BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w95 15/5 pp. 15-20
  • Lampi di luce, grandi e piccoli (Prima parte)

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Lampi di luce, grandi e piccoli (Prima parte)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • “Lo schiavo fedele e discreto”
  • Primi lampi di luce nei tempi moderni
  • Lampi di luce sempre più intensi
  • Natale, una festa pagana
  • Un nuovo nome
  • Rivendicazione e la “grande folla”
  • La croce non è un simbolo cristiano
  • Lo “schiavo” che visse fino a vedere il “segno”
    Il millenario regno di Dio si è avvicinato
  • Uno “schiavo” che è sia fedele che discreto
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2004
  • “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto?”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2013
  • L’intensificarsi della luce nei tempi moderni
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1982
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
w95 15/5 pp. 15-20

Lampi di luce, grandi e piccoli (Prima parte)

“Il sentiero dei giusti è come la fulgida luce che risplende sempre più finché il giorno è fermamente stabilito”. — PROVERBI 4:18.

1. Perché la verità è stata rivelata gradualmente?

È UNA prova della sapienza divina che, in armonia con Proverbi 4:18, le verità spirituali siano state rivelate gradualmente mediante lampi di luce. Nell’articolo precedente abbiamo visto in che modo questo versetto si adempì nei tempi apostolici. Se il vasto corpo di verità scritturali fosse stato rivelato tutto in una volta, sarebbe stato accecante e disorientante, come quando si passa da una grotta buia alla sfolgorante luce del sole. Inoltre la rivelazione graduale della verità rafforza di continuo la fede dei cristiani. Rende sempre più fulgida la loro speranza e sempre più chiaro il sentiero da seguire.

“Lo schiavo fedele e discreto”

2. Di chi Gesù indicò che si sarebbe servito per dare luce spirituale ai suoi seguaci, e da chi è formata tale classe?

2 Nei tempi apostolici Gesù Cristo ritenne opportuno servirsi di mezzi soprannaturali per illuminare i suoi seguaci con i primi lampi di luce. Ne abbiamo due esempi: la Pentecoste del 33 E.V. e la conversione di Cornelio nel 36 E.V. Successivamente Cristo ha ritenuto opportuno servirsi di uno strumento umano, che aveva predetto con queste parole: “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? Felice quello schiavo se il suo signore, arrivando, lo troverà a fare così! Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi”. (Matteo 24:45-47) Questo schiavo non poteva essere un singolo individuo, perché doveva provvedere cibo spirituale dalla fondazione della congregazione cristiana, avvenuta alla Pentecoste, fino al ritorno del Signore, Gesù Cristo, per la resa dei conti. I fatti indicano che questa classe dello schiavo fedele e discreto è formata da tutti i cristiani unti in vita sulla terra in un qualsiasi dato momento presi collettivamente.

3. Chi furono alcuni dei primi membri della classe dello schiavo?

3 Chi furono alcuni dei primi membri della classe dello schiavo fedele e discreto? Uno fu l’apostolo Pietro, che seguì il comando di Gesù: “Pasci le mie pecorelle”. (Giovanni 21:17) Altri furono Matteo, che scrisse il Vangelo che porta il suo nome, e Paolo, Giacomo e Giuda, che scrissero lettere ispirate. Anche l’apostolo Giovanni, scrittore del libro di Rivelazione (Apocalisse), di un Vangelo e delle lettere omonime, faceva parte della classe dello schiavo fedele e discreto. Questi uomini scrissero in armonia con l’incarico ricevuto da Gesù.

4. Chi sono i “domestici”?

4 Se tutti gli unti, a prescindere dal luogo della terra in cui vivono, presi collettivamente formano la classe dello schiavo, chi sono i “domestici”? Sono sempre gli stessi unti, ma considerati da un diverso punto di vista, cioè come singoli individui. Sì, come individui sono membri dello “schiavo” o sono “domestici” a seconda che dispensino cibo spirituale o che se ne nutrano. Facciamo un esempio. In 2 Pietro 3:15, 16 l’apostolo Pietro menziona le lettere di Paolo. Quando le leggeva, Pietro era un domestico che si nutriva del cibo spirituale provveduto da Paolo quale rappresentante della classe dello schiavo.

