23-29 MARZO 2026
CANTICO 18 Grati per il riscatto
Come dimostrerai la tua gratitudine per il riscatto?
“L’amore del Cristo ci costringe” (2 COR. 5:14)
IN QUESTO ARTICOLO
Vediamo in che modo ciascuno di noi può dimostrare la propria gratitudine per il riscatto.
1-2. Cosa dovrebbe spingerci a fare il sacrificio di riscatto di Gesù, e perché? (2 Corinti 5:14, 15; vedi anche l’immagine).
SE QUALCUNO ti avesse salvato la vita liberandoti dalle macerie di un edificio, non ti sentiresti in debito nei suoi confronti? E anche se in quell’occasione fossero stati salvati altri, senza dubbio vorresti esprimere la tua gratitudine personalmente, per dimostrare che non dai per scontato quello che è stato fatto per te.
2 Come è stato spiegato nell’articolo precedente, non possiamo liberarci da soli dagli effetti del peccato ereditato. Il sacrificio di riscatto di Gesù, però, può salvarci rendendo possibili (1) il perdono dei peccati che commettiamo, (2) la speranza di essere completamente sanati dalla nostra condizione peccaminosa e (3) la riconciliazione con Dio. Di conseguenza abbiamo la prospettiva di vivere per sempre nel nuovo mondo di Geova. Il riscatto mette davvero in evidenza l’amore di Gesù per le persone, un amore che lui aveva già molto prima di nascere come essere umano perfetto (Prov. 8:30, 31). L’apostolo Paolo scrisse: “L’amore del Cristo ci costringe”. (Leggi 2 Corinti 5:14, 15.) Questo significa che l’amore di Gesù dovrebbe spingerci a fare qualcosa, a dimostrare che siamo grati per il sacrificio di riscatto e che non lo diamo per scontato.
Proprio come saremmo grati a qualcuno che ci ha salvato dalle macerie di un edificio, ci sentiamo in debito verso chi ci ha salvato dal peccato ereditato (Vedi i paragrafi 1 e 2)
3. Perché ognuno potrebbe dimostrare la propria gratitudine per il riscatto in modo diverso?
3 Come dimostrerai la tua gratitudine per l’amorevole dono del riscatto? La tua risposta potrebbe essere diversa da quella che darebbe un’altra persona. Perché? Immagina che tre persone stiano per partire verso la stessa destinazione, ma che ciascuna parta da una città diversa. Le strade che percorreranno saranno diverse. Allo stesso modo, la strada che percorrerai per raggiungere la tua destinazione, o il tuo obiettivo, cioè dimostrare gratitudine per il riscatto, dipende dal punto in cui ti trovi ora nella tua relazione con Geova. Tenendo conto di questo, l’articolo si rivolgerà a tre categorie di persone: (1) gli studenti della Bibbia, (2) i cristiani battezzati e (3) le pecore che si sono allontanate dal gregge.
GLI STUDENTI DELLA BIBBIA
4. Cosa nota Geova in chi studia la Bibbia?
4 Se stai studiando la Bibbia, questo dimostra che sei tra coloro che Geova sta attirando a sé perché diventino suoi amici (Giov. 6:44; Atti 13:48). “Geova è colui che esamina i cuori”; questo significa che lui nota gli sforzi che fai per conoscerlo meglio, ed è felice di vedere i tuoi progressi man mano che fai dei cambiamenti per adeguarti alle sue norme (Prov. 17:3; 27:11). Il riscatto ti permette di avere una stretta amicizia con Geova (Rom. 5:10, 11). Questo è qualcosa da non dare mai per scontato.
5. Come può uno studente della Bibbia seguire il consiglio riportato in Filippesi 3:16?
5 Come puoi dimostrare di essere grato per il riscatto? Un modo è seguire il consiglio che l’apostolo Paolo diede ai filippesi: “Qualunque progresso abbiamo già fatto, continuiamo su questa stessa strada” (Filip. 3:16). Un’altra traduzione della Bibbia rende così questo versetto: “Dal punto a cui siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via” (Nuova Riveduta). In armonia con questo consiglio, non lasciare che niente ti impedisca di continuare a percorrere la strada che porta alla vita (Matt. 7:14; Luca 9:62).
