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  • Pastori e pecore in una teocrazia

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  • Pastori e pecore in una teocrazia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
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  • In quali modi oggi siamo teocratici?
  • Una teocrazia moderna
  • Anziani in una teocrazia
  • Servire con uno spirito cristiano
  • Pecore nella teocrazia
  • Pastori e pecore lavorano insieme
  • Un testamento di fede
  • State vicini alla teocrazia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
  • Geova domina, mediante la teocrazia
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
  • Com’è organizzata la congregazione?
    Puoi vivere felice per sempre. Corso biblico interattivo
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1988
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1994
w94 15/1 pp. 15-20

Pastori e pecore in una teocrazia

“Geova è il nostro Giudice, Geova è il nostro Legislatore, Geova è il nostro Re; egli stesso ci salverà”. — ISAIA 33:22.

1. In che senso si può dire che, come i cristiani del I secolo, anche i cristiani odierni sono una teocrazia?

TEOCRAZIA significa dominio di Dio. Implica che si accetti l’autorità di Geova e se ne seguano le norme e le istruzioni nelle piccole e nelle grandi decisioni della vita. La congregazione del I secolo era una vera e propria teocrazia. I cristiani dell’epoca potevano onestamente dire: “Geova è il nostro Giudice, Geova è il nostro Legislatore, Geova è il nostro Re”. (Isaia 33:22) In modo simile l’odierna organizzazione di Geova Dio, la quale ha per nucleo l’unto rimanente, è una vera teocrazia.

In quali modi oggi siamo teocratici?

2. Qual è un modo in cui i testimoni di Geova si sottomettono al dominio di Geova?

2 Perché si può dire che l’organizzazione terrena di Geova è una teocrazia? Perché coloro che ne fanno parte si sottomettono in realtà al dominio di Geova. E seguono la direttiva di Gesù Cristo, colui che Geova ha intronizzato quale Re. Per esempio, nel tempo della fine, a Gesù viene trasmesso questo esplicito comando del grande Teocrata: “Metti dentro la tua falce e mieti, perché è venuta l’ora di mietere, poiché la messe della terra è completamente matura”. (Rivelazione 14:15) Gesù ubbidisce e comincia a mietere la messe della terra. I cristiani sostengono il loro Re in questa grande opera predicando con zelo la buona notizia e facendo discepoli. (Matteo 28:19; Marco 13:10; Atti 1:8) In tal modo sono anche collaboratori di Geova, il grande Teocrata. — 1 Corinti 3:9.

3. In che modo i cristiani si sottomettono alla teocrazia in campo morale?

3 Pure nella condotta i cristiani si sottomettono al dominio di Dio. Gesù disse: “Chi fa ciò che è vero viene alla luce, affinché le sue opere siano rese manifeste, poiché sono state compiute in armonia con Dio”. (Giovanni 3:21) Oggi hanno luogo interminabili dibattiti sulle norme morali, ma queste discussioni non esistono fra i cristiani. Essi considerano immorale ciò che Geova considera immorale ed evitano l’immoralità come la peste! Hanno inoltre cura della loro famiglia, ubbidiscono ai genitori e sono sottoposti alle autorità superiori. (Efesini 5:3-5, 22-33; 6:1-4; 1 Timoteo 5:8; Tito 3:1) Così agiscono in modo teocratico, in armonia con Dio.

