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  • Giovanni 12:38
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture
    • 38 così che si adempissero le parole del profeta Isaia, il quale disse: “Geova,* chi ha riposto fede in ciò che ha sentito da noi?*+ E a chi è stato rivelato il braccio di Geova?”*+

  • Giovanni 12:38
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
    • 38 così che si adempì la parola del profeta Isaia, che disse: “Geova,* chi ha riposto fede in ciò che ha udito da noi?*+ E in quanto al braccio di Geova,* a chi è stato rivelato?”+

  • Giovanni
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1986-2025
    • 12:38 it-1 377; w11 15/8 11; w08 1/10 5

  • Giovanni
    Indice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
    • 12:38 ad 184; w72 523; si 118, 122

  • Giovanni
    Guida alle ricerche per i Testimoni di Geova — Edizione 2019
    • 12:38

      Perspicacia, vol. 1, p. 377

      La Torre di Guardia,

      15/8/2011, p. 11

      1/10/2008, p. 5

  • Giovanni — Approfondimenti al capitolo 12
    Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
    • 12:38

      Geova Nell’originale ebraico di Isa 53:1, qui citato, il nome divino compare solo una volta, nell’espressione “il braccio di Geova”. Giovanni, però, sembra citare la profezia di Isaia dalla traduzione dei Settanta, dove il testo greco inizia con il termine Kỳrios (“Signore”) al vocativo. (Vedi Ro 10:16, altro versetto in cui viene citato Isa 53:1.) È possibile che in questo primo punto i traduttori della Settanta avessero inizialmente inserito il nome divino per chiarire che il profeta stava rivolgendo le sue domande a Dio. Come già detto, in copie successive della Settanta di solito il termine Kỳrios è stato usato al posto del Tetragramma presente nell’originale ebraico (come è accaduto nel caso della seconda occorrenza di Kỳrios in questa citazione). Per questo, qui in Gv 12:38 si è deciso di usare il nome divino anche nel primo caso. Esistono varie traduzioni in ebraico delle Scritture Greche Cristiane (definite J12, 14, 16-18, 22, 23 nell’App. C4) che hanno operato la stessa scelta.

      il braccio di Geova Nell’originale ebraico di Isa 53:1, qui citato, il nome divino trascritto con quattro consonanti ebraiche (traslitterate YHWH) compare solo una volta. (Vedi l’approfondimento alla prima occorrenza di Geova in questo versetto e App. A5 e C.) I termini ebraico e greco per braccio spesso vengono usati nella Bibbia in senso metaforico per indicare forza o potenza. Tramite i segni e i miracoli compiuti da Gesù, Geova rivelò il suo “braccio”, ovvero l’autorità e la capacità che ha di esercitare la sua forza.

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