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Luca — Approfondimenti al capitolo 4Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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annunciare la buona notizia Il verbo greco euaggelìzomai, che compare qui, ricorre 54 volte nelle Scritture Greche Cristiane. Negli scritti di Luca compare spesso (Lu 1:19; 2:10; 3:18; 4:18; 8:1; 9:6; 20:1; At 5:42; 8:4; 10:36; 11:20; 13:32; 14:15, 21; 15:35; 16:10; 17:18). Il verbo kerỳsso, che porta in sé l’idea di “predicare” o “proclamare” (Mt 3:1; 4:17; 24:14; Lu 4:18, 19; 8:1, 39; 9:2; 24:47; At 8:5; 28:31; Ri 5:2), e il verbo euaggelìzomai (qui reso “annunciare la buona notizia”) trasmettono sfumature diverse. Il primo sottolinea il modo in cui avviene la proclamazione, dando l’idea di una dichiarazione pubblica, ufficiale. Il secondo dà risalto al contenuto, alla “buona notizia” che viene portata o annunciata. Il sostantivo affine euaggèlion (“buona notizia”) ricorre 76 volte nelle Scritture Greche Cristiane. (Vedi approfondimenti a Mt 4:23; 24:14 e Glossario, “buona notizia”.)
Regno di Dio In tutte le Scritture Greche Cristiane la buona notizia è strettamente collegata al Regno di Dio, tema dell’opera di predicazione e di insegnamento di Gesù. L’espressione “Regno di Dio” ricorre 32 volte nel Vangelo di Luca, 14 in quello di Marco e 4 in quello di Matteo. Comunque, circa 30 volte Matteo usa anche l’espressione parallela “Regno dei cieli”. (Vedi approfondimenti a Mt 3:2; 24:14; Mr 1:15.)
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