-
Luca — Approfondimenti al capitolo 20Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
-
-
lo ha indicato anche Mosè Vedi approfondimento a Mr 12:26.
dove chiama Geova ‘l’Iddio di Abraamo’ O “quando dice: ‘Geova l’Iddio di Abraamo’”. Come spiega Gesù, dal racconto di Mosè si evince che Geova continuava a essere il Dio dei patriarchi anche se erano morti da tantissimo tempo. La citazione in questo versetto è tratta da Eso 3:6. I versetti precedenti (Eso 3:4, 5) mostrano che è “Geova” che sta parlando, e nel v. 6 si legge che dice a Mosè: “Io sono l’Iddio di tuo padre, l’Iddio di Abraamo, l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe”. In quel momento, Abraamo era già morto da 329 anni, Isacco da 224 e Giacobbe da 197. Eppure Geova non dice: ‘Io ero l’Iddio di’. Dice: “Io sono l’Iddio di”. Il richiamo alle Scritture Ebraiche presente in questo versetto di Luca è una delle ragioni per cui nella Traduzione del Nuovo Mondo il nome Geova è stato riportato nel testo principale. (Vedi App. C1 e C3 introduzione; Lu 20:37.)
-