficile partecipare alla predicazione del Regno nonostante siate idonei per farlo, perché non chiedete a un Testimone o una Testimone che riesce bene nel ministero di portarvi con sé nell’opera di predicazione? Dio infonde davvero “potenza oltre ciò che è normale”, e potreste sorprendervi scoprendo quale gioia in effetti si prova impegnandosi in questo sacro servizio. — Matteo 24:14; 2 Corinti 4:7; vedi anche Salmo 56:11; Matteo 5:11, 12; Filippesi 4:13.

19. Quale opera di insegnamento Gesù comandò ai suoi seguaci di compiere?

19 Gesù si aspetta che coloro che apprezzano il messaggio del Regno agiscano di conseguenza. Egli disse: “Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato”. — Matteo 28:19, 20.

20. Se state facendo progresso spirituale, quale domanda potrà presto essere appropriata?

20 L’apprezzamento che avete per le benedizioni di Dio, per il “sangue prezioso” di Gesù e per la meravigliosa speranza della vita eterna vi spinge ad agire? (1 Pietro 1:19) Avete messo la vostra vita in armonia con i giusti princìpi di Dio? Partecipate regolarmente all’opera di fare discepoli? Avete rinnegato voi stessi e avete dedicato la vostra vita a Dio? Se potete rispondere di sì con sicurezza a tutte queste domande, forse è tempo che poniate a un anziano della congregazione che frequentate la stessa domanda che il credente etiope pose a Filippo: “Che cosa mi impedisce di essere battezzato?” — Atti 8:36.

[Note in calce]

a La Versione Riveduta traduce: “Rinunzi a se stesso”. Parola del Signore dice: “Smetta di pensare a se stesso”, e la traduzione di J. B. Phillips: “Rinunci a ogni diritto nei confronti di se stesso”.

b Per quanto riguarda il modo in cui liberarsi da tali vizi, vedi La Torre di Guardia, 15 luglio 1981, pagine 3-12; 15 novembre 1973, pagine 688-96 e Svegliatevi!, 8 dicembre 1982, pagine 3-12; 22 settembre 1981, pagine 3-11. Queste pubblicazioni probabilmente sono reperibili nella biblioteca della locale Sala del Regno dei Testimoni di Geova.

Ricordate?

◻ Quali speciali motivi abbiamo per essere grati a Dio?

◻ Cosa ci dovrebbero spingere a fare la fede e l’apprezzamento?

◻ Quali problemi potrebbero frenarci dall’ubbidire a Dio, e cosa potremmo fare al riguardo?

◻ Quali domande si possono fare quelli che non sono ancora battezzati?

[Riquadro a pagina 18]

‘Che tipo di “terreno” sono io?’

Gesù fece l’illustrazione di un uomo che uscì a seminare. Alcuni semi caddero lungo la strada e furono mangiati dagli uccelli. Altri caddero su luoghi rocciosi in cui non c’era molto terreno: germogliarono, ma quando si alzò il sole si seccarono e morirono. Altri semi ancora caddero fra le spine e furono soffocati. Gesù disse che queste tre categorie rappresentavano: la prima, chi “ode la parola del regno ma non ne afferra il significato”; la seconda, chi accetta la parola ma si allontana a causa dell’ardore della “tribolazione” o della “persecuzione”; la terza, chi è nella condizione in cui “l’ansietà di questo sistema di cose e il potere ingannatore delle ricchezze soffocano la parola”.

Ma Gesù disse anche che parte del seme cadde su un terreno eccellente. “Questo è colui che ode la parola e ne afferra il significato, il quale veramente porta frutto”. — Matteo 13:3-8, 18-23.

Sarebbe bene chiedersi: ‘Che tipo di “terreno” sono io?’

[Riquadro a pagina 19]

Morirono per la loro fede

Conoscete qualcuno che sarebbe disposto a morire pur di non violare la propria fede? Migliaia di testimoni di Geova l’hanno fatto. In un suo libro, la dottoressa Christine E. King scrisse: “In Germania un Testimone su due fu imprigionato e uno su quattro perse la vita”. — The Nazi State and the New Religions: Five Case Studies in Non-Conformity.

Quando, nel 1945, cessarono finalmente gli orrori dei campi di concentramento, “il numero dei Testimoni era aumentato e non si era fatto nessun compromesso”. J. S. Conway, parlando dei Testimoni, scrisse: “Nessun’altra setta manifestò sia pure lontanamente una determinazione simile di fronte a tutte le atrocità della Gestapo”. — The Nazi Persecution of the Churches.

I testimoni di Geova non furono perseguitati per motivi politici o razziali. Essi soffrirono solo a motivo del loro amore per Dio e del loro rifiuto di violare la propria coscienza educata con la Bibbia.

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