5. (a) Che accadde allo schiavo nei secoli successivi agli apostoli? (b) Quali sviluppi ci furono nella seconda metà del XIX secolo?

5 A questo riguardo il libro Il millenario regno di Dio si è avvicinato diceva: “In quanto a come esattamente la classe dello ‘schiavo fedele e discreto’ esisté e prestò servizio nel corso dei secoli dopo la morte degli apostoli del Signore Gesù Cristo, non abbiamo un quadro storico distinto. Evidentemente ogni generazione della classe dello ‘schiavo’ cibò la generazione successiva. (2 Timoteo 2:2) Ma nella seconda metà del diciannovesimo secolo ci furono persone timorate di Dio che amavano il cibo spirituale della Sacra Bibbia e desideravano cibarsene . . . Furono formate classi di studio biblico . . . ed esse progredirono nell’intendimento delle verità fondamentali delle Sacre Scritture. I sinceri altruisti fra questi studenti biblici ebbero premura di condividere con altri queste essenziali porzioni di cibo spirituale. Ebbero il fedele spirito dello ‘schiavo’ nominato per dare ai ‘domestici’ lo spirituale ‘cibo a suo tempo’ che occorreva. Essi furono ‘discreti’ nel discernere che era quindi il tempo giusto e opportuno e quali erano i mezzi migliori per servire il cibo. Si sforzarono di servirlo”. — Pagina 347.a

Primi lampi di luce nei tempi moderni

6. Quale fatto emerge chiaramente a proposito della rivelazione graduale della verità?

6 Un fatto che emerge chiaramente a proposito di quelli che Geova impiegò per accrescere la luce spirituale è che essi non attribuirono alcun merito a se stessi. L’atteggiamento di Charles T. Russell, primo presidente della Società (Watch Tower), fu che il Signore si era compiaciuto di usare i loro umili talenti. Riguardo agli appellativi che i suoi nemici usavano, il fratello Russell dichiarò apertamente di non aver mai incontrato un “russellita” e che il “russellismo” non esisteva affatto. Tutto il merito spettava a Dio.

7. In che modo il fratello Russell e i suoi collaboratori dimostrarono di appartenere realmente allo schiavo fedele e discreto?

7 A giudicare dai risultati, non ci possono essere dubbi che lo spirito santo di Geova guidasse gli sforzi del fratello Russell e dei suoi collaboratori. Essi dimostrarono di far parte dello schiavo fedele e discreto. Molti ecclesiastici dell’epoca, pur dicendo di credere che la Bibbia era l’ispirata Parola di Dio e che Gesù era il Figlio di Dio, sostenevano false dottrine babiloniche, come la Trinità, l’immortalità dell’anima umana e il tormento eterno. In armonia con la promessa di Gesù, fu davvero opera dello spirito santo se gli umili sforzi del fratello Russell e dei suoi collaboratori fecero risplendere come mai prima la verità. (Giovanni 16:13) Quegli unti Studenti Biblici dimostrarono di appartenere veramente alla classe dello schiavo fedele e discreto, che ha l’incarico di provvedere cibo spirituale ai domestici del Signore. I loro sforzi furono di grande aiuto nel radunamento degli unti.

8. Quali fatti basilari riguardo a Geova, alla Bibbia, a Gesù Cristo e allo spirito santo gli Studenti Biblici compresero chiaramente?

8 È straordinario vedere in che misura Geova, mediante lo spirito santo, illuminò quei primi Studenti Biblici. Per prima cosa dimostrarono inequivocabilmente che il Creatore esiste e che ha un nome meraviglioso, Geova. (Salmo 83:18; Romani 1:20) Compresero che Geova ha quattro attributi principali: potenza, giustizia, sapienza e amore. (Genesi 17:1; Deuteronomio 32:4; Romani 11:33; 1 Giovanni 4:8) Quei cristiani unti dimostrarono chiaramente che la Bibbia è l’ispirata Parola di Dio e la verità. (Giovanni 17:17; 2 Timoteo 3:16, 17) Sostennero inoltre che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, fu creato e che diede la sua vita come riscatto per tutto il genere umano. (Matteo 20:28; Colossesi 1:15) Compresero che lo spirito santo, lungi dall’essere la terza persona di una Trinità, era la forza attiva di Dio. — Atti 2:17.

