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Romani — Approfondimenti al capitolo 10Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Quanto sono belli i piedi Qui Paolo cita Isa 52:7. Non è raro che nelle Scritture una parte del corpo umano stia a indicare l’intera persona. Isaia parlava di un ipotetico messaggero che arrivava a Gerusalemme dai vicini monti di Giuda. Da lontano sarebbe stato impossibile vedere i piedi del messaggero, quindi la cosa a cui Isaia voleva dare risalto era il suo arrivo. “I piedi” rappresentavano il messaggero stesso e gli sforzi che stava compiendo per portare buone notizie. Dio considerò belli, o preziosi, “i piedi” di Gesù e dei suoi discepoli perché adempivano questa profezia e ‘annunciavano buone notizie’. (Vedi l’approfondimento quelli che annunciano buone notizie in questo versetto.)
quelli che annunciano buone notizie Paolo cita Isa 52:7, dove si parla di “chi [al singolare] porta buone notizie”. All’epoca in cui gli ebrei erano stati portati via prigionieri a Babilonia, un messaggero che si avvicinava a Gerusalemme e che portava notizie di liberazione doveva essere una vista gradita. Comunque la profezia di Isaia ha un adempimento maggiore in Gesù Cristo, colui che come nessun altro ha portato buone notizie. Paolo estende ulteriormente l’applicazione dell’affermazione di Isaia riferendosi a “quelli [al plurale] che annunciano buone notizie”. Proprio come Gesù, tutti i cristiani sono messaggeri della buona notizia della pace.
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