4. Quale atteggiamento errato manifestarono Adamo ed Eva e Saul, e quale diverso atteggiamento hanno i cristiani?

4 Adamo ed Eva persero il Paradiso perché vollero decidere da sé ciò che era bene e ciò che era male. Gesù provava il desiderio opposto. Egli disse: “Non cerco la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”. Lo stesso vale per i cristiani. (Giovanni 5:30; Luca 22:42; Romani 12:2; Ebrei 10:7) Saul, primo re di Israele, ubbidì, sì, a Geova, ma non completamente. Per questo fu rigettato. Samuele gli disse: “Ubbidire è meglio del sacrificio e prestare attenzione è meglio del grasso dei montoni”. (1 Samuele 15:22) È teocratico fare la volontà di Geova solo fino a un certo punto, forse essendo regolari nell’opera di predicazione o nel frequentare le adunanze, e poi venir meno sotto il profilo morale o in qualche altro modo? Naturalmente no! Ci sforziamo di ‘fare la volontà di Dio con tutta l’anima’. (Efesini 6:6; 1 Pietro 4:1, 2) A differenza di Saul, ci sottomettiamo completamente al dominio di Dio.

Una teocrazia moderna

5, 6. In che modo Geova tratta oggi con l’umanità, e qual è il risultato del collaborare con questa disposizione?

5 Anticamente Geova governava e rivelava verità mediante singoli individui, come profeti, re e apostoli. Oggi non è più così; non ci sono profeti o apostoli ispirati. Piuttosto, Gesù disse che durante la sua presenza regale avrebbe reso riconoscibile un fedele gruppo di seguaci, uno “schiavo fedele e discreto”, e l’avrebbe costituito sopra tutti i suoi averi. (Matteo 24:45-47; Isaia 43:10) Nel 1919 questo schiavo fu identificato con il rimanente dei cristiani unti. Da allora esso, in quanto rappresentato dal Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, è stato il centro della teocrazia sulla terra. In tutto il mondo il Corpo Direttivo è rappresentato dai Comitati di Filiale, dai sorveglianti viaggianti e dagli anziani di congregazione.

6 Collaborare con l’organizzazione teocratica è un aspetto essenziale della sottomissione alla teocrazia. Tale collaborazione favorisce l’unità e l’ordine nell’“intera associazione dei fratelli” a livello mondiale. (1 Pietro 2:17) A sua volta questo è gradito a Geova, che “non è un Dio di disordine, ma di pace”. — 1 Corinti 14:33.

Anziani in una teocrazia

7. Perché si può dire che gli anziani cristiani sono nominati teocraticamente?

7 Tutti gli anziani nominati, qualunque incarico di responsabilità abbiano, devono soddisfare i requisiti esposti nella Bibbia per l’incarico di sorvegliante, o anziano. (1 Timoteo 3:1-7; Tito 1:5-9) Per di più a tutti gli anziani si applicano le parole che Paolo rivolse agli anziani di Efeso: “Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha costituiti sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio”. (Atti 20:28) Sì, gli anziani sono nominati dallo spirito santo, che viene da Geova Dio. (Giovanni 14:26) La loro è una nomina teocratica. Essi inoltre pascono il gregge di Dio. Il gregge appartiene a Geova, non agli anziani. L’organizzazione di Dio è una teocrazia.

8. Quali sono oggi le responsabilità generali degli anziani?

8 Nella lettera agli Efesini l’apostolo Paolo elencò le responsabilità generali degli anziani, dicendo: “Egli diede alcuni come apostoli, alcuni come profeti, alcuni come evangelizzatori, alcuni come pastori e maestri, in vista del ristabilimento dei santi, per l’opera di ministero, per l’edificazione del corpo del Cristo”. (Efesini 4:11, 12) Apostoli e profeti scomparvero una volta che il “corpo del Cristo” non fu più nell’infanzia. (Confronta 1 Corinti 13:8). Ma gli anziani sono ancora molto impegnati nell’evangelizzare, pascere e insegnare. — 2 Timoteo 4:2; Tito 1:9.