9. (a) Quali verità gli Studenti Biblici capirono chiaramente circa la natura dell’uomo e i destini prospettati dalla Bibbia? (b) Quali altre verità i servitori di Geova compresero chiaramente?

9 Gli Studenti Biblici capirono chiaramente che l’uomo non ha un’anima immortale, ma che è un’anima mortale. Compresero che “il salario che il peccato paga è la morte”, non il tormento eterno, e che non esiste nessun inferno di fuoco. (Romani 5:12; 6:23; Genesi 2:7; Ezechiele 18:4) Per di più capirono chiaramente che la teoria dell’evoluzione non è soltanto antiscritturale, ma del tutto campata in aria. (Genesi, capitoli 1 e 2) Compresero pure che la Bibbia parla di due destini: uno celeste per i 144.000 unti seguaci delle orme di Cristo e uno terreno, su una terra paradisiaca, per un’innumerevole “grande folla” di “altre pecore”. (Rivelazione 7:9; 14:1; Giovanni 10:16) Quei primi Studenti Biblici riconobbero che la terra sussiste per sempre e che non sarà bruciata, come insegnano molte religioni. (Ecclesiaste 1:4; Luca 23:43) Appresero pure che il ritorno di Cristo sarebbe stato invisibile e che egli avrebbe quindi eseguito il giudizio sulle nazioni e introdotto un paradiso terrestre. — Atti 10:42; Romani 8:19-21; 1 Pietro 3:18.

10. Quale verità appresero gli Studenti Biblici circa il battesimo, la divisione in clero e laici e la Commemorazione della morte di Cristo?

10 Gli Studenti Biblici appresero che il battesimo scritturale non consiste nell’aspergere i neonati, ma nel seguire il comando di Gesù riportato in Matteo 28:19, 20, cioè di immergere i credenti che sono stati ammaestrati. Capirono anche che la divisione in clero e laici non è scritturale. (Matteo 23:8-10) Al contrario, tutti i cristiani devono essere predicatori della buona notizia. (Atti 1:8) Gli Studenti Biblici compresero che la Commemorazione della morte di Cristo si deve celebrare solo una volta all’anno, il 14 nisan, e che la Pasqua della cristianità è una festa pagana. Oltre a ciò, quegli unti erano così convinti che Dio sosteneva la loro opera che non facevano mai collette. (Matteo 10:8) Fin dai primi tempi compresero che i cristiani devono vivere in armonia con i princìpi biblici, cosa che include il coltivare il frutto dello spirito santo di Dio. — Galati 5:22, 23.

Lampi di luce sempre più intensi

11. Che luce rifulse sull’incarico affidato ai cristiani e sulla parabola di Gesù delle pecore e dei capri?

11 In particolare dal 1919 i servitori di Geova sono stati benedetti con lampi di luce sempre più intensi. Che fulgore illuminò l’assemblea di distretto tenuta nel 1922 a Cedar Point, allorché Joseph F. Rutherford, secondo presidente della Società, sottolineò che l’obbligo primario dei servitori di Geova è quello di ‘annunciare, annunciare, annunciare il Re e il suo regno’! Proprio l’anno successivo fu fatta luce sulla parabola delle pecore e dei capri. Si capì che quella profezia doveva adempiersi nell’attuale giorno del Signore, non nel futuro Millennio, come si pensava prima. Durante il Millennio i fratelli di Cristo non sarebbero stati né malati né in prigione. Inoltre, alla fine del Millennio sarebbe stato Geova Dio, non Gesù Cristo, a giudicare. — Matteo 25:31-46.

12. Quale lampo di luce chiarì il significato di Armaghedon?

12 Nel 1926 un altro fulgido lampo di luce rivelò che la guerra di Armaghedon non sarebbe stata una rivoluzione sociale, come pensavano un tempo gli Studenti Biblici. Sarebbe stata una guerra in cui Geova avrebbe dimostrato la sua potenza in modo così chiaro che tutti si sarebbero convinti che egli è Dio. — Rivelazione 16:14-16; 19:17-21.

