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Giovanni — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Distruggete questo tempio, e in tre giorni lo rialzerò Giovanni è l’unico a riportare queste parole di Gesù. I giudei pensarono che stesse parlando del tempio di Erode. Durante il processo di Gesù, i suoi oppositori citarono le sue parole in modo distorto (Mt 26:61; 27:40; Mr 14:58). Come mostra Gv 2:21, Gesù stava usando un linguaggio figurato: stava paragonando la sua futura morte e risurrezione alla distruzione e ricostruzione del tempio. Anche se Gesù disse “lo rialzerò”, come mostrano chiaramente le Scritture fu Dio a risuscitarlo (At 10:40; Ro 8:11; Eb 13:20). Dopo che fu messo a morte e risuscitato il terzo giorno (Mt 16:21; Lu 24:7, 21, 46), Gesù ricevette un altro corpo, un corpo spirituale fatto da suo Padre e non fatto da mani umane come il tempio di Gerusalemme (At 2:24; 1Pt 3:18). Nelle Scritture non è insolito che l’immagine di un tempio venga usata metaforicamente in riferimento a persone. Le profezie dicevano che il Messia sarebbe diventato “testa dell’angolo” (Sl 118:22; At 4:10, 11) e “pietra angolare” (Isa 28:16, 17), e Paolo e Pietro usarono paragoni simili in riferimento a Gesù e ai suoi discepoli in 1Co 3:16, 17; 6:19; Ef 2:20 e 1Pt 2:6, 7.
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