6. Cosa può fare uno studente della Bibbia se trova difficile fare dei cambiamenti? (Deuteronomio 30:11-14; vedi anche l’immagine).
6 Cosa puoi fare se trovi difficile accettare un insegnamento della Bibbia che hai imparato da poco? Fai delle ricerche sull’argomento e prega Geova di aiutarti a capirlo più chiaramente (Sal. 86:11). Se continui a non capire bene quell’insegnamento, mettilo da parte per il momento, ma non smettere di studiare la Bibbia. E se trovi difficile abbandonare una pratica che la Bibbia condanna? Ricorda che Geova non richiede mai l’impossibile da esseri umani imperfetti. Puoi riuscire a seguire le sue norme. (Leggi Deuteronomio 30:11-14.) E Geova promette di aiutarti (Isa. 41:10, 13; 1 Cor. 10:13). Quindi non arrenderti. Anziché concentrarti sulla difficoltà che stai affrontando, concentrati sulla gratitudine che provi per tutto quello che Geova ha provveduto, incluso il riscatto. Man mano che il tuo amore per Geova cresce, riscontrerai che “i suoi comandamenti non sono gravosi” (1 Giov. 5:3).a
Geova non richiede mai da noi l’impossibile. Ci aiuterà a vivere secondo le sue norme (Vedi il paragrafo 6)
7. Su cosa può riflettere un giovane che sta crescendo nella verità?
7 Se sei un giovane e stai crescendo nella verità, anche tu sei uno studente della Bibbia. Di fatto sei lo studente della Bibbia più importante che i tuoi genitori abbiano. La Bibbia dice: “Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi” (Giac. 4:8; 1 Cron. 28:9). Quando tu prendi l’iniziativa di avvicinarti a Geova, lui a sua volta si avvicina a te. Geova non ti considera soltanto parte di un gruppo; lui attira a sé ciascun individuo, incluso chi sta crescendo nella verità. Cosa ti ha permesso di avere un’amicizia personale con Geova? Il riscatto, qualcosa che non dovresti mai dare per scontato (Rom. 5:1, 2). Quindi, prima di assistere alla Commemorazione di quest’anno, perché non rifletti su quello che la morte di Gesù significa per te? Lascia che questo pensiero ti spinga a impegnarti per raggiungere il tuo prossimo obiettivo spirituale, qualunque esso sia, così da dimostrare che sei grato del riscatto che Geova ha provveduto tramite suo Figlio.b
I CRISTIANI BATTEZZATI
8. In che modo i cristiani battezzati hanno dimostrato di avere fede nel riscatto?
8 Se sei un cristiano battezzato, hai già dimostrato la tua fede nel riscatto in diversi modi. Per esempio, hai fatto dei passi per avvicinarti a Geova e per adeguarti alle sue norme. Hai ubbidito al comando di Gesù di fare discepoli parlando ad altri della tua fede. Ti sei dedicato a Geova e ti sei battezzato. Da quando hai deciso di servire Geova, hai dovuto affrontare opposizione? (2 Tim. 3:12). La tua fedele perseveranza dimostra che ami Geova e che sei grato per il riscatto che ha provveduto tramite suo Figlio (Ebr. 12:2, 3).
9. Contro quale pericolo dovrebbero stare in guardia i cristiani battezzati?
9 C’è un pericolo contro cui tutti i cristiani battezzati devono stare in guardia. Con il passare del tempo, potremmo iniziare a dare per scontato il riscatto. Come potrebbe accadere? Pensiamo ai cristiani di Efeso del I secolo. Una volta tornato in cielo, Gesù li lodò per la loro perseveranza. Tuttavia disse loro: “Ho questo contro di te: non hai più l’amore che avevi all’inizio” (Riv. 2:3, 4). Come indicano le parole di Gesù, l’adorazione di un cristiano potrebbe gradualmente diventare meccanica. Una persona potrebbe pregare, andare alle adunanze e partecipare al ministero soltanto per abitudine. Potrebbe non essere più motivata dall’amore. Cosa puoi fare se senti che il tuo amore per Geova non è più forte come lo era un tempo?
