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  • Matteo 1:20
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
    • 20 Ma dopo che ebbe riflettuto sulla cosa, ecco che l’angelo di Geova* gli apparve in sogno e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non aver paura di portare a casa con te tua moglie Maria, perché ciò che è stato concepito* in lei è opera dello spirito santo.+

  • Matteo 1:20
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
    • 20 Ma dopo che ebbe riflettuto su queste cose, ecco, l’angelo di Geova* gli apparve in sogno, dicendo: “Giuseppe, figlio di Davide, non aver timore di condurre a casa tua moglie Maria, poiché ciò che è stato generato in lei è dallo spirito santo.+

  • Matteo
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
    • 1:20 ad 539; w84 15/11 31; w82 15/8 5; po 137; bi12-67 1390

  • La vera luce del mondo
    La buona notizia secondo Gesù. Guida ai video
    • Maria rimane incinta per opera dello spirito santo; la reazione di Giuseppe (gnj 1 30:58–35:29)

  • Matteo — Approfondimenti al capitolo 1
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
    • 1:20

      ecco Il termine greco idoù, qui reso “ecco”, è spesso usato per attirare l’attenzione del lettore su quello che segue, perché immagini la scena o colga un particolare della narrazione. È anche utilizzato per dare enfasi o per introdurre qualcosa di nuovo o sorprendente. Nelle Scritture Greche Cristiane il termine ricorre con una particolare frequenza nei Vangeli di Matteo e Luca e nel libro di Rivelazione. Spesso nelle Scritture Ebraiche è usato un termine corrispondente.

      angelo di Geova A partire da Gen 16:7, questa espressione ricorre molte volte nelle Scritture Ebraiche. In antiche copie della Settanta è resa con la parola greca àggelos (“angelo”, “messaggero”) seguita dal nome divino scritto in caratteri ebraici. È così che l’espressione compare nel passo di Zac 3:5, 6 in una copia della Settanta rinvenuta presso Nahal Hever, in Israele, e datata tra il 50 a.E.V. e il 50 E.V. (Vedi App. C.) Varie traduzioni bibliche conservano il nome divino laddove in questo versetto compare l’espressione resa “angelo di Geova”. (Vedi App. A5 e App. C3 introduzione; Mt 1:20.)

      Geova Questo è il primo dei 237 punti in cui il nome divino, Geova, compare nel testo delle Scritture Greche Cristiane di questa versione. (Vedi App. C.)

      figlio di Davide Per preparare Giuseppe a quello che stava per dirgli, l’angelo lo chiama “figlio di Davide”, rammentandogli così la promessa fatta con il patto davidico. (Vedi approfondimenti a Mt 1:1, 6.)

      portare a casa con te tua moglie Maria Secondo la consuetudine ebraica, il matrimonio aveva inizio quando la coppia si fidanzava. Veniva celebrato ufficialmente quando il marito portava la sposa a casa con sé. Di solito l’evento si teneva in un giorno prestabilito ed era accompagnato da una festa. L’uomo in questo modo rendeva noto di aver preso la donna come sua sposa. Così il matrimonio era reso di dominio pubblico, riconosciuto e registrato, ed era vincolante (Gen 24:67; vedi approfondimenti a Mt 1:​18, 19).

      è stato concepito Lett. “è stato generato”, “è stato prodotto”. Lo stesso verbo greco è presente dove si legge “nacque” al v. 16 e “generò” nei vv. 2-16. (Vedi approfondimento a Mt 1:2.)

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