9. In che modo gli anziani dovrebbero prepararsi per rappresentare dovutamente la volontà di Dio nella congregazione?

9 Dato che la teocrazia è il dominio di Dio, gli anziani capaci conoscono a fondo la volontà di Dio. A Giosuè fu comandato di leggere la Legge ogni giorno. Anche gli anziani devono studiare e consultare regolarmente le Scritture e conoscere bene la letteratura biblica pubblicata dallo schiavo fedele e discreto. (2 Timoteo 3:14, 15) Questa include le riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! e altre pubblicazioni che mostrano come applicare i princìpi biblici in situazioni particolari.a Comunque, anche se è importante che un anziano conosca e segua le istruzioni contenute nelle pubblicazioni della Società (Watch Tower), egli deve pure conoscere a fondo i princìpi scritturali su cui esse si basano. Allora sarà in grado di applicare le norme scritturali con discernimento e compassione. — Confronta Michea 6:8.

Servire con uno spirito cristiano

10. Da quale atteggiamento errato devono guardarsi gli anziani, e come possono farlo?

10 Verso il 55 E.V. l’apostolo Paolo scrisse la prima lettera alla congregazione di Corinto. Uno dei problemi che affrontò riguardava certuni che desideravano avere la preminenza nella congregazione. Paolo scrisse: “Già vi siete saziati, non è vero? Siete già ricchi, non è così? Avete cominciato a regnare senza di noi, non è vero? E in realtà desidererei che aveste cominciato a regnare, affinché noi pure regnassimo con voi”. (1 Corinti 4:8) Nel I secolo E.V. tutti i cristiani avevano la speranza di regnare in cielo con Gesù in qualità di re e sacerdoti. (Rivelazione 20:4, 6) Sembra però che a Corinto alcuni avessero dimenticato che sulla terra non ci sono re nella teocrazia cristiana. Invece di agire come i re di questo mondo, i pastori cristiani coltivano l’umiltà, qualità gradita a Geova. — Salmo 138:6; Luca 22:25-27.

11. (a) Quali sono alcuni eccellenti esempi di umiltà? (b) Quale opinione di sé dovrebbero avere gli anziani e tutti gli altri cristiani?

11 L’umiltà è forse indice di debolezza? Tutt’altro! Ci viene detto che Geova stesso è umile. (Salmo 18:35) I re di Israele guidavano eserciti in battaglia e governavano la nazione per conto di Geova. Eppure ciascuno di loro doveva badare ‘che il suo cuore non si esaltasse al di sopra dei suoi fratelli’. (Deuteronomio 17:20) Il risuscitato Gesù è un Re celeste. Quand’era sulla terra, però, lavò i piedi ai discepoli. Che umiltà! E per indicare che voleva che gli apostoli fossero altrettanto umili, disse: “Se io, benché Signore e Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri”. (Giovanni 13:14; Filippesi 2:5-8) Tutta la gloria e la lode devono andare a Geova, non a qualche uomo. (Rivelazione 4:11) Anziani o no, tutti i cristiani dovrebbero avere di sé un’opinione conforme alle parole di Gesù: “Siamo schiavi buoni a nulla. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare”. (Luca 17:10) Qualunque altra opinione non è teocratica.

12. Perché l’amore è una qualità essenziale che gli anziani cristiani devono coltivare?

12 Insieme all’umiltà, gli anziani cristiani coltivano l’amore. L’apostolo Giovanni indicò l’importanza dell’amore quando disse: “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore”. (1 Giovanni 4:8) Chi non ha amore non è teocratico. Non conosce Geova. Riguardo al Figlio di Dio, la Bibbia dice: “Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine”. (Giovanni 13:1) Parlando a undici uomini che avrebbero fatto parte del corpo direttivo della congregazione cristiana, Gesù disse: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come vi ho amati io”. (Giovanni 15:12) L’amore è il segno caratteristico del vero cristianesimo. Attira quelli che hanno il cuore rotto, coloro che fanno lutto e i prigionieri spirituali che anelano alla libertà. (Isaia 61:1, 2; Giovanni 13:35) Gli anziani devono essere esemplari nel mostrare amore.

13. Anche se i problemi odierni possono essere difficili, come può un anziano esercitare un’influenza benefica in qualunque situazione?

13 Oggi gli anziani sono spesso chiamati a dare un aiuto per risolvere problemi complessi. Le difficoltà coniugali possono avere radici profonde ed essere persistenti. I giovani hanno problemi che gli adulti forse stentano a capire. I disturbi emotivi sono spesso difficili da comprendere. Di fronte a problemi del genere un anziano può essere incerto sul da farsi. Ma può avere fiducia che se confida in preghiera nella sapienza di Geova, se fa ricerche nella Bibbia e nelle pubblicazioni provvedute dallo schiavo fedele e discreto, e se tratta le pecore con umiltà e amore, eserciterà un’influenza benefica anche nella situazione più difficile.

14, 15. Quali commenti indicano che Geova ha benedetto il suo popolo con molti ottimi anziani?

14 Geova ha riccamente benedetto la sua organizzazione con “doni negli uomini”. (Efesini 4:8) Ogni tanto la Società riceve lettere incoraggianti che parlano dell’amore manifestato da anziani umili che pascono compassionevolmente le pecore di Dio. Per esempio, un anziano di congregazione scrive: “Non riesco a ricordare una visita del sorvegliante di circoscrizione che abbia influito maggiormente su di me o di cui dopo tanto si parli ancora nella congregazione. Il sorvegliante di circoscrizione mi aiutò a capire che bisogna avere un atteggiamento positivo nel trattare con i fratelli, e diede risalto all’importanza della lode”.

15 Una sorella che, per motivi di salute, aveva dovuto ricoverarsi lontano da casa, scrive: “Come mi sentii rassicurata dopo aver parlato con un anziano quella prima sera in cui mi trovai piena di ansia in un ospedale così lontano da casa! Lui e altri fratelli trascorsero molto tempo con me. Perfino persone del mondo che sapevano cosa stavo passando pensavano che non ce l’avrei mai fatta senza il conforto, l’aiuto e le preghiere di quei fratelli amorevoli e devoti”. Un’altra sorella scrive: “Se oggi sono in vita lo devo al fatto che il corpo degli anziani mi ha guidato con pazienza nella mia battaglia contro la depressione grave. . . . Un fratello e sua moglie non sapevano cosa dirmi. . . . Ma ciò che mi colpì di più fu che, benché non capissero esattamente cosa stessi provando, mi dimostrarono il loro amore”.

16. Quale esortazione rivolge Pietro agli anziani?

16 Sì, molti anziani stanno seguendo l’esortazione dell’apostolo Pietro: “Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente, né per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente, né come signoreggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi del gregge”. (1 Pietro 5:1-3) Che benedizione sono questi anziani teocratici!

Pecore nella teocrazia

17. Menzionate alcune qualità che tutti i componenti della congregazione devono coltivare.

17 Comunque, una teocrazia non è fatta di soli anziani. Se i pastori devono essere teocratici, devono esserlo anche le pecore. Sotto quali aspetti? Ebbene, gli stessi princìpi che guidano i pastori devono guidare le pecore. Tutti i cristiani, non solo gli anziani, devono essere umili se vogliono avere la benedizione di Geova. (Giacomo 4:6) Tutti devono coltivare l’amore perché, se esso manca, Geova non si compiace dei nostri sacrifici. (1 Corinti 13:1-3) E tutti noi, non solo gli anziani, dobbiamo ‘essere pieni dell’accurata conoscenza della volontà di Geova in ogni sapienza e discernimento spirituale’. — Colossesi 1:9.

18. (a) Perché non basta avere una semplice conoscenza superficiale della verità? (b) Come possiamo tutti essere pieni di accurata conoscenza?

18 Giovani e meno giovani devono continuamente prendere decisioni difficili mentre si sforzano di rimanere fedeli nonostante il fatto che vivono in mezzo al mondo di Satana. Le tendenze del mondo in fatto di abbigliamento, musica, film e pubblicazioni stampate mettono alla prova la spiritualità di alcuni. Per mantenere l’equilibrio non basta avere una conoscenza superficiale della verità. Per essere certi di rimanere fedeli, dobbiamo essere pieni di accurata conoscenza. Abbiamo bisogno del discernimento e della sapienza che solo la Parola di Dio può darci. (Proverbi 2:1-5) Questo significa coltivare buone abitudini di studio, meditare su ciò che impariamo e metterlo in pratica. (Salmo 1:1-3; Rivelazione 1:3) Paolo stava scrivendo a tutti i cristiani, non solo agli anziani, quando disse: “Il cibo solido è per le persone mature, per quelli che mediante l’uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate per distinguere il bene e il male”. — Ebrei 5:14.

Pastori e pecore lavorano insieme

19, 20. Quali esortazioni a cooperare con gli anziani vengono rivolte a tutti, e perché?

19 Va detto infine che chi coopera con gli anziani manifesta uno spirito veramente teocratico. Paolo scrisse a Timoteo: “Gli anziani che presiedono in modo eccellente siano ritenuti degni di doppio onore, specialmente quelli che faticano nel parlare e insegnare”. (1 Timoteo 5:17; 1 Pietro 5:5, 6) Essere anziani è un meraviglioso privilegio, ma la maggioranza degli anziani sono capifamiglia che tutti i giorni vanno a lavorare e hanno moglie e figli di cui prendersi cura. Benché siano felici di servire i fratelli, il loro servizio diviene più facile e più soddisfacente quando la congregazione li sostiene, non essendo troppo critica né esigente. — Ebrei 13:17.

20 L’apostolo Paolo disse: “Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio, e mentre contemplate come va a finire la loro condotta imitate la loro fede”. (Ebrei 13:7) No, Paolo non incoraggiò i fratelli a seguire gli anziani. (1 Corinti 1:12) Seguire un uomo non è teocratico. Ma di sicuro è saggio imitare la provata fede di un anziano teocratico che è attivo nell’opera di evangelizzazione, frequenta regolarmente le adunanze e tratta la congregazione con umiltà e amore.

Un testamento di fede

21. In che modo i cristiani manifestano una fede forte simile a quella di Mosè?

21 L’esistenza di un’organizzazione teocratica in questo periodo così degradato della storia umana è davvero una testimonianza del potere del grande Teocrata. (Isaia 2:2-5) È anche una testimonianza della fede di quasi cinque milioni di uomini, donne e ragazzi cristiani che, pur dovendo lottare con i problemi della vita quotidiana, non dimenticano mai che Geova è il loro Governante. Proprio come il fedele Mosè “rimase saldo come vedendo Colui che è invisibile”, così anche gli odierni cristiani hanno una fede forte. (Ebrei 11:27) Hanno il privilegio di vivere in una teocrazia e ogni giorno ringraziano Geova di questo. (Salmo 100:4, 5) Mentre sperimentano il potere salvifico di Geova, sono felici di proclamare: “Geova è il nostro Giudice, Geova è il nostro Legislatore, Geova è il nostro Re; egli stesso ci salverà”. — Isaia 33:22.

[Nota in calce]

a Fra queste pubblicazioni c’è il libro “Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge”, che contiene norme scritturali e viene provveduto ai sorveglianti delle congregazioni, cioè agli anziani nominati.

Cosa indica la Bibbia?

◻ In che modo i cristiani si sottomettono alla teocrazia?

◻ Com’è organizzata oggi la teocrazia?

◻ In quali modi gli anziani dovrebbero prepararsi per assolvere le loro responsabilità?

◻ Quali qualità cristiane è essenziale che gli anziani coltivino e manifestino?

◻ Nella teocrazia, che rapporto deve esistere fra le pecore e i pastori?

[Immagine a pagina 16]

Adamo ed Eva persero il Paradiso perché vollero decidere da sé il bene e il male

[Immagine a pagina 18]

Se un anziano tratta le pecore con umiltà e amore, eserciterà sempre un’influenza benefica

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