10. Come possiamo ‘meditare’ sulle nostre attività cristiane e ‘dedicarci interamente a esse’? (1 Timoteo 4:13, 15).
10 L’apostolo Paolo disse a Timoteo di ‘meditare’ sulle sue attività cristiane e di ‘dedicarsi interamente a esse’. (Leggi 1 Timoteo 4:13, 15.) In armonia con questo consiglio, pensa ad alcuni modi in cui puoi rendere la tua adorazione più significativa, così da continuare a essere “[fervente] nello spirito” (Rom. 12:11; vedi l’approfondimento “Siate ferventi nello spirito”). Per esempio, potresti migliorare il tuo livello di attenzione alle adunanze preparandoti in modo più approfondito. Oppure potresti rendere lo studio personale più gratificante ed efficace ritagliandoti dei momenti di solitudine che ti permettano di meditare su quello che stai studiando. Proprio come alimenteresti un fuoco per mantenere viva la fiamma, devi impegnarti sotto questi aspetti per ravvivare la tua gratitudine per tutto quello che Geova ti ha provveduto, incluso il riscatto. Inoltre, durante le settimane che precedono la Commemorazione, medita sulle benedizioni uniche di cui godiamo come Testimoni di Geova. Senza dubbio questo alimenterà la tua gratitudine per il riscatto, che rende possibile la tua relazione con Geova.
11-12. Avere una temporanea mancanza di entusiasmo significa aver perso lo spirito di Dio? Spiegate. (Vedi anche l’immagine.)
11 Se ti rendi conto che non stai più servendo Geova con lo stesso entusiasmo di un tempo, non scoraggiarti e non concludere di aver perso lo spirito di Dio. Ricorda quello che l’apostolo Paolo scrisse ai corinti in relazione al suo ministero: “Se non lo faccio di mia spontanea volontà, mi è pur sempre affidata una responsabilità” (1 Cor. 9:17). Cosa voleva dire?
12 Paolo aveva delle tendenze che a volte affievolivano il suo desiderio di predicare. Ma lui era determinato a perseverare nel ministero a prescindere da come si sentisse in quel momento. Come lui, sii determinato a fare la cosa giusta anche se non ti senti motivato. Prega Geova di darti “sia il desiderio che la forza di agire” (Filip. 2:13). Mantieniti impegnato nelle attività spirituali. Stai certo che col tempo le tue azioni influiranno sul modo in cui ti senti, e riuscirai a ravvivare l’amore che c’è ancora nel tuo cuore.
Mantieniti impegnato nelle attività spirituali anche quando non ti senti motivato (Vedi i paragrafi 11 e 12)
13. Come possiamo continuare a esaminarci “per vedere se [siamo] nella fede”?
13 Di tanto in tanto faremmo bene a esaminarci alla luce del consiglio riportato in 2 Corinti 13:5: “Continuate a esaminarvi per vedere se siete nella fede, continuate ad accertarvi di quello che siete”. Possiamo farci regolarmente domande come queste: “Sto mettendo gli interessi del Regno al primo posto nella mia vita?” (Matt. 6:33). “Le mie scelte in relazione allo svago dimostrano che odio ciò che è male?” (Sal. 97:10). “Promuovo la pace e l’unità tra i miei compagni di fede?” (Efes. 4:2, 3). La Commemorazione, un momento in cui riflettiamo in modo particolare sul dono del riscatto, ci dà l’opportunità di esaminarci e di accertarci se stiamo vivendo per Cristo e non per noi stessi.c
LE PECORE CHE SI SONO ALLONTANATE DAL GREGGE
14. Per quali ragioni alcuni cristiani potrebbero essersi allontanati dal gregge?
14 Alcuni cristiani, dopo mesi o addirittura anni di fedele servizio, hanno smesso di frequentare le adunanze. Perché? Alcuni sono schiacciati dalle “preoccupazioni della vita” (Luca 21:34). Altri sono rimasti turbati dalle parole o dalle azioni di un compagno di fede (Giac. 3:2). Altri ancora hanno commesso un peccato grave e non se la sentono di chiedere aiuto. A prescindere dal motivo per cui è successo, cosa puoi fare se ti sei allontanato dal gregge? Cosa può spingerti a fare l’amorevole dono del riscatto?