Natale, una festa pagana

13. (a) Che luce fu fatta riguardo alla celebrazione del Natale? (b) Perché si smise di festeggiare i compleanni? (Includere la nota in calce).

13 Poco dopo, un lampo di luce indusse gli Studenti Biblici a smettere di celebrare il Natale. Prima di allora gli Studenti Biblici avevano sempre celebrato il Natale in tutto il mondo, e per l’occasione alla sede mondiale di Brooklyn si faceva gran festa. Ma poi si comprese che l’osservanza del 25 dicembre è in realtà pagana e che questa data era stata scelta dalla cristianità apostata per facilitare la conversione dei pagani. Si capì pure che Gesù non poteva essere nato d’inverno, dato che all’epoca della sua nascita i pastori pascolavano i greggi nei campi, qualcosa che non avrebbero fatto di notte a fine dicembre. (Luca 2:8) Le Scritture indicano piuttosto che Gesù nacque verso il 1º ottobre. Gli Studenti Biblici si resero pure conto che i magi che andarono a trovare Gesù circa due anni dopo la sua nascita erano in realtà astrologi pagani.b

Un nuovo nome

14. Perché il nome Studenti Biblici era inadeguato per identificare i servitori di Geova?

14 Nel 1931 un forte bagliore di verità rivelò a quegli Studenti Biblici un appropriato nome scritturale. I servitori di Geova avevano capito che non potevano accettare nessuno dei nomignoli affibbiati loro da altri, come russelliti, auroristi millenniali e “senza inferno”.c Ma cominciarono anche a capire che il nome che loro stessi si erano dati — Studenti Biblici Internazionali — era inadeguato. Erano molto più che semplici studenti biblici. Per giunta, di persone che studiavano la Bibbia ce n’erano tante, ma non avevano nulla in comune con loro.

15. Che nome adottarono gli Studenti Biblici nel 1931, e perché è appropriato?

15 Come fu che gli Studenti Biblici assunsero un nuovo nome? Da anni La Torre di Guardia dava risalto al nome di Geova. Fu dunque più che appropriato che gli Studenti Biblici adottassero il nome menzionato in Isaia 43:10: “‘Voi siete i miei testimoni’, è l’espressione di Geova, ‘pure il mio servitore che io ho scelto, affinché conosciate e abbiate fede in me, e affinché comprendiate che io sono lo stesso. Prima di me non fu formato nessun Dio, e dopo di me continuò a non essercene nessuno’”.

Rivendicazione e la “grande folla”

16. Perché le profezie sulla restaurazione non potevano applicarsi al ritorno degli ebrei naturali in Palestina, e a chi si applicano?

16 Il secondo volume del libro Rivendicazione, pubblicato dalla Società nel 1932, fece luce sul fatto che, a differenza di ciò che si pensava una volta, le profezie sulla restaurazione scritte da Isaia, Geremia, Ezechiele e altri profeti non riguardavano gli ebrei letterali, che stavano tornando in Palestina per motivi più politici che religiosi. Quelle profezie sulla restaurazione, che si erano adempiute in piccola scala quando gli ebrei erano tornati dall’esilio babilonese nel 537 a.E.V., avevano il loro adempimento principale con la liberazione e la restaurazione dell’Israele spirituale, iniziata nel 1919, e con la conseguente prosperità di cui godono oggi i veri servitori di Geova nel paradiso spirituale.

17, 18. (a) Quale luce fu fatta a tempo debito circa il principale proposito di Geova? (b) Quale lampo di luce si ebbe nel 1935 su Rivelazione 7:9-17?

17 A tempo debito ulteriori lampi di luce rivelarono che il principale proposito di Geova non era la salvezza delle creature, ma la rivendicazione della sua sovranità. Si comprese che il più importante tema della Bibbia non era il riscatto, ma il Regno, perché sarà questo a rivendicare la sovranità di Geova. Che luce fu quella! La principale preoccupazione dei cristiani dedicati non era più quella di riuscire ad andare in cielo.

