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Atti — Approfondimenti al capitolo 21Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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di abbandonare Mosè Lett. “l’apostasia da Mosè”. Il sostantivo greco apostasìa qui usato deriva da un verbo (afìstemi) che letteralmente significa “allontanarsi” o “stare lontano da” e che può essere reso, in base al contesto, “abbandonare” e “rinunciare” (At 19:9; 2Tm 2:19). Il sostantivo ha il senso di “diserzione”, “abbandono”, “ribellione”. Ricorre due volte nelle Scritture Greche Cristiane, qui e in 2Ts 2:3. Nel greco classico il sostantivo è usato per indicare una defezione politica, e il verbo è evidentemente usato in questo senso in At 5:37 a proposito di Giuda il galileo, che si “trascinò [verbo afìstemi] dietro della gente”. La Settanta usa il verbo in Gen 14:4 (riferito a una simile ribellione politica) e il sostantivo in Gsè 22:22; 2Cr 29:19 e Ger 2:19 (per rendere l’ebraico corrispondente a “ribellione” e “infedeltà”). Nelle Scritture Greche Cristiane il sostantivo apostasìa viene usato in riferimento a defezione religiosa, allontanamento dalla vera adorazione e dal servizio a Dio, abbandono di quanto prima professato, totale diserzione da dei princìpi o dalla fede.
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