15. Cosa dimostra che Geova ha cura delle pecore che si sono allontanate? (Ezechiele 34:11, 12, 16).
15 Pensa a quello che Geova prova per coloro che si sono allontanati. Lui non li respinge. Al contrario, ricerca le pecore disperse, le pasce e le aiuta a ritornare da lui. (Leggi Ezechiele 34:11, 12, 16.) Potrebbe essere che Geova stia facendo la stessa cosa con te? Assolutamente sì. Il fatto stesso che tu stia leggendo questo articolo indica che nel cuore provi il desiderio di fare ciò che è giusto. All’inizio Geova ha visto del buono in te e ti ha attirato nella sua famiglia. E se adesso ti stesse di nuovo attirando per riaccoglierti nella sua famiglia?
16. Cosa può aiutare una pecora dispersa a ritornare da Geova? (Vedi anche l’immagine.)
16 L’opuscolo Ritorna a Geova contiene queste incoraggianti parole: “Puoi star certo che quando tornerai a Geova, lui sarà al tuo fianco. Ti aiuterà ad affrontare le preoccupazioni, a gestire i sentimenti feriti e a provare la pace interiore che deriva dall’avere una coscienza pulita. E poi ti sentirai di nuovo spinto a servire Geova insieme ai tuoi compagni di fede”. Ricorda anche che gli anziani non vedono l’ora di aiutarti. Loro possono essere per te “come un riparo dal vento, un rifugio dal temporale” (Isa. 32:2). Per mostrare la tua gratitudine per il riscatto chiediti: “Cosa posso fare adesso per ‘mettere le cose a posto’ con Geova?” (Isa. 1:18; 1 Piet. 2:25). Per esempio, puoi assistere a un’adunanza nella Sala del Regno? Puoi avvicinare un anziano per chiedergli aiuto spirituale, il che potrebbe includere uno studio regolare della Bibbia per un po’ di tempo? Geova benedirà gli sforzi che farai per mostrare gratitudine per il riscatto.
Chiediti: “Cosa posso fare adesso per ‘mettere le cose a posto’ con Geova?” (Vedi il paragrafo 16)
COSA FARAI?
17-18. Come possiamo fare buon uso del nostro tempo prima della Commemorazione di quest’anno?
17 Gesù disse che il riscatto è stato provveduto “affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna” (Giov. 3:16). Il riscatto è il mezzo tramite il quale Geova può salvarci dagli effetti del peccato e della morte. Nessuno di noi dovrebbe darlo per scontato (Rom. 3:23, 24; 2 Cor. 6:1). I giorni prima della Commemorazione ci danno l’opportunità di riflettere sull’amore di Geova e di Gesù, e questo amore dovrebbe spingerci a mostrare gratitudine.
18 Come dimostrerai la tua gratitudine per il riscatto? La tua risposta potrebbe essere diversa da quella di un altro. Ma puoi star certo che Geova benedirà i tuoi sforzi e quelli di milioni di altri suoi servitori che “non [vivono] più per sé stessi, ma per colui che è morto per loro” (2 Cor. 5:15).
CANTICO 14 Lodiamo il nuovo Re della terra
a Il riquadro “Obiettivo”, che si trova alla fine di ciascuna lezione del libro Puoi vivere felice per sempre, può aiutarti a fare progressi mentre studi la Bibbia.
b Per suggerimenti su come fare progressi spirituali, vedi l’articolo “Ragazzi, ‘continuate a operare la vostra salvezza’”, nella Torre di Guardia di dicembre 2017.
c Per suggerimenti su come mantenere la gratitudine, vedi l’articolo “Cosa vi spinge a servire Dio?”, nella Torre di Guardia del 15 giugno 1995.