18 Nel 1935 un fulgido lampo di luce rivelò che la grande folla menzionata in Rivelazione 7:9-17 non era una classe celeste secondaria. Si era pensato che fossero degli unti che non erano stati pienamente fedeli e che quindi stavano in piedi davanti al trono invece di essere seduti su troni per governare come re e sacerdoti con Gesù Cristo. Ma da nessuna parte è prevista la possibilità di essere fedeli solo parzialmente. O si è fedeli o si è infedeli. Si comprese quindi che questa profezia si riferiva all’innumerevole grande folla di persone di tutte le nazioni che viene ora radunata e che ha la speranza di vivere sulla terra. Sono le “pecore” di Matteo 25:31-46 e le “altre pecore” di Giovanni 10:16.

La croce non è un simbolo cristiano

19, 20. Perché la croce non può essere un simbolo del vero cristianesimo?

19 Per molti anni gli Studenti Biblici diedero importanza alla croce, convinti che fosse un simbolo cristiano. Portavano addirittura una spilla con la croce e la corona. Secondo la “Bibbia del re Giacomo” (la traduzione biblica che usavano), Gesù aveva detto ai suoi seguaci che dovevano prendere la loro “croce”, e molti credevano che egli fosse stato messo a morte su una croce. (Matteo 16:24; 27:32) Per decenni questo simbolo apparve anche sulla copertina della rivista Torre di Guardia.

20 Il libro Ricchezza, pubblicato dalla Società nel 1936, spiegò chiaramente che Gesù Cristo non era stato messo a morte su una croce, ma su un palo diritto. Secondo uno studioso, la parola greca (stauròs) resa “croce” nella “Bibbia del re Giacomo” “indica principalmente un’asta o palo diritto. [Va distinta] dalla forma ecclesiastica di una croce a due bracci. . . . La forma di quest’ultima ebbe origine nell’antica Caldea, ed era usata come simbolo del dio Tammuz”. Lungi dall’idoleggiarlo, lo strumento su cui Gesù fu ucciso dovrebbe ripugnarci.

21. Cosa si prenderà in esame nel prossimo articolo?

21 Ci sono altri esempi di lampi di luce sia grandi che piccoli. Saranno presi in esame nel prossimo articolo.

[Note in calce]

a Edito dalla Watchtower Bible and Tract Society of New York, Inc.

b Col tempo si comprese che se la più importante nascita che sia mai avvenuta non doveva essere celebrata, a maggior ragione non si doveva celebrare nessun compleanno. Tra l’altro, né gli israeliti né i primi cristiani festeggiavano i compleanni. La Bibbia menziona solo due compleanni, uno del faraone e l’altro di Erode Antipa. In ciascun caso i festeggiamenti furono funestati da un’esecuzione capitale. I testimoni di Geova non festeggiano i compleanni perché si tratta di un’usanza di origine pagana, che per di più tende a esaltare chi compie gli anni. — Genesi 40:20-22; Marco 6:21-28.

c Varie confessioni religiose della cristianità fecero questo errore. Luterani era un nomignolo che i nemici di Martin Lutero avevano dato ai suoi seguaci, i quali poi l’adottarono. Similmente i battisti adottarono il soprannome che altri avevano dato loro perché predicavano il battesimo per immersione. In maniera più o meno analoga i metodisti assunsero un nome dato loro da uno che non era metodista. Circa il modo in cui gli aderenti alla Società degli Amici finirono per essere chiamati quaccheri, un’enciclopedia dice: “La parola quacchero [dall’inglese quaker, ‘che trema’] voleva essere in origine un insulto a[l fondatore, George] Fox, che aveva detto a un giudice inglese di ‘tremare alla Parola di Dio’. Il giudice chiamò Fox ‘quaker’ [quacchero]”. — The World Book Encyclopedia.

Ricordate?

◻ Chi è lo “schiavo fedele e discreto” e chi sono i “domestici”?

◻ Quali furono alcuni dei primi lampi di luce nei tempi moderni?

◻ Perché il nuovo nome, Testimoni di Geova, era appropriato?

◻ Quali straordinarie verità furono rivelate nel 1935?

[Immagine a pagina 17]

Charles T. Russell e i suoi collaboratori diffondevano la luce spirituale, ma tutto il merito andava